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In ogni caso la qualità della realizzazione, ed in particolare la bellezza delle celluloidi usate, oltre alla riuscita combinazione degli elementi decorativi, rendono la penna un vero capolavoro dell'''Art Decò'', a prescindere dal fatto che essa sia stata o meno realizzata assemblando idee altrui.  
 
In ogni caso la qualità della realizzazione, ed in particolare la bellezza delle celluloidi usate, oltre alla riuscita combinazione degli elementi decorativi, rendono la penna un vero capolavoro dell'''Art Decò'', a prescindere dal fatto che essa sia stata o meno realizzata assemblando idee altrui.  
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Alla versione faccettata venne fatta seguire dopo qualche tempo (la data di introduzione non è nota, ma è senz'altro successiva) una versione liscia, dotata delle stesse decorazioni della versione faccettata. Nel [[1936]] circa venne adottata la decorazione del cappuccio con tre anellini sul modello liscio, e nel [[1940]] circa anche sul modello faccettato.<ref>queste date sono riportate da Letizia Jacopini nel suo libro "La storia della stilografica in Italia" ma non sono noti riferimenti documentali.</ref> Non è chiaro quando vennero dismesse le versioni con la banda grecata e se queste siano state prodotte in parallelo alle nuove versioni. Infine sempre a partire all'incirca dal [[1940]] vennero prodotte anche versioni ''autarchiche'' con finiture cromate e pennino in acciaio (''[[Permanio]]''). Nel [[Production ended::1946]] la produzione della ''"Extra"'' con [[caricamento a levetta]] venne terminata.
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Alla versione faccettata venne fatta seguire dopo qualche tempo (la data di introduzione non è nota, ma è senz'altro successiva) una versione liscia, dotata delle stesse decorazioni della versione faccettata. Nel [[1936]] circa venne adottata la decorazione del cappuccio con tre anellini sul modello liscio, e nel [[1940]] circa anche sul modello faccettato.<ref>queste date sono riportate da Letizia Jacopini nel suo libro "La storia della stilografica in Italia" ma non sono noti riferimenti documentali.</ref> Non è chiaro quando vennero dismesse le versioni con la banda grecata e se queste siano state prodotte in parallelo alle nuove versioni. Infine sempre a partire all'incirca dal [[1940]] vennero prodotte anche versioni ''autarchiche'' con finiture cromate e pennino in acciaio (''[[Permanio]]''). Fin dal [[1941]]<ref>come limite superiore, visto che la numerazione compare in una [[:File:1941-12-Omas-Invoice.jpg|fattura]] di quell'anno.</ref> le penne vennero indicate con i numeri 555, 556 e 557 corrispondenti alle misure piccola, media e grande; adotteremo però questa numerazione per indicare i modelli solo in relazione all'uso della stessa sui [[Omas 55x|modelli]] che la riportavano esplicitamente stampigliata, prodotti nel dopoguerra. Nel [[Production ended::1946]] la produzione della ''"Extra"'' con [[caricamento a levetta]] venne terminata.
    
=Caratteristiche tecniche=
 
=Caratteristiche tecniche=
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==Materiali==
 
==Materiali==
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La ''"Extra"'' era realizzata in [[celluloide]] tornita e lavorata dal pieno. Le finiture erano in metallo placcato oro. Il pennino era in oro a 14 carati.  
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La ''"Extra"'' era realizzata in [[celluloide]] tornita e lavorata dal pieno. Le finiture erano in metallo laminato oro. Il pennino era in oro a 14 carati. Nel periodo bellico vennero comunque prodotte versioni "autarchiche" senza doratore e con il pennino in una lega di acciaio (piuttosto fragile) ribattezzata dall'azienda ''[[Permanio]]''.
    
==Sistema di riempimento==
 
==Sistema di riempimento==

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