Produttori minori americani

Da FountainPen.
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Le notizie raccolte in questa pagina sono estremamente frammentarie ed imprecise. Esse infatti sono il risultato di ricerche su internet relative a produttori minori di stilografiche americane su cui si hanno pochissime informazioni. Ho cercato di riassumere quanto mi pareva si potesse ricavare dai pochi dati, spesso fra loro contraddittori, trovati in documentazione, testi e pagine web.

Aikin Lambert

Storia

La Aikin Lambert nacque a New York nel 1864 dall'unione di due gioiellieri, James Cornelious Aikin ed Henry Lambert, che unirono le forze per entrare sul mercato, allora nascente, degli strumenti di scrittura. La loro produzione iniziale era concentrata su matite e cannucce per pennini, realizzate in metalli preziosi, ed aziende come la Waterman e la Wirt si rifornivano da loro per i pennini. Intorno al 1880 iniziarono a commercializzare le prime penne stilografiche, come agenti della Wirt.

File:AikinLambertNib.jpg
Pennino marchiato A.L.Co

La Aikin Lambert iniziò a produrre una propria linea di penne nel 1890. Si trattava di buone penne di realizzazione convenzionale con caricamento a contagocce, costruite in ebanite cesellata o in ebanite fiammata. Erano invece di particolare pregio i modelli realizzati con rivestimenti in metalli preziosi (argento ed oro), che rientrano senza dubbio fra le penne di maggiore qualità prodotte in quel periodo. In genere i prodotti della Aikin Lambert si riconoscono per la presenza della sigla A.L.Co.

Agli inizi del secolo la Aikin Lambert iniziò produrre alcuni modelli a riempimento automatico, a partire da modelli Safety, e sperimentando poi vari altri sistemi di riempimento; produssero una penna con caricamento a stuzzicadenti dotata di una clip staccabile che poteva essere usata per il riempimento, nel 1907 introdussero una penna che usava una sorta di caricamento a pompetta, ed utilizzarono, come la Waterman anche lo sleeve filler).

Aikin Lambert modello Capitol Cabinet

Fin dai primi anni del 1900 la Aikin Lambert venne influenzata e trattenne rapporti molto stretti con la vicina Waterman, per conto della quale produceva le matite meccaniche, e da cui venne assorbita nel 1920 diventandone una sottomarca, anche se il controllo dell'azienda venne raggiunto molto anni prima (almeno intorno al 1914). La produzione comunque proseguì per alcuni anni: all'inizio vennero prodotti modelli in ebanite sostanzialmente identici agli analoghi della Waterman, ma anche modelli in celluloide di buona qualità.

Negli anni successivi la qualità delle penne Aikin Lambert iniziò a degradare progressivamente, e negli anni '30 la produzione venne sostanzialmente limitata alla realizzazione delle linee di penne più economiche; il prestigio del marchio andò così a ridursi progressivamente fino alla definitiva scomparsa dello stesso.

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All-American

Storia

Con il periodo della grande depressione anche la Conklin, come le altre grandi marche americane, iniziò a produrre una serie di penne economiche usando il marchio All-American a partire all'incirca dal 1930; la data non è comunque sicura e fa riferimento al fatto che i primi modelli con questo marchio compaiono nel catalogo Conklin del 1930-31. Si trattava inizialmente di penne con caricamento a levetta in stile flat top abbastanza simili come forme alla Endura, ma prodotti in colorazioni diverse, spesso anche molto vivaci. In un secondo tempo vennero prodotti modelli in stile streamlined simili alla Endura Symetric, realizzate con diversi sistemi di caricamento.

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Corona

Storia

La Corona è stata fondata a Janesville nel 1923 da Samuel Corona, un precedente impiegato della Parker, che si mise in proprio nella produzione di penne, sull'onda del successo ottenuto da quest'ultima che portò alla nascita di una serie di concorrenti. La ditta passò però sotto la direzione di George W. Gilman nel 1927; questi era un valente inventore che fondò diverse attività. Nel 1929 la ditta si trasferì a Libertyville in Illinois. La produzione, come per molti altri produttori minori, cessò agli inizi degli anni '30 per gli effetti della grande depressione del 1929.

Schema del sistema di caricamento della Corona.

