Differenze tra le versioni di "Omas/en"

Da FountainPen.
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[[OMAS]] was founded in 1925 and is an historical Italian fountain pen brand. Since then, although with varying fortunes and many changes in ownership occurred after the death of its founder, the brand has always remained active in the market. Property passed in 2000 to the French luxury brand [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Louis Vuitton], who sold the company to Chinese brand [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli] in October 2007.
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La [[OMAS]] è stata fondata nel 1925 ed è una delle marche storiche della stilografica italiana, da allora, sia pure con alterne fortune e vari passaggi di proprietà avvenuti dopo la morte del fondatore è sempre rimasta attiva sul mercato. Passata nel 2000 alla francese [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton], è stata ceduta nell'ottobre 2007 alla cinese [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli].
  
During its history [[OMAS]] made some considerable technical innovations and always had a very high production quality, making pens that were probably the best in the Italian production. And also if their more famous model are almost always showing a clear imitation of the stylistic characteristics of foreign models, they were often more beautiful and better quality than the originals. The absolute quality of the [[OMAS]] production, and the refinement of the celluloid used by this brand, makes [[OMAS]] pens among the most sought after by collectors.{{Infobox_Brand|Omas}}
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Nella sua vita la [[OMAS]] si è contraddistinta per una notevole capacità di innovazione tecnica e qualità produttiva, risultando probabilmente in questo superiore a qualunque altra azienda italiana. Non si può dire però che abbia particolarmente brillato per capacità di innovazione stilistica, perché tutte le sue penne più famose, per quanto spesso più belle e qualitativamente superiori agli originali, mostrano sempre in maniera evidente un forte tasso di imitazione delle caratteristiche stilistiche di penne di altre marche. Nonostante questo la qualità assoluta dei prodotti [[OMAS]], la capacità di creare imitazioni migliori degli originali, ed in particolare la raffinatezza dei modelli in celluloide, rende le penne di questa marca fra le più ricercate dai collezionisti.{{Infobox_Marca|Omas}}{{BrandData|Founder=Armando Simoni|Place=Bologna|Date=1925|Country=IT|Fullname=Officine Meccaniche Armando Simoni}}
==History==  
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== Storia ==  
  
[[Image:1936-Omas-Lucens-2.jpg|upright|right|thumb|100px|A [[Lucens]] advertisement]]
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[[Image:1936-Omas-Lucens-2.jpg|upright|right|thumb|100px|Pubblicità di una [[Lucens]] ]]
  
[[OMAS]] was founded in Bologna in 1925 by Armando Simoni. In 1919, Simoni, just married, opened a workshop in Via S. Vitale producing film reels and [[safety|safeties]] mechanisms.<ref>there is a registration for the ''Officine Meccaniche di Precisione Simoni Armando'' in 1922.</ref> Shortly Simoni began to produce spare parts for the most important fountain pen brands. They had a considerable success and customer demands grew making the activity expand, so a whole pens productions began. This early years models, not marked [[OMAS]] were [[hard rubber]] pens with [[safety]] or [[lever filler]], made as a clear imitation of [[Waterman]] models.
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La [[OMAS]] è stata fondata nel 1925 a Bologna da ''Armando Simoni''. Questi nel 1919, appena sposatosi, aveva aperto una officina in Via S. Vitale dove produceva bobine per cinepresa e meccanismi per le [[safety]].<ref>è del 1922 la registrazione delle ''Officine Meccaniche di Precisione Simoni Armando''.</ref> In breve l'officina iniziò a produrre pezzi di ricambio per le stilografiche delle principali aziende. Riscontrando un notevole successo, le richieste dei clienti crebbero, facendo espandere l'azienda, ed iniziarono anche ad essere prodotte penne intere. I modelli di questi primi anni sono penne in ebanite con [[caricamento a levetta]] o [[safety]], chiara imitazione dei modelli della [[Waterman]].
  
[[Image:Omas-PennaDelDottore-Capped.jpg|thumb|left|A [[penna del dottore]] ]]
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[[Image:Omas-PennaDelDottore-Capped.jpg|thumb|left|Una  [[penna del dottore]] ]]
  
But it was only in 1925, when the construction of the factory in Via degli Orbi was completed that ''Officine Meccaniche Armando Simoni'' was born, and the acronym [[OMAS]] become the brand under which fountain pens were marketed. The first [[OMAS]] major model was the ''[[Modelli iniziali OMAS|Penna del dottore]]'', patented in 1927. It was a [[lever filler]] hard rubber model having a compartment inside the barrel that contained, in addition to the filling mechanism, a thermometer to measure temperature, kept separate from the rest by a metal partition. In the same year [[OMAS]] got another patent for the metal joint used for the realization of desk pens, for which the company was one of the main Italian producers.
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Fu però solo nel 1925 che, completata la realizzazione di una propria fabbrica in Via degli Orbi, vennero create le ''Officine Meccaniche Armando Simoni'' la cui sigla, [[OMAS]], diventerà il marchio con cui saranno commercializzate le stilografiche. Il primo modello di rilievo prodotto dalla [[OMAS]] fu la ''[[Penna del dottore]]'', brevettato nel 1927 si trattava di un modello in [[ebanite]] con [[caricamento a levetta]] che in uno scompartimento posto all'interno del fusto della penna conteneva, oltre al sacchetto ed al meccanismo di caricamento, un termometro per la misura della febbre, tenuto separato dal resto tramite un divisorio metallico. Dello stesso anno è anche il brevetto per lo snodo metallico usato per la realizzazione degli stilofori, di cui [[OMAS]] fu uno dei principali produttori italiani.
  
