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Non è chiaro se la produzione di penne in plastica iniziò intorno al [[1939]], data approssimativa della acquisizione della [[Artus]], o solo nel dopoguerra. Non è chiaro neanche quando cessò l'uso del marchio [[Orthos]], ma almeno fino al 1941<ref>almeno secondo quanto riportato in questa [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=19039 discussione].</ref> i due marchi coesistettero condividendo indirizzo e numero di telefono, anche durante un cambiamento di sede avvenuto nel 1940.
 
Non è chiaro se la produzione di penne in plastica iniziò intorno al [[1939]], data approssimativa della acquisizione della [[Artus]], o solo nel dopoguerra. Non è chiaro neanche quando cessò l'uso del marchio [[Orthos]], ma almeno fino al 1941<ref>almeno secondo quanto riportato in questa [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=19039 discussione].</ref> i due marchi coesistettero condividendo indirizzo e numero di telefono, anche durante un cambiamento di sede avvenuto nel 1940.
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Negli anni successivi la gamma venne ampliata con nuovi modelli come le [[Artus Rekord]], [[Artus Perfect|Perfect]], [[Artus Favorit|Favorit]], [[Artus Ballit|Ballit]], [[Artus Schulüller|Schulüller]], [[Artus Prinz|Prinz]], [[Artus Junior|Junior]]. La [[Artus]] da si concentrò nella produzione di penne economiche e funzionali, con una attenzione al mercato studentesco; seppe inoltre spaziare in tutto l'arco degli strumenti da scrittura. Inoltre l'azienda si distinse per la scelta di una diffusione commerciale basata sulla vendita diretta via posta, scavalcando la rete dei rivenditori di materiali di cancelleria. Nel [[1949]] la [[Artus]] venne rinominata in ''Artus, C. Josef Lamy'', ed il marchio continuò ad esistere fino al [[1972]].  
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Negli anni successivi la gamma venne ampliata con nuovi modelli come le [[Artus Rekord]], [[Artus Perfect|Perfect]], [[Artus Favorit|Favorit]], [[Artus Ballit|Ballit]], [[Artus Schulüller|Schulüller]], [[Artus Prinz|Prinz]], [[Artus Junior|Junior]]. La [[Artus]] si concentrò nella produzione di penne economiche e funzionali, con una attenzione al mercato studentesco; seppe inoltre spaziare in tutto l'arco degli strumenti da scrittura. Inoltre l'azienda si distinse per la scelta di una diffusione commerciale basata sulla vendita diretta via posta, scavalcando la rete dei rivenditori di materiali di cancelleria. Nel [[1949]] la [[Artus]] venne rinominata in ''Artus, C. Josef Lamy'', ed il marchio continuò ad esistere fino al [[1972]].  
    
[[Image:195x-Lamy-27-3.jpg|thumb|Pubblicità della [[Lamy 27]] degli anni '50.]]
 
[[Image:195x-Lamy-27-3.jpg|thumb|Pubblicità della [[Lamy 27]] degli anni '50.]]
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