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L'attenzione agli aspetti della produzione, e l'intento di perseguire una politica di espansione industriale, resteranno sempre una costante nella storia della [[Eversharp|Wahl-Eversharp]], così come la presenza di investimenti tutt'altro che azzeccati, come quello che alla fine ne causò il declino e la fine dell'azienda0. Il primo di questi investimenti sbagliati fu, nel 1922, l'acqisizione di una fabbrica di ebanite per migliorare la produzione della propria linea di penne, questo portò ad alcune delle più belle penne in ebanite mai prodotte, ma si rivelò poco azzeccato, dato che venne fatto proprio alla vigilia del boom delle penne in celluloide.
 
L'attenzione agli aspetti della produzione, e l'intento di perseguire una politica di espansione industriale, resteranno sempre una costante nella storia della [[Eversharp|Wahl-Eversharp]], così come la presenza di investimenti tutt'altro che azzeccati, come quello che alla fine ne causò il declino e la fine dell'azienda0. Il primo di questi investimenti sbagliati fu, nel 1922, l'acqisizione di una fabbrica di ebanite per migliorare la produzione della propria linea di penne, questo portò ad alcune delle più belle penne in ebanite mai prodotte, ma si rivelò poco azzeccato, dato che venne fatto proprio alla vigilia del boom delle penne in celluloide.
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La [[Eversharp]] rimase indietro sul campo dei materiali ed iniziò la produzione di penne in celluloide colorata solo nel 1928 (fra le [[Big Four]] solo la [[Waterman]] fu più lenta ad adottare il nuovo materiale), con l'introduzione dei nuovi colori nella linea [[Personal Point]]. Queste penne, realizzate in stile Art Decò, e con un pennino che poteva essere cambiato, essendo montato a vite, fra ben 14 diverse possibili gradazioni, ebbero un grande successo e alcuni di questi colori, come il Coral, il Lapislazuli o il Brazilian Green restano fra i più belli mai realizzati.  
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La [[Eversharp|Wahl-Eversharp]] rimase indietro sul campo dei materiali ed iniziò la produzione di penne in celluloide colorata solo nel 1928 (fra le [[Big Four]] solo la [[Waterman]] fu più lenta ad adottare il nuovo materiale), con l'introduzione dei nuovi colori nella linea [[Personal Point]]. Queste penne, realizzate in stile Art Decò, e con un pennino che poteva essere cambiato, essendo montato a vite, fra ben 14 diverse possibili gradazioni, ebbero un grande successo e alcuni di questi colori, come il Coral, il Lapislazuli o il Brazilian Green restano fra i più belli mai realizzati.  
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Nel 1930, con il successo delle forme affusolate (il cosiddetto stile ''Stremalined'') introdotto dalla [[Balance]] della [[Sheaffer]] venne lanciato il modello [[Equipoised]], con forma slanciate, ma il vero capolavoro della [[Eversharp]] verrà alla luce nel 1931, la [[Doric]], in celluloide sfaccettata, in puro stile art Decò, che si diceva ispirarsi alle colonne dei templi greci. La nuova penna, una delle più belle mai realizzate, vennero introdotte in cinque colori dai nomi esotici, Kashmir, Morocco, Cathay, Burma e Jed Black.
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Nel 1930, con il successo delle forme affusolate (il cosiddetto stile ''Stremalined'') introdotto dalla [[Balance]] della [[Sheaffer]] venne lanciato il modello [[Equipoised]], con forma slanciate, ma il vero capolavoro della [[Eversharp|Wahl-Eversharp]] verrà alla luce nel 1931, la [[Doric]], in celluloide sfaccettata, in puro stile art Decò, che si diceva ispirarsi alle colonne dei templi greci. La nuova penna, una delle più belle mai realizzate, vennero introdotte in cinque colori dai nomi esotici, Kashmir, Morocco, Cathay, Burma e Jed Black.
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Nello stesso anno la [[Eversharp]] lanciò anche una linea economica, la [[Oxford]], sempre in celluloide, e con pennino d'oro, che pur essendo economiche sono quasi sempre penne di buona fattura e all'epoca avevano un ottimo rapoorto qualità/prezzo. Per buona parte degli anni '30 la produzione della [[Eversharp]] è dominata dalla [[Doric]] e vedrà l'introduzione del pennino gradabile nel 1932, un redesign della penna nel 1935 e l'introduzione dell'''Ink Shut-off'' nel 1936, adottato anche dal nuovo modello [[Coronet]], altro capolavoro dell'Art Decò.
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Nello stesso anno la [[Eversharp|Wahl-Eversharp]] lanciò anche una linea economica, la [[Oxford]], sempre in celluloide, e con pennino d'oro, che pur essendo economiche sono quasi sempre penne di buona fattura e all'epoca avevano un ottimo rapoorto qualità/prezzo. Per buona parte degli anni '30 la produzione della [[Eversharp]] è dominata dalla [[Doric]] e vedrà l'introduzione del pennino gradabile nel 1932, un redesign della penna nel 1935 e l'introduzione dell'''Ink Shut-off'' nel 1936, adottato anche dal nuovo modello [[Coronet]], altro capolavoro dell'Art Decò.
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L'''Ink Shut-off'' fu un'altro degli investimenti poco azzeccati dell'azienda: promosso come un meccanismo che permetteva di bloccare l'afflusso di inchiostro al pennino quando la penna era chiusa (per impedirne l'uscita in caso di depressione, come accadeva nei viaggi aerei allora in forte espansione) era in effetti inefficace, tanto che l'azienda fu forzata a ritirarlo dal mercato dalla Federal Trade Commission.