The [[OMAS]] initial production is characterized by some [[button filler]] [[Flat top]] models, that were a clear imitations of the [[Duofold]]. But some of these sported original technical solutions, like the second version of the ''[[Modelli iniziali OMAS|Penna del dottore]]'' in which the thermometer was again hosted by the body of the pen, or the ''[[Modelli iniziali OMAS|penna del calligrafo]]'', directed to the use by calligraphers, which was equipped with a special section that can be unscrewed and replaced, allowing an easy nib change.
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La produzione iniziale della [[OMAS]] è caratterizzata da vari [[Modelli iniziali OMAS|modelli]] in stile [[Flat top]] con caricamento a [[pulsante di fondo]], imitazioni evidenti della [[Duofold]], alcuni di questi però sono contraddistinti da soluzioni tecniche molto originali, come per la seconda versione della ''[[penna del dottore]]'' in cui di nuovo il termometro veniva ospitato dal corpo della penna, o la ''[[penna del calligrafo]]'', che era dotata di una peculiare sezione svitabile, che consentiva di cambiare pennino con facilità, ad uso appunto dei calligrafi.
  
In this early period there is trace of some [[Parker]] models ([[Duofold]] and [[Thrift Time]]) marked ''Geo. S. Parker - fabbricato in Italia'' whose production is attributed to [[OMAS]]. There is a debate about these pens, whether they are a real production on [[Parker]] commission, made to circumvent the restrictions by the autarkic policies of the fascist regime, or it is a semi-official production ordered by the [[Parker]] agent for Italy, Edoardo Webber, which was facing a supply shortage, or whether it really was a clandestine (and illegal) production. As there are no documents, and no other findings than proof of a subsequent relationships between Simoni and Webber for the production of [[Saratoga]] fountain pen, there is any definitive conclusion.
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E' di questo stesso periodo la presenza in Italia di alcune [[Parker]] (nei modelli [[Duofold]] e [[Thrift Time]]) marcate ''Geo. S. Parker - fabbricato in Italia'' la cui produzione viene attribuita alla [[OMAS]]. Su queste penne esiste un ampio dibattito se si tratti di una vera produzione su commissione della [[Parker]] fatta per aggirare le restrizioni poste dalle politiche autarchiche del regime fascista, se si tratti di una produzione semiufficiale commissionata dall'agente [[Parker]] per l'Italia, Edoardo Russo Webber, che si trovava ad affrontare difficoltà di approvvigionamento, o se si tratti davvero di una produzione clandestina (ed illegale). Non essendovi documenti, ne altre risultanze se non quelle dei successivi rapporti di Webber con Simoni per la produzione delle penne marcate [[Saratoga]], non è possibile arrivare a nessuna conclusione certa.
  
[[OMAS]] was between first Italian companies to move production to celluloid between the late '20s and early '30s. The company produced its fountain pen in classic colors as jade green or lapis blue as well as other interesting variations of marbled colors. Among this early celluloid production some pens stand out, similar to the previous [[Duofold]] imitations, but with tapered ends, probably born in the early 30s years with the establishment of the ''[[streamlined]]'' style; only a few examples of this production are known. The start of production for [[Minerva]] branded pens can be traced back more or less to this period. This was the only official [[Omas]] sub-brand,<ref>these are the only pens marketed directly by [[OMAS]], although there are many other productions, often directly derived from [[Minerva]] models, known to be made by [[Omas]] on behalf of other companies, as the production for [[Ercolessi]], the [[Saratoga]] or the [[Scotland]] and perhaps also the [[Nettuno Superba]], and double pen models like the [[Itala]] and the [[Zerollo]].</ref> dedicated to second tier pens production, that nevertheless were of excellent quality.
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La [[OMAS]] fu una delle prime aziende italiane a passare alla [[celluloide]], fra la fine degli anni '20 e gli inizi degli anni '30, producendo le sue penne oltre che nei colori classici verde giada o blu lapislazzulo pure in interessanti variazione cromatiche marmorizzate. Fra la produzione in celluloide spicca il caso si alcune penne, simili per cappuccio e fermaglio alle precedenti imitazioni della [[Duofold]], ma dotate di estremità affusolate, nate probabilmente all'inizio degli anno '30 con l'affermarsi dello stile ''[[streamlined]]''. Di questa produzione sono noti solo un paio di esemplari. Più o meno a questo periodo si può far risalire l'inizio della produzione di penne marchiate [[Minerva]], l'unica vera sottomarca<ref>benché siano note molte produzioni effettuate dalla [[Omas]] per conto di altre aziende, spesso direttamente derivate dai modelli [[Minerva]], come la produzione per la [[Ercolessi]], la [[Saratoga]] o la [[Scotland]] e forse la stessa [[Nettuno Superba]], o la produzione di modelli particolari, come si suppone per la [[Itala]] e si dice, quasi sicuramente sbagliando, della [[Zerollo]], le uniche penne commercializzate direttamente dall'azienda e presenti ufficialmente nei suoi cataloghi sono le [[Minerva]].</ref> della [[Omas]], dedicata alla produzione di seconda fascia ma non di meno di qualità eccellente.
  
