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Fra gli altri marchi che ricorsero alla capacità produttiva di Lang ricordiamo anche [[National Security]], [[Conway Stewart]], [[Eversharp]], [[John Bull]] e [[Lewis]].
 
Fra gli altri marchi che ricorsero alla capacità produttiva di Lang ricordiamo anche [[National Security]], [[Conway Stewart]], [[Eversharp]], [[John Bull]] e [[Lewis]].
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'''I prodotti del gruppo Lang / Curzon / Summit'''
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Furono molti i modelli di stilografiche e di “stylo” prodotti dal gruppo Lang / Curzon / Summit.
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Ne tentiamo una prima elencazione, riservandoci di migliorare quanto offriamo man mano che le ricerche forniranno elementi nuovi. Elenchiamo i prodotti indicando: l’anno di introduzione (quando ci è noto), il nome della penna e, quando possibile, alcune delle sue caratteristiche peculiari. Salvo indicazione diversa, i prodotti elencati sono stilografiche. Il nome dei marchi commerciali è contraddistinto dal riferimento (m).
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Prodotti Kay & Co.
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1898 – Queen
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1898 – Victoria: stylo
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Prodotti Lang
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1902 - Angloamer (m)
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1930 – Regent, stilografiche in ebanite, in 6 colori
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1930 – Major Service
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1930 – A
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1930 – B
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Anni Trenta – Blue Peak, stilografica
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1934 – Regent, nuova versione
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1934 – Slik
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1936 – 603E, stilografiche “oversize” con alimentazione a pulsante di fondo
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1938 – Savoy: stilografiche con alimentazione a leva laterale o pulsante di fondo; matite coordinate
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1938 – Strand: stilografiche con alimentazione a leva laterale o pulsante di fondo; matite coordinate
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1938 – Regent: nuova versione con alimentazione a leva laterale
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Prodotti Curzon
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1906 – Pigmy: stylo
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1906 – Union
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1906 – Colonial
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1926 – Summit
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1926 – Bulldog
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1926 – Eve
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1926 – Winner
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1926 – Klimax
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1926 – Pinnacle
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1926 – Duchess
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1926 – Top Lever, stilografica con sistema di caricamento brevettato a leva di sommità
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1927 – Velvet Tip
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1927 – Debrett’s, nuovo nome assegnato alla stilografica Top Lever
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1928 – Joy, stilografica per il pubblico femminile, dotata di anello applicato al cappuccio
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1929 – Summit Sunset
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1929 – Joy Charmeuse
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1930 – Unbreakable, prima stilografica in “Eternite”
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Anni Trenta – S.65, S.70, S.75, S.77, S.100, S.125 mk 1, S.175 mk1: stilografiche e matite (serie “P.” ?)
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1931 – Silver Wing
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1935 – Regent, nuova versione del modello già venduto da Lang
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1935 – Pinnacle, nuovo modello della stilografica introdotta nel 1926
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1940 – S. 175 mk 2, stilografica
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Anni Quaranta: S.85 “Cub”, stilografica e matita destinate agli studenti
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Prodotti Summit
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1945 – S.70, S.85, S.100, S.125, S.150, S.175
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1946 – S. 185, stilografica di punta del marchio
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1946 – viene introdotta la nuova clip con sistema a molla
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1949 – S.170 “Crest”, stilografica con alimentazione a pulsante di fondo e pennino parzialmente carenato
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Fine anni Quaranta: S.80
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1951 – S.185, stilografica (con alimentazione a pulsante di fondo o eyedropper), matita e penna a sfera
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1951 – S.200 penna a sfera
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1951 – Z.160, penna a sfera
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1952 – S.160, stilografica, matita e penna a sfera
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1952 - S. 130, stilografica con pennino per scrittura a ricalco
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S.80
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Anni Quaranta o Cinquanta - S.90, stilografica con alimentazione a pulsante di fondo e matita (P.90)
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S.110
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'''Focus: la linea “Summit” degli anni Trenta'''
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Senza il minimo dubbio, Summit è la linea di stilografiche più famosa fra quelle prodotte dal gruppo nell’arco di quasi 60 anni d’attività. Inizialmente, questo marchio si identificò solo con il nome di un modello fra i vari commercializzati da Curzon. Ben presto, però, probabilmente grazie al successo commerciale, si passò ad un intero catalogo di penne con quel nome, nell’ambito del quale, anche grazie alla loro longevità, spiccano le stilografiche della serie “S.”: S.75, S.100, S.125 e l’ammiraglia S.175.
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Parliamo degli anni d’oro del mercato britannico, quelli compresi fra le due guerre, quando imprese come Lang, Curzon, Mentmore, Mabie Todd, Wyvern ed Onoto offrivano prodotti di qualità tale da non temere neppure la concorrenza delle “big four” americane.
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In linea generale, tutti i modelli della serie “S.” proponevano il sistema d’alimentazione a levetta (semplice e pratico anche in termini di manutenzione), dimensioni non eccessive (anche questo un elemento non secondario in termini di praticità) e pennini in oro a 14 carati.
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A quest’ultimo componente era normalmente affidato il compito di distinguere i vari modelli, che ovviamente si differenziavano anche nel prezzo: più piccolo nella S.100, il pennino cresceva di dimensioni nella S.125 e raggiungeva il massimo, nei limiti dimensionali della penna, nella S.175.
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Per le sue caratteristiche, sembra un po’ “fuori dal coro”, o destinata ad un pubblico adulto meno ricercato, la S.75, più simile alla S. 125 relativamente al pennino ma senza veretta sul cappuccio né clip dorata.
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