Una pubblicità della Tip-Fill Bottle

La Waterman, a partire dal 1935 iniziò a pubblicizzare una nuova boccetta di inchiostro utilizzando questo nome.[1] La bottiglia è caratterizzata da una peculiare forma con sfaccettature pentagonali, illustrata in un brevetto di design di quell'anno (nº US-D097681, di Gabriel Larsen che aveva creato pure il disegno della Patrician).

Nel 1936 la Waterman lanciò, a distanza di due settimane una dall'altra, altre due nuove bottiglie di inchiostro, la Well-Top e quella che ancora oggi viene usata per gli inchiostri dell'azienda, anch'essa coperta da brevetto di design (nº US-D098958), e che nel catalogo del 1936[2] venne a sua volta chiamata in questo modo.

Una De Luxe Tip-Fill

Il nome "Tip-Fill Bottle" venne inizialmente utilizzato per la prima versione del 1935, salvo poi essere applicato alla seconda versione cambiando il nome della prima, più grande (4 oz. contro 2 oz. di inchiostro) e di forma più elaborata, in "De Luxe Tip-Fill" (come nel citato dal catalogo 1936) o anche semplicemente "DeLuxe".

Questa prima versione, più costosa, 25c contro 10c, ebbe evidentemente minor successo e già dall'anno successivo sembra sparire dalle pubblicità, lasciando spazio alla versione più semplice, promossa evidenziandone la possibilità di sfruttare al meglio la possibilità di caricare l'inchiostro fino all'ultima goccia coricandola di lato, come illustrato nell'estratto a fianco.

Riferimenti esterni

  • [1] Dettagliatissima analisi e ricostruzione storica sulle bottiglie Waterman di Giorgio (utente forum Musicus)
  • [2] Dettagliatissima analisi e ricostruzione storica di Giorgio (utente forum Musicus) sulla De-Luxe Tip Fill.
  • [3] Indice del materiale Waterman nella Reference Library della PCA, dove compare il catalogo del 1936

Note

  1. questo è quanto emerge dalla ricostruzione fatta da Giorgio (utente forum Musicus) nell'intervento riportato nel primo dei riferimenti esterni, in cui la boccetta compare nel numero del 19 agosto dell'"Oakland Tribune" di quest'anno.
  2. la sua prima apparizione è nel numero del 25 agosto del "The San Francisco Examiner", anch'essa mostrata nell'intervento riportato nel primo dei riferimenti esterni.

Materiale disponibile