[[Image:Omas-Extra-Arco.jpg|right|thumb|An [[Omas Extra]] in [[arco]] celluloid]]
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[[Immagine:Omas-Extra-Arco.jpg|right|thumb|Una [[Omas Extra]] in cellulloide [[arco]] ]]
  
The turning point in the [[OMAS]] production was in 1932, when the pen that remained for decades one of the brand flagship models, the [[Omas Extra|Extra]], was introduced. It was a [[lever filler]] made using a multifaceted celluloid, decorated with a wide band on the cap, engraved with a greek shaped pattern. The pen was produced in four different sizes and launched with the slogan ''creazione di artista e di scienziato''<ref>meaning ''creation by artist and scientist''.</ref> that was accompanied by an extensive advertising campaign.  
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Il vero punto di svolta nella produzione della [[OMAS]] avvenne infatti nel 1932, quando venne introdotto quello che resterà per vari decenni uno dei modelli di punta dell'azienda, la [[Omas Extra]], realizzata in celluloide sfaccettata, con [[caricamento a levetta]] e dotata di una vera molto ampia sul cappuccio, decorata con un motivo a forma di greca. Prodotta in quattro diverse dimensioni e lanciata con lo slogan ''creazione di artista e di scienziato'', venne accompagnata da una campagna pubblicitaria molto estesa.  
  
Although [[Omas Extra|Extra]] was very similar to the [[Eversharp]] [[Doric]], introduced a few months before, it is still controversial whether it is an imitation, since the time between the two pens is rather short. [[OMAS]] estimators point out that given the short time between the release of two pens, it would not possible to create production facilities if the [[Omas Extra|Extra]] was a [[Doric]] imitation. but there is no information supporting this claim, and many evidence of the company abit to imitate american models. Whether the [[Omas Extra|Extra]] can be considered an imitation or not, for its materials, quality and workmanship, it is at the same level, if not better, than the models which it may have been inspired. The pen was an huge success and remained in production until 1946, albeit with minor stylistic changes, like the introduction of a smooth version and the substitution of the wide band with three tiny rings.
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Benché la [[Omas Extra]] sia molto simile alla [[Doric]], introdotta pochi mesi prima, la questione se si tratti di una imitazione di quest'ultima è comunque controversa, dato che il tempo intercorso è piuttosto breve. Gli estimatori della [[Omas]] sostengono che, dato il breve tempo intercorso fra l'uscita delle due penne, non sarebbe stato possibile creare gli impianti produttivi se la [[Omas Extra]] fosse stata una imitazione della [[Doric]], ma non esistono informazioni di supporto a tale affermazione mentre ci sono ampie conferme sulla tendenza dell'azienda a imitare i modelli americani. Indipendentemente dal fatto che possa essere considerata una imitazione o meno, la [[Extra]], per qualità di materiali e di lavorazione, si può senza dubbio ritenere assolutamente al pari, se non spesso superiore, rispetto ai modelli cui può essersi ispirata. La penna inoltre riscosse un successo enorme e rimase in produzione fino al 1946, sia pure con variazioni stilistiche minori, come la creazione di una versione liscia e il passaggio ad una decorazione a tre anelli al posto della vera grecata.
  
[[Image:Lucens-VestPocket-Extended.jpg|left|thumb|A [[Lucens]] model]]
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[[Image:Lucens-VestPocket-Extended.jpg|left|thumb|Una coppia di [[Lucens]] ]]
  
In 1936 was introduced and patented a new model, the [[Lucens]], with an original (for Italy), loading system, called ''[[stantuffo tuffante]]''.<ref>meaning ''diving piston''.</ref>  The mechanism is essentially identical to the one used by [[Dunn]] about 15 years earlier, although it is not possible to determine whether it was a copy or an original independent creation. Despite this the [[Lucens]] is one of the most beautiful pens ever made, especially for the beauty of the different kind of semi-transparent celluloid used to made it, giving a direct view of the ink level.
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Nel 1936 venne brevettato ed introdotto un nuovo modello, la [[Lucens]] dotato di un originale, per l'Italia, sistema di caricamento, denominato ''[[stantuffo tuffante]]''. In realtà il meccanismo è sostanzialmente identico a quello usato dalla [[Dunn]], precedente di ben 15 anni, anche se non è possibile stabilire se si tratti di una copia o di una realizzazione indipendente. La [[Lucens]] costituisce comunque una delle più belle penne stilografiche mai realizzate, in particolare per la bellezza della celluloide utilizzata, dotata di sezioni trasparenti per la visualizzazione dell'inchiostro.
  
Initially produced only in the smooth version, the [[Lucens]] was soon joined by the [[Extra Lucens]] made with the same multifaceted body of the [[Omas Extra|Extra]], but with the new loading system. In 1938 the previous wheel clip (very similar to the [[Doric]] one) was replaced by an arrow shaped clip, a clear imitation of that used by [[Parker]] with the [[Vacumatic]] model. The [[Vacumatic]] imitation was even more evident for a substantially identical engraving of the nib (with an arrow drawing). Despite these imitations the [[Extra Lucens]] is superior from any point of view (technical, aesthetic and for manufacturing quality) than any [[Vacumatic]] and it's probably the best model produced by [[OMAS]].  
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Realizzata inizialmente in versione liscia, alla [[Lucens]] si unì subito anche la [[Extra Lucens]], dotata di un corpo sfaccettato come la [[Omas Extra|Extra]], ma con caricamento a ''[[stantuffo tuffante]]''. Nel 1938 la precedente clip a rotellina (molto simile a quella della [[Doric]] della [[Eversharp]]) venne sostituita da una clip a forma di freccia, chiara imitazione di quella introdotta dalla [[Parker]] con la [[Vacumatic]], imitazione ancor più evidente dalla presenza di un disegno di freccia sostanzialmente identico inciso sul pennino. Inoltre la decorazione a vera grecata venne sostituita da tre sottili vere sul cappuccio. Nonostante le imitazioni la [[Extra Lucens]] resta una penna senza ombra di dubbio superiore in tutti gli aspetti (tecnico, estetico e di qualità realizzativa) a qualunque [[Vacumatic]] e probabilmente il più bel modello prodotto dalla [[OMAS]].  
  
