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Succede spesso che volendo rimettere a posto una stilografica (ma non solo) ci sia accorga che una parte della stessa è rovinata da una mancanza di materiale. Come fare a sopperire a questo? Con un poco di carta, polvere di resina e cianoacrilato secondo il metodo preferito (e suggerito) dal nostro PeppePipes.
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Succede spesso che volendo rimettere a posto una stilografica (ma non solo) ci sia accorga che una parte della stessa è rovinata da una mancanza di materiale. Come fare a sopperire a questo? Con un poco di carta, polvere di resina e cianoacrilato secondo il metodo preferito (e suggerito) dal nostro {{Author|PeppePipes}}.
 
Come già detto altre volte, occorre tenere sempre i pezzi o le penne che riteniamo non riparabili: sono una fonte di materiali.
 
Come già detto altre volte, occorre tenere sempre i pezzi o le penne che riteniamo non riparabili: sono una fonte di materiali.
Naturalmente, più resine e più colori diversi avremo da parte e più ampia sarà la nostra possibilità di intervento.
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Naturalmente, più resine e più colori diversi avremo da parte e più ampia sarà la nostra possibilità di intervento. Vediamo come è strutturato l'intervento e poi, come sempre, seguiremo un ricostruzione esplicativa.
Vediamo come è strutturato l'intervento e poi, come sempre, seguiremo un ricostruzione esplicativa.
      
L'intervento di ricostruzione prevede l'utilizzo di un materiale analogo (o esattamente lo stesso) a quello mancante, un poco di carta velina (se necessaria) e della normale colla cianoacrilica.
 
L'intervento di ricostruzione prevede l'utilizzo di un materiale analogo (o esattamente lo stesso) a quello mancante, un poco di carta velina (se necessaria) e della normale colla cianoacrilica.
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[[File:Ricostruzione-Polvere-Colla-Ricostruzione-Inizio.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - Ricostruzione ]]
 
[[File:Ricostruzione-Polvere-Colla-Ricostruzione-Inizio.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - Ricostruzione ]]
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Su una superficie pulita che possibilmente presenti una bassa aderenza alla colla cianoacrilica (tipo polipropilene, polietilene etc.), possiamo provare a miscelare un poco di polvere con una goccia di colla, magari aiutandoci con uno stuzzicadenti (od altro ausilio a perdere). Se la colla ha un tempo di polimerizzazione medio o lento, oppure se è vecchia (quindi con minori caratteristiche di indurimento) non ci sono problemi. Create il vostro impasto e con lo stuzzicadenti lo spalmate sulla zona da ricostruire come in figura 7.  
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Su una superficie pulita che possibilmente presenti una bassa aderenza alla colla cianoacrilica (tipo polipropilene, polietilene etc.), possiamo provare a miscelare un poco di polvere con una goccia di colla, magari aiutandoci con uno stuzzicadenti (od altro ausilio a perdere). Se la colla ha un tempo di polimerizzazione medio o lento, oppure se è vecchia (quindi con minori caratteristiche di indurimento) non ci sono problemi. Create il vostro impasto e con lo stuzzicadenti lo spalmate sulla zona da ricostruire come in figura 7.  
    
Se la colla è istantanea, e ve ne accorgete perché non appena avrete messo una o due gocce di colla sulla polvere, nel giro di 4 o 5 secondi avrete un grumo intrattabile, potete fare in questo modo: mettete una goccia di colla sulla carta che usiamo come "impalcatura" in modo da bagnare bene tutta la zona, e poi lasciate colare sopra della polvere di resina. Dopo qualche secondo scrollate le parti in eccesso che non ha aderito, mettete un'altra goccia ed aggiungete polvere fino ad avere del materiale a sufficienza per poterlo sagomare ed adattare con una limetta, come in figura 8.
 
Se la colla è istantanea, e ve ne accorgete perché non appena avrete messo una o due gocce di colla sulla polvere, nel giro di 4 o 5 secondi avrete un grumo intrattabile, potete fare in questo modo: mettete una goccia di colla sulla carta che usiamo come "impalcatura" in modo da bagnare bene tutta la zona, e poi lasciate colare sopra della polvere di resina. Dopo qualche secondo scrollate le parti in eccesso che non ha aderito, mettete un'altra goccia ed aggiungete polvere fino ad avere del materiale a sufficienza per poterlo sagomare ed adattare con una limetta, come in figura 8.
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[[File:Ricostruzione-Polvere-Colla-Particolare-Terminato.jpg|400px|center|thumb|Fig. 9 - Pezzo ricostruito]]
 
[[File:Ricostruzione-Polvere-Colla-Particolare-Terminato.jpg|400px|center|thumb|Fig. 9 - Pezzo ricostruito]]
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Se la ricostruzione avesse riguardato un particolare estetico, come per esempio un cappuccio, per avere un buon risultato, avremmo dovuto rifinire di [[micromesh]] e successiva lucidatura.
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Se la ricostruzione avesse riguardato un particolare estetico, come per esempio un cappuccio, per avere un buon risultato, avremmo dovuto rifinire con [[:File:Micromesh-Sheets.jpg|carte abrasive]] e successiva lucidatura.
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Relativamente all'utilizzo di materiali miscelati con colle per ricostruzioni, ricordiamo che, per parti non estetiche possiamo utilizzare anche il bicarbonato del quale se ne parla in [[Cianoacrilato|questa pagina]]
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Relativamente all'utilizzo di materiali miscelati con colle per ricostruzioni, ricordiamo che, per parti non estetiche possiamo utilizzare anche il bicarbonato del quale se ne parla in [[Cianoacrilato|questa pagina]].
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(Nel caso in cui il danno alla sezione fosse stato eccessivo, si sarebbe potuto valutare anche la soluzione proposta in [[Tipi_di_sezione_e_riparazione|questa pagina]]).
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Nel caso in cui il danno alla sezione fosse stato eccessivo, si sarebbe potuto valutare anche la soluzione proposta in [[Tipi_di_sezione_e_riparazione|questa pagina]].
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[[Category:Riparazioni]]

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