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La [[Zemax]] è una delle molte aziende nate nel torinese, le sue origini esatte non sono note, ma secondo Letizia Jacopini era attiva fin dal [[1934]] in Via Plana, a Torino data confermata dalla registrazione del marchio in quell'anno ({{Marchio|49908}}). La produzione di stilografiche però non è altrettanto sicura come prima attività della ditta dato che esiste una registrazione di un logo di due anni prima.
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La ''Zemax'' è una delle molte aziende nate nel torinese, le sue origini esatte non sono note, ma secondo Letizia Jacopini era attiva fin dal [[1934]] in Via Plana 14A, a Torino data confermata dalla registrazione del marchio in quell'anno ({{Marchio|49908}}).<ref>il [[1934]] è indicato come anno di fondazione anche nelle [[:File:1937-AnnuarioIndustriale-ProvTO-p409.jpg|due]] [[:File:1939-AnnuarioIndustriale-ProvTO-p396.jpg|voci]] relative all'azienda reperite nell'''Annuario industriale della provincia di Torino'' del [[1937]] e del [[1939]], ma le date riportate in questi annuari si sono dimostrate inaffidabili in diversi casi e non vanno considerate come conclusive: in mancanza di indicazioni migliori comunque lo daremo per valido.</ref> La produzione di stilografiche però non è altrettanto sicura come prima attività della ditta dato che esiste una registrazione di un logo di due anni prima.
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Il nome dell'azienda deriva direttamente dalle iniziali quello del fondatore, ''Massimiliano Zeme'', con l'aggiunta di una "x" finale presumibilmente a scopi commerciali, per dare una sorta di internazionalità al marchio; la cosa porterebbe  a supporre delle origini antecedenti al periodo di massima enfasi autarchica del regime fascista, ma in realtà la "x" sembra derivare direttamente dall'abbreviazione in ''Max'' del nome del fondatore.<ref>secondo quanto riportato da Paolo Minjo in [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=43&t=8833 questa discussione], sulla base di quanto saputo direttamente dalla figlia di Zeme.</ref> La registrazione ufficiale della fondazione dell'azienda è invece del [[1939]], con la ragione sociale ''Zeme Massimo e C. Soc. Anonima'' e la sede in via Ospedale 37, sempre a Torino.<ref>al solito le informazioni al riguardo dell'azienda sono riprese, salvo quando specificato diversamente, dal libro ''La storia della stilografica in Italia, 1900-1950'', di Letizia Iacopini.</ref>
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Il nome dell'azienda deriva direttamente dalle iniziali quello del fondatore, ''Massimo Zeme'', con l'aggiunta di una "x" finale presumibilmente a scopi commerciali, per dare una sorta di internazionalità al marchio. La cosa porterebbe  a supporre delle origini antecedenti al periodo di massima enfasi autarchica del regime fascista, ma in realtà la "x" sembra derivare direttamente dall'abbreviazione in ''Max'' del nome del fondatore.<ref>secondo quanto riportato da Paolo Minjo in [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=43&t=8833 questa discussione], sulla base di quanto saputo direttamente dalla figlia di Zeme.</ref> Una registrazione ufficiale della fondazione dell'azienda è invece del [[1939]], con la ragione sociale ''Zeme Massimo e C. Soc. Anonima'' e la sede in via Ospedale 37, sempre a Torino, ma in quell'anno l'azienda era sicuramente già operativa, come dimostrato dalla registrazione dei marchi e dalla sua presenza nell'''Annuario industriale della provincia di Torino'' del [[1937]].
    
[[Image:Zemax-Engraved-Black-Ringed-Nib.jpg|thumb|left|Pennino di una [[Zemax]] con il relativo logo.]]
 
[[Image:Zemax-Engraved-Black-Ringed-Nib.jpg|thumb|left|Pennino di una [[Zemax]] con il relativo logo.]]
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La ditta pare essere stata molto attiva nella produzione su commissione, con molti modelli realizzati per conto terzi, commercializzati all'ingrosso prevalentemente nel nord Italia, sotto i marchi più diversi. L'azienda produceva comunque penne di buona qualità, e con finiture molto raffinate ed originali, sia in termini di verette decorate o intarsiate, di intarsi sul corpo o di lavorazioni complesse come sfaccettature ondulate per corpo e cappuccio.
 
La ditta pare essere stata molto attiva nella produzione su commissione, con molti modelli realizzati per conto terzi, commercializzati all'ingrosso prevalentemente nel nord Italia, sotto i marchi più diversi. L'azienda produceva comunque penne di buona qualità, e con finiture molto raffinate ed originali, sia in termini di verette decorate o intarsiate, di intarsi sul corpo o di lavorazioni complesse come sfaccettature ondulate per corpo e cappuccio.
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La produzione commercializzata direttamente era caratterizzata dalla marchiatura con la scritta ''ZEMAX'' racchiusa fra due loghi dell'azienda. Detto logo era costituito dal monogramma dalle iniziali del fondatore, con una "M" a gambe arcuate a costituire un cerchio insieme al trattino inferiore della "Z", e veniva riportato all'interno di un cerchio anche sui pennini. La cosa interessante è che questo logo risulta registrato fin dal [[1932]] ({{Marchio|46102}}) per degli spruzzatori di profumi denominati ''Ideal Super Zemax''.
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La produzione commercializzata direttamente era caratterizzata dalla marchiatura con la scritta ''ZEMAX'' racchiusa fra due loghi dell'azienda. Detto logo era costituito dal monogramma dalle iniziali del fondatore, con una "M" a gambe arcuate a costituire un cerchio insieme al trattino inferiore della "Z", e veniva riportato all'interno di un cerchio anche sui pennini. La cosa interessante è che questo logo risulta registrato fin dal [[1932]] ({{Marchio|46102}}) per degli spruzzatori di profumi denominati ''Ideal Super Zemax''. Fa eccezione il modello [[Itala Zemax|Itala]], che non riportava sul corpo il marchio ''ZEMAX'' ma solo il logo ed il nome ''ITALA'' all'interno di un rettangolo.  
    
