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La [[Aurora]] è uno dei più importanti e prestigiosi produttori italiani di stilografiche ed è anche una delle più antiche aziende italiane ad operare in questo campo. Fra gli innumerevoli piccoli costruttori di penne stilografiche nati agli inizi del secolo, la [[Aurora]] ha saputo primeggiare per qualità della produzione ed iniziativa industriale, diventando una grande azienda capace di contendere alla rivale [[OMAS]] il titolo di principale produttore italiano.  
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La ''Aurora'' è uno dei più importanti e prestigiosi produttori italiani di stilografiche ed è anche una delle più antiche aziende italiane ad operare in questo campo. Fra gli innumerevoli piccoli costruttori di penne stilografiche nati agli inizi del secolo, la ''Aurora'' ha saputo primeggiare per qualità della produzione ed iniziativa industriale, diventando una grande azienda capace di contendere alla rivale [[OMAS]] il titolo di principale produttore italiano.  
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La ditta venne fondata nel 1919 a Torino da ''Isaia Levi'', ed ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente nella produzione di strumenti di scrittura. La produzione si è sempre contraddistinta per la grande qualità, e anche se l'azienda non ha realizzato invenzioni tecniche rivoluzionarie, le sue penne si sono sempre distinte per originalità ed innovazione sul piano dello stile e per questo restano fra le più apprezzate e ricercate dai collezionisti.{{Infobox_Marca|Aurora}}{{BrandData|Founder=Isaia Levi|Date=1919|Place=Torino|Country=IT|Fullname=Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora}}
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La ditta venne fondata nel [[1919]] a Torino da ''Isaia Levi'', ed ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente nella produzione di strumenti di scrittura. La produzione si è sempre contraddistinta per la grande qualità, e anche se l'azienda non ha realizzato invenzioni tecniche rivoluzionarie, le sue penne si sono sempre distinte per originalità ed innovazione sul piano dello stile e per questo restano fra le più apprezzate e ricercate dai collezionisti.{{Infobox_Marca|Aurora}}{{BrandData|Founder=Isaia Levi|Date=1919|Place=Torino|Country=IT|Fullname=Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora}}
 
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== Storia == <!--T:3-->
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Nel [[1937]] venne introdotto il modello [[Superna]] dotato di una variazione del meccanismo a [[levetta di fondo]], in cui la levetta era dotata di una pallina sulla estremità esterna e montata verticalmente all'interno di una struttura semisferica in alluminio posta sul fondo della penna. Il caricamento veniva effettuato rimuovendo il fondello che copriva la levetta ed azionando la stessa tramite la pallina.  
 
Nel [[1937]] venne introdotto il modello [[Superna]] dotato di una variazione del meccanismo a [[levetta di fondo]], in cui la levetta era dotata di una pallina sulla estremità esterna e montata verticalmente all'interno di una struttura semisferica in alluminio posta sul fondo della penna. Il caricamento veniva effettuato rimuovendo il fondello che copriva la levetta ed azionando la stessa tramite la pallina.  
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Sempre nel [[1937]] l'azienda, fino allora rimasta direttamente nella proprietà di Isaia Levi come ditta individuale, venne trasformata in società anonima, per questo venne fondata una nuova società per azioni, la [[Sapem]] (acronimo di ''Società anonima penne e matite'') cui viene conferita la proprietà della ''Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora''.
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Sempre nel [[1937]]<ref>l'anno viene indicato in [http://www.impreseneltempo-torino.it/index.php/imprese-nel-tempo/biografie-impresa/aurora/aurora-saprem questa ricostruzione] della storia aziendale pubblicata dalla CCIA di Torino, che abbiamo preso come riferimento per i dati riguardanti l'assetto proprietario dell'azienda.</ref> l'azienda, fino allora rimasta direttamente nella proprietà di Isaia Levi come ditta individuale, venne trasformata in società anonima, per questo venne fondata una nuova società per azioni, la [[Sapem]] (acronimo di ''Società anonima penne e matite'') cui viene conferita la proprietà della ''Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora''.
    
