Ancora

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Although not famous as Aurora and Omas, Ancora is one of the most important brands in the Italian fountain pen history. While the brand did not created relevant technical inventions, nor distinguished itself for design originality and innovation, often producing models clearly inspired by those of the most famous brands, the pens that Ancora produced were excellent, and remarkable for the quality of their celluloid, proposed in beautiful and original colors.

The company was between the most relevant Italian brands up to '50s, but as it was for all the other fountain pen manufacturers, she underwent the crisis due to the advent of the ballpoint pen that caused its gradual decline until the final closure in 1975. Like it happened for other historical companies, the brand Ancora was reused starting from 1988 for the production of modern fountain pens.

Ancora
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According to A. Lambrou and others Ancora was founded in 1909 by Giuseppe Zanini,[1] in Sesto Calende, on the shores of the Lake Maggiore. It is not known from what source Lambrou infers such a date, but the official website of the company although whitout indicating any source,[2] talks about the beginning of his activities in 1919, consistent with what is indicated by many others. There are also some invoces from 1941 showing the claim Casa fondata nel 1902, but this probably refers to the begininng of Zanini commercial activities, not to Ancora foundation.

Ancora initial history is quite clouded, we know for sure that Zanini began its activities in the field of writing articles in Bologna, where apparently he was in contact with Armando Simoni (founder of OMAS) and where there are traces of his activities dating back to 1918.[3] In 1920 he founded with a partner, Clerici, a company named Fabbrica e Commercio di Penne Stilografiche e Raffinati Oggetti per Arti Grafiche.[4] The production of these early years was not yet clearly identified by the trademark Ancora. The official website of the actual trademark holder reports the purchase of a stationery shop in Bologna and the beginning of the production of fountain pens in 1919.

The collaboration with Clerici continued until 1924, when Zanini founded his personal company, with the name Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte.[5] In 1925, the activity thus far hosted in Zanini own house, was moved to Sesto Calende. In 1938 the production was moved to Arona, where new plants were created.[6] After the death of the founder, the son Alfredo took over the management, up until 1975 when the company was closed.

File:1950-Ancora.jpg
Pubblicità della Lusso degli anni '50.

Purtroppo la datazione dei modelli prodotti dalla Ancora è estremamente incerta e approssimata, dato che non esistono quasi cataloghi e listini. La produzione iniziale era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico caricamento di sicurezza, costruite sia in ebanite cesellata che, per i modelli di maggior pregio, con rivestimenti in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome Ancora in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu, che veniva usata anche sui modelli in ebanite.

Fin dagli anni '20 alle rientranti marcate Ancora venne affiancata la sottomarca Rapid, rimasta in produzione fino circa gli anni '40. La sottomarca era associata esclusivamente alle penne rientranti realizzate con rivestimenti in metalli preziosi, marcate col nome Rapid e le lettere "G. Z." all'interno di un rombo sul cappuccio; il pennino era marchiato Ancora oppure Warranted con una incisione di un'ancora e le iniziali "G.Z.". In questa linea, in particolar modo negli anni '30, sono state prodotte alcune delle lavorazioni overlay più raffinate ed eleganti dell'epoca.

Intorno al 1930 vennero prodotti i primi modelli in celluloide, chiaramente ispirati alla Duofold della Parker, con le estremità in ebanite nera, la clip a pallina ed il caricamento a pulsante di fondo. Questi modelli vennero prodotti in due dimensioni in celluloide marmorizzata o nero o in tinta unita. Ad essi seguirono modelli con le estremità leggermente affusolate, prodotti anche in celluloide a colori vivaci, ad oggi molto rari ed estremamente ricercati dai collezionisti.

