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I nomi della [[Chilton]] e della [[Chilton|Crocker]] rientrano fra quelli delle tante aziende nate nel periodo d'oro della stilografica americana e poi scomparse con le difficoltà incontrate negli anni successivi. La prima venne creata dal figlio del fondatore della seconda, che venne in essa assorbita. Passato il periodo d'oro degli anni '20 la [[Chilton]] come la gran parte degli altri produttori dell'epoca subì pesantemente la grande depressione del '29. Negli anni '30 le vendite peggiorarano e la produzione continuò a ridursi, fino alla definitiva uscita dal mercato nel 1941.  
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La [[Chilton]] e la [[Crocker]] sono due fra le più interessanti delle tante aziende nate nel periodo d'oro della stilografica americana e poi scomparse con le difficoltà incontrate negli anni successivi. La prima venne creata dal figlio del fondatore della seconda, e venne in essa assorbita. Passato il periodo d'oro degli anni '20 la [[Chilton]], come la gran parte degli altri produttori dell'epoca, subì pesantemente la grande depressione del '29. Negli anni '30 le vendite peggiorarono e la produzione continuò a ridursi, fino alla definitiva uscita dal mercato nel 1941.
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Nonostante la grande qualità delle sue penne, senz'altro al pari delle ben più famose [[Waterman]] e [[Parker]], la [[Chilton]] non brillò mai per una particolare attenzione agli aspetti legati alla commercializzazione, la diffusione delle sue penne non uscì mai dagli Stati Uniti, ed a lungo la distribuzione restò locale. Le penne della [[Chilton]] erano belle e funzionali, ma a causa della loro scarsa diffusione non ebbero il successo che meritavano; per questo motivo sono piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti.
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Nonostante la grande qualità delle sue penne, senz'altro al pari delle ben più famose [[Waterman]] e [[Parker]], la [[Chilton]] non brillò mai per una particolare attenzione agli aspetti legati alla commercializzazione; la diffusione delle sue penne non uscì mai dagli Stati Uniti, ed a lungo la distribuzione restò localizzata nel Nord Est del paese. Le penne della [[Chilton]] erano molto belle, funzionali e con grandi doti tecniche e costruttive, ma a causa della loro scarsa diffusione non ebbero il successo che meritavano; per questo motivo sono piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti.{{Infobox_Marca|Chilton}}{{BrandData|Founder=Seth Chilton Crocker|Date=1923|Place=Boston|Country=US|Closing=1941|Fullname=Chilton Pen Company}}
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== Storia == <!--T:3-->
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== Storia ==
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Nel [[1920]] circa ''Seth Sears Crocker'', che aveva fondato la ''[[Crocker]] Pen Company'',  lasciò gli affari e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, ''Seth Chilton Crocker''. Nel [[1923]] ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen Company''. Nel [[1925]]<ref>l'anno è esplicitamente riportato su un catalogo per il modello [[Wing-flow]] del 1937.</ref> lanciò sul mercato il primo modello della nuova ditta, basato su un ingegnoso [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]], evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che in sostanza è un precursore del ''[[touchdown]]'' che la [[Sheaffer]] introdurrà sul mercato solo più di 20 anni dopo.
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Nel 1902 ''Seth Sears Crocker'' fondò a Boston la ''Crocker Pen Company'', in quegli anni le aziende venivano fondate intorno ad una innovazione tecnica, che nel caso della [[Chilton|Crocker]] era un nuovo sistema di riempimento, denominato ''[[blow filler]]'' in quanto basato sulla compressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi soffiando con forza nel corpo della penna da un apposito foro praticato sul fondo.  
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Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della [[Chilton]] è basato sulla compressione effettuata tramite lo scorrimento del fusto esterno della penna su un cilindro metallico interno che racchiude il sacchetto di inchiostro della penna. Il fusto è fornito di un foro sul fondo da tenere chiuso con un dito in fase di compressione, una volta aperto si consente l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento.
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Le penne prodotte dalla [[Chilton|Crocker]] erano di buona qualità, ed il sistema di caricamento funzionale, anche se piuttosto scomodo, per questo ben presto venne sostituito dal cosiddetto ''[[hatchet filler]]'', un caricamento tramite una leva agganciata al fondello della penna, realizzato in questa maniera per aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. ''Seth Crocker'' lasciò gli affari nel 1920, anche se la ditta proseguì la produzione per alcuni anni.