Le penne della Corona sono caratterizzate da un particolare sistema di riempimento a pulsante di fondo per cui si ha un brevetto iniziale (nº US-1540763) del fondatore ed una successiva evoluzione (brevetto nº US-1704470) di George Gilman, variante di quello usato dalla Parker. Si tratta di un meccanismo in cui il sacchetto di gomma che contiene l'inchiostro viene compresso da una barra spostata attraverso la rotazione del fondello. Il sistema venne usato anche in altri modelli di penne di produttori minori dell'epoca.

Le penne del primo periodo vennero realizzate in ebanite nera, fiammata e nera con incisioni. In un secondo periodo l'azienda adottò la celluloide per le estremità della penna mantenendo il corpo in ebanite, mentre gli ultimi modelli vennero realizzati interamente in celluloide nei colori verde marmorizzato, grigio e verde striati e rosso e nero.

Dato il breve periodo di attività tutte le penne della Corona sono di interesse collezionistico.

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De Witt - La France

Storia

L'azienda sembra essere nata dalla collaborazione di due inventori, David J. La France e William P. De Witt. La data di fondazione non è nota con precisione, ma dovrebbe essere precedente agli anni '20 dato che un primo brevetto di David J. La France origina nel 1916, per certo si sa che l'azienda esisteva nel 1920 avendo ottenuto l'assegnazione di alcuni brevetti dei due fondatori. L'azienda aveva la sua sede a Cambridge, nel Massachussetts. Come produttore è noto per un particolare caricamento a levetta (brevetto nº US-1209978) dotato di una molla di richiamo della levetta che ne contraddistingue la produzione, e per la particolare clip a molla (brevetto nº US-1350412) usata in seguito sui modelli della Carter.

L'azienda oltre ad una produzione propria, pare essere stato un costruttore di penne anche per terzi; si ritiene infatti che la produzione della Laughlin sia stata effettuata da questa azienda, che produceva inoltre penne marchiate DeLaCo, e le penne marchiate Superite. Inoltre alcuni ritengono che (per la sparizione del marchio e l'utilizzo del particolare caricamento a levetta e della clip) essa sia stata assorbita dalla Carter quando questa ha dato vita alla sua produzione di stilografiche.

Un brevetto (nº US-1528379) pare inoltre essere stato usato dalla Chilton.

(spostare materiale presente nella storia della Carter qui)

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Diamond Point

Storia

Le origini della Diamond Point Pen Company non sono molto chiare, alcuni ne riportano la fondazione all'inizio del novecento, ma c'è chi afferma di possedere penne risalenti al 1870. In realtà l'azienda sarebbe stata fondata a New York alla fine del 1800 (non si conoscono date esatte), producendo penne con caricamento a contagocce di fascia medio-bassa, in particolare le più antiche sono di peggior qualità (e probabilmente produzioni altrui rimarchiate dalla ditta).

Secondo quanto riportato da un collezionista il fondatore e proprietario originale dell'azienda morì in battaglia durante la prima guerra mondiale, lasciando inattiva la fabbrica di New York. In quel periodo la famiglia Kolber, che operava nel ramo dei liquori, dovette cambiare attività per l'avvento del proibizionismo ed acquistò la Diamond Point Pen Company, cambiandogli nome in New Diamond Point Pen Co. per differenziarsi dai precedenti prodotti.

Negli anni '20 la Diamond Point si contraddistinse come produttore di seconda fascia per la cura delle sue realizzazioni, costruendo penne di buona qualità ad un prezzo contenuto, e non cercò mai di fare concorrenza alle Big Four. In questo periodo l'azienda produsse una serie di penne flat top simili alla Duofold ma realizzate in una grande varietà di colori e disegni.

La produzione della Diamond Point si concentrava sulla fascia alta delle penne economiche, offrendo pennini in oro e buone finiture, l'azienda infatti cercava di risparmiare usando pennini di dimensioni più piccole e poco ornati, e placcature di minore qualità. Per risparmiare sulla lavorazione le penne erano realizzate direttamente da tubi di plastica, con la testa ed il fondo di cappuccio e fusto chiusi per incollaggio. Una caratteristica dell'azienda era la dicitura Diamond point stampigliata sulla clip.