[[Image:ExtraLucens-VestPocket-BlackVeined-Set-Box.jpg|thumb|An [[Extra Lucens]] ]]
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[[Image:ExtraLucens-VestPocket-BlackVeined-Set-Box.jpg|thumb|Una [[Extra Lucens]] ]]
  
With the progress of World War II came also a shortage of raw materials, particularly for gold nib, and like most of the European companies [[OMAS]] had to resort to some steel alloy. The one used by [[OMAS]] was called ''[[Permanio]]'', and was advertised as having a better durability even when compared to gold. But this alloy proved to be one of the most susceptible to corrosion, and today  ''[[Permanio]]'' nibs are very rare and have a much higher value of their analogues in gold.  
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Col progredire della guerra iniziarono a scarseggiare le materie prime ed in particolare l'oro per i pennini, come la gran parte delle aziende europee la [[OMAS]] dovette ricorrere ad una lega di acciaio, ribattezzata ''[[Permanio]]'', della quale si proclamava la superiorità anche rispetto all'oro. In realtà proprio questa lega risultò essere una delle più suscettibili alla corrosione, tanto che oggi i pennini in ''[[Permanio]]'' sono rarissimi ed hanno un valore ben più alto dei loro analoghi in oro.  
  
After the war [[OMAS]] resumed production with a change of style, producing pens with a new ogival shape, and adopting the [[piston filler]]. In 1946 the [[Omas Extra|Extra]] line was completely restyled, the wheel clip was maintained, but were used three ring on the cap as decoration, and the filling system was changed to  [[piston filler]], with a transparent section for ink level display. They were produced in three sizes, small, medium and large, identified respectively by the numbers [[Omas 55x|555]], [[Omas 55x|556]] and [[Omas 55x|557]].  
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Nel dopoguerra la produzione riprese con nuove penne di forma ogivale, ed il passaggio al [[caricamento a stantuffo]]. Nel 1946 la linea [[Omas Extra|Extra]] venne completamente ristilizzata, venne mantenuta la clip a rotellina ma vennero usate tre verette sul cappuccio, inoltre venne adottato il [[caricamento a stantuffo]] e venne introdotta una sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero mantenute tre misure, piccola, media e grande, identificate rispettivamente coi numeri [[Omas 55x|555]], [[Omas 55x|556]] e [[Omas 55x|557]].  
  
[[Image:1959-Omas-361.jpg|left|thumb|200px|An [[Omas 361|361]] advertising]]
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[[Image:1959-Omas-361.jpg|left|thumb|200px|Pubblicità di una [[Omas 361|361]] ]]
  
In 1948 [[OMAS]] made one of the most significant invention in the world of the Italian fountain pen production, the [[Omas 361|361]] model. This pen was the answer to the [[Parker 51]] success. The originality of this more is in the central position of the nib, mounted along pen axis, protected by a cover left open on one side. Depending on the position of the open side, the nib can be almost completely covered over the top, resulting in a rigid writing, or left wide open, allowing a flexible writing. This system was very functional, allowing bot firm and flexible writing, and it seems that [[Parker]] tried several times to acquire this patent({{Cite patent|US|2565667}}) from [[OMAS]].
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Nel 1948 venne realizzata quella che è forse la più significativa invenzione nel mondo della stilografica italiana, il modello [[Omas 361|361]]. Nata in risposta al successo della [[Parker 51]], l'originalità della penna sta nella posizione centrale del pennino, montato sull'asse della penna, intorno al quale è posto un controcappuccio aperto su un lato. A seconda della posizione di di uso della penna, ed in particolare del lato aperto, il pennino può essere quasi completamente coperto, ottenendo una scrittura rigida, o lasciato scoperto, consentendo una scrittura flessibile. Un sistema di gradazione del tratto molto funzionale, tanto che si narra che la stessa [[Parker]] tentò più volte di acquisire il brevetto ({{Cite patent|US|2565667}}) dalla [[OMAS]].
  
