Una Parker 45 nella versione "Custom"

Storia

 
Una Parker 45 "Classic" GT

Il modello 45 venne introdotto da Parker nel 1960.[1] La produzione è stata dismessa nel 2006, rendendo questo modello non solo uno dei più longevi della storia della Parker, ma, con i suoi 75 milioni d'esemplari venduti solo nei primi 20 anni di presenza sul mercato, la stilografica di maggior successo di tutti i tempi, più della famosa Parker 51. Il suo successo è stato tale che, ancora oggi, la generalità del pubblico la identifica come "la classica Parker".

La penna nacque dalla stessa mente che creò la Jotter, la Parker 61, la Parker VP, la Parker 75 e la Parker T1, Don Doman, e venne inizialmente pensata come penna tipicamente scolastica.

Il nome nasce in un periodo nel quale negli Stati Uniti andavano di moda i film western: si scelse un'assonanza con il modello di un revolver, il Colt .45 Peacemaker, sfruttando il fatto di proporre il caricamento anche a cartuccia. Si trattò, però, anche della prima stilografica che proponeva un sistema d'alimentazione che, ancora oggi, costituisce lo standard per moltissimi modelli: il doppio sistema cartuccia / converter.

La stilografica venne lanciata sul mercato accompagnandola con una forte campagna pubblicitaria, che ne sottolineava sia la praticità sia il basso costo sia la qualità. Le vendite decollarono velocemente e Parker si rese conto facilmente delle potenzialità del nuovo prodotto, che provvide a promuovere anche in versioni più adatte al professionista (come la Custom, con fusto nero e cappuccio dorato, e come la Flighter, con fusto e cappuccio in acciaio spazzolato). Seguirono innumerevoli altre versioni, in colori vivaci (i cosiddetti "Happy Colours") oppure in materiali più economici, come la "Arrow" e la "De Luxe", con corpo e cappuccio in polistirene, o ancora con decorazioni particolarmente elaborate (Arlequin) o in materiali diversi (Coronet e TX). Addirittura, agli inizi degli anni 1970, la 45 diede origine ad un altro modello di Parker: la New Slimfold, o Slimfold mk II, in pratica una 45 semplificata ma spesso confusa con un'inesistente "45 con cappuccio a vite".

Con la Flighter d'ultimo tipo, introdotta agli inizi del terzo millennio, la 45 concluse la sua lunghissima carriera.

Caratteristiche tecniche

 
I componenti di una Parker 45 "Flighter" del primo tipo

La Parker 45 fu proposta, inizialmente, quale stilografica per uso scolastico. Presentava fusto e sezione in polistirene (un materiale innovativo per l’epoca, che garantiva bassi costi di produzione), cappuccio un acciaio (cosiddetto Lustraloy) e pennino d’oro, coperto parzialmente. Il cappuccio s’innestava a pressione, trattenuto da un anello in plastica inserito fra fusto e sezione. L’alimentazione era a cartuccia oppure a converter. Visto il successo del modello, che presto superò le aspettative, vennero introdotte versioni in acciaio (Flighter), laminate in oro (Insignia) e, più avanti, in materiali diversi, come alluminio anodizzato (Coronet) ed ottone verniciato con resina epossidica (TX).

La stilografica era anche offerta in set, con penna a sfera e/o matita coordinate.

Materiali

La prima versione della Parker 45, la Classic, aveva fusto e sezione in polistirene, un materiale stabile e facilmente lavorabile per stampo ad iniezione, che garantiva costi di produzione ridotti. Il cappuccio era in acciaio spazzolato (Lustraloy). Questa versione veniva offerta in due varianti: GT (“gold trim”), con finiture dorate, e CT (“chrome trim”), con finiture rodiate.

La variante Arrow, più economica ed ancora maggiormente rivolta al mondo degli scolari, offriva un cappuccio in polistirene, mantenendo per il resto la stessa struttura della Classic. Del tutto simile la De Luxe, una Arrow con finiture dorate.

Il modello Flighter, come da tradizione Parker, era totalmente, ad eccezione della sezione, in acciaio a finitura spazzolata. La prima versione aveva un codale in polistirene nero, mentre le successive offrirono un codale in metallo cromato oppure dorato, corrispondentemente alla finitura della penna (rispettivamente CT o GT). Nell’ultima variante il fusto, interamente in acciaio spazzolato, non aveva codale separato.

I materiali cambiano parzialmente nelle versioni Insignia, con fusto e cappuccio laminati in oro, Coronet, con fusto e cappuccio in alluminio anodizzato, e TX, con fusto e cappuccio in ottone verniciato con resina epossidica.

I pennini, usualmente d’oro (a 10, 12, 14 o 18 carati), sui modelli più economici, e su alcune versioni della “Classic” e della Flighter, erano d’acciaio.

Sistema di riempimento

 
Il converter del primo tipo montato su una 45 "Custom"

La Parker 45 offre un doppio sistema di caricamento a cartuccia/converter, e, sebbene non sia stata una delle prime penne ad utilizzare una cartuccia oppure un converter come serbatoio d'inchiostro, fu la prima a proporre il doppio sistema, invitando così all'uso della novità anche gli amanti dei sistemi di caricamento integrati. Per questa caratteristica, la penna in sé veniva spesso definita dalla pubblicità come "convertibile", richiamando l'immagine delle automobili decappottabili, allora in gran voga. Una soluzione indovinata, tanto da diventare il sistema di caricamento standard della stragrande maggioranza delle stilografiche dei giorni d'oggi, a parecchi decenni dall'avvento della progenitrice.

