Carter/en

Da FountainPen.
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The William Carter Company was founded in 1858 as an ink manufacturer, and became the world leaders in this field at the end of 1800. In the mid of '20s they entered the fountain pen market, that at the time was in its full development. But after the great depression of 1929, which caused a sharp reduction in the fountain pen market, the company decided to stop producing pens and pencils in the early 30's.

The pens produced by Carter were excellent quality, and they made in unusual colors much different than those of it competitors of that time. Because the short period of activity of the company, its pens are quite rare and quite sought by the collectors.

Carter
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Numbering System

History

Carter was founded in 1858 in Boston by William Carter, a stationer which began to sell inks produced by other under its own brand. Then he took some patents and started also his own production; the activity had a great success, so much so that in 1884 the Carter became the first world ink producer. A few years later, in 1888, the Carter was incorporated under the name of Carter's Ink Company.

In the mid of '20s, the fountain pens golden era, Carter decided to venture into the production of writing instruments. The modalities of its entry in the fountain pen marker are not very clear: according to some the production began with the acquisition of patents, materials and equipment from another company that recently underwent bankrupt, the Laughlin Pen Company, according to others their pens were made by the De Witt-La France, a fountain pen manufacturer whose facilities were close to those of Carter, that already produced fountain pen for the Laughlin Pen Company and provided pens for the Rexall stores chain.

Also the connection between Carter and De Witt-La France are not so clear, someone argue that Carter acquired them, others that Carter was simply the owner of the land on which their facilities stood and the largest buyer of their products. The De Witt-La France made pens for other brands (in the '30s they will bind to Chilton). The only fact that has been confirmed[1] is that Carter has produced the Superite brand and that David J. La France and William P. De Witt assigned some of their patents (see here) to Carter.

Advertisement of 1927, with the slogan You know the ink

Anyway the Carter pens were of excellent quality (with nothing to envy to the most famous ones done by Waterman, Sheaffer and Parker). The De Witt-La France owned also some significant patents, one for a very functional and easy to produce spring clip (nº US-1350412 ), another one for a tethered lever filler system (nº US-1209978 ), that allowed to limit vertically the travel of the lever, and another one for an efficient feeder (nº US-1340277 ), all these features can be found on Carter pens.

Anche l'inizio della produzione delle penne della Carter non è chiaro, alcuni lo fanno risalire al 1924,[2] quando pare siano comparse le prime penne commercializzate dalla Carter, sembra comunque che queste fossero residui di produzione della Laughlin, altri lo pongono nel 1926. Le prime penne a marchio Carter, vennero lanciate con lo slogan You know the ink. Queste erano modelli Flattop in ebanite, dotate della caratteristica clip a molla brevettata dalla De Witt-La France, ottenuti presumibilmente dai materiali ereditati dalla Laughlin. Le penne non avevano un nome di modello specifico, e venivano chiamate semplicemente The Carter's Pen.

Nel 1927 la Carter introdusse una nuova linea di penne in celluloide, denominata Carter INX Pen, mantenendo lo stesso stile Flattop dei modelli in ebanite, ma realizzate in colori di grande impatto. Questi primi modelli erano prodotti in diverse dimensioni, con pennini di misure comprese fra la 2 e la 7, ed identificati da un numero la cui ultima cifra indicava appunto la misura del pennino. Vennero prodotti anche modelli da scrivania (ma in due sole misure, la 6 e la 2) e penne da donna con cappuccio ad anello senza clip.

Pubblicità dei modelli in Pearltex

Nel 1929 venne introdotto un nuovo materiale plastico iridescente, denominato Pearltex realizzato direttamente dalla madreperla combinata con la celluloide con un procedimento brevettato. Il materiale divenne anche il nome con cui venivano indicate le penne della fascia di punta, realizzate in diverse dimensioni con pennini di misura compresa fra la 2 e la 8 ed in diversi colori iridescenti, denominati Rose Petal, Wave Green, Cerulean Blue e Pearl White.

Le penne della seconda fascia erano invece realizzate in celluloide, denominata Coralite; anche queste vennero prodotte in diverse misure. Di nuovo la Carter si contraddistinse per lo stile delle colorazioni disponibili che andavano ben oltre le classiche Jade Green e Pearl Black usate dalla gran parte dei concorrenti, proponendo colori di grande impatto visivo: Blue, Lacquer Red, Red Black mottled, Turquoise Blue, e Squirrel Gray.

Per le penne di fascia più bassa la Carter continuò ad utilizzare l'ebanite, mantenendo però lo stesso stile e le stesse caratteristiche delle penne delle fasce superiori. Negli anni vennero inoltre introdotte variazioni stilistiche, come la presenza di anelli di rifinitura in testa al cappuccio o sul fondo del corpo penna, o l'uso di inserti colorati interposti nelle verette.

Con la grande depressione del 1929 però anche la Carter si trovò ad affrontare la prima grande crisi del mercato delle penne stilografiche: vennero eliminati molti modelli e la produzione venne tagliata. A partire del 1930 vennero introdotte estremità affusolate per il cappuccio ed il fondo penna, con l'adozione dello stile Streamlined appena entrato in voga. Vennero introdotte versioni più economiche senza anelli metallici di rifinitura, mantenendo i colori delle linee Pearltex e Coralite.

In questo ultimo periodo le penne sono di minore qualità, prodotte con materiali molto più sottili e di minor pregio. Nel 1932, in una situazione di crisi in cui il mercato delle penne stilografiche aveva subito una fortissima flessione, la Carter decise di concentrarsi sul suo prodotto principale, gli inchiostri, ed abbandonò la produzione, benché si potessero trovare penne Carter fino all'incirca al 1938, presumibilmente il risultato dell'assemblaggio dei pezzi derivati dagli avanzi di produzione.

I tratti distintivi delle penne prodotte dalla Carter erano l'eleganza, l'eccellenza tecnica ed un confezionamento di altissima qualità, comune a quello che aveva favorito il successo dei suoi inchiostri, che distingueva i prodotti dell'azienda. Essendo state prodotte per pochi anni le stilografiche Carter sono molto ricercate dai collezionisti, inoltre dato che la celluloide utilizzata nella produzione è suscettibile a facile scolorimento, i modelli in buone condizioni sono ancor più rari e possono raggiungere prezzi molto elevati.

Template:CronoMarche |- | 1857 || Nasce la William Carter Company |- | 1884 || La Carter diventa il più grande produttore di inchiostri del mondo. |- | 1888 || Viene rifondata come società di capitali la Carter's Ink Company |- | 1924 || Vengono commercializzate dalla Carter le prime penne stilografiche |- | 1926 || Introdotta la prima linea a marchio Carter |- | 1927 || Introdotti i primi modelli in celluloide |- | 1929 || Introdotti i modelli in Pearltex |- | 1932 || La Carter cessa la produzione di penne stilografiche |- |}

Note

  1. as shown in this post.
  2. questo è quanto riportato qui e qui, ma in questa ultima discussione si ripete anche la successiva data del 1926, riportata anche qui.

Riferimenti esterni