Una Ancora tipo Duofold

Nei primi anni '30 venne poi introdotto come modello di punta dell'azienda l'Ancora Duplex, con caricamento a levetta, prodotta in quattro diverse dimensioni: da signora, media, grande e oversize. La clip era a rotellina (analoga a quella usata nei primi modelli delle Doric), ed il cappuccio presentava tre verette, a queste si aggiungevano altre tre verette decorative, la prima posta in testa al cappuccio, e le altre due sul corpo, in corrispondenza al cappuccio e sul fondo dello stesso. Tutte le finiture erano placcate oro, e le penne montavano un pennino marcato Ancora a 14 carati. Del modello esistono anche delle versioni alternative, con caricamento pulsante di fondo, fermaglio a pallina, una sola veretta e colorazioni particolari della celluloide prodotte solo in tre misure, tutte però riportano il logo dell'ancora e la dicitura Ancora Duplex marchiata sul corpo della penna.

Alla fine degli anni '30 vennero introdotti due nuovi modelli alta qualità, denominati rispettivamente Da-Ma e Maxima. Entrambi vennero realizzati in diversi colori ed anche in una bellissima celluloide laminata trasparente, simile a quella della Vacumatic. Le penne vennero dotato di un innovativo sistema di caricamento a siringa rovesciata, con una clip a ruzzolina dorata e tre verette sul cappuccio. La differenza fra i due modelli era che la Maxima era tonda, mentre la Da-Ma faccettata, come una Doric (o come una Extra), ed era disponibile in quattro dimensioni contro le due della Maxima. Della Da-Ma venne prodotta anche una versione con caricamento a levetta, inoltre la penna era dotata di un bellissimo pennino bicolore che riproduceva il logo dell'ancora.

Lanciata da una vasta campagna pubblicitaria la Da-Ma riscosse un buon successo commerciale, ma il sistema di caricamento, per quanto innovativo, risultò essere molto fragile dal punto di vista meccanico; molte penne dovettero tornare in fabbrica dove il sistema di caricamento venne modificato in un pulsante di fondo, perdendo così la trasparenza del corpo penna.

Nello stesso periodo vennero prodotte anche altri modelli in celluloide con il più semplice caricamento a levetta o a pulsante di fondo, di prezzo più basso rispetto alla Da-Ma, ma sempre di alta qualità, con tre verrete sul cappuccio ed una clip terminante con una punta con tre piegature a forma di zampa di felino. Non è nota una denominazione specifica per questi modelli, che venivano prodotti con finiture dorate o cromate, queste ultime (in produzione dalla fine degli anni '30 ai primi degli anni '40) erano associate ai pennini in acciaio, realizzati in una lega denominata Zanio.

Pubblicità della Lusso degli anni '50.
Una Lusso.

Nel dopoguerra venne introdotto il modello Lusso, nella particolare forma a siluro, ripresa anche dalla clip, che veniva decorata con il logo dell'ancora in un ovale smaltato. Il modello venne prodotto in quattro misure, e realizzato in celluloide anellata trasparente in una gran varietà di colori. Alcuni modelli vennero realizzati con cappuccio in metallo laminato oro e corpo in celluloide laminata. Vennero anche prodotte delle versioni con caricamento a levetta in una grande varietà di celluloide marmorizzata e venata di diversi colori.

A fianco della linea Lusso vennero prodotte anche penne di fascia inferiore, sempre in celluloide marmorizzata, venata o anellata, ma dotate di caricamento a levetta. Prodotte in tre misure si trattava di penne di forma meno affusolata con un fermaglio diritto ed una sola veretta sul cappuccio. Continuarono inoltre ad essere prodotte anche penne in celluloide di forme più convenzionali e clip sagomata, fornite anche con caricamento a stantuffo e a pulsante di fondo.

Alla fine degli anni '40 anche la Ancora, cercando di inseguire il successo della Parker 51 introdusse un modello a pennino coperto, denominato Calamus, realizzato con caricamento a stantuffo, e prodotto in quattro dimensioni e quattro diversi colori a tinta unita: nero, grigio, bordeaux e blu. La penna venne prodotta in due versioni, con pennino totalmente coperto o parzialmente coperto. I cappucci erano in metallo placcato oro con una incastonatura in celluloide sulla testa, mentre sul corpo era riportata l'incisione del nome del modello. I modelli iniziali riportano anche il logo ancora smaltato sulla clip.

