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[[Image:Kaweco-Warranty-10Jahre.jpg|thumb|Una garanzia [[Kaweco]].]]
 
[[Image:Kaweco-Warranty-10Jahre.jpg|thumb|Una garanzia [[Kaweco]].]]
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Ad inizio secolo l'azienda aveva soltanto qualche decina di addetti (si parla di 25 dipendenti nel 1903), ma la produzione di stilografiche [[safety]] in ebanite nera cesellata era di ottima qualità e riscosse un grande successo. Nel 1903 vennero introdotte le matite meccaniche ''KO-MIO'', nel [[1908]] venne ottenuto il primo brevetto per una stilografica.<ref>brevetto D.R.G.M. 224101, ma ignoto nel database euripeo dei brevetti.</ref> Nel [[1909]] l'azienda fondò filiali a Vienna, Parigi e Zurigo, oltre ad avere numerose agenzie di vendita in tutta Europa, ed oltre (ad esempio in Turchia, a Istambul, in Egitto al Cairo ed in Russia a Pietroburgo). In questo periodo all'incirca i due terzi della produzione era destinato al mercato estero, ed è possibile, per i legami con la [[Morton]] che siano state rivendute a marchio [[Kaweco]] anche stilografiche di produzione americana.
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Ad inizio secolo l'azienda aveva soltanto qualche decina di addetti (si parla di 25 dipendenti nel 1903), ma la produzione di stilografiche [[safety]] in ebanite nera cesellata era di ottima qualità e riscosse un grande successo. Nel 1903 vennero introdotte le matite meccaniche ''KO-MIO'', nel [[1908]] venne ottenuto il primo brevetto per una stilografica.<ref>brevetto D.R.G.M. 224101, ma ignoto nel database europeo dei brevetti.</ref> Nel [[1909]] l'azienda fondò filiali a Vienna, Parigi e Zurigo, oltre ad avere numerose agenzie di vendita in tutta Europa, ed oltre (ad esempio in Turchia, a Istanbul, in Egitto al Cairo ed in Russia a Pietroburgo). In questo periodo all'incirca i due terzi della produzione era destinato al mercato estero, ed è possibile, per i legami con la [[Morton]] che siano state rivendute a marchio [[Kaweco]] anche stilografiche di produzione americana.
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Nel [[1911]] viene pubblicato il primo catalogo ufficiale; erano disponibili più di 120 [[Modelli iniziali Kaweco|modelli diversi]], realizzabili su ordinazione in base alle richieste del cliente. E' di questo anno l'introduzione sul mercato della serie di [[safety]] a marchio [[Kaweco]] [[Modelli iniziali Kaweco|601-607]]. Altri modelli dell'epoca erano [[Perkeo]], [[Swallow]], [[Lilliput]] e [[Kaweco Omega|Omega]]. Di questo periodo (1912) è anche l'introduzione del modello [[Sport|616]], una stilografica [[safety]] in ebanite nera piccola e molto corta, pensata per l'uso da parte di sportivi e pubblici ufficiali, che costituisce la prima versione della [[Sport]], il modello più famoso dell'azienda.
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Nel [[1911]] viene pubblicato il primo catalogo ufficiale; erano disponibili più di 120 [[Modelli iniziali Kaweco|modelli diversi]], realizzabili su ordinazione in base alle richieste del cliente. E' di questo anno l'introduzione sul mercato della serie di [[rientranti]] a marchio [[Kaweco]] [[Modelli iniziali Kaweco|601-607]]. Altri modelli dell'epoca erano [[Perkeo]], [[Swallow]], [[Lilliput]] e [[Kaweco Omega|Omega]]. Di questo periodo (1912) è anche l'introduzione del modello [[Sport|616]], una stilografica [[safety]] in ebanite nera piccola e molto corta, pensata per l'uso da parte di sportivi e pubblici ufficiali, che costituisce la prima versione della [[Sport]], il modello più famoso dell'azienda.
    
Erano previsti anche otto diversi modelli di caricamento, anche se i più comuni erano il [[caricamento a contagocce]] ed il [[safety]]. In particolare quest'ultimo era uno dei punti di forza della [[Kaweco]], che può vantarsi, con la [[Waterman]], di essere stata una fra le prime aziende ad aver utilizzato questo sistema, del quale, già nel 1908 (o 1909), aveva realizzato una versione perfezionata, utilizzando una manopola del fondello filettata, così da potervi avvitare il cappuccio per usarlo nelle operazioni di spostamento del gruppo pennino.
 