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Il sistema era semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare sacchetti di gomma di dimensioni nettamente superiori rispetto a quelli dei concorrenti, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the ink''. A causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, resa necessaria dalla particolare struttura del sistema di caricamento, la forma delle penne era poco proporzionata per la corrispondente maggior lunghezza del cappuccio.
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Nel 1923 il figlio di ''Seth Sears Crocker'', ''Seth Chilton Crocker'' rientrò sul mercato delle penne stilografiche fondando la  ''Chilton Pen Company'', l'anno successivo lanciò sul mercato il primo modello della nuova ditta, basato su un ingegnoso sistema di riempimento pneumatico, evoluzione del '[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che in sostanza è un precursore del ''touchdown'' che la [[Sheaffer]] introdurrà sul mercato solo più di 20 anni dopo.
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[[File:Chilton-LongIsland-JadeGreen-Capped.jpg|thumb|left|Una [[Chilton]] in celluloide verde giada]]
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Il sistema di riempimento si basava sul fatto di rendere il corpo della penna scorrevole intorno ad un tubo metallico avvitato sul gruppo pennino cui era montato il classico sacchetto di gomma da comprimere. Per eseguire questa azione il fusto esterno della penna poteva scorrere sul fusto interno e la tenuta stagna fra i due era realizzate da un filo incerato posto in coda al cilindro metallico interno. Il fusto esterno della penna aveva, come per il ''[[blow filler]]'' un foro di areazione sul fondo. Il riempimento si otteneva facendo scorrere indietro il corpo della per poi riportarlo in posizione tenendo chiuso con un dito il foro sul fondo. In questo modo la pressione generata sul sacchetto ne causa la compressione, una volta lasciato libero il foro di areazione la successiva espansione del sacchetto causa la suzione dell'inchiostro.  
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Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o fiammata, ma già a partire dal [[1926]] vennero introdotti dei nuovi modelli costruiti in [[celluloide]], nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città.
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Il sistema era semplice, funzionale e robusto, tutto lo spazio compreso nel fusto interno era utilizzabile per il sacchetto (senza necessità di una barra di pressione come per il caricamento a levetta) che permetteva alla [[Chilton]] di avere una autonomia nettamente superiore alle concorrenti. Inoltre questo semplice meccanismo era molto semplice da riparare, basta svitare il fusto interno per sostituire il sacchetto. Inoltre la presenza del foro di areazione permetteva di mantenere bilanciata la pressione interna della penna, così che essa non presentava problemi di perdite o di assenza di inchiostro in caso di variazioni di pressione o temperatura.  
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Alla fine degli anni '20 (il momento esatto del trasferimento è incerto, taluni lo indicano nel [[1926]], altri nel 1929) la [[Chilton]] trasferì gli impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i resti della [[Crocker]]. In questo periodo vennero prodotti nuovi modelli in [[celluloide]] con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato per la compressione, ma un contro-cappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad essere più proporzionate.  
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La semplicità era un punto di forza della [[Chilton]], il fusto esterno non era neanche ancorato al gruppo pennino, dato che questo non era necessario poiché per la precisione meccanica della lavorazione non scorreva durante l'uso. L'unico svantaggio era che per funzionare la penna richiedeva una maggiore lunghezza del gruppo pennino per poter maneggiare la penna una volta ritratto il corpo per il caricamento, che doveva essere effettuato con due mani. Dato che la filettatura per il cappuccio era posta sul fusto esterno della penna, (in modo che questo fosse bloccato quando la penna veniva chiusa), la cosa comportava anche una maggiore lunghezza del cappuccio, e quindi un aspetto poco proporzionato.
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[[File:Chilton-LongIsland-Turquoise-Capped.jpg|thumb|Una [[Chilton]] della produzione di Long Island]]
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Per questo motivo nel 1927 venne creata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui il fusto esterno era ancorato in maniera convenzionale al gruppo pennino, ed al suo posto veniva utilizzato per generare la depressione un secondo tubo metallico posto fra questo ed il fusto interno. Il sistema di depressione era ancorato al fondello della penna che costiuiva un cappuccio cieco, in questo modo era sufficiente svitare il fondello della penna per effettuare il caricamento, che a questo punto poteva essere eseguito anche con una sola mano.
