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Il primo esempio di ''caricamento a capillarità'' (''capillarity filler'' per gli anglosassoni) utilizzato da una penna è stato il modello [[Parker 61|61]] lanciato dalla [[Parker]] nel 1956. Il sistema (un primo brevetto è il {{Cite patent|US|2462929}}) è probabilmente uno dei più originali fra quelli che sono stati creati nel corso della storia della produzione di penne stilografiche, e costituisce forse anche l'ultimo tentativo di realizzare un sistema di riempimento completamente diverso, che non riprendesse in qualche modo gli altri meccanismi adottati nel corso degli anni.
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<noinclude>{{ReferBox|Sistemi di caricamento}}</noinclude>Il primo esempio di ''caricamento a capillarità'' (''capillarity filler'' per gli anglosassoni) utilizzato da una penna è stato il modello [[Parker 61|61]] lanciato dalla [[Parker]] nel 1956. Il sistema (un primo brevetto è il {{Cite patent|US|2462929}}) è probabilmente uno dei più originali fra quelli che sono stati creati nel corso della storia della produzione di penne stilografiche, e costituisce forse anche l'ultimo tentativo di realizzare un sistema di riempimento completamente diverso, che non riprendesse in qualche modo gli altri meccanismi adottati nel corso degli anni.
    
Il sistema prevede infatti che il caricamento avvenga semplicemente svitando il corpo in plastica che protegge il serbatoio ed immergendo la parte finale di questo (corrispondente al fondo della penna) nella boccetta di inchiostro. L'effetto della capillarità farà affluire l'inchiostro all'interno del serbatoio caricando così la penna senza necessità di compiere un qualunque tipo di azione meccanica. La [[Parker 61|61]] venne così promossa come ''the pen that fills itself'' (la penna che si riempie da sola).  
 
Il sistema prevede infatti che il caricamento avvenga semplicemente svitando il corpo in plastica che protegge il serbatoio ed immergendo la parte finale di questo (corrispondente al fondo della penna) nella boccetta di inchiostro. L'effetto della capillarità farà affluire l'inchiostro all'interno del serbatoio caricando così la penna senza necessità di compiere un qualunque tipo di azione meccanica. La [[Parker 61|61]] venne così promossa come ''the pen that fills itself'' (la penna che si riempie da sola).