La grande depressione del '29 colpì duramente anche la Diamond Point, e segnò l'inizio del declino della ditta. Negli anni '30 comunque l'azienda cercò di realizzare dei prodotti di buona qualità, anche se di realizzazione più economica, rispondendo in maniera originale alla moda dello streamlined introdotta dalla Balance della Sheaffer. E' di questi anni infatti una linea di penne in celluloide, denominata dai collezionisti Tapered end, che pur mantenendo fusto e cappuccio cilindrici, è caratterizzata da delle particolari terminazioni affusolate. Altro modello interessante dello stesso periodo è la penna chiamata Barrel in the Cap, che riprende con molti anni d'anticipo il concetto della Elite della Pilot, con un cappuccio della stessa lunghezza del corto corpo della penna, che avvitato sul fondo di questa rende la penna di dimensione normale.[1]

Per tutti gli anni '30 la Diamond Point continuò a produrre penne di seconda fascia realizzate in celluloide a colori vivaci e con caricamento a levetta, ma la qualità declinò progressivamente. In questo periodo si trovano comunque ancora penne gradevoli e funzionali, ma a partire dagli anni '40 la qualità delle penne si abbassò drasticamente, e sembra che l'azienda si limitasse a rimarchiare penne prodotte da altri. La produzione di stilografiche cessò nel 1956, anche se la ditta continuò a produrre basi per set da scrivania e penne a sfera per molti anni.

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Eagle

Storia

La Eagle venne fondata nel 1856 a New York da Heinrich Berolzheimer, un immigrato tedesco originario di Furth, come Eagle Pencil Company, ed è stato uno dei maggiori produttori americani di matite. L'azienda è nota soprattutto per aver brevettato (nº US-426758 ) nel 1890 quello che forse è stata la prima versione del caricamento a cartuccia, commercializzando nel 1891 la Eagle Fountain Pen.

La penna è probabilmente il primo esempio di stilografica con caricamento a cartuccia ma quest'ultima era realizzata in vetro e pertanto abbastanza fragile. Per questo la penna non ebbe, anche per il grande anticipo dei tempi, un grande successo.

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Eclipse

Storia

Le origini delle Eclipse non sono chiare, essendosi succedute varie aziende con questo nome. L'azienda originale venne fondata a San Francisco da Marx Finstone, un immigrato originario dalla parte Russa della Polonia, ma la data di origine e la storia iniziale della ditta non sono chiare. Le fonti sono discordi, viene citato il 1903 come data della fondazione della Eclipse Fountain Pen Co. mentre altri riportano il 1906 come anno di arrivo di Finstone negli Stati Uniti, dove questi sarebbe stato presidente della Finston Pens e della Nu-Septic Rubber Syringe Co. (azienda operante nella produzione di ebanite).

Nei primi anni di attività l'azienda produsse penne in ebanite con caricamento a levetta distribuite tramite cataloghi postali e grandi magazzini come Montgomery Ward. Il nome Eclipse pare fosse riservato alla produzione di fascia alta, mentre la fascia media usava il marchio Marxton e la produzione economica il marchio Park Row.

Le penne di fascia alte pare venissero prodotte da una azienda separata, la Monroe Pen, che però condivideva uffici, personale e numero di telefono con la Eclipse. Queste penne sono di ottima qualità e piuttosto ricercate. Una caratteristica della produzione della Eclipse è poi una particolare clip progettata da David Klein, inserita nel cappuccio tramite due linguette in posizione orizzontale che poi venivano schiacciate sul controcappuccio. Questo fermaglio risulta essere utilizzato esclusivamente sulle penne di fascia alta e media Eclipse e Marxton e non sulla produzione economica Park Row. Il problema di questa clip è che le due linguette tendono a corrodersi a causa dell'inchiostro, causando il distacco della stessa.

Una caratteristica dell'azienda era quella di marchiare con il proprio nome la levetta ed il fermaglio ma non il corpo della penna. I pennini erano presenti sia con il marchio Eclipse, che con la semplice dicitura warranted, fra questi è stata notata la presenza molto frequente della marcatura NY, che sarebbe indice di originalità. La Eclipse si distinse inoltre nella produzione di fusti di penne a partire da fogli di celluloide incollati in forma di tubo.[2]

I modelli più noti dell'azienda sono delle penne flat top di grandi dimensioni, imitazioni della Duofold, prodotte principalmente nello stesso colore rosso-arancio, che per il loro prezzo inferiore raggiunsero elevati livelli di vendita, tanto che l'azienda proclamava nella sua pubblicità di venderne di più della Parker (We make more red pens than any other manufacturer). L'azienda produsse anche penne di colore giallo, che nonostante il prezzo inferiore risultano essere ben più resistenti delle Mandarin Duofold.