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L'''Ink Shut-off'' fu un'altro degli investimenti poco azzeccati dell'azienda: promosso come un meccanismo che permetteva di bloccare l'afflusso di inchiostro al pennino quando la penna era chiusa (per impedirne l'uscita in caso di depressione, come accadeva nei viaggi aerei, allora in forte espansione) era in effetti inefficace, tanto che l'azienda fu forzata a ritirarlo dal mercato dalla Federal Trade Commission.
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Nel '37, seguendo di nuovo una innovazione della [[Sheaffer]], vennero introdotti anche dei modelli di [[Doric]]  con corpo trasparente e riempimento a siringa rovesciata (denominato ''Plunger Filler''), lo stesso caricamento venne adottato anche per dei modelli economici, prodotti in versione liscia.
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Nel '37, seguendo di nuovo una innovazione della [[Sheaffer]], vennero introdotti anche dei modelli di [[Doric]]  con corpo trasparente e riempimento a siringa rovesciata (denominato ''Plunger Filler''), lo stesso caricamento venne adottato anche per dei modelli economici, simili alla [[Doric]] ma prodotti in versione liscia. Alla fine degli anni '30, nonostante l'introduzione di altri modelli economici come la [[Pacemaker]] e la [[Airlite]] la
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[[Eversharp|Wahl-Eversharp]] continuò costantemente a perdere quote di mercato.
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Nel 1938 f
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Per questo motivo nel 1940 la compagnia dette vita ad una completa ristrutturazione, ''Wahl Company'' si fuse con la sussidiaria ''Eversharp Inc'' e la conduzione venne affidata Martin Strauss che lancio nel 1941 la nuova linea
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[[Skyline]], di nuovo distinguendosi per la particolarità del design della penna, e per una forte campagna promozionale. La penne ebbe forti vendite, riportanto la [[Eversharp]] ai vertici del mercato, ma questo è stato l'ultimo dei modelli di successo dell'azienda.
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Paradossalmente fu proprio la decisione di investire massicciamente su una innovazione tecnica, quella penna a sfera, ad infliggere un colpo mortale alla compagnia. Nel 1945 la ditta inizia ad interessarsi allo sviluppo della penna a sfera acquisendo i diritti di sfruttamento della penna ''Biro'' dal produttore argentino, la ''Eterpen Co.'' ma prima del lancio della sua ''CA (Capillary Action)'' un'altra ditta la ''Reynold's International Pen Company'' immise sul mercato un'altra penna a sfera. La cosa diede origine ad una furiosa battaglia legale che però non ebbe esiti dato che l'invenzione era già coperta da un brevetto, scaduto, del 1888.
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Nel 1944, nel tentativo di seguire il successo della [[51]] della [[Parjer]] venne introdotta la [[Fifth Avenue]], un modello in plastica e con pennino coperto, che ebbe scarso successo, anche nella sua versione di lusso, il grosso delle vendite restava quello della [[Skyline]] tanto che nel 1946 la linea venne dismessa. Nonostante la compagnia fosse solida, [[Eversharp]] si trovò di nuovo ad affrontare un periodo di declino.
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Paradossalmente fu proprio la decisione di investire massicciamente su una innovazione tecnica all'epoca rivoluzionaria, quella della penna a sfera, ad infliggere un colpo mortale alla [[Eversharp]]. Nel 1945 la ditta inizia ad interessarsi allo sviluppo della penna a sfera acquisendo i diritti di sfruttamento della penna ''Biro'' dal produttore argentino, la ''Eterpen Co.'' ma prima del lancio della sua ''CA (Capillary Action)'' un'altra ditta la ''Reynold's International Pen Company'' immise sul mercato un'altra penna a sfera. La cosa diede origine ad una furiosa battaglia legale che però non ebbe esiti dato che l'invenzione era già coperta da un brevetto, scaduto, del 1888.
    
Nonostante questo la [[Eversharp]] lanciò in grande stile la nuova penna a sfera nel 1946, ottenendo nell'immediato buoni risultati, ma il successo fu breve, si scatenò immediatamente una guerra sui prezzi con i concorrenti, ed inoltre in breve fu evidente che la nuova tecnologia era immatura. La gran parte di queste penne a sfera infatti funzionavano in maniera parziale e la [[Eversharp]] dovette sostenere enormi spese per riprendere indietro penne in garanzia, il che comportò grandi perdite per investimenti effettuati sia per la pesante campagna pubblicitaria che per la creazione degli impianti di produzione della nuova penna.
 
Nonostante questo la [[Eversharp]] lanciò in grande stile la nuova penna a sfera nel 1946, ottenendo nell'immediato buoni risultati, ma il successo fu breve, si scatenò immediatamente una guerra sui prezzi con i concorrenti, ed inoltre in breve fu evidente che la nuova tecnologia era immatura. La gran parte di queste penne a sfera infatti funzionavano in maniera parziale e la [[Eversharp]] dovette sostenere enormi spese per riprendere indietro penne in garanzia, il che comportò grandi perdite per investimenti effettuati sia per la pesante campagna pubblicitaria che per la creazione degli impianti di produzione della nuova penna.