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Continuando con l'analisi visiva, si può notare che il pennino è in acciaio con punte in iridio (vedi fig. 3), quindi, pur non essendo un pennino in oro, presenta comunque del materiale di riporto ed è "superiore" ai pennini economici che hanno le punte ricavate dalla ripiegatura del loro stesso materiale.  Come si può vedere, presenta i rebbi chiaramente disallineati, ma questo nella mia valutazione, è un difetto riparabile. Ed infine da tenere presente per il ripristino estetico, a parte i graffi e l'opacità del corpo e del cappuccio, il fatto che presenti la clip e la scritta sul corpo eseguita con della vernice colore oro (da eliminare!)
 
Continuando con l'analisi visiva, si può notare che il pennino è in acciaio con punte in iridio (vedi fig. 3), quindi, pur non essendo un pennino in oro, presenta comunque del materiale di riporto ed è "superiore" ai pennini economici che hanno le punte ricavate dalla ripiegatura del loro stesso materiale.  Come si può vedere, presenta i rebbi chiaramente disallineati, ma questo nella mia valutazione, è un difetto riparabile. Ed infine da tenere presente per il ripristino estetico, a parte i graffi e l'opacità del corpo e del cappuccio, il fatto che presenti la clip e la scritta sul corpo eseguita con della vernice colore oro (da eliminare!)
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Concludendo le osservazioni ora so che: la penna è costituita da un materiale plastico che non teme l'acqua; ha un caricamento a pistone (che non so se funzionerà); la manopola è protetta da una ogiva; ha un pennino (da sistemare) in acciaio; esteticamente è da riprendere. Il sistema di chiusura cappuccio corpo funziona, la clip è salda.
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Concludendo le osservazioni ora so che: la penna è costituita da un materiale plastico che non teme l'acqua; ha un caricamento a pistone (che non so se funzionerà); la manopola è protetta da una ogiva; ha un pennino (da sistemare) in acciaio; esteticamente è da riprendere. Il sistema di chiusura cappuccio corpo funziona, la clip è salda.
    
== Lavaggio ==
 
== Lavaggio ==
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Se avessi avuto la necessità di preservare i materiali dal contatto con l'acqua, avrei potuto optare per l'immersione della sola zona interessata (solitamente almeno il [[pennino]] e l'[[alimentatore]]) come in fig. 5.
 
Se avessi avuto la necessità di preservare i materiali dal contatto con l'acqua, avrei potuto optare per l'immersione della sola zona interessata (solitamente almeno il [[pennino]] e l'[[alimentatore]]) come in fig. 5.
Occorre ricordare che il contatto prolungato con l'acqua potrebbe essere dannosa su alcune parti. Ad esempio, i particolari metallici che compongono le stilografiche. Se pensate di mettere a bagno una vecchia stilografica con un caricamento a leva od a pulsante, sarebbe meglio immergere solo la parte della sezione, in quanto, nel corpo sono presenti la [[J-bar]] o la [[I-Bar]] che, con un prolungato contatto con l’acqua, potrebbero ossidarsi. Ovviamente se dovrete successivamente smontare gli altri componenti della penna (per esempio per cambiare il sacchetto), non si presenteranno problemi anche di fronte ad un ammollo totale perché potrete asciugare e lubrificare le parti metalliche in seguito.   
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Occorre ricordare che il contatto prolungato con l'acqua potrebbe essere dannosa su alcune parti. Ad esempio, i particolari metallici che compongono le stilografiche. Se pensate di mettere a bagno una vecchia stilografica con un caricamento a leva od a pulsante, sarebbe meglio immergere solo la parte della sezione, in quanto, nel corpo sono presenti la [[J-bar]] o la [[I-Bar]] che, con un prolungato contatto con l'acqua, potrebbero ossidarsi. Ovviamente se dovrete successivamente smontare gli altri componenti della penna (per esempio per cambiare il sacchetto), non si presenteranno problemi anche di fronte ad un ammollo totale perché potrete asciugare e lubrificare le parti metalliche in seguito.   
    