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Nel [[1938]], seguendo la tendenza introdotta con il lancio della [[Vacumatic]] di penne trasparenti in grado di visualizzare il livello di inchiostro, la [[Aurora]] introdusse il modello [[Optima]], realizzato in celluloide trasparente e con caricamento a [[siringa rovesciata]], che restò in produzione fino ai primi anni '40. Un altro modello dello stesso anno è la [[Topolino]] una semplice penna con caricamento a [[pulsante di fondo]], riportante una incisione del personaggio della Disney, ed orientata al mercato giovanile, seguita a breve dalla [[Topolino|Biancaneve]]. Sono da citare poi, dello stesso periodo, il modello [[Iridia]] e la serie [[Aurora ML|ML]] una linea di penne prodotte, almeno ufficialmente, per gli ufficiali delle forze armate, la cui datazione è senz'altro precedente.  
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Nel [[1938]], seguendo la tendenza introdotta con il lancio della [[Vacumatic]] di penne trasparenti in grado di visualizzare il livello di inchiostro, la [[Aurora]] introdusse il modello [[Optima]], realizzato in celluloide trasparente e con caricamento a [[siringa rovesciata]], che restò in produzione fino ai primi anni '40. Un altro modello dello stesso anno è la [[Topolino]] una semplice penna con caricamento a [[pulsante di fondo]], riportante una incisione del personaggio della Disney, ed orientata al mercato giovanile, seguita a breve dalla [[Topolino|Biancaneve]]. Sono da citare poi, dello stesso periodo, il modello [[Aurora Iridia|Iridia]] e la serie [[Aurora ML|ML]] una linea di penne prodotte, almeno ufficialmente, per gli ufficiali delle forze armate, la cui datazione è senz'altro precedente.  
    
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La [[Aurora 88|88]] era dotata di un [[caricamento a stantuffo]] molto avanzato, con una filettatura differenziale, la penna era realizzata con un cappuccio metallico (in metallo placcato oro o di una lega di nickel e argento chiamata ''[[Nikargenta]]'') con innesto ad incastro. Il corpo era in celluloide con una sezione trasparente, mentre il fondello era in ebanite. La penna era tecnologicamente e qualitativamente molto più avanzata di una [[Parker 51|51]], la sola parte realizzata a stampo era la guaina del pennino, dotato a sua volta di un sistema di alimentazione sofisticato che consentiva un afflusso regolare dell'inchiostro.
 
La [[Aurora 88|88]] era dotata di un [[caricamento a stantuffo]] molto avanzato, con una filettatura differenziale, la penna era realizzata con un cappuccio metallico (in metallo placcato oro o di una lega di nickel e argento chiamata ''[[Nikargenta]]'') con innesto ad incastro. Il corpo era in celluloide con una sezione trasparente, mentre il fondello era in ebanite. La penna era tecnologicamente e qualitativamente molto più avanzata di una [[Parker 51|51]], la sola parte realizzata a stampo era la guaina del pennino, dotato a sua volta di un sistema di alimentazione sofisticato che consentiva un afflusso regolare dell'inchiostro.
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Nel [[1948]] la [[Sapem]] passa sotto la guida di Giovanni Enriques (entrato due anni prima nel consiglio di amministrazione, e azionista di maggioranza nel 1947), nipote di Isaia Levi, che ne diventa amministratore delegato. E' lui l'artefice del rilancio dell'azienda, che in quello stesso anno recupera in parte la ragione sociale originale, diventando la Aurora Società per Azioni.  
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Nel [[1948]] la [[Sapem]] passa sotto la guida di Giovanni Enriques, nipote di Isaia Levi; questi era entrato tre anni prima nel consiglio di amministrazione, ed era diventato azionista di maggioranza a fine 1946, dopo un aumento di capitale; nel 1948 assume anche la carica di amministratore delegato. E' lui l'artefice del rilancio dell'azienda, che in quello stesso anno recupera in parte la ragione sociale originale, diventando la Aurora Società per Azioni.  
    
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