[[Image:Omas-Grigie-Capped.jpg|thumb|A group of [[Omas]] gray pens]]
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[[Image:Omas-Grigie-Capped.jpg|thumb|Un gruppo di diverse penne di colore grigio]]
  
The [[Omas 361|361]] introduction led to a number of new features both in the stylistic and technical aspects, because for its production were adopted the new ogival lines, with a single decorative ring on the cap and the [[piston filler]] was used as filling system for all the [[OMAS]] production excepted the [[Extra Lucens]] who stayed with the ''[[stantuffo tuffante]]'', arrow clip and three rings on the cap, remaining in production  for all the '50s, produced without the two-tone nib, and only in medium and large sizes and all black color.  
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L'introduzione della [[Omas 361|361]] portò ad una serie di novità anche sul piano stilistico oltre che su quello tecnico, per la sua produzione vennero infatti adottate delle nuove linee di forma ogivale, inoltre si passò ad una singola veretta sul cappuccio ed al meccanismo di [[caricamento a stantuffo]] che venne utilizzato per tutta la produzione eccettuata la [[Extra Lucens]] che rimase con lo ''[[stantuffo tuffante]]'', la clip a freccia ed i tre anellini sul cappuccio, restando in produzione, sia pure senza pennino bicolore, nel solo colore nero e nelle dimensioni grande e media per tutti gli anni '50.  
  
Two special models, the  [[Omas 35x|351]] and [[Omas 35x|352]] were introduced about the 1950 and remained in production for a very short time. These pens and extremely rare, and almost impossible to find. They were [[piston filler]] but the body was made by gluing alternate sections of transparent and colored celluloid, to achieve an extraordinary result of transparent barrel in alternating sections.  
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Sono inoltre da segnalare, introdotti all'incirca nel 1950 e mantenuti in produzione per brevissimo tempo, i modelli [[Omas 35x|351]] e [[Omas 35x|352]], penne rarissime ed introvabili, di forma faccettata, ma con [[caricamento a stantuffo]], il cui corpo era realizzato incollando alternativamente sezioni di celluloide trasparente e colorata, così da ottenere uno straordinario risultato di serbatoio trasparente a sezioni alternate.  
  
During the same period the [[Omas 361|361]] ogival shapes were adopted also for the other models, with the introduction of the [[Lucens|Lucens Ogiva]] and new versions of the [[Omas Extra|Extra]] (referred as [[Omas 55x|555/S]], [[Omas 55x|556/S]] e [[Omas 55x|557/S]]). These pen were built in celluloid, with a red or yellow transparent window, with some variants equipped with metal caps. But also the traditional multifaceted shapes were kept, both for the [[Omas 361|361]] for the new ''Extra'' series with new models called [[Omas 55x|555/F]], [[Omas 55x|556/F]] and [[Omas 55x|557/F]].  
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Nello stesso periodo le forme ogivali della [[Omas 361|361]] vennero adottate anche per gli altri modelli: venne realizzata la [[Lucens|Lucens Ogiva]] e nuove versioni ogivali della vecchia [[Omas Extra|Extra]] (denominate [[Omas 55x|555/S]], [[Omas 55x|556/S]] e [[Omas 55x|557/S]]) costruite in celluloide con finestra trasparente rossa o gialla, e presenti anche nelle varianti con cappuccio metallico. Le forme sfaccettate vennero comunque mantenute, sia per la [[Omas 361|361]] che per la nuova serie delle ''Extra'' con i modelli denominati [[Omas 55x|555/F]], [[Omas 55x|556/F]] e [[Omas 55x|557/F]].  
  
In the following years [[OMAS]] production continued with [[piston filler]] celluloid pens and the company introduced the new [[Omas VS|VS]] and [[OMAS CS|CS]] models. But after the Armando Simoni death in 1958 there were not significant advances, although in recent decades various new models have introduced, trying to chase the high end market, and bringing back in production some models very similar to the celluloid ones of the '30s. The company is still on the market, although it was selled by Simoni heirs to french luxury brand [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton] that recently selled it to chinese brand [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli].
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Negli anni successivi la produzione della [[OMAS]] proseguì, con la realizzazione di penne stilografiche in celluloide con [[caricamento a stantuffo]]. L'azienda produsse nuovi modelli coma la [[Omas VS|VS]] e la [[OMAS CS|CS]]. Con la morte di Armando Simoni nel 1958 però non vennero prodotte significative innovazioni, anche se negli ultimi decenni sono stati introdotti diversi modelli, cercando di inseguire la fascia alta del mercato e degli oggetti di lusso, riportando anche in produzione alcuni modelli in celluloide simili a quelli degli anni '30. L'azienda è ancora oggi presente sul mercato, pur essendo passata di mano dagli eredi di Simoni per essere prima ceduta prima alla [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton] e poi alla cinese [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli].
  
{{BrandCrono}}
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{{CronoMarche}}
 
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| 1925 || [[OMAS]] is founded
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| 1925 || Nascita della [[OMAS]]
 
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| 1927 || the ''[[Modelli iniziali OMAS|Penna del dottore]]'' was patented
+
| 1927 || Viene brevettata la ''Penna del dottore''
 
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| 1932 || Introduced the [[Omas Extra|Extra]] model
+
| 1932 || Introdotto il modello [[Omas Extra|Extra]]
 
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| 1934 || Introduced the [[Minerva Classica]] model
+
| 1934 || Introdotto il modello [[Minerva Classica]]
 
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| 1936 || Introduced the [[Lucens]] and [[Lucens|Extra Lucens]] with the ''[[stantuffo tuffante]]'' loading system
+
| 1936 || Introdotti i modelli [[Lucens]] ed  [[Lucens|Extra Lucens]] con caricamento a [[stantuffo tuffante]]
 
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| 1936 || Band on smooth [[Omas Extra|Extra]] cap was replaced by three tiny rings
+
| 1936 || Sostituita la vera con tre anelli sul cappuccio sulla [[Omas Extra|Extra]] tonda
 
