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Per diverso tempo (non è noto con precisione inizio e dismissione di questa numerazione) l'azienda ha utilizzato per i nomi dei sui modelli un numero progressivo in forma di decine. In particolare sono noti i valori 20, 40, 50 e 60 per indicare modelli in ordine crescente di pregio.  
 
Per diverso tempo (non è noto con precisione inizio e dismissione di questa numerazione) l'azienda ha utilizzato per i nomi dei sui modelli un numero progressivo in forma di decine. In particolare sono noti i valori 20, 40, 50 e 60 per indicare modelli in ordine crescente di pregio.  
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Nella produzione del dopoguerra invece sono state utilizzate in diversi modelli delle numerazioni nella forma "D-''NNNN''" dove la cifra sembra essere la stessa quando si applica allo stesso modello (anche se questo è realizzato in varianti diverse). Questa numerazione si trova nella stampigliatura sul fusto, dove, a fianco della marca ''"Tibaldi"'' scritta in stampatello, vengono riportate su due righe: nella riga superiore quello che si assume essere il nome del modello, e nella riga inferiore la sigla numerica. Sono noti i seguenti valori per la numerazione:
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Nella produzione del dopoguerra invece sono state utilizzate in diversi modelli delle numerazioni nella forma "D-''NNNN''" o "D-''NN-NNN''" dove la cifra sembra essere la stessa quando si applica allo stesso modello (anche se questo è realizzato in varianti diverse). Questa numerazione si trova nella stampigliatura sul fusto, dove, a fianco della marca ''"Tibaldi"'' scritta in stampatello, vengono riportate su due righe: nella riga superiore quello che si assume essere il nome del modello, e nella riga inferiore la sigla numerica. Sono noti i seguenti valori per la numerazione:
    
[[File:Tibaldi-Inscr-D65-001.jpg|180px|thumb|Da una [[Tibaldi 26-L]]]]
 
[[File:Tibaldi-Inscr-D65-001.jpg|180px|thumb|Da una [[Tibaldi 26-L]]]]