Erano previsti anche otto diversi modelli di caricamento, anche se i più comuni erano il [[caricamento a contagocce]] ed il [[safety]]. In particolare quest'ultimo era uno dei punti di forza della [[Kaweco]], che può vantarsi, con la [[Waterman]], di essere stata una fra le prime aziende ad aver utilizzato questo sistema, del quale, già nel 1908 (o 1909), aveva realizzato una versione perfezionata, utilizzando una manopola del fondello filettata, così da potervi avvitare il cappuccio per usarlo nelle operazioni di spostamento del gruppo pennino.
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Fra il 1913 ed il 1914 l'azienda acquistò la [[Morton]], che era reputata essere la più antica fabbrica di pennini in oro del mondo. Vennero fatti trasferire da New York a Heidelberg macchinari, operai ed ingegneri per insegnare le tecniche di produzione, pur mantenendo una produzioni di pennini anche a New York. Con l'inizio della prima guerra mondiale la gran parte del personale americano tornò in patria; ma la produzione dei pennini era ormai diventata eccellente e del tutto equivalente a quella effettuata a New York con marchio ''[[Morton]]''.
 
Fra il 1913 ed il 1914 l'azienda acquistò la [[Morton]], che era reputata essere la più antica fabbrica di pennini in oro del mondo. Vennero fatti trasferire da New York a Heidelberg macchinari, operai ed ingegneri per insegnare le tecniche di produzione, pur mantenendo una produzioni di pennini anche a New York. Con l'inizio della prima guerra mondiale la gran parte del personale americano tornò in patria; ma la produzione dei pennini era ormai diventata eccellente e del tutto equivalente a quella effettuata a New York con marchio ''[[Morton]]''.
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La [[Kaweco]] raggiunse l'apice delle sue dimensioni agli inizi degli anni '20, quando diventò il primo produttore della Germania, con vendite intorno ai 130000 pezzi l'anno.  Nel [[1924]] l'azienda dava impiego a circa 1200 persone, ma già nel 1925 si iniziarono ad avvertire i primi sintomi della crisi, con l'azienda che perdeva terreno rispetto alle rivali [[Soennecken]] e [[Montblanc]]. Inoltre in quello stesso periodo nacquero nei dintorni di Heidelberg una serie di aziende concorrenti come la [[Reform]] e la ''KWG'', ed altre vennero fondate dai migliori tecnici dell'azienda che se ne andavano per creare delle ditte proprie, come i fratelli Böhler con la [[Osmia]] o come Heinrich Hebborn, che nel 1925 acquisì la filiale di Colonia di cui era direttore per fondare la [[Luxor]].  
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La [[Kaweco]] raggiunse l'apice delle sue dimensioni agli inizi degli anni '20, quando diventò il primo produttore della Germania, con vendite intorno ai 130000 pezzi l'anno.  Nel [[1924]] l'azienda dava impiego a circa 1200 persone, ma già nel 1925 si iniziarono ad avvertire i primi sintomi della crisi, con l'azienda che perdeva terreno rispetto alle rivali [[Soennecken]] e [[Montblanc]]. Inoltre in quello stesso periodo nacquero nei dintorni di Heidelberg una serie di aziende concorrenti come la [[Reform]] e la ''[[KWG]]'', ed altre vennero fondate dai migliori tecnici dell'azienda che se ne andavano per creare delle ditte proprie, come i fratelli Böhler con la [[Osmia]] o come Heinrich Hebborn, che nel 1925 acquisì la filiale di Colonia di cui era direttore per fondare la [[Luxor]].  
    
[[Image:Logo-Kaweco-Old.svg|thumb|Vecchio logo Kaweco|150px|Il logo della [[Kaweco]] prima del fallimento del 1929.]]
 
[[Image:Logo-Kaweco-Old.svg|thumb|Vecchio logo Kaweco|150px|Il logo della [[Kaweco]] prima del fallimento del 1929.]]
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La concorrenza iniziò a farsi sempre più agguerrita e le vendite della [[Kaweco]], che restava ancorata alla produzione di penne in ebanite nera con caricamento [[safety]], persero sempre più terreno rispetto agli altri produttori che iniziarono ad introdurre modelli colorati in celluloide e con caricamenti più sofisticati. In particolare le esportazioni, che erano state un punto di forza dell'azienda, crollarono a picco di fronte alla concorrenza dei produttori americani.  
 
