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Nel [[1927]] vennero introdotti i primi modelli con [[caricamento a levetta]], dismesso però tre anni, nel 1[[930]], quando venne invece introdotto un particolare caricamento a [[pulsante di fondo]], caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, su cui si operava ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne [[safety]] venne mantenuta fino al [[1939]]. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a [[pulsante di fondo]] venne dato il nome [[Rheingold]] (''Oro del Reno''), ispirato al nome del tesoro della saga dell'''Anello del Nibelungo'' di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi.  
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Nel [[1927]] vennero introdotti i primi modelli con [[caricamento a levetta]], dismesso però tre anni, nel [[1930]], quando venne invece introdotto un particolare caricamento a [[pulsante di fondo]], caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, su cui si operava ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne [[safety]] venne mantenuta fino al [[1939]]. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a [[pulsante di fondo]] venne dato il nome [[Rheingold]] (''Oro del Reno''), ispirato al nome del tesoro della saga dell'''Anello del Nibelungo'' di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi.  
    
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Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel [[193]]1, spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della [[Osmia]] e dalla sua produzione di [[Duofold]] in [[celluloide]] per conto della [[Parker]], anche la [[Soennecken]] iniziò ad utilizzare questo a questo materiale. Così la serie [[Rheingold]] divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in ''Pearl and Black''. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri, ed un altro modello economico marcato con il numero 406.
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Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel [[1931]], spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della [[Osmia]] e dalla sua produzione di [[Duofold]] in [[celluloide]] per conto della [[Parker]], anche la [[Soennecken]] iniziò ad utilizzare questo a questo materiale. Così la serie [[Rheingold]] divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in ''Pearl and Black''. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri, ed un altro modello economico marcato con il numero 406.
    
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Nel [[1933]] la serie [[Rheingold]] venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche ''Seneca'', ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel 1935 venne introdotto il modello di lusso [[Präsident]], con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio, usato poi anche sulla [[Rheingold]].
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Nel [[1933]] la serie [[Rheingold]] venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche ''Seneca'', ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel [[1935]] venne introdotto il modello di lusso [[Präsident]], con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio, usato poi anche sulla [[Rheingold]].
    
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Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici [[Soennecken 100|100]] e [[Soennecken 100|101]], venne poi cercata una collaborazione con la francese [[Bayard]] che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quello della [[Visofil]] della [[Swan]]. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel 1967 la [[Soennecken]] chiuse definitivamente i battenti.  
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Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici [[Soennecken 100|100]] e [[Soennecken 100|101]], venne poi cercata una collaborazione con la francese [[Bayard]] che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quello della [[Visofil]] della [[Swan]]. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel [[1967]] la [[Soennecken]] chiuse definitivamente i battenti.  
    
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