In maniera indipendente Joseph Tully, un rivenditore di Chicago iniziò una sua attività nel campo delle penne stilografiche nella seconda metà degli anni '20, acquistando la Keene Pen Co. ed aprendo impianti produttivi a New York ed Alington. La sede principale era a New York, prima in Houston St. e poi nel palazzo Chrysler. Nel 1925 venne aperta a Toronto una filiale canadese della Eclipse come azienda indipendente, posseduta a due terzi da Marx Finstone, ed un terzo da Joseph Tully.

Con la morte di Marx Finstone nel 1929 Joseph Tully e David Klein divennero co-proprietari di tutti gli assetti, sia statunitensi che canadesi, nel 1933. Nel 1962 l'azienda statunitense viene assorbita da quella canadese, ed in seguito ceduta. In questo periodo cessa la produzione di penne e la Eclipse resta tutt'oggi come produttore di oggetti di merchandising (penne a sfera ed altra cartoleria) di scarso valore.

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John Hancock

Storia

Una John Hancock.

Benché esistano tracce di una produzione di penne marchiate John Hancock a New York, ed una John Hancock Pen Co. di Cleveland, le stilografiche più note con questo nome sono quelle prodotte a Boston dalla Pollock Pen Company (come riportato sulle iscrizioni trovate sulle penne con questo marchio) che deteneva i brevetti per la costruzione di questo tipo di penne a cartuccia.[3]

La caratteristica distintiva della produzione di questa azienda è la produzione intorno al 1920 di alcune penne con caricamento a cartuccia, che nel caso specifico erano realizzate da sottili (e delicati) tubi di rame. Si tratta pertanto di penne che nonostante la scarsa diffusione costituiscono, insieme alle precedenti Eagle ed alle successive Waterman francesi, i primi esempi di esemplari di questo tipo di caricamento che oggi è in assoluto il più diffuso.

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Laughlin

Storia

La Laughlin Pen Company venne fondata da James W. Laughlin nel 1896 a Detroit. Sulla azienda sono noti pochi dati, ma pare sia stata correleta in qualche modo alla Carter, da cui forse venne assorbita, o comprata per fallimento, all'ingresso di quest'ultima nel mercato delle stilografiche. Ci sono inoltre relazioni con la De Witt-La France che probabilmente ha prodotto alcune delle penne marchiate Laughlin.

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LeBoeuf

Storia

La LeBoeuf venne fondata a Springfield, Massachusetts, nel 1921 da Frank LeBoeuf, Edward E. LeBoeuf, Leroy J. Learned, John H Williams and Eugene E. LeBoeuf. Già dal 1918, prima della fondazione come società di capitali, Frank LeBoeuf aveva brevettato un metodo per produrre fusti e cappucci da tubi di celluloide,[4] invece che dalla trapanazione di cilindri pieni. Questo consentì all'azienda di utilizzare il nuovo materiale che rispetto agli altri produttori consentiva l'uso di una molteplicità di colori, rendendo le penne particolarmente raffinate nell'aspetto.

Una 75 color Cocobolo

L'azienda è stata probabilmente il primo produttore ad introdurre sul mercato penne realizzate in celluloide colorata, avvenuta pare fin dall'inizio degli anni '20 (anche se questo primato viene talvolta posto in dubbio dalla Dinkie della Conway Stewart). C'è chi fa risalire i primi esperimenti nella produzione di fusti di penne con tale materiale al 1919 (non è nota però documentazione certa che provi tutto ciò). L'azienda comunque lanciò le sue penne sul mercato facendo leva sulle caratteristiche del nuovo materiale, proclamandone l'infrangibilità, ottenuta grazie anche all'uso di una foderatura metallica.

