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La produzione iniziale della [[Saratoga]], introdotta sul mercato nel [[1936]], prevedeva tre modelli di qualità, chiaramente ispirati alla [[Vacumatic]] della [[Parker]], denominati ''Maxima'', ''Medium'' e ''Standard''. I modelli usavano un sistema di [[caricamento a sfiatatoio]] analogo a quello del modello imitato, ed erano realizzati in celluloide semitrasparente, che da qualcuno viene attribuita alla [[Omas]] essendo le celluloidi e la lavorazione analoghe a quelle usate per i modelli [[Minerva Classica]].<ref>al solito non esiste nessuna documentazione certa di una tale relazione, che aleggia su molti marchi.</ref> Si trattava di modelli di alta qualità, con pennino in oro bicolore e clip a freccia, che ebbero un buon successo.
 
La produzione iniziale della [[Saratoga]], introdotta sul mercato nel [[1936]], prevedeva tre modelli di qualità, chiaramente ispirati alla [[Vacumatic]] della [[Parker]], denominati ''Maxima'', ''Medium'' e ''Standard''. I modelli usavano un sistema di [[caricamento a sfiatatoio]] analogo a quello del modello imitato, ed erano realizzati in celluloide semitrasparente, che da qualcuno viene attribuita alla [[Omas]] essendo le celluloidi e la lavorazione analoghe a quelle usate per i modelli [[Minerva Classica]].<ref>al solito non esiste nessuna documentazione certa di una tale relazione, che aleggia su molti marchi.</ref> Si trattava di modelli di alta qualità, con pennino in oro bicolore e clip a freccia, che ebbero un buon successo.
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Agli inizi degli anni '40 la società fra Webber e Mengoni si sciolse, presumibilmente nel [[1941]], quando Webber registrò a suo nome il marchio [[Saratoga]] ({{Marchio|64297}}), in precedenza ({{Marchio|63047}}) registrato insieme a Mengoni, ed ebbe anche termine la produzione delle penne da parte di [[Omas]]. Il primo continuò a produrre stilografiche, affidandosi a produttori di minor pregio con un corrispondente calo di qualità delle penne. Nel dopoguerra produsse altre penne, marcate ''Saratoga-Webber'', con [[caricamento a stantuffo]]. La produzione andò avanti con modelli a [[pennino coperto]], chiara imitazione delle [[Parker 51]], molto simili agli analoghi prodotti della [[Radius]].  
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Agli inizi degli anni '40 la società fra Webber e Mengoni si sciolse, presumibilmente nel [[1941]], quando Webber registrò a suo nome il marchio [[Saratoga]] ({{Marchio|64297}}), in precedenza ({{Marchio|63047}}) registrato insieme a Mengoni, ed ebbe anche termine la produzione delle penne da parte di [[Omas]]. Il primo continuò a produrre stilografiche, affidandosi a produttori di minor pregio con un corrispondente calo di qualità delle penne. Nel dopoguerra produsse altre penne, marcate ''Saratoga-Webber'', con [[caricamento a stantuffo]]. La produzione andò avanti con modelli a [[pennino coperto]], chiara imitazione delle [[Parker 51]], molto simili agli analoghi prodotti della [[Radius]]. Esistono tracce dell'uso del marchio almeno fino al 1973 nel rinnovo della registrazione dello stesso.
    
Anche Mengoni continuò una sua produzione di penne, marchiate in questo caso ''Saratoga's'', sempre di bassa qualità e rivolte al mercato economico, prodotte presumibilmente nel distretto di [[Settimo Torinese]], con stilofori e modelli con [[caricamento a stantuffo]]. L'attività proseguì fino al [[1957]], anno di chiusura delle attività della azienda di Mengoni.  
 
Anche Mengoni continuò una sua produzione di penne, marchiate in questo caso ''Saratoga's'', sempre di bassa qualità e rivolte al mercato economico, prodotte presumibilmente nel distretto di [[Settimo Torinese]], con stilofori e modelli con [[caricamento a stantuffo]]. L'attività proseguì fino al [[1957]], anno di chiusura delle attività della azienda di Mengoni.  

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