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|-
| 1938 || Introduced the arrow clip on [[Extra Lucens]] model
+
| 1938 || Introdotta la clip a freccia sul modello [[Extra Lucens]]
 
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| 1940 || Introduced the ''[[Permanio]]'' nib
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| 1940 || Introdotti i pennini in ''[[Permanio]]''
 
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| 1940 || Band on faceted [[Extra]] cap was replaced by three tiny rings
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| 1940 || Sostituita la vera con tre anelli sul cappuccio sulla [[Extra]] faccettata
 
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| 1946 || Restyling of the [[Omas Extra|Extra]] model, replaced by a [[Omas 55x|new version]] with ''[[stantuffo tuffante]]'' filling system
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| 1946 || Ristilizzato il modello [[Omas Extra|Extra]], sostituito dalla [[Omas 55x|nuova versione]] a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]]
 
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| 1948 || Introduced the [[Omas 361|361]], restyled the [[Omas 55x|Extra]] models
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| 1948 || Introdotto il modello [[Omas 361|361]], ristilizzati i modelli [[Omas 55x|Extra]]
 
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| 1950 || Introduced the [[Omas 35x|351]] and [[Omas 35x|352]] models
+
| 1950 || Introdotti i modelli [[Omas 35x|351]] e [[Omas 35x|352]]
 
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{{TabEnd}}
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{{ModelSynopsys}}
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{{LegendaModelli}}
 
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| [[Omas Extra|Extra]] || 1932 || XX, ?  
 
| [[Omas Extra|Extra]] || 1932 || XX, ?  
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| [[Omas 361|361]] || 1948 || XX, ?  
 
| [[Omas 361|361]] || 1948 || XX, ?  
 
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==Notes==
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==Note==
  
 
<references/>
 
<references/>
  
==External references==
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==Riferimenti esterni==
  
* http://www.omas.net/ Official web site, irrelevant for historical informations
+
* http://www.omas.net/ Sito ufficiale dell'azienda, irrilevante per le informazioni storiche
* http://www.rickconner.net/penoply/misc.19.html An article with a few historical informations
+
* http://www.rickconner.net/penoply/misc.19.html Articolo con qualche informazione storica
* http://www.rickconner.net/penspotters/omas.html  An article with a few historical informations
+
* http://www.rickconner.net/penspotters/omas.html  Articolo con qualche informazione storica
* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=5&nt=stilo Nice article on [[Duofold]]-like models
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* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=5&nt=stilo Interessante articolo sui modelli tipo [[Duofold]]
* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=4&nt=stilo Other article on [[Duofold]]-lile models
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* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=4&nt=stilo Altro articolo sui modelli tipo [[Duofold]]
  
  
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La OMAS è stata fondata nel 1925 ed è una delle marche storiche della stilografica italiana, da allora, sia pure con alterne fortune e vari passaggi di proprietà avvenuti dopo la morte del fondatore è sempre rimasta attiva sul mercato. Passata nel 2000 alla francese Luis Vuitton, è stata ceduta nell'ottobre 2007 alla cinese Xinyu Hengdeli.

Nella sua vita la OMAS si è contraddistinta per una notevole capacità di innovazione tecnica e qualità produttiva, risultando probabilmente in questo superiore a qualunque altra azienda italiana. Non si può dire però che abbia particolarmente brillato per capacità di innovazione stilistica, perché tutte le sue penne più famose, per quanto spesso più belle e qualitativamente superiori agli originali, mostrano sempre in maniera evidente un forte tasso di imitazione delle caratteristiche stilistiche di penne di altre marche. Nonostante questo la qualità assoluta dei prodotti OMAS, la capacità di creare imitazioni migliori degli originali, ed in particolare la raffinatezza dei modelli in celluloide, rende le penne di questa marca fra le più ricercate dai collezionisti.

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Storia

Pubblicità di una Lucens

La OMAS è stata fondata nel 1925 a Bologna da Armando Simoni. Questi nel 1919, appena sposatosi, aveva aperto una officina in Via S. Vitale dove produceva bobine per cinepresa e meccanismi per le safety.[1] In breve l'officina iniziò a produrre pezzi di ricambio per le stilografiche delle principali aziende. Riscontrando un notevole successo, le richieste dei clienti crebbero, facendo espandere l'azienda, ed iniziarono anche ad essere prodotte penne intere. I modelli di questi primi anni sono penne in ebanite con caricamento a levetta o safety, chiara imitazione dei modelli della Waterman.

Fu però solo nel 1925 che, completata la realizzazione di una propria fabbrica in Via degli Orbi, vennero create le Officine Meccaniche Armando Simoni la cui sigla, OMAS, diventerà il marchio con cui saranno commercializzate le stilografiche. Il primo modello di rilievo prodotto dalla OMAS fu la Penna del dottore, brevettato nel 1927 si trattava di un modello in ebanite con caricamento a levetta che in uno scompartimento posto all'interno del fusto della penna conteneva, oltre al sacchetto ed al meccanismo di caricamento, un termometro per la misura della febbre, tenuto separato dal resto tramite un divisorio metallico. Dello stesso anno è anche il brevetto per lo snodo metallico usato per la realizzazione degli stilofori, di cui OMAS fu uno dei principali produttori italiani.