[[File:Controllo-Stilografica-LavaggioPuntale.jpg|400px|center|thumb|Fig. 5 - "Adler" - lavaggio parziale]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-LavaggioPuntale.jpg|400px|center|thumb|Fig. 5 - "Adler" - lavaggio parziale]]
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La temperatura dell'acqua consigliata e quella normale (ovvero come esce dal rubinetto). Personalmente ritengo che, anche tiepida (fino a 30-40 °C), non dovrebbe presentare problemi di deformazioni con i vari materiali. Per gli eventuali detersivi da utilizzare il discorso si amplia. Se avete individuato il tipo di resina plastica della penna, allora potete cercare (per esempio in rete) una tabella di compatibilità del materiale rispetto alle altre sostanze.
 
La temperatura dell'acqua consigliata e quella normale (ovvero come esce dal rubinetto). Personalmente ritengo che, anche tiepida (fino a 30-40 °C), non dovrebbe presentare problemi di deformazioni con i vari materiali. Per gli eventuali detersivi da utilizzare il discorso si amplia. Se avete individuato il tipo di resina plastica della penna, allora potete cercare (per esempio in rete) una tabella di compatibilità del materiale rispetto alle altre sostanze.
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Per il Polipropilene (PP) troveremo: "è molto resistente dal punto di vista chimico: fino a 120°C mantiene le proprie caratteristiche di resistenza in presenza di soluzioni acquose contenenti sali, acidi e alcali forti, inoltre presenta una resistenza agli acidi e alcali." Questo vuol dire che, nel caso della Adler, potrò eventualmente mettere qualche goccia di ammoniaca nell'acqua per aiutare l'azione detergente.
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Per il Polipropilene (PP) troveremo: "è molto resistente dal punto di vista chimico: fino a 120 °C mantiene le proprie caratteristiche di resistenza in presenza di soluzioni acquose contenenti sali, acidi e alcali forti, inoltre presenta una resistenza agli acidi e alcali." Questo vuol dire che, nel caso della Adler, potrò eventualmente mettere qualche goccia di ammoniaca nell'acqua per aiutare l'azione detergente.
    
Come regola generale possiamo affermare che, per tutte le resine plastiche, sicuramente <u>non</u> bisogna usare: alcool, idrocarburi e solventi. In caso di dubbi sul tipo di resina o sulla la compatibilità chimica con l'eventuale detergente che vorremmo usare, utilizziamo solo acqua naturale.
 
Come regola generale possiamo affermare che, per tutte le resine plastiche, sicuramente <u>non</u> bisogna usare: alcool, idrocarburi e solventi. In caso di dubbi sul tipo di resina o sulla la compatibilità chimica con l'eventuale detergente che vorremmo usare, utilizziamo solo acqua naturale.
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Dopo almeno 24 ore di ammollo, possiamo provare, senza forzare, se il movimento del pistone si è ripristinato. Se, come in questo caso si è ammorbidito, possiamo caricare dell'acqua nel serbatoio della penna, lasciarla per un certo tempo e poi cambiarla. I motivi sono principalmente due: sciogliere le tracce d'inchiostro all'interno del serbatoio, e dare tempo alle guarnizioni del pistone di (eventualmente) riprendersi.  
 
Dopo almeno 24 ore di ammollo, possiamo provare, senza forzare, se il movimento del pistone si è ripristinato. Se, come in questo caso si è ammorbidito, possiamo caricare dell'acqua nel serbatoio della penna, lasciarla per un certo tempo e poi cambiarla. I motivi sono principalmente due: sciogliere le tracce d'inchiostro all'interno del serbatoio, e dare tempo alle guarnizioni del pistone di (eventualmente) riprendersi.  
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Naturalmente, se il pistone si presentasse eccessivamente duro, non è il caso di forzarlo. La maggior parte dei pistoni presenta una vite ad elica che potrebbe essere in plastica e quindi facilmente spaccabile. Rimettete la parte a bagno e pazientate. Dopo qualche ora che abbiamo riempito d'acqua il serbatoio, volendo, possiamo fare una prima prova di valutazione circa la tenuta della guarnizione del pistone.
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Naturalmente, se il pistone si presentasse eccessivamente duro, non è il caso di forzarlo. La maggior parte dei pistoni presenta una vite ad elica che potrebbe essere in plastica e quindi si può rompere facilmente. Rimettete la parte a bagno e pazientate. Dopo qualche ora che abbiamo riempito d'acqua il serbatoio, volendo, possiamo fare una prima prova di valutazione circa la tenuta della guarnizione del pistone.
    