Le stilografiche della LeBoeuf realizzate in diversi colori (cocobolo, onyx, black-gold, gray-white, gold-pearl o black lined gold-pearl) erano dotate di caricamento a levetta, fino a circa il 1930, quando venne introdotto un ingegnoso sleeve filler, accessibile con lo scorrimento della sezione inferiore del corpo penna.[5]

Con la grande depressione del 1929 l'azienda dovette affrontare una grave crisi finanziaria, ed iniziò a vendere azioni per ripianare i propri debiti, ma nonostante la vendita di oltre oltre un milione di dollari di azioni[6] non riuscì a ripagare i propri debiti. Inoltre pare che un avvocato piccolo azionista riuscì a sfruttare le regolamentazioni di protezione per gli azionisti minori per saccheggiare ulteriormente le scarse risorse dell'azienda, tanto che, alla fine del 1933, la LeBoeuf fu costretta a dichiarare bancarotta.

Nonostante i pochi anni in cui l'azienda è stata sul mercato, la LeBoeuf è stata capace di produrre delle penne di altissima qualità che non avevano nulla da invidiare rispetto a quelle prodotte dai ben più famosi marchi delle Big Four, tanto che ancora oggi sono ricercatissime dai collezionisti e per la loro relativa rarità presentano prezzi molto elevati. La ditta purtroppo, nonostante l'eccellenza tecnica, non riuscì ad essere altrettanto innovativa nelle strategie commerciali e nella gestione di impresa, il che la condusse inevitabilmente al fallimento.

Pare che dopo il fallimento l'azienda sia riuscita a tornare per qualche tempo sul mercato in diverse forme, fra le quali viene citato il nome LeBoeuf Pilgrim. Come per molte altre aziende storiche il marchio è stato risuscitato, nel 1995, da una nuova azienda con lo stesso che entrò sul mercato degli oggetti da scrittura per sfruttare la notorietà del nome LeBoeuf, producendo penne di qualità discutibile e che pare avere cessato le attività dopo pochi anni.

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Morrison

Storia

La Morrison Fountain Pen Company venne fondata a New York nel 1910.[7] Alcuni riportano la fondazione nel 1918 da parte di Kikaku Seisakusyo con un cambio di nome in Morrison nel 1933, ma questa informazione risulta errata.[8] In realtà sembra che l'azienda abbia operato da cappello producendo penne sotto una varietà di marchi e nomi diversi, come Morrison, Marathon, Nassau, ma tutte caratterizzate dalla presenza di un logo con una "M" all'interno di un cerchio.

Negli anni '20 l'azienda ottenne un relativo successo con la produzione di penne con caricamento a levetta di buona qualità. In particolare sono interessanti i modelli in ebanite con rivestimenti in metallo laminato oro o con lavorazioni filigree, anche se le penne sono simili ad altre penne dello stesso periodo, come le Diamond. La Morrison non si è comunque mai distinta per particolari innovazioni stilistiche e per tutto il suo periodo iniziale ha prodotto penne ordinarie e relativamente economiche, considerate di seconda o terza fascia.

Un modello particolarmente interessante è la Patriot del 1942, con caricamento a siringa e corpo in plastica verde militare, che aveva sulla testa del cappuccio, tagliato in direzione obliqua per consentirne la visione, lo stemma dei principali corpi armati americani, come l'esercito, la marina, ecc. Prodotta durante la guerra come penna per i soldati al fronte, in realtà la penna non risponde ai regolamenti militari, e venne venduta solo sul mercato civile.

Dopo la guerra l'azienda continuò a produrre penne economiche di fascia bassa, commercializzata con i marchi Roxy e Union. Come molte altre scomparve dal mercato nella grande crisi che coinvolse tutti i produttori di stilografiche negli anni '50 con l'avvento delle penne a sfera usa e getta.

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Morton

Storia

La A. Morton & Co venne fondata nel 1848 a New York, ed è stata uno dei principali produttori di pennini d'oro degli Stati Uniti. L'azienda produceva pennini per altri produttori di stilografiche, e cannucce e custodie. Fra il 1913 ed il 1915 l'ultimo proprietario, Victorine C. Morton (che aveva ereditato l'azienda dal marito James Morton) cedette il marchio e i macchinari e tutto lo know-how dell'azienda alla Kaweco. Nel 1920 l'azienda chiuse definitivamente i battenti.