I modelli venduti direttamente dall'azienda con il proprio marchio vennero prodotti sia in versione liscia (con caricamento a [[pulsante di fondo]]) che in versione faccettata (con [[caricamento a levetta]]), usando delle celluloidi di buona qualità in colori marmorizzati e anellati e decorazioni molto elaborate in termini di verette ed incisioni. Le clip riprendevano le tendenze del momento, con la classica rotellina in stile [[Omas Extra]] (o più precisamente [[Doric]]) o a freccia rielaborando quella della [[Vacumatic]], ma esistono anche varianti con forme diverse.
 
I modelli venduti direttamente dall'azienda con il proprio marchio vennero prodotti sia in versione liscia (con caricamento a [[pulsante di fondo]]) che in versione faccettata (con [[caricamento a levetta]]), usando delle celluloidi di buona qualità in colori marmorizzati e anellati e decorazioni molto elaborate in termini di verette ed incisioni. Le clip riprendevano le tendenze del momento, con la classica rotellina in stile [[Omas Extra]] (o più precisamente [[Doric]]) o a freccia rielaborando quella della [[Vacumatic]], ma esistono anche varianti con forme diverse.
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[[Image:Zemax-Itala-Marbled-Inscr.jpg|thumb|Marchiatura di una [[Itala Zemax|Itala]].]]
 
[[Image:Zemax-Itala-Marbled-Inscr.jpg|thumb|Marchiatura di una [[Itala Zemax|Itala]].]]
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Le penne erano prodotte in tre misure e non sono noti nomi specifici di modelli eccetto per la [[Itala Zemax|Itala]], che non riportava sul corpo il marchio ''ZEMAX'' ma solo il logo ed il nome ''ITALA'' all'interno di un rettangolo. La qualità della produzione più antica è eccellente, la produzione successiva tende ad essere meno interessante. Durante la guerra con il periodo autarchico seguendo la tendenza a creare nomi di fantasia per le leghe dei pennini in acciaio, venne utilizzato il nome ''[[Durzem]]''.
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Oltre alla citata [[Itala Zemax|Itala]], sono noti come nomi riportati sui modelli prodotti sia [[Zemax Extra|Extra]] che [[Zemax Super|Super]].<ref>si veda al proposito [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=43&t=14058 questa discussione] sul forum.</ref> La qualità della produzione più antica è eccellente, la produzione successiva tende ad essere meno interessante. Durante la guerra con il periodo autarchico seguendo la tendenza a creare nomi di fantasia per le leghe dei pennini in acciaio, venne utilizzato il nome ''[[Durzem]]'' (ma esistono eccezioni).
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Non è chiara l'evoluzione del marchio nel dopoguerra, ma la produzione sembra essere continuata almeno fino alla fine degli anni '40. La produzione più tarda viene sovente trovata con pennino marchiato ''[[Rexing]]'' ({{Marchio|74156}}) un marchio usato anche per una produzione di penne stilografiche con diciture in inglese probabilmente destinate al mercato estero.
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Non è chiara l'evoluzione del marchio nel dopoguerra, ma la produzione è proseguita almeno fino alla fine al 1952 come testimoniato dalla presenza dell'azienda nella guida Paravia di Torino di quell'anno, come risulta da [[:File:1952-Guida-Torino-Paravia-Stilografiche.jpg|questo estratto]]. La produzione più tarda viene sovente trovata con pennino marchiato ''[[Rexing]]'' ({{Marchio|74156}}) un marchio usato anche per una produzione di penne stilografiche con diciture in inglese probabilmente destinate al mercato estero.
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===Riferimenti esterni===
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==Riferimenti esterni==
* nessuno, per ora
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* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=43&t=8833] Presentazione di un modello di piccole dimensioni
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* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=43&t=14058] Presentazione di una [[Zemax Super]]
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* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=43&t=18026] Una carrellata di diversi modelli
 
<noinclude>
 
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===Note===
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==Note==
 
<references/>
 
<references/>
{{BrandData|Founder=Massimiliano Zeme|Place=Sesto Calende|Date=1930|Country=IT|Trademarks=Rexing}}
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{{BrandData|Founder=Massimo Zeme|Place=Torino|Date=1934|Country=IT|Trademarks=Rexing}}
[[Category:Marche]]
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{{CategorizeBrand|Italia|Secondary brand}}
[[Category:Italia]]
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[[Category:Secondary brand]]
   
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