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Le penne marchiate ''The Scotland'' sono in generale di ottima qualità, alla pari con quella dei migliori produttori dello stesso periodo, dato il periodo di vita piuttosto breve del marchio sono anche abbastanza rare, cosa che le rende di elevato interesse collezionistico.  
 
Le penne marchiate ''The Scotland'' sono in generale di ottima qualità, alla pari con quella dei migliori produttori dello stesso periodo, dato il periodo di vita piuttosto breve del marchio sono anche abbastanza rare, cosa che le rende di elevato interesse collezionistico.  
 
{{Infobox_Marca|The Scotland}}{{BrandData|Founder=Giuseppe Tantini, Giorgio Stiassi|Place=Bologna|Date=1920|Country=IT|Fullname=The Scotland Pen Italiana}}
 
{{Infobox_Marca|The Scotland}}{{BrandData|Founder=Giuseppe Tantini, Giorgio Stiassi|Place=Bologna|Date=1920|Country=IT|Fullname=The Scotland Pen Italiana}}
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La storia del marchio [[The Scotland]] è piuttosto molto incerta, nel 1920 i due soci della ''Stiassi e Tantini'' fondarono la ''A.S.C.A.'' (''Azienda Specializzata in Cancelleria ed Affini'') e registrarono la ditta ''The Scotland Pen Italiana'' presso la Camera di Commercio di Bologna, presumibilmente in forza delle forti tendenze esterofile presenti sul mercato italiano della penna stilografica, che all'epoca videro nascere numerosi marchi con denominazioni anglosassoni. Non è nota una data specifica per l'inizio della produzione, che si presume comunque originare agli anni '20.
 
La storia del marchio [[The Scotland]] è piuttosto molto incerta, nel 1920 i due soci della ''Stiassi e Tantini'' fondarono la ''A.S.C.A.'' (''Azienda Specializzata in Cancelleria ed Affini'') e registrarono la ditta ''The Scotland Pen Italiana'' presso la Camera di Commercio di Bologna, presumibilmente in forza delle forti tendenze esterofile presenti sul mercato italiano della penna stilografica, che all'epoca videro nascere numerosi marchi con denominazioni anglosassoni. Non è nota una data specifica per l'inizio della produzione, che si presume comunque originare agli anni '20.
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La registrazione del marchio risulta essere avvenuta nel 1931 ({{Marchio|44193}}), mentre in seguito è registrata una variazione in ''Scotland Italiana'' (marchio depositato nel 1936 e riconosciuto nel 1937 {{Marchio|54732}}), e frutto probabilmente delle cambiamenti di clima dovuto alla lotta contro le tendenze esterofile ed alla esaltazione della italianità portata avanti dalla propaganda del regime fascista. Il legame con il marchio [[Tabo]] viene comunque confermato dalla presenza di un modello di grosse dimensioni marcato ''Scotland Italiana - Tabo Mod 1926''.
 
La registrazione del marchio risulta essere avvenuta nel 1931 ({{Marchio|44193}}), mentre in seguito è registrata una variazione in ''Scotland Italiana'' (marchio depositato nel 1936 e riconosciuto nel 1937 {{Marchio|54732}}), e frutto probabilmente delle cambiamenti di clima dovuto alla lotta contro le tendenze esterofile ed alla esaltazione della italianità portata avanti dalla propaganda del regime fascista. Il legame con il marchio [[Tabo]] viene comunque confermato dalla presenza di un modello di grosse dimensioni marcato ''Scotland Italiana - Tabo Mod 1926''.
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L'unico altro documento noto a proposito del marchio è una fattura del 4 febbraio 1930 a nome dell'azienda ''Armando Merighi'' in cui viene raffigurata una stilografica denominata ''The Scotland Pen Self Filling'', in cui l'azienda viene qualificata come concessionario per l'Italia, questi in seguito risulta aver registrato il marchio ''Mercurio'', molto comune sui pennini economici.
 