[[File:Controllo-Stilografica-PrimaProvaPistone.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - "Adler" - Prima prova di tenuta del pistone]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-PrimaProvaPistone.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - "Adler" - Prima prova di tenuta del pistone]]
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Posizioniamo la penna in verticale con il serbatoio pieno di acqua come in Fig. 6. Se, come nella figura, l'acqua tende ad uscire goccia dopo goccia, questo vuol dire che probabilmente la tenuta della guarnizione del pistone è compromessa. Ho scritto "probabilmente" perché l'acqua fuoriesce goccia a goccia e quindi la guarnizione potrebbe non essersi ancora completamente "ripresa". Se fosse uscita di getto avrei avuto la certezza che la guarnizione era inesistente o che qualche altro guaio poteva interessare la parte posteriore (magari qualche crepa da dove poteva entrare dell'aria).
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Posizioniamo la penna in verticale con il serbatoio pieno di acqua come in fig. 6. Se, come nella figura, l'acqua tende ad uscire goccia dopo goccia, questo vuol dire che probabilmente la tenuta della guarnizione del pistone è compromessa. Ho scritto "probabilmente" perché l'acqua fuoriesce goccia a goccia e quindi la guarnizione potrebbe non essersi ancora completamente "ripresa". Se fosse uscita di getto avrei avuto la certezza che la guarnizione era inesistente o che qualche altro guaio poteva interessare la parte posteriore (magari qualche crepa da dove poteva entrare dell'aria).
    
[[File:Controllo-Stilografica-FineLavaggio-Completo.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - "Adler" - termine del lavaggio]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-FineLavaggio-Completo.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - "Adler" - termine del lavaggio]]
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[[File:Controllo-Stilografica-Pulizia-Alimentatore.jpg|400px|center|thumb|Fig. 11 - "Adler" - Pulizia dell'alimentatore]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-Pulizia-Alimentatore.jpg|400px|center|thumb|Fig. 11 - "Adler" - Pulizia dell'alimentatore]]
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Personalmente non disdegno di utilizzare un vecchio spazzolino inumidito, in modo tale che, le setole plastiche, non danneggino l'alimentatore ma esercitino comunque una blanda azione abrasiva. Si può passare avanti ed indietro come in fig. 11 per pulire le ali dell'alimentatore e lungo il canale dell'inchiostro per rimuovere eventuali residui. L'utilizzo di una goccia di detersivo per stoviglie può aiutare nella pulizia e lasciare comunque la parte più "bagnabile" dall'inchiostro.
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Personalmente non disdegno di utilizzare un vecchio spazzolino inumidito, in modo tale che, le setole plastiche, non danneggino l'alimentatore ma esercitino comunque una blanda azione abrasiva. Si può passare avanti ed indietro come in fig. 11 per pulire le ali dell'alimentatore e lungo il canale dell'inchiostro per rimuovere eventuali residui. L'utilizzo di una goccia di detersivo per stoviglie può aiutare nella pulizia e lasciare comunque la parte più "bagnabile" dall'inchiostro.
    
== Smontaggio del gruppo pistone e controllo della guarnizione==
 
== Smontaggio del gruppo pistone e controllo della guarnizione==
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Il gruppo pistone, come si può vedere in fig. 12, si presenta inserito nella parte terminale del corpo tramite filettatura. Non esiste un verso di chiusura univoco del gruppo rispetto al corpo come detto in [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=2517|questa pagina]. Quindi la filettatura potrebbe avere, indifferentemente, un senso destrorso (si avvita in senso orario) o sinistrorso (si avvita in senso antiorario).
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Il gruppo pistone, come si può vedere in fig. 12, si presenta inserito nella parte terminale del corpo tramite filettatura. Non esiste un verso di chiusura univoco del gruppo rispetto al corpo come detto in [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=2517|questa pagina]. Quindi la filettatura potrebbe avere, indifferentemente, un senso destrorso (si avvita in senso orario) o sinistrorso (si avvita in senso antiorario).
    
