Differenze tra le versioni di "Giti"

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Le penne a marchio [[Giti]] rimasero in produzione fino a tutti gli anni '50, seguendo le evoluzioni stilistiche dei modelli della ditta principale, con clip più semplici e l'adozione di forme ogivali e l'uso del [[caricamento a stantuffo]]. Con il degradare della qualità della produzione [[Tibaldi]] anche queste penne divennero sempre meno interessanti.
 
Le penne a marchio [[Giti]] rimasero in produzione fino a tutti gli anni '50, seguendo le evoluzioni stilistiche dei modelli della ditta principale, con clip più semplici e l'adozione di forme ogivali e l'uso del [[caricamento a stantuffo]]. Con il degradare della qualità della produzione [[Tibaldi]] anche queste penne divennero sempre meno interessanti.
  
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Versione attuale delle 00:06, 25 nov 2020

Giti
Foto marca
Una Giti.

Il marchio Giti nasce negli anni '30 come sottomarca della Tibaldi, dalle iniziali del fondatore Giuseppe Tibaldi, proseguendo una differenziazione della produzione dell'azienda, già presente negli anni '20 con il marchio The GTB Pen London, che commercializzava con questo marchio le sue penne di fascia bassa, caratterizzate comunque da un ottimo rapporto qualità prezzo. E' facile immaginarsi che le ragioni della nascita di questo nuovo marchio siano dovute al cambiamento politico ed all'enfasi nazionalista del regime fascista che avrebbe reso poco praticabile il mantenimento del marchio precedente.

Le prime versioni delle Giti, denominate Giti 939, erano modelli in celluloide con caricamento a pulsante di fondo prodotti in tre misure: grande, media e piccola (da signora), con finiture normalmente in metallo cromato, una, due o tre verette ed una clip a goccia analoga a quella montata sui modelli Infrangibile dello stesso periodo. Essendo una linea economica era possibile scegliere fra pennini in oro, placcati (denominati Similoro) o in acciaio (denominati Durium). A questi si aggiungevano i pennini a spirale in vetro.

Le penne a marchio Giti rimasero in produzione fino a tutti gli anni '50, seguendo le evoluzioni stilistiche dei modelli della ditta principale, con clip più semplici e l'adozione di forme ogivali e l'uso del caricamento a stantuffo. Con il degradare della qualità della produzione Tibaldi anche queste penne divennero sempre meno interessanti.

Riferimenti esterni

  • nessuno, per ora