Della Ancora sono note due sottomarche, la prima, come già accennato, è la Rapid che venne usata solo per i modelli safety rivestiti in metalli preziosi, la seconda è la Goliarda con cui l'azienda marcava la produzione dedicata al mercato studentesco, in questo caso si tratta in genere di penne poco costose, ma comunque eleganti e di buona costruzione, prodotte fin dagli anni '20. Queste penne venivano sempre marchiate con il nome Goliarda, le prime penne a caricamento di sicurezza presentavano solo la dicitura Goliarda - Marchio Depositato senza nessun riferimento ad Ancora, i modelli successivi avevano la scritta Goliarda riportata sopra il logo dell'ancora.

Negli anni successivi l'azienda, come tutti gli altri costruttori di penne stilografiche, subì un progressivo declino dovuto alla crisi creata dall'introduzione della penna a sfera, ma continuò a produrre modelli in plastica ad iniezione con caricamento a stantuffo di buona qualità, non raggiunse mai comunque il successo dei suoi anni d'oro e nel 1975 venne definitivamente chiusa, anche se oggi il marchio è stato riportato in attività per la produzione di penne moderne.

Template:CronoMarche |- | 1919 || Giuseppe Zanini acquista un negozio a Bologna ed inizia la produzione di stilografiche |- | 1920 || Giuseppe Zanini fonda la Fabbrica e Commercio di Penne Stilografiche e Raffinati Oggetti per Arti Grafiche |- | 1924 || Nascita della Ancora come Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte |- | 1925 || La produzione viene portata a Sesto Calende |- | 1927~ || (data indicativa[7]) Nascita della sottomarca Rapid |- | 1930~ || (data indicativa[7]) Inizio della produzione in celluloide |- | 1932~ || (data indicativa[7]) Introdotto il modello Duplex |- | 1938~ || (data indicativa[8]) Introdotti i modelli Da-Ma e Maxima |- | 1938 || La produzione viene portata ad Arona |- | 1945~ || (data indicativa[7]) Introdotto il modello Lusso |- | 1949~ || (data indicativa[7]) Introdotto il modello Calamus |- | 1975 || Ancora chiude definitivamente i battenti |- |}

Template:LegendaModelli |- | Duplex || 1932 ? || ? |- | Da-Ma || 1938~|| ? |- | Maxima || 1938~ || ? |- | Lusso || 1945 ? || ? |- | Calamus || 1949 ? || ? |- |}

Note

  1. there is some uncertainty also about the surname of the founder, because there are documents reporting both the Zanini and the Zannini names, but no convincing explanation of the appearance of an extra "n".
  2. the company's website is not very reliable, there is a big error in the Zanini birth date, badly transcribed in 1897 when the birth certificate posted on the website shows the correct date of 1879, and after that it talks about a production of pens called... Aurora.
  3. in the Letizia Jacopini book La storia della stilografica in Italia 1900-1950 is published a report of start of activities for the Arti Grafiche - Giuseppe Zanini dated February 22, 1918.
  4. meaning Factory and commerce of fountain pens and fine objects for graphic arts.
  5. meaning Factory for fountain pens, prints and art reprints.
  6. both dates where reported by Letizia Jacopini in his book as result of a search in the Bologna Chamber of Commerce documents.
  7. 7,0 7,1 7,2 7,3 7,4 le date relative alle introduzioni di modelli e caratteristiche sono puramente indicative, l'anno usato è una indicazione approssimata e fa riferimento ad un intervallo (con valori che possono essere maggiori o minori fino a due anni rispetto a quanto indicato).
  8. limite superiore per la data di introduzione, a causa della presenza del modello Da-Ma in questa pubblicità del 1938.

Riferimenti esterni