[[File:Controllo-Stilografica-Dettaglio-Pistone.jpg|400px|center|thumb|Fig. 12 - "Adler" - Gruppo pistone inserito nel corpo]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-Dettaglio-Pistone.jpg|400px|center|thumb|Fig. 12 - "Adler" - Gruppo pistone inserito nel corpo]]
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Analogamente per lo smontaggio, il verso potrebbe essere qualunque, quindi se non abbiamo notizie certe (ad esempio [[Pelikan]] si smonta ruotando in senso orario, ecc.) occorre procedere con cautela. In questo caso, ho afferrato la parte filettata (indicata con la freccia rossa - fig. 12) con un pezzo di gomma (aumenta il coefficiente di attrito, quindi migliora la presa e protegge la parte da danneggiamenti indesiderati,) ed ho provato a ruotare in senso orario (come per le [[Pelikan]]), ma il gruppo non ha dato segni di cedimento.
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Analogamente per lo smontaggio, il verso potrebbe essere qualunque, quindi se non abbiamo notizie certe (ad esempio [[Pelikan]] si smonta ruotando in senso orario, ecc.) occorre procedere con cautela. In questo caso, ho afferrato la parte filettata (indicata con la freccia rossa - fig. 12) con un pezzo di gomma (aumenta il coefficiente di attrito, quindi migliora la presa e protegge la parte da danneggiamenti indesiderati) ed ho provato a ruotare in senso orario (come per le [[Pelikan]]), ma il gruppo non ha dato segni di cedimento.
 
   
 
   
 
[[File:Controllo-Stilografica-Smontaggio-Pistone.jpg|600px|center|thumb|Fig. 13 - "Adler" - Smontaggio gruppo pistone]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-Smontaggio-Pistone.jpg|600px|center|thumb|Fig. 13 - "Adler" - Smontaggio gruppo pistone]]
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Quindi ho provato in senso antiorario (ovvero il normale movimento per svitare od aprire i rubinetti) ed il gruppo ha iniziato a cedere e, come si vede in fig. 13 ,svitandosi si è liberato da tenute meccaniche permettendo al pistone di uscire.  
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Quindi ho provato in senso antiorario (ovvero il normale movimento per svitare od aprire i rubinetti) ed il gruppo ha iniziato a cedere e, come si vede in fig. 13, svitandosi si è liberato da tenute meccaniche permettendo al pistone di uscire.  
 
Il gruppo pistone (vedi fig. 14) è sostanzialmente formato da una guarnizione in sughero montata su una vite elicoidale in ottone.  
 
Il gruppo pistone (vedi fig. 14) è sostanzialmente formato da una guarnizione in sughero montata su una vite elicoidale in ottone.  
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Sul cappuccio ho provveduto a rimuovere la clip (vedi fig. 19) in modo tale da poter trattare cappuccio e clip separatamente. In questo caso, la rimozione della clip non è stata un problema, in quanto è tenuta in sede dall'ogiva filettata. In altri casi, nei quali la clip potrebbe non avere questo sistema di trattenuta, la rimozione potrebbe non essere altrettanto immediata.
 
Sul cappuccio ho provveduto a rimuovere la clip (vedi fig. 19) in modo tale da poter trattare cappuccio e clip separatamente. In questo caso, la rimozione della clip non è stata un problema, in quanto è tenuta in sede dall'ogiva filettata. In altri casi, nei quali la clip potrebbe non avere questo sistema di trattenuta, la rimozione potrebbe non essere altrettanto immediata.
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I sistemi principali per tenere la clip possono essere:
 
I sistemi principali per tenere la clip possono essere:
 
* con vite interna che trapassa la clip e si avvita sulla gemma;  
 
* con vite interna che trapassa la clip e si avvita sulla gemma;  
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[[File:Controllo-Stilografica-Pennino-Allineato.jpg|600px|center|thumb|Fig. 24 - "Adler" - Taratura finale del pennino]]
 