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All'inizio degli anni '30 vennero anche adottate, seguendo lo stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], delle forme affusolate.  I modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni diverse vengono comunemente chiamati ''[[Chilton Long Island|Long Island]]''. Si attribuisce più o meno questo periodo anche la nascita dei modelli cosiddetti [[Chilton Lox-Top|Lox-Top]] per il particolare meccanismo (chiamato appunto [[Lox-Top]]) che impediva che il cappuccio potesse svitarsi quando la penna era inserita nel taschino, cosa che veniva realizzata tramite un piccolo perno, azionato dal fermaglio, che andava a bloccarsi sulla sezione quando questo veniva spostato dalla stoffa della tasca.
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== Cronologia ==
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Fra il 1934 ed il [[1935]] (di nuovo vengono riportate queste due date da fonti diverse, ma assumeremo la seconda, che è riportata in un catalogo del 1937) la [[Chilton]] introdusse quello che è probabilmente il suo capolavoro, il modello [[Wing-flow]]. Il nome della penna derivava dal peculiare pennino, il cui brevetto ({{Cite patent|US|2089449}}) venne richiesto nel [[1935]], dotato di alette ribattute intorno all'alimentatore, così che questo non potesse disallinearsi.
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Nel [[1939]] la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New York. La nuova penna era contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in netto contrasto con l'opulenza della [[Wing-flow]]. La qualità come sempre era impeccabile, ma l'azienda era ormai in crisi e la nuova penna non venne pubblicizzata a sufficienza: le vendite furono scarse (tanto che la penna è molto rara ed oggi ricercatissima dai collezionisti).
!width="15%" | Anno
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!width="85%" | Avvenimenti
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| 1902 || Nascita della [[Chilton|Crocker Pen Company]]
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| 1923 || Nascita della [[Chilton|Chilton Pen Company]]
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| 1924 || Lanciato il primo modello di [[Chilton]] a riempimento pneumatico
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| 1926 || Introduzione di modelli in celluloide
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| 1927 || Introdotto il secondo modello di riempimento pneumatico
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| 1929 || La [[Chilton]] si sposta da Boston a Long Island a New York
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| 1929 || Introdotto il modello ''Long Island''
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| 1935 || Introdotto il modello [[Wingflow]]
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| 1941 || Chiusura della [[Chilton]]
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== Modelli ==
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Nel [[1941]], dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le ''[[Chiltonian]]'', vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiuse i battenti uscendo definitivamente dal mercato.
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{| style="width:90%;" border="1" cellpadding="3"
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<!--T:17-->
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{{ElencoModelli|Chilton}}
!width="35%" | Modello
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{{CronoMarca|Chilton}}
!width="10%" | Anni
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!width="65%" | Dimensioni/Versioni
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| [[Wingflow]] || 1935 || XX, ?
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|}
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==Riferimenti esterni== <!--T:19-->
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* [http://web.archive.org/web/20120405123620/http://www.achaikin.com/chiltons.html] Una storia dell'azienda
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* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=113812] Discussione sulle celluloidi della Chilton
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* [http://sanchezalamopens.blogspot.com/2009/10/hoy-en-dia-las-estilograficas-chilton.html] Un articolo molto dettagliato sulla Chilton
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* [https://web.archive.org/web/20130429200146/http://www.billspens.com/billspens/chilton/chilton.htm] Pagina sulle Chilton del sito di Bill Acker
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* [https://web.archive.org/web/20171216155918/http://www.rickconner.net:80/penspotters/chilton.html] Articolo sulle Chilton
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* [http://web.archive.org/web/20130614040653/http://www.pensandwatches.com/_pages/pen_company_photos/Chilton_pen_company.htm] Pagina sulla Chilton del sito Pen & Watch
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* [https://web.archive.org/web/20180503065101/http://www.chiltonpens.com:80/] Sito con alcune immagini, in gran parte dismesso
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* [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=248] Link ad una discussione, sparito anche dell'Internet Archive
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==Note==
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<references/>
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<!--T:20-->
==Riferimenti esterni==
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{{CategorizeBrand|U.S.A.}}
 
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* http://www.chiltonpens.com/
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* http://www.rickconner.net/penspotters/chilton.html
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* http://www.billspens.com/billspens/chilton/chilton.htm
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* http://www.achaikin.com/chiltons.html
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* http://www.pensandwatches.com/_pages/pen_company_photos/Chilton_pen_company.htm
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[[Category:Marche]]