La produzione iniziale della OMAS è caratterizzata da vari modelli in stile Flat top con caricamento a pulsante di fondo, imitazioni evidenti della Duofold, alcuni di questi però sono contraddistinti da soluzioni tecniche molto originali, come per la seconda versione della penna del dottore in cui di nuovo il termometro veniva ospitato dal corpo della penna, o la penna del calligrafo, che era dotata di una peculiare sezione svitabile, che consentiva di cambiare pennino con facilità, ad uso appunto dei calligrafi.

E' di questo stesso periodo la presenza in Italia di alcune Parker (nei modelli Duofold e Thrift Time) marcate Geo. S. Parker - fabbricato in Italia la cui produzione viene attribuita alla OMAS. Su queste penne esiste un ampio dibattito se si tratti di una vera produzione su commissione della Parker fatta per aggirare le restrizioni poste dalle politiche autarchiche del regime fascista, se si tratti di una produzione semiufficiale commissionata dall'agente Parker per l'Italia, Edoardo Russo Webber, che si trovava ad affrontare difficoltà di approvvigionamento, o se si tratti davvero di una produzione clandestina (ed illegale). Non essendovi documenti, ne altre risultanze se non quelle dei successivi rapporti di Webber con Simoni per la produzione delle penne marcate Saratoga, non è possibile arrivare a nessuna conclusione certa.

La OMAS fu una delle prime aziende italiane a passare alla celluloide, fra la fine degli anni '20 e gli inizi degli anni '30, producendo le sue penne oltre che nei colori classici verde giada o blu lapislazzulo pure in interessanti variazione cromatiche marmorizzate. Fra la produzione in celluloide spicca il caso si alcune penne, simili per cappuccio e fermaglio alle precedenti imitazioni della Duofold, ma dotate di estremità affusolate, nate probabilmente all'inizio degli anno '30 con l'affermarsi dello stile streamlined. Di questa produzione sono noti solo un paio di esemplari. Più o meno a questo periodo si può far risalire l'inizio della produzione di penne marchiate Minerva, l'unica vera sottomarca[2] della Omas, dedicata alla produzione di seconda fascia ma non di meno di qualità eccellente.

Il vero punto di svolta nella produzione della OMAS avvenne infatti nel 1932, quando venne introdotto quello che resterà per vari decenni uno dei modelli di punta dell'azienda, la Omas Extra, realizzata in celluloide sfaccettata, con caricamento a levetta e dotata di una vera molto ampia sul cappuccio, decorata con un motivo a forma di greca. Prodotta in quattro diverse dimensioni e lanciata con lo slogan creazione di artista e di scienziato, venne accompagnata da una campagna pubblicitaria molto estesa.

Benché la Omas Extra sia molto simile alla Doric, introdotta pochi mesi prima, la questione se si tratti di una imitazione di quest'ultima è comunque controversa, dato che il tempo intercorso è piuttosto breve. Gli estimatori della Omas sostengono che, dato il breve tempo intercorso fra l'uscita delle due penne, non sarebbe stato possibile creare gli impianti produttivi se la Omas Extra fosse stata una imitazione della Doric, ma non esistono informazioni di supporto a tale affermazione mentre ci sono ampie conferme sulla tendenza dell'azienda a imitare i modelli americani. Indipendentemente dal fatto che possa essere considerata una imitazione o meno, la Extra, per qualità di materiali e di lavorazione, si può senza dubbio ritenere assolutamente al pari, se non spesso superiore, rispetto ai modelli cui può essersi ispirata. La penna inoltre riscosse un successo enorme e rimase in produzione fino al 1946, sia pure con variazioni stilistiche minori, come la creazione di una versione liscia e il passaggio ad una decorazione a tre anelli al posto della vera grecata.

Nel 1936 venne brevettato ed introdotto un nuovo modello, la Lucens dotato di un originale, per l'Italia, sistema di caricamento, denominato stantuffo tuffante. In realtà il meccanismo è sostanzialmente identico a quello usato dalla Dunn, precedente di ben 15 anni, anche se non è possibile stabilire se si tratti di una copia o di una realizzazione indipendente. La Lucens costituisce comunque una delle più belle penne stilografiche mai realizzate, in particolare per la bellezza della celluloide utilizzata, dotata di sezioni trasparenti per la visualizzazione dell'inchiostro.

Realizzata inizialmente in versione liscia, alla Lucens si unì subito anche la Extra Lucens, dotata di un corpo sfaccettato come la Extra, ma con caricamento a stantuffo tuffante. Nel 1938 la precedente clip a rotellina (molto simile a quella della Doric della Eversharp) venne sostituita da una clip a forma di freccia, chiara imitazione di quella introdotta dalla Parker con la Vacumatic, imitazione ancor più evidente dalla presenza di un disegno di freccia sostanzialmente identico inciso sul pennino. Inoltre la decorazione a vera grecata venne sostituita da tre sottili vere sul cappuccio. Nonostante le imitazioni la Extra Lucens resta una penna senza ombra di dubbio superiore in tutti gli aspetti (tecnico, estetico e di qualità realizzativa) a qualunque Vacumatic e probabilmente il più bel modello prodotto dalla OMAS.

Col progredire della guerra iniziarono a scarseggiare le materie prime ed in particolare l'oro per i pennini, come la gran parte delle aziende europee la OMAS dovette ricorrere ad una lega di acciaio, ribattezzata Permanio, della quale si proclamava la superiorità anche rispetto all'oro. In realtà proprio questa lega risultò essere una delle più suscettibili alla corrosione, tanto che oggi i pennini in Permanio sono rarissimi ed hanno un valore ben più alto dei loro analoghi in oro.