Le cartucce Parker (cosiddette "Tap-Tank") vennero dotate d'una sorta di riserva d'inchiostro nel codale, che veniva attivata facilmente assestando un colpetto al fondo della cartuccia, liberando così una quantità d'inchiostro sufficiente per scrivere ancora qualche pagina. Una caratteristica mantenuta anche ai giorni nostri.

Con notevole lungimiranza, Parker decise di mantenere fisso lo standard degli attacchi per le sue cartucce e per i suoi converter, tanto che anche oggi una 45 degli anni '60 può essere alimentata tranquillamente con un moderno converter Parker.

Versioni

 
Il confronto fra la versione stiloforo e la versione standard

Durante la sua lunga persistenza nel mercato, non poche versioni sono state introdotte; quasi tutte riguardano l'aspetto esterno, con nessun cambiamento nella parte meccanica della penna. Annoveriamo i modelli:

  • "Classic", il primo modello introdotto, rimosso dal mercato nel 2001 a favore del modello "Special", presenta il cappuccio in acciaio satinato (Lustraloy), la vite per bloccare la clip, la clip stessa ed il clutch ring cromati (placcati in oro nella versione GT), sezione e fusto in polistirene di numerosi colori (come i colori vivaci nella versione Student o Happy Colours, la prima con pennino in acciaio). Ne venne realizzata anche una versione stiloforo.
  • "Arrow", introdotto nel 1962, presenta il cappuccio in polistirene come fusto e sezione, ma con attributi rigorosamente cromati; presenta quasi sempre un pennino in oro, con qualche eccezione;
  • "DeLuxe", introdotto nel 1967, tale e quale al modello "Arrow" se non per gli attributi placcati in oro;
  • "Custom", introdotto nei primi anni '70, tale e quale al modello "Classic" se non per il cappuccio ed attributi placcati in oro -cappuccio "Insignia"-;
  • "Special", introdotto nel 2001 per sostituire ogni versione, esclusa la finitura "Flighter", è tale al modello "Classic" se non per gli attributi in oro ed il jewel in plastica nera a forma di cabochon;
  • "Flighter", introdotto nel 1964, è, come da tradizione Parker, totalmente in acciaio satinato esclusa la sezione; può avere il pennino in oro o acciaio a seconda della finitura degli attributi, cromata o dorata, e presenta numerose evoluzioni e contro-evoluzioni storiche.
  • "Insignia", introdotto nel 1965 circa, è completamente laminato in oro, noto in tre varianti: con il corpo terminato da un fondello (tassie) in plastica nera, con il corpo terminato da un fondello in metallo laminato, e con il corpo completamente in metallo spazzolato, senza fondello.

Colori

 
Una Parker 45 "Classic" CT

I colori allora disponibili erano molteplici, tra cui: Black, Dark Gray, Light Gray, Burgundy, Rage Red, Matador Red, Pink, Mandarin Orange, Olive, Green, Navy Gray, Turquoise, Teal Blue, Midnight Blue.

Pennini

 
I componenti del gruppo di scrittura: collarino, alimentatore e pennino
Misura pennino Sigla
Accountant A
Extrafine X
Fine F
Medio M
Broad B

I pennini delle prime serie erano d'oro (a 10, 12, 14 carati e in alcuni modelli francesi, a causa di leggi locali sull'utilizzo dell'oro, in oro a 18 carati). Successivamente, per i modelli più economici, si passò all'acciaio, anche placcato in oro. Le misure disponibili erano molteplici: si trattava di tutte le misure standard dall'extrafine al broad, comprendendo anche fine, medio, broad stub, fine, medio e broad obliqui (abbastanza difficili da trovare ed ora abbastanza costosi), medio stub, medio italico ed alcuni pennini estremamente sottili, noti come accountant e needle point. La misura era identificata da una lettera nella parte inferiore del collarino .

Un vantaggio del modello è dato dalla possibilità d'estrarre, grazie ad un collarino filettato, il gruppo pennino-alimentatore dalla sezione, quindi semplificando la sostituzione del pennino. Sia il pennino che l'alimentatore possono essere estratti dal collarino.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
Classic 13.7 cm Lunghezze: 12.7 cm fusto; 6.2 cm cappuccio e 14.4 cm calzata. Diametri: 11.5 mm fusto e 11.5 mm cappuccio. Peso: 16 g; 8 g cappuccio.
Flighter 13.7 cm Lunghezze: 12.7 cm fusto; 6.2 cm cappuccio e 14.4 cm calzata. Diametri: 11.5 mm fusto e 11.5 mm cappuccio. Peso: 17 g; 7 g cappuccio.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1960 l'azienda introduce le Parker 45
1962 l'azienda introduce la versione "Arrow" della 45
1964 l'azienda introduce la versione "Flighter" della 45
1967 l'azienda introduce la versione "Lady" della 45
1967 l'azienda introduce la versione "DeLuxe" della 45
1967 l'azienda introduce la versione "Coronet" della 45
1979 l'azienda introduce la versione "Harlequin 80" della 45
1979 l'azienda introduce la versione "TX" della 45

Riferimenti esterni

  • [1] La pagina del modello su ParkerPens.net
  • [2] Pagina sul modello con timeline
  • [3] Profilo su sito di Richard Binder

Note

  1. per la cronologia si è fatto riferimento a quanto riportato sulla pagina dedicata al modello su ParkerPens.net.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.