[[File:Controllo-Stilografica-Pennino-Allineato.jpg|600px|center|thumb|Fig. 24 - "Adler" - Taratura finale del pennino]]
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Questo lieve difetto può essere facilmente corretto abbassando leggermente il rebbio più alto, come spiegato nella [[geometria dei pennini]]. Dopo le verifiche visive del pennino, possiamo provare ad intingerlo nell'inchiostro per provarlo. Se non presenta sgradevoli impuntamenti sulla carta, possiamo pensare di aver concluso la nostra opera;in caso contrario non ci resta che cercare di capire come intervenire per migliorare questa situazione. Occorre ricordare che un pennino usato è un poco come un vecchio disco in vinile: la puntina che lo ha letto ne ha caratterizzato i solchi, e quindi quando una puntina diversa lo leggerà, i fruscii saranno inevitabili. Se la geometria è a posto, scrivete qualche pagina in modo da cominciare a dare la vostra impronta alla punta, prima di intervenire in modo "drastico".
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Questo lieve difetto può essere facilmente corretto abbassando leggermente il rebbio più alto, come spiegato nella [[geometria dei pennini]]. Dopo le verifiche visive del pennino, possiamo provare ad intingerlo nell'inchiostro per provarlo. Se non presenta sgradevoli impuntamenti sulla carta, possiamo pensare di aver concluso la nostra opera; in caso contrario non ci resta che cercare di capire come intervenire per migliorare questa situazione. Occorre ricordare che un pennino usato è un poco come un vecchio disco in vinile: la puntina che lo ha letto ne ha caratterizzato i solchi, e quindi quando una puntina diversa lo leggerà, i fruscii saranno inevitabili. Se la geometria è a posto, scrivete qualche pagina in modo da cominciare a dare la vostra impronta alla punta, prima di intervenire in modo "drastico".
    
==Conclusioni==
 
==Conclusioni==
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Ultimo passaggio: quello di una bella lucidatura con pasta rossa da gioielliere e panno di lana.<br />
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Ultimo passaggio: quello di una bella lucidatura con pasta rossa da gioielliere e panno di lana.
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A questo punto siamo giunti alla fine del ciclo di pulizia e ripristino di questa "Adler". In questo caso si trattava di una penna a pistone, ma le operazioni di controllo sono le stesse per tutte le penne. Se si fosse trattato di una penna con caricamento a levetta od a pulsante di fondo, avreste trovato le informazioni per il loro smontaggio in [[Smontare_e_rimontare_levetta_e_pulsante_di_fondo|questa pagina]] del wiki, e sempre nel wiki avremmo trovato indicazioni per altri modelli specifici. Lo scopo di questo "tour" era principalmente quello di illustrare una sequenza logica sugli interventi principali che tutti possiamo fare sulle nostre penne e di segnalare gli eventuali rimandi sul wiki o sul forum. Naturalmente questo è stato un caso limite e non siete obbligati a seguire tutta la sequenza. Se il vostro problema è la penna sporca, basta lavarla (anche senza smontarla completamente); se il problema è il pennino possiamo intervenire solo sul pennino ecc.
 
A questo punto siamo giunti alla fine del ciclo di pulizia e ripristino di questa "Adler". In questo caso si trattava di una penna a pistone, ma le operazioni di controllo sono le stesse per tutte le penne. Se si fosse trattato di una penna con caricamento a levetta od a pulsante di fondo, avreste trovato le informazioni per il loro smontaggio in [[Smontare_e_rimontare_levetta_e_pulsante_di_fondo|questa pagina]] del wiki, e sempre nel wiki avremmo trovato indicazioni per altri modelli specifici. Lo scopo di questo "tour" era principalmente quello di illustrare una sequenza logica sugli interventi principali che tutti possiamo fare sulle nostre penne e di segnalare gli eventuali rimandi sul wiki o sul forum. Naturalmente questo è stato un caso limite e non siete obbligati a seguire tutta la sequenza. Se il vostro problema è la penna sporca, basta lavarla (anche senza smontarla completamente); se il problema è il pennino possiamo intervenire solo sul pennino ecc.
    
[[File:Controllo_stilografica_confronto_finale.jpg|700px|center|thumb|Fig. 25 - "Adler" - Prima e Dopo]]
 
[[File:Controllo_stilografica_confronto_finale.jpg|700px|center|thumb|Fig. 25 - "Adler" - Prima e Dopo]]