Nel dopoguerra la produzione riprese con nuove penne di forma ogivale, ed il passaggio al caricamento a stantuffo. Nel 1946 la linea Extra venne completamente ristilizzata, venne mantenuta la clip a rotellina ma vennero usate tre verette sul cappuccio, inoltre venne adottato il caricamento a stantuffo e venne introdotta una sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero mantenute tre misure, piccola, media e grande, identificate rispettivamente coi numeri 555, 556 e 557.

Pubblicità di una 361

Nel 1948 venne realizzata quella che è forse la più significativa invenzione nel mondo della stilografica italiana, il modello 361. Nata in risposta al successo della Parker 51, l'originalità della penna sta nella posizione centrale del pennino, montato sull'asse della penna, intorno al quale è posto un controcappuccio aperto su un lato. A seconda della posizione di di uso della penna, ed in particolare del lato aperto, il pennino può essere quasi completamente coperto, ottenendo una scrittura rigida, o lasciato scoperto, consentendo una scrittura flessibile. Un sistema di gradazione del tratto molto funzionale, tanto che si narra che la stessa Parker tentò più volte di acquisire il brevetto (nº US-2565667) dalla OMAS.

File:Omas-Grigie-Capped.jpg
Un gruppo di diverse penne di colore grigio

L'introduzione della 361 portò ad una serie di novità anche sul piano stilistico oltre che su quello tecnico, per la sua produzione vennero infatti adottate delle nuove linee di forma ogivale, inoltre si passò ad una singola veretta sul cappuccio ed al meccanismo di caricamento a stantuffo che venne utilizzato per tutta la produzione eccettuata la Extra Lucens che rimase con lo stantuffo tuffante, la clip a freccia ed i tre anellini sul cappuccio, restando in produzione, sia pure senza pennino bicolore, nel solo colore nero e nelle dimensioni grande e media per tutti gli anni '50.

Sono inoltre da segnalare, introdotti all'incirca nel 1950 e mantenuti in produzione per brevissimo tempo, i modelli 351 e 352, penne rarissime ed introvabili, di forma faccettata, ma con caricamento a stantuffo, il cui corpo era realizzato incollando alternativamente sezioni di celluloide trasparente e colorata, così da ottenere uno straordinario risultato di serbatoio trasparente a sezioni alternate.

Nello stesso periodo le forme ogivali della 361 vennero adottate anche per gli altri modelli: venne realizzata la Lucens Ogiva e nuove versioni ogivali della vecchia Extra (denominate 555/S, 556/S e 557/S) costruite in celluloide con finestra trasparente rossa o gialla, e presenti anche nelle varianti con cappuccio metallico. Le forme sfaccettate vennero comunque mantenute, sia per la 361 che per la nuova serie delle Extra con i modelli denominati 555/F, 556/F e 557/F.

Negli anni successivi la produzione della OMAS proseguì, con la realizzazione di penne stilografiche in celluloide con caricamento a stantuffo. L'azienda produsse nuovi modelli coma la VS e la CS. Con la morte di Armando Simoni nel 1958 però non vennero prodotte significative innovazioni, anche se negli ultimi decenni sono stati introdotti diversi modelli, cercando di inseguire la fascia alta del mercato e degli oggetti di lusso, riportando anche in produzione alcuni modelli in celluloide simili a quelli degli anni '30. L'azienda è ancora oggi presente sul mercato, pur essendo passata di mano dagli eredi di Simoni per essere prima ceduta prima alla Luis Vuitton e poi alla cinese Xinyu Hengdeli.

Template:CronoMarche |- | 1925 || Nascita della OMAS |- | 1927 || Viene brevettata la Penna del dottore |- | 1932 || Introdotto il modello Extra |- | 1934 || Introdotto il modello Minerva Classica |- | 1936 || Introdotti i modelli Lucens ed Extra Lucens con caricamento a stantuffo tuffante |- | 1936 || Sostituita la vera con tre anelli sul cappuccio sulla Extra tonda |- | 1938 || Introdotta la clip a freccia sul modello Extra Lucens |- | 1940 || Introdotti i pennini in Permanio |- | 1940 || Sostituita la vera con tre anelli sul cappuccio sulla Extra faccettata |- | 1946 || Ristilizzato il modello Extra, sostituito dalla nuova versione a stantuffo |- | 1948 || Introdotto il modello 361, ristilizzati i modelli Extra |- | 1950 || Introdotti i modelli 351 e 352 |- |}

Template:LegendaModelli |- | Extra || 1932 || XX, ? |- | Lucens || 1936 || XX, ? |- | 361 || 1948 || XX, ? |- |}

Note

  1. è del 1922 la registrazione delle Officine Meccaniche di Precisione Simoni Armando.
  2. benché siano note molte produzioni effettuate dalla Omas per conto di altre aziende, spesso direttamente derivate dai modelli Minerva, come la produzione per la Ercolessi, la Saratoga o la Scotland e forse la stessa Nettuno Superba, o la produzione di modelli particolari, come si suppone per la Itala e si dice, quasi sicuramente sbagliando, della Zerollo, le uniche penne commercializzate direttamente dall'azienda e presenti ufficialmente nei suoi cataloghi sono le Minerva.

Riferimenti esterni