La concorrenza iniziò a farsi sempre più agguerrita e le vendite della [[Kaweco]], che restava ancorata alla produzione di penne in ebanite nera con caricamento [[safety]], persero sempre più terreno rispetto agli altri produttori che iniziarono ad introdurre modelli colorati in celluloide e con caricamenti più sofisticati. In particolare le esportazioni, che erano state un punto di forza dell'azienda, crollarono a picco di fronte alla concorrenza dei produttori americani.  
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Nel [[1926]] l'azienda adottò ufficialmente il nome [[Kaweco]] al posto dell'originale ''Heidelberger Federhalterfabrik'', e vennero introdotti nuovi modelli con caricamento a [[pulsante di fondo]], inoltre venne ampliata la serie [[Omega]] introducendo modelli con [[caricamento a levetta]]. Venne anche introdotto il marchio [[Helios]] per delle rientranti di fascia più bassa.<ref>Il maarchio compare su due penne raffigurate in un catalogo del 1925 ed in una pagina di quello del 1928.</ref> Il materiale però era sempre l'ebanite nera, che ormai era definitivamente associata con l'idea di arretratezza. Senza una strategia di rilancio la situazione continuò a peggiorare, vi fu prima una riduzione di capitali, ma incalzata dai creditori, l'azienda fece bancarotta ed il 24 maggio del 1929 venne posta in liquidazione forzata.
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Nel [[1926]] l'azienda adottò ufficialmente il nome [[Kaweco]] al posto dell'originale ''Heidelberger Federhalterfabrik'', e vennero introdotti nuovi modelli con caricamento a [[pulsante di fondo]], inoltre venne ampliata la serie [[Omega]] introducendo modelli con [[caricamento a levetta]]. Venne anche introdotto il marchio [[Helios]] per delle rientranti di fascia più bassa.<ref>Il marchio compare su due penne raffigurate in un catalogo del 1925 ed in una pagina di quello del 1928.</ref> Il materiale però era sempre l'ebanite nera, che ormai era definitivamente associata con l'idea di arretratezza. Senza una strategia di rilancio la situazione continuò a peggiorare, vi fu prima una riduzione di capitali, ma incalzata dai creditori, l'azienda fece bancarotta ed il 24 maggio del 1929 venne posta in liquidazione forzata.
    
[[Image:Logo-KWG.svg|thumb|Logo KWG|150px|left|Il logo della ''Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube'' prima dell'acquisizione della [[Kaweco]].]]
 
[[Image:Logo-KWG.svg|thumb|Logo KWG|150px|left|Il logo della ''Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube'' prima dell'acquisizione della [[Kaweco]].]]
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Nel [[1935]] venne introdotto il modello [[Sport]], sempre in celluloide con sezione trasparente e [[caricamento a stantuffo]], ma di forma ottagonale ed molto corto, venduto abbinato ad una matita in una confezione in pelle da portare in tasca, un antesignano della soluzione introdotta dalla [[Pilot]] con la sua [[Elite]] di un cappuccio lungo che montato sul fondello della penna la rende di lunghezza normale. Per le sue piccole dimensioni il modello [[Sport]] veniva pubblicizzato per l'uso da parte degli sportivi e per la sua praticità riscosse un notevole successo.
 
Nel [[1935]] venne introdotto il modello [[Sport]], sempre in celluloide con sezione trasparente e [[caricamento a stantuffo]], ma di forma ottagonale ed molto corto, venduto abbinato ad una matita in una confezione in pelle da portare in tasca, un antesignano della soluzione introdotta dalla [[Pilot]] con la sua [[Elite]] di un cappuccio lungo che montato sul fondello della penna la rende di lunghezza normale. Per le sue piccole dimensioni il modello [[Sport]] veniva pubblicizzato per l'uso da parte degli sportivi e per la sua praticità riscosse un notevole successo.
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Nel [[1937]] venne introdotto il modello [[Elite]], nelle versioni 183, 185, 187 e 190, e con [[caricamento a stantuffo]], il corpo cesellato con decorazione ''guilloché''. Infine il modello [[Kaweco Special|Special]] più affusolato. La gran parte della produzione era realizzata prima in ebanite e poi in celluloide nera, solo i modelli da esportazione venivano prodotti in celluloide colorata. Altri modelli di quest'epoca erano la [[Kadett]], la [[Schulkaweco]] e la [[Helios]].
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Nel [[1937]] venne introdotto il modello [[Elite]], nelle versioni 183, 185, 187 e 190, e con [[caricamento a stantuffo]], il corpo cesellato con decorazione ''[[guilloché]]''. Infine il modello [[Kaweco Special|Special]] più affusolato. La gran parte della produzione era realizzata prima in ebanite e poi in celluloide nera, solo i modelli da esportazione venivano prodotti in celluloide colorata. Altri modelli di quest'epoca erano la [[Kadett]], la [[Schulkaweco]] e la [[Helios]].
    
