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Una 51, nel colore Dove Gray

Storia

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Pubblicità del 1942

Il modello 51 venne introdotto sul mercato da Parker nel 1941, ma la realizzazione della penna era stata terminata nel 1939, in occasione del 51-simo anniversario di fondazione della ditta, da cui deriva il nome ad essa assegnato. La penna venne immessa preliminarmente sul mercato nei Caraibi e nel Sud-America negli anni precedenti, per vedere il lancio ufficiale nel 1941.

La penna ha subito diverse evoluzioni nel corso della sua storia trentennale, la prima avvenne quasi immediatamente come conseguenza dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, e comportò un cambiamento quasi immediato, la penna infatti passò da un fondello con una terminazione decorata da un jewel analogo a quello del cappuccio, ad un fondello affusolato. La penna restò la stessa fino all'introduzione, nel 1948, della cosiddetta Mark I, che vide una serie di cambiamenti tecnici ed estetici.

All'incirca alla metà degli anni '60 venne introdotta una nuova revisione stilistica e tecnica, denominata Mark II, con un diversi fondello e modifiche al sistema di caricamento. La terza revisione, denominata mark III avvenne circa nel 1969.

La penna è restata in produzione ufficialmente fino al 1972, ma è comune trovare produzioni successive, specie provenienti dall'Argentina, dove gli apparati produttivi abbandonati vennero riutilizzati per continuare la produzione.

Caratteristiche tecniche

La 51 è una delle penne più innovative mai prodotte, introducendo una lunga serie di novità. La penna infatti venne realizzata, per poter essere utilizzata con il nuovo inchiostro Quink ad essiccazione rapida, a pennino coperto, con una modalità costruttiva totalmente diversa da tutte le altre. La penna inoltre introdusse un funzionale cappuccio metallico chiuso ad incastro. Alla penna venne affiancato anche uno speciale Parker 51 Ink per l'uso specifico su questa penna, che ebbe comunque vita breve essendo problematico per le altre penne (danneggiava seriamente le parti in celluloide).

Materiali

Fra le molte novità introdotte dalla 51 si cita spesso il materiale utilizzato per il corpo della penna, la Lucite. In realtà questa era già stata usata fin dal 1939 dalla Waterman per la Hundred Year. Il cappuccio della penna venne realizzato invece in metallo, dal semplice acciaio (cromato, spazzolato e satinato, il cosiddetto Lustraloy), al laminato oro, all'argento e all'oro massiccio, con alcune versioni realizzate con lavorazioni ad incisione anche molto complesse. Nel 1949 venne realizzata anche la versione Flighter realizzata completamente in acciaio.

Con l'introduzione della versione Mark III nel 1969 il corpo della penna non venne più realizzato in lucite ma in una plastica modellabile ad iniezione, che induce una maggiore facilità del fusto a graffiarsi e assottigliarsi.

Sistema di riempimento

Le versioni della 51 fino al 1948 utilizzavano lo stesso meccanismo di caricamento usato dalla Vacumatic, nella versione Speedline. Nel 1946 viene introdotto una versione dello stesso sistema realizzata in colore rosso denominata Red band filler.

Nel 1948, con l'introduzione della Mark I, venne introdotto il sistema di riempimento Aerometric filler, inizialmente chiamato Foto-fill Filler, che rimase utilizzato fino al 1969 con l'introduzione della cosiddetta Mark III nella quale venne sostituito da uno più semplice, con la parte metallica ridotta ad un cilindro che avvolge solo in parte il serbatoio e ne segue il profilo, terminando con leva per il caricamento.

Versioni

La prima revisione significativa è denominata Mark I, sono gli esemplari più diffusi; hanno il cappuccio con fermaglio a freccia semplice, senza Blue diamond e senza la marca della penna indicata in rilievo. Il fusto della è penna intero, senza il fondello a vite tipico dei modelli precedenti con caricamento Vacumatic. Il gruppo serbatoio in metallo ha un tappo terminale in plastica nera

I primi modelli Slender (Demi di seconda generazione) avevano lo stesso tappo nero sul terminale del gruppo serbatoio in metallo, come le versioni standard. Il modello Slender (la Demi di seconda generazione) aveva invece il terminale più economico introdotto con la Parker 61.

La versione denominata Mark Ia nasce alla fine degli anni Cinquanta, il forellino di aerazione del fusto venne spostato dalla sommità dello stesso lungo il fianco della penna, a circa due terzi di distanza dal cerchietto di chiusura metallico.

La versione Mark II nasce a partire dalla metà degli anni Sessanta c'è un restyling della Parker 51 sulla falsariga della [[Parker 61]. Il cappuccio è simile a quello della 61, ma la clip è sempre quella standard. Il fusto invece ha un terminale piatto e non più stondato, culmina con una profilatura conica che richiama il design delle prime versioni con il jewel terminale. Anche il gruppo serbatoio all'interno della penna, presenta un terminale conico in metallo al posto del tappo in plastica nero del modello precedente.

La versione denominata Mark III venne introdotta nel 1969 circa. La nuova versione è simile alla precedente ma la clip sul cappuccio non è più parte integrante dell'anello di chiusura che continene il jewel, bensì è un elemento a sé stante ed è più lunga rispetto a quella dei modelli passati. La sommità del cappuccio è più affusolata e di minor diametro rispetto alla versione precedente e l'anello di chiusura del fermaglio è avvitato sul cappuccio da una vite che contiene anche il jewel, come accade nella Parker 75, tuttavia alcune Mark III hanno ancora il vecchio fermaglio delle Mark II.

Colori

Alcune penne riportano l'incisione della marchiatura Parker 51 - Made in USA su una sola linea anziché due.

Pennini

La 51 presenta un particolare pennino coperto che ne costituisce una delle caratteristiche distintive e che da allora darà il via ad un innumerevole serie di imitazioni e varianti sul tema adottate dagli altri produttori. I pennini del primo anno (1941) sono caratterizzati dal non portare nessun tipo di marchiatura (né misura, né data, né marca).

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
51 5" ? come è fatta

Cronologia

Anno Avvenimento
1939 l'azienda completa lo sviluppo della Parker 51
1940 l'azienda introduce le Parker 51 in sudamerica e nei Caraibi
1941 l'azienda introduce le Parker 51 sul mercato mondiale
1946 l'azienda introduce il caricamento Red band filler sulla Parker 51
1947 l'azienda dismette il caricamento Red band filler sulla Parker 51
1947 l'azienda introduce la Parker 51 Demi
1947 l'azienda introduce la nuova clip a freccia della 51
1948 l'azienda converte la 51 al caricamento aerometric
1949 l'azienda introduce la versione Flighter della Parker 51
1950 l'azienda introduce le Parker 51 Special
1951 l'azienda dismette la stampigliatura della data sulle Parker 51 prodotte in USA
1953 l'azienda dismette la stampigliatura della data sulle Parker 51 prodotte fuori dagli USA
1954 l'azienda introduce la stampigliatura Made in USA sul cappuccio della Parker 51
1956 l'azienda rimuove i riferimenti al Superchrome Ink sul caricamento delle Parker 51
1957 la divisione strumenti di scrittura della Eversharp viene ceduta alla Parker
1972 l'azienda dismette le Parker 51 (data incerta[1])

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.


Riferimenti esterni

Note

  1. si è presa quella indicata come ufficiale da Richard Binder in questo articolo.