L'unico altro documento noto a proposito del marchio è una fattura del 4 febbraio 1930 a nome dell'azienda ''Armando Merighi'' in cui viene raffigurata una stilografica denominata ''The Scotland Pen Self Filling'', in cui l'azienda viene qualificata come concessionario per l'Italia, questi in seguito risulta aver registrato il marchio ''Mercurio'', molto comune sui pennini economici.
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Le penne marchiate ''The Scotland'' vedono, per gli esemplari più antichi, la presenza di modelli [[safety]], realizzati sia in [[BCHR|ebanite nera cesellata]] che in versione [[overlay|rivestita]] con metallo laminato in oro decorato con incisioni geometriche. Non sono note denominazioni precise di questi modelli se non quelle presenti nella fattura citata precedentemente che riporta i seguenti nomi: ''special'', ''junior'', ''9I safetj'', ''zigrinato tipo [[Waterman]] 40''.
 
Le penne marchiate ''The Scotland'' vedono, per gli esemplari più antichi, la presenza di modelli [[safety]], realizzati sia in [[BCHR|ebanite nera cesellata]] che in versione [[overlay|rivestita]] con metallo laminato in oro decorato con incisioni geometriche. Non sono note denominazioni precise di questi modelli se non quelle presenti nella fattura citata precedentemente che riporta i seguenti nomi: ''special'', ''junior'', ''9I safetj'', ''zigrinato tipo [[Waterman]] 40''.
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I primi modelli in [[celluloide]] sono, come per molta altra produzione dello stesso periodo, imitazioni della [[Duofold]]. A dimostrare l'influenza della produzione anglosassone, si tratta in questo caso di modelli recante le incisioni ''The Scotland Pen'' e ''Self filling'' su due righe sul corpo e pennino in oro marcato ''The Scotland Pen'' e ''Made in England'', che nei modelli degli anni '30 verranno sostituiti da pennini marcati ''Scotland Italiana'' e ''Made in Italy''.
 
I primi modelli in [[celluloide]] sono, come per molta altra produzione dello stesso periodo, imitazioni della [[Duofold]]. A dimostrare l'influenza della produzione anglosassone, si tratta in questo caso di modelli recante le incisioni ''The Scotland Pen'' e ''Self filling'' su due righe sul corpo e pennino in oro marcato ''The Scotland Pen'' e ''Made in England'', che nei modelli degli anni '30 verranno sostituiti da pennini marcati ''Scotland Italiana'' e ''Made in Italy''.
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A questi modelli seguono, databili anche questi agli anni '30, dei modelli ogivali dotati dello stesso tipo di fermagli e finiture dei precedenti modelli imitazioni della [[Duofold]], ma con testa del cappuccio e fondo del corpo affusolati. Pare invece esservi un coinvolgimento della [[Omas]] nella produzione, probabilmente successiva, di modelli sfaccettati ispirati in maniera abbastanza evidente (e forse derivati) dalla [[Omas Extra]], denominati ''The Scotland Prisma''. La produzione di penne a marchio [[The Scotland]] pare essersi interrotta con l'avvento della seconda guerra mondiale.  
 
A questi modelli seguono, databili anche questi agli anni '30, dei modelli ogivali dotati dello stesso tipo di fermagli e finiture dei precedenti modelli imitazioni della [[Duofold]], ma con testa del cappuccio e fondo del corpo affusolati. Pare invece esservi un coinvolgimento della [[Omas]] nella produzione, probabilmente successiva, di modelli sfaccettati ispirati in maniera abbastanza evidente (e forse derivati) dalla [[Omas Extra]], denominati ''The Scotland Prisma''. La produzione di penne a marchio [[The Scotland]] pare essersi interrotta con l'avvento della seconda guerra mondiale.  
 
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Dalla fine degli anni '30 il marchio pare essere stato abbandonato, in seguito alle trasformazioni societarie della [[Stiassi e Tantini]] che riprese la produzione delle stilografiche agli inizi degli anni '40 utilizzando il marchio [[Tabo]]. Per la qualità delle penne e la relativa rarità delle stesse, il marchio [[The Scotland]] risulta molto interessante dal punto di vista collezionistico.  
 
Dalla fine degli anni '30 il marchio pare essere stato abbandonato, in seguito alle trasformazioni societarie della [[Stiassi e Tantini]] che riprese la produzione delle stilografiche agli inizi degli anni '40 utilizzando il marchio [[Tabo]]. Per la qualità delle penne e la relativa rarità delle stesse, il marchio [[The Scotland]] risulta molto interessante dal punto di vista collezionistico.  
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==Riferimenti esterni==
 
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[[Category:Marche]]
 
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[[Category:Brands]]
 
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