[[Image:194x-Kaweco-Elite.jpg|thumb|upright|Pubblicità [[Kaweco]] degli anni '40]]
 
[[Image:194x-Kaweco-Elite.jpg|thumb|upright|Pubblicità [[Kaweco]] degli anni '40]]
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La seconda guerra mondiale causò una forte diminuzione delle materie prime e della manodopera disponibile, fino al 1941 l'azienda mantenne buoni livelli di produzione, ma dal 1943 al 1945 essa cessò quasi completamente. Nel dopoguerra la produzione riprese; le linee [[Dia]] ed [[Elite]] vennero riproposte in nuove misure, ma con pennino in cromo-nichel, solo il modello di punta, la [[Carat]], che comparve per la prima volta nel catalogo del 1950 con le misure 283, 285, 287 e 290 aveva un pennino oro bicolore. Sempre nel [[1950]] riprese la produzione del modello [[Sport]], che ottenne un buon successo. Vennero mantenute le linee economiche per studenti [[Colleg]] e [[Kadett]]; tutte le penne erano prodotte con [[caricamento a stantuffo]].
 
La seconda guerra mondiale causò una forte diminuzione delle materie prime e della manodopera disponibile, fino al 1941 l'azienda mantenne buoni livelli di produzione, ma dal 1943 al 1945 essa cessò quasi completamente. Nel dopoguerra la produzione riprese; le linee [[Dia]] ed [[Elite]] vennero riproposte in nuove misure, ma con pennino in cromo-nichel, solo il modello di punta, la [[Carat]], che comparve per la prima volta nel catalogo del 1950 con le misure 283, 285, 287 e 290 aveva un pennino oro bicolore. Sempre nel [[1950]] riprese la produzione del modello [[Sport]], che ottenne un buon successo. Vennero mantenute le linee economiche per studenti [[Colleg]] e [[Kadett]]; tutte le penne erano prodotte con [[caricamento a stantuffo]].
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Nel [[1960]] ''Frederik Grube'' morì lasciando l'azienda in mano ai figli, ma l'avvento della penna a sfera aveva reso sempre meno significativa l'azienda, che comunque continuò a produrre pennini ed articoli da scrittura, adeguandosi alle varie tendenze (con penne in materiali plastici e con l'uso di modelli a [[hooded nib|pennino coperto]] introdotti nel [[1962]]) e concentrandosi molto sul mercato scolastico, come per il modello [[Kaweco VP|VP]] del [[1964]], con [[caricamento a cartuccia]] e [[hooded nib|pennino coperto]].
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Nel [[1960]] ''Frederik Grube'' morì lasciando l'azienda in mano ai figli, ma l'avvento della penna a sfera aveva reso sempre meno significativa l'azienda, che comunque continuò a produrre pennini ed articoli da scrittura, adeguandosi alle varie tendenze (con penne in materiali plastici e con l'uso di modelli a [[pennino coperto]] introdotti nel [[1962]]) e concentrandosi molto sul mercato scolastico, come per il modello [[Kaweco VP|VP]] del [[1964]], con [[caricamento a cartuccia]] e [[hooded nib|pennino coperto]].
    
La produzione proseguì senza innovazioni significative, riproponendo vecchi modelli, fino all'inizio degli anni '80. Il fallimento definitivo avvenne per bancarotta nel [[1981]], ed il marchio venne acquisito nel 1995 dalla ''H&M Gutberlet Gmbh'' che rilevò l'azienda per rimettere sul mercato, l'anno successivo, una versione moderna del modello più famoso dell'azienda, la [[Sport]].
 
La produzione proseguì senza innovazioni significative, riproponendo vecchi modelli, fino all'inizio degli anni '80. Il fallimento definitivo avvenne per bancarotta nel [[1981]], ed il marchio venne acquisito nel 1995 dalla ''H&M Gutberlet Gmbh'' che rilevò l'azienda per rimettere sul mercato, l'anno successivo, una versione moderna del modello più famoso dell'azienda, la [[Sport]].

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