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Data la qualità e la raffinatezza delle lavorazioni, e la presenza di celluloidi simili, è stata avanzata l'ipotesi che la produzione di queste penne sia stata affidata alla [[Omas]], ma non esiste nessuna prova, riferimento o documento al riguardo che permetta di avvalorare questa ipotesi, e la somiglianza o la qualità delle lavorazioni non possono essere considerate un elemento conclusivo, al più si può ritenere che [[Zerollo]] si rifornisse dalla [[Omas]] per alcune parti.<ref>in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=4467&st=0&#entry116468 questo articolo] viene citata una ricerca di Luca De Ponti relativa a pennini e clip.</ref>
 
Data la qualità e la raffinatezza delle lavorazioni, e la presenza di celluloidi simili, è stata avanzata l'ipotesi che la produzione di queste penne sia stata affidata alla [[Omas]], ma non esiste nessuna prova, riferimento o documento al riguardo che permetta di avvalorare questa ipotesi, e la somiglianza o la qualità delle lavorazioni non possono essere considerate un elemento conclusivo, al più si può ritenere che [[Zerollo]] si rifornisse dalla [[Omas]] per alcune parti.<ref>in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=4467&st=0&#entry116468 questo articolo] viene citata una ricerca di Luca De Ponti relativa a pennini e clip.</ref>
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L'azienda ebbe un certo successo, e riuscì a commercializzare i suoi prodotti anche all'estero appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill] per il mercato inglese ed alla [[Uniq]] per quello francese, ma benché funzionale si trattava comunque di una penna dotata un sistema meccanico molto complesso e delicato, di difficile riparazione, che la rendeva fragile e tutto sommato non molto più comoda da usare rispetto alla semplice e lineare soluzione di portarsi dietro due penne separate. Mantenendo però la produzione basata solo su questo particolare modello, e non sapendo produrre ulteriore innovazione, con la caduta dell'interesse riscosso nel periodo iniziale, la [[Zerollo]] subì un progressivo declino restando sparendo dal mercato dopo la seconda guerra mondiale.
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L'azienda ebbe un certo successo, e riuscì a commercializzare i suoi prodotti anche all'estero appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill] per il mercato inglese ed alla [[Unic]] per quello francese, ma benché funzionale si trattava comunque di una penna dotata un sistema meccanico molto complesso e delicato, di difficile riparazione, che la rendeva fragile e tutto sommato non molto più comoda da usare rispetto alla semplice e lineare soluzione di portarsi dietro due penne separate. Mantenendo però la produzione basata solo su questo particolare modello, e non sapendo produrre ulteriore innovazione, con la caduta dell'interesse riscosso nel periodo iniziale, la [[Zerollo]] subì un progressivo declino restando sparendo dal mercato dopo la seconda guerra mondiale.
    
Per la particolarità delle sue penne, unita alla scarsa produzione ed alla ancora più scarsa disponibilità di esemplari funzionanti, le [[Zerollo]] restano fra i modelli di stilografiche più ricercati dai collezionisti, raggiungendo prezzi elevatissimi, anche se alla fine la rilevanza storica dell'azienda, specialmente in rapporto al panorama internazionale, resta tutto sommato relativamente marginale.
 
Per la particolarità delle sue penne, unita alla scarsa produzione ed alla ancora più scarsa disponibilità di esemplari funzionanti, le [[Zerollo]] restano fra i modelli di stilografiche più ricercati dai collezionisti, raggiungendo prezzi elevatissimi, anche se alla fine la rilevanza storica dell'azienda, specialmente in rapporto al panorama internazionale, resta tutto sommato relativamente marginale.