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Sempre nel [[1938]], a partire dal primo di settembre, l'uso dell'oro in prodotti commerciali venne bandito a sostegno degli sforzi bellici, pertanto venne vietata la produzione di pennini d'oro. Benché si dica che la [[Pilot]] mantenesse una riserva per le penne destinate all'esportazione, l'azienda sperimentava già da vari anni dei pennini in acciaio, che da quel momento divennero lo standard, e già dopo due mesi venne prodotta la sua prima penna dotata di ''[[Shiro Nib]]''.
 
Sempre nel [[1938]], a partire dal primo di settembre, l'uso dell'oro in prodotti commerciali venne bandito a sostegno degli sforzi bellici, pertanto venne vietata la produzione di pennini d'oro. Benché si dica che la [[Pilot]] mantenesse una riserva per le penne destinate all'esportazione, l'azienda sperimentava già da vari anni dei pennini in acciaio, che da quel momento divennero lo standard, e già dopo due mesi venne prodotta la sua prima penna dotata di ''[[Shiro Nib]]''.
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Nel [[1939]] venne introdotto il modello ''[[Pilot R|R]]'', una penna in celluloide con [[caricamento a levetta]] o a [[contagocce di sicurezza]] caratterizzata da una clip a forma di spada e da inserti a forma conica sulle due estremità (analoghi ai ''[[jewel]]'' della [[Vacumatic]]). Benché talvolta si presuma che il nome del modello derivi da quello del fondatore dell'azienda, fonti di prima mano<ref>secondo quanto riporta Ron Dutcher, che riferisce quanto dettogli da un impiegato in pensione della ditta</ref> la lettera sta per ''Roof'' in quanto la forma conica degli inserti ricorda quella dei tetti delle pagode.
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Nel [[1939]] venne introdotto il modello ''[[Pilot R|R]]'', una penna in celluloide con [[caricamento a levetta]] o a [[contagocce di sicurezza]] caratterizzata da una clip a forma di spada e da inserti a forma conica sulle due estremità (analoghi ai ''[[jewel]]'' della [[Vacumatic]]). Benché talvolta si presuma che il nome del modello derivi da quello del fondatore dell'azienda, fonti di prima mano<ref>secondo quanto riporta Ron Dutcher, che riferisce quanto dettogli da un impiegato in pensione della ditta.</ref> la lettera sta per ''Roof'' in quanto la forma conica degli inserti ricorda quella dei tetti delle pagode.
    
Nel primo dopoguerra vennero prodotti modelli in celluloide fra i quali si distinguono in particolare quelli in colore marmorizzato rosso perla, denominati ''XXX'' per la somiglianza del colore a quello delle carpe ornamentali che vengono allevate nei laghetti dei giardini giapponesi.  
 
Nel primo dopoguerra vennero prodotti modelli in celluloide fra i quali si distinguono in particolare quelli in colore marmorizzato rosso perla, denominati ''XXX'' per la somiglianza del colore a quello delle carpe ornamentali che vengono allevate nei laghetti dei giardini giapponesi.  
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Nel [[1950]] venne introdotta la serie [[Pilot Super|Super]], caratterizzata da un pennino a forma di unghia e da un particolare sistema di caricamento, detto ''[[switch filler]]'' (dal giapponese "nokku"), un meccanismo dotato si una specie di interruttore sulla sommità del  
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Nel [[1950]] venne introdotta la serie [[Pilot Super|Super]], caratterizzata da un pennino a forma di unghia e da un particolare sistema di caricamento, detto ''[[switch filler]]'' (dal giapponese "nokku"), un meccanismo dotato si una specie di interruttore sulla sommità del meccanismo interno, azionabile in alcuni modelli anche dall'esterno.
    
Gli anni '60 e '70 sono forse fra i più significativi nella produzione dell'azienda, la quale, pur muovendosi con successo nel mercato della penna a sfera usa e getta, continuò a distinguersi per la produzione di stilografiche di notevole interesse.  Nel 1964, in coincidenza con le Olimpiadi di Tokyo, vennero introdotti sul mercato due modelli che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia più recente della penna stilografica.  
 
Gli anni '60 e '70 sono forse fra i più significativi nella produzione dell'azienda, la quale, pur muovendosi con successo nel mercato della penna a sfera usa e getta, continuò a distinguersi per la produzione di stilografiche di notevole interesse.  Nel 1964, in coincidenza con le Olimpiadi di Tokyo, vennero introdotti sul mercato due modelli che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia più recente della penna stilografica.  

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