Storia

All'inizio degli anni '40 (assumeremo come data indicativa il 1941), seguendo le tendenze di mercato che volevano penne trasparenti in grado di mostrare il livello di inchiostro, la Nettuno introdusse sul mercato il nuovo modello Docet dotato di caricamento a stantuffo e corpo trasparente. Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1950, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.

Caratteristiche tecniche

Sul piano tecnico la Docet non presenta nessuna particolare innovazione rispetto alla analoga produzione coeva, ma resta una penna di elevata qualità costruttiva. La clip è fissata con montaggio ad anello dalla testina del cappuccio. Il cappuccio è con chiusura a vite con filettatura sul fusto.

Materiali

Le penne di questa seria vennero realizzate in celluloide, le finiture (clip e veretta) erano in metallo laminato in oro ed il pennino in oro a 14 carati. La sezione nei modelli senza finestra di visualizzazione dell'inchiostro, e l'alimentatore erano in ebanite.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie vennero realizzate con il caricamento a stantuffo azionato da un fondello ogivale bloccato con una spinetta. In alcune varianti del modello il sistema presenta una ampia finestra trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro nella parte terminale del fusto.

Versioni

La Docet segue gli stilemi classici delle forme ogivali ed affusolate, affermatisi in Italia piuttosto tardi rispetto agli altri paesi. La penna è dotata di una clip con montaggio ad anello e con terminazione a spatola, simile a quella dei modelli flat top. Il cappuccio è decorato con una veretta singola abbastanza sottile (circa 1mm).

Sono note due varianti, con e senza finestra di visualizzazione dell'inchiostro. Nelle versioni senza finestra la testina del cappuccio e la sezione della penna erano sono neri, mentre corpo e cappuccio sono in celluloide colorata. Nelle versioni con finestra testina e sezione sono in celluloide dello stesso colore di corpo e cappuccio.

Colori

La penna venne prodotta in celluloide marmorizzata nei colori verde, marrone, grigio oltre che in versione completamente nera.

Pennini

I pennini erano in oro a 14 carati, marchiati Nettuno con la scritta in caratteri corsivi disposti ad arco sopra la sigla"A.C.V." in stampatello, acronimo di Ada Corazza Vecchietti, cui segue l'indicazione della caratura nella forma "14Kt".

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
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Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1941 l'azienda introduce le Nettuno Docet (data indicativa, si fa riferimento all'inizio degli anni '40)

Riferimenti esterni

  • [1] Presentazione di una Docet marrone
  • [2] Presentazione di una Docet verde

Note

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.