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Oxford

Storia

La linea Oxford venne introdotta dalla Eversharp nel 1931, come sottomarca dedicata alla produzione di penne economiche.

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Postal

Storia

La Postal Pen Company Inc. venne fondata nel 1925 a New York e deve il suo nome al fatto di essere stata commercializzata soltanto per corrispondenza. L'azienda è considerata essere stata la prima ad aver introdotto sul mercato in maniera massiccia il caricamento a pompetta, ancorché non si possa dire che questa sia stata una invenzione dell'azienda, che utilizzò diversi brevetti precedenti, fra cui quello della Dunn (nº US-1359880 ) per l'uso dello sfiatatoio.

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Spors

Storia

La Spors venne fondata a Lesueuer Center (in Minnesota) da Frank Spors (la data esatta non è nota ma risale a prima del 1926), come azienda di vendita per posta di articoli di cancelleria. L'azienda è nota per la realizzazione di penne con pennino di vetro dello stesso tipo di quello usato dalla tedesca Haro, fondata in Germania dal cugino di Frank Spors. Non è chiaro se la produzione di penne fosse tedesca, o giapponese, o un misto delle due.

Secondo quanto riportato da un erede del fondatore (riportato nell'articolo del primo riferimento esterno) la compagnia restò sul mercato della vendita per corrispondenza fino agli anni '60, operando nella zona del Midwest americano, inizialmente nei settori della cartoleria, e poi di oggetti diversi (fino a gioielli e orologi).

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Vacuum-Fil

Una pubblicità Vacuum-Fil

Storia

Nel 1933[9] la Sheaffer ottenne il brevetto (nº US-1926405 ) per una variante del sistema di caricamento a siringa rovesciata, da utilizzare come risposta alla nuova tendenza, lanciata dalla Parker con la sua Vacumatic, di avere sistemi di riempimento ad alta capacità di inchiostro che, in presenza di un corpo della penna semitrasparente, consentissero anche di visualizzarne il livello.

La Sheaffer però almeno inizialmente non adottò il nuovo sistema sui suoi modello, dando invece vita ad una specifica sottomarca, la Vacuum-Fil Pen Co. che iniziò a immettere sul mercato penne dotate di questo sistema di caricamento all'incirca nel 1934, come viene riportato nelle pagine indicate fra i riferimenti.

La nuova azienda produsse modelli economici in celluloide utilizzando anche colori vivaci non presenti nella produzione principale, e molto interessanti. Con questo marchio inoltre vennero prodotte anche penne dotate di ordinario caricamento a levetta, ulteriore indicazione che non è corretto identificare il nome Vacuum-Fil con il sistema di caricamento che molto spesso viene chiamato in questo modo dai collezionisti.

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Wasp

Storia

La linea di penne marchiate Wasp, abbreviazione di W. A. Sheaffer Pen, venne introdotta dalla Sheaffer nel 1934 come sottomarca dedicata alla produzione di penne economiche di fascia bassa. La storia di questo marchio è comunque assai complicata, se ne trovano tracce fin dal 1919 nelle attribuzioni di copyright delle pubblicità della azienda (alcuni esempi si possono reperire qui, qui e qui) in cui si parla di "W.A.S.P. Co." e pare quindi che nel tempo il nome sia stato usato sia per una azienda indipendente (si trova anche il riferimento alla "W.A.S.P. Pen Co. Inc.") che per una qualche divisione interna dell'azienda, ma a differenza di quanto fatto da altri (come Conklin con la All-American) non c'è un riferimento diretto alla casa madre, ma solo alla sede di Fort Madison.

Le linee note per essere state prodotte sotto questo marchio sono, Clipper, di maggior pregio, con caricamento sia a levetta che Vacuum-Fil, la Addipoint sempre con entrambi i sistemi di caricamento, ma prodotta anche con pennini economici in acciaio ed con una sezione intercambiabile (simile al Personal Point della Eversharp o ancora di più ai pennini della Esterbrook) e infine la Rite-o-Way usata per la produzione degli stilofori. La produzione sotto il marchio Wasp venne mantenuta fino al 1940.[10]

Riferimenti esterni

A. A. Waterman

Storia

Le origini della A. A. Waterman sono abbastanza incerte, la fondazione dell'azienda viene fatta risalire agli ultimi anni dell'800 (indicativamente nel 1897) ad opera di Arthur Waterman. L'attività iniziale è fatta risalire a Boston o dintorni, con la produzione di penne abbastanza convenzionali con caricamento a contagocce.

