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Nel 1913 venne ampliata la gamma delle stilografiche, i modelli a corpo liscio vennero identificati con numeri 8, 10, 12, 14 e 16, quelli intagliati con 810, 812, 814, 816 fino ad 820, con prezzi fra 10 e 25 marchi. Vennero anche prodotti modelli con verette placcate oro, o direttamente in oro, identificati per l'apposizione di una Z al numero della penna. Vennero realizzati anche modelli in metallo prezioso, quelli in oro erano identificati dal numero 11 preposto al numero del modello, mentre quelli in argento dal numero 10.  
 
Nel 1913 venne ampliata la gamma delle stilografiche, i modelli a corpo liscio vennero identificati con numeri 8, 10, 12, 14 e 16, quelli intagliati con 810, 812, 814, 816 fino ad 820, con prezzi fra 10 e 25 marchi. Vennero anche prodotti modelli con verette placcate oro, o direttamente in oro, identificati per l'apposizione di una Z al numero della penna. Vennero realizzati anche modelli in metallo prezioso, quelli in oro erano identificati dal numero 11 preposto al numero del modello, mentre quelli in argento dal numero 10.  
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Nel 1927 vennero introdotti i primi modelli con [[caricamento a levetta]], dismesso però dopo pochi anni, nel 1930 venne invece introdotto un particolare caricamento a [[pulsante di fondo]] brevettato, caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, a cui si accedeva ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne [[safety]] venne mantenuta fino al 1939. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a [[pulsante di fondo]] venne dato il nome [[Rheingold]], ispirato al nome del tesoro della saga dell'''Anello del Nibelungo'' di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi.  
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Nel 1927 vennero introdotti i primi modelli con [[caricamento a levetta]], dismesso però tre  anni, nel 1930, quando venne invece introdotto un particolare caricamento a [[pulsante di fondo]], caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, su cui si operava ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne [[safety]] venne mantenuta fino al 1939. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a [[pulsante di fondo]] venne dato il nome [[Rheingold]] (''Oro del Reno''), ispirato al nome del tesoro della saga dell'''Anello del Nibelungo'' di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi.  
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Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel 1931, spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della [[Osmia]] e dalla sua produzione di [[Duofold]] in celluloide per conto della [[Parker]], anche la [[Soennecken]] iniziò ad utilizzare questo a questo materiale.  Così la serie [[Rheingold]] divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in ''Pearl and Black''. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri.
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Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel 1931, spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della [[Osmia]] e dalla sua produzione di [[Duofold]] in celluloide per conto della [[Parker]], anche la [[Soennecken]] iniziò ad utilizzare questo a questo materiale.  Così la serie [[Rheingold]] divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in ''Pearl and Black''. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri, ed un altro modello economico marcato con il numero 406.
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Nel 1933 la serie [[Rheingold]] venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 911, 913, 915 e 917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche ''Seneca'', ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel 1935 venne introdotto il modello di lusso [[Präsident]], con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio usato poi anche sulla [[Rheingold]].
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Nel 1933 la serie [[Rheingold]] venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 911, 913, 915 e 917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche ''Seneca'', ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel 1935 venne introdotto il modello di lusso [[Präsident]], con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio, usato poi anche sulla [[Rheingold]].
    
Negli stessi anni il sempre maggior successo del nuovo [[caricamento a stantuffo]] spinse anche la [[Soennecken]] ad adottare questo sistema con il modello 1306, realizzato secondo un progetto estremamente robusto in cui il perno ed il dato di fissaggio del pistone erano realizzati in ottone. Nonostante questo le nuove penne della [[Soennecken]] vennero commercializzate ad un prezzo più basso degli equivalenti modelli della [[Montblanc]] e della [[Pelikan]]. Nello stesso periodo venne commercializzato un modello economico per studenti denominato [[Soennecken S4|S4]], chiamata anche ''[[Soennecken S4|Sutterlin]]''.  
 
Negli stessi anni il sempre maggior successo del nuovo [[caricamento a stantuffo]] spinse anche la [[Soennecken]] ad adottare questo sistema con il modello 1306, realizzato secondo un progetto estremamente robusto in cui il perno ed il dato di fissaggio del pistone erano realizzati in ottone. Nonostante questo le nuove penne della [[Soennecken]] vennero commercializzate ad un prezzo più basso degli equivalenti modelli della [[Montblanc]] e della [[Pelikan]]. Nello stesso periodo venne commercializzato un modello economico per studenti denominato [[Soennecken S4|S4]], chiamata anche ''[[Soennecken S4|Sutterlin]]''.  
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[[Image:Soennecken-111.jpg|thumb|Stemma della Soennecken|150px|right|Pubblicità del modello [[Soennecken 111|111]] della fine degli anni '40]]
 
[[Image:Soennecken-111.jpg|thumb|Stemma della Soennecken|150px|right|Pubblicità del modello [[Soennecken 111|111]] della fine degli anni '40]]
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Negli anni dal 1947 al 1950 vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: ''Lady'', ''Superior'' ed ''Extra'', in dimensione crescente. La linea più economica era la  
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Negli anni dal 1947 al 1950 vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: ''Lady'', ''Superior'' ed ''Extra'', in dimensione crescente. La linea più economica era la [[Soennecken 444|444]], prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea [[Soennecken 333|333]] prodotta in diversi colori. La linea [[Soennecken 222|222]] era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico.  
[[Soennecken 444|444]], prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea [[Soennecken 333|333]] prodotta in diversi colori. La linea [[Soennecken 222|222]] era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico.  
      
La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la  [[Soennecken 111|111]], di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benche le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.  
 
La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la  [[Soennecken 111|111]], di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benche le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.