A questo stesso periodo è attribuita la produzione di penne con la giunzione spostata a metà penna, che consentiva di limitare i rischi di perdite di inchiostro dovuti alla scarsa tenuta della stessa; ponendo la giunzione a metà penna infatti consentiva, al prezzo di ridurne la capacità, di evitare che l'inchiostro fosse in costante contatto con la stessa e potesse fuoriuscire.

All'inizio del 1900 Arthur Waterman raggiunse un accordo commerciale con William G. Frazer e Hobart W. Geyer, già attivi nella produzione di stilografiche a marca Lincoln, e la produzione venne spostata a New York. Intorno al 1902 Frazer e Geyer acquisirono il brevetto per il caricamento a torsione (nº US-744642 attribuito a Harry W. Stone).

Intorno al 1907 però il sodalizio fra Frazer e Geyer ed Arthur Waterman e si spezzò, e nella susseguente causa legale quest'ultimo venne escluso dalla società, che però mantenne tutti i marchi ed i brevetti e continuò le attività sempre sotto il nome di A. A. Waterman Co.. Nel 1912 la compagnia venne querelata per abuso di marchio di fabbrica dalla omonima ed ben più nota Waterman che allora era il maggior produttore mondiale di stilografiche. La A. A. Waterman Co. perse la causa, e fu costretta a marchiare tutte le sue penne con il nome completo di Arthur A. Waterman e riportare la dicitura Not Connected with the L. E. Waterman Company.

Nel 1913 la azienda venne rifondata come società di capitali in West Virginia con il nome di The Modern Pen Company. In questo periodo iniziò anche la produzione di alcuni modelli con caricamento a levetta. Nel 1920, in seguito ad una crisi finanziaria, tutti gli assetti societari vennero venduti ad un gruppo di investitori di Chicago, che trasferirono la produzione in quella città cambiando nome alla società in Chicago Safety Pen Company, pur mantenendo la produzione di penne sostanzialmente identica. Alla fine del 1920 ci furono ulteriori problemi finanziari e la compagnia andò in amministrazione controllata. Il marchio venne di nuovo cambiato in Resevo; la produzione cessò definitivamente con la grande depressione.

Riferimenti esterni

Wearever

Storia

La Wearever venne fondata da David Kahn, un ebreo immigrato negli Stati Uniti alla fine del 1800 che esercitava la professione di incisore, come David Kahn Inc., anche se l'azienda divenne più nota come Wearever dal nome della sua linea di penne più nota. La prima apparizione del marchio viene datata al 1918, ma la data di fondazione esatta non è nota.

La Wearever è nota per la bassa qualità delle sue penne, lo scopo dell'azienda infatti, sin dalla sua fondazione, era quello di coprire la fascia bassa del mercato con una produzione di penne che costassero il meno possibile. Negli anni '20 venne prodotta una serie, denominata Piooner di qualità leggermente superiore.

Riferimenti esterni

Note

  1. anche se questa non può essere considerata la prima penna di questo tipo, avendo la Swan prodotto il modello Longshort che riprende lo stesso esatto concetto fin dal 1920.
  2. brevetto nº US-1576588 del 16 marzo 1926.
  3. in particolare i brevetti a partire dal nº US-1574919 per la penna e nº US-1645167 per la produzione di cartucce.
  4. brevetto richiesto il 17 luglio 1918 e assegnato il 6 Maggio 1919 con il nº US-1302935 .
  5. pare che questo stesso meccanismo fosse stato fornito anche alla Cross, come accennato in precedenza.
  6. almeno secondo quanto riportato su [1].
  7. almeno secondo quanto appare in diverse confezioni riportate sia in questo thread su Fountain Pen Network che nella prima immagine di questo articolo.
  8. secondo quanto affermato da R. Binder in questo articolo.
  9. in realtà il brevetto era di Henry Herndon Polk ed era stato richiesto fin dal 1931.
  10. almeno secondo quanto citato in questo articolo.