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Dalle sue origini l'azienda operò sempre nel campo dei materiali per scrittura, con pennini e cannucce ed altri articoli di cancelleria, mentre la produzione di stilografiche vere e proprie iniziò soltanto dopo la prima guerra mondiale, (anche se c'è chi riporta la data del 1916) con la realizzazione di vari modelli: la [[Regulier]] con caricamento a contagocce, la [[Sureté]] con caricamento [[safety]]  e la [[Automatique]] con [[caricamento a levetta]], identificate rispettivamente dalla lettere "R", "S" e "A" prima del numero del modello.
 
Dalle sue origini l'azienda operò sempre nel campo dei materiali per scrittura, con pennini e cannucce ed altri articoli di cancelleria, mentre la produzione di stilografiche vere e proprie iniziò soltanto dopo la prima guerra mondiale, (anche se c'è chi riporta la data del 1916) con la realizzazione di vari modelli: la [[Regulier]] con caricamento a contagocce, la [[Sureté]] con caricamento [[safety]]  e la [[Automatique]] con [[caricamento a levetta]], identificate rispettivamente dalla lettere "R", "S" e "A" prima del numero del modello.
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All'inizio degli anni '30 la [[Mallat]] introdusse la celluloide producendo sia modelli con [[caricamento a levetta]] che a [[pulsante di fondo|pulsante]], con forme affusolate ed estremità a forma conica. Sono del 1930 la serie [[Mallat 120|120]] con [[caricamento a levetta]] destinata alle signore e prodotta in celluloide dai colori iridescenti e la serie [[Mallat 130|130]]. Le serie [[Mallat 150|150]] e la [[Integral]] del 1936 erano invece con [[caricamento a pulsante]], caratterizzate dall'attenzione a fornire una elevata capacità in termini di inchiostro contenuto, secondo la tendenza dell'epoca del mercato francese.  
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All'inizio degli anni '30 la [[Mallat]] introdusse la celluloide producendo sia modelli con [[caricamento a levetta]] che a [[pulsante di fondo|pulsante]], con forme affusolate ed estremità a forma conica. Sono del 1930 la serie [[Mallat 120|120]] con [[caricamento a levetta]] destinata alle signore e prodotta in celluloide dai colori iridescenti e la serie [[Mallat 130|130]]. Le serie [[Mallat 150|150]] e la [[Integral]] del 1936 erano invece con [[caricamento a pulsante]], caratterizzate dall'attenzione a fornire una elevata capacità in termini di inchiostro contenuto, secondo la tendenza dell'epoca del mercato francese.  
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Passate le difficoltà della guerra, la [[Mallat]] fu una delle prime aziende a rendersi conto della potenzialità della [[Materiali|resina plastica]] ad iniezione ed iniziò a spostare la produzione dalla celluloide a quest'ultima. Nel 1943 venne introdotta la serie [[Plexigraf]] in plastica, sempre con [[caricamento a pulsante]], seguita l'anno successivo dalla [[Plexigraf|Junior Plexigraf]] per il mercato studentesco e le donne. Il modello verrà prodotto per tutti gli anni '40 in diverse versioni, a partire dalla [[Plexigraf|14]] del 1943, a cui si affiancarono modelli coma la [[Plexigraf|225]] e la [[Plexigraf|315]], sempre realizzati in plastica nera a parte la serie [[Plexigraf|Plexicolor]] del 1946.
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Passate le difficoltà della guerra, la [[Mallat]] fu una delle prime aziende a rendersi conto della potenzialità della [[Materiali|resina plastica]] ad iniezione ed iniziò a spostare la produzione dalla celluloide a quest'ultima. Nel 1943 venne introdotta la serie [[Plexigraf]] in plastica, sempre con [[caricamento a pulsante]], seguita l'anno successivo dalla [[Plexigraf|Junior Plexigraf]] per il mercato studentesco e le donne. Il modello verrà prodotto per tutti gli anni '40 in diverse versioni, a partire dalla [[Plexigraf|14]] del 1943, a cui si affiancarono modelli coma la [[Plexigraf|225]] e la [[Plexigraf|315]], sempre realizzati in plastica nera a parte la serie [[Plexigraf|Plexicolor]] del 1946.
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Alla fine degli anni '40, con l'affermarsi della moda della tendenza a mostrare la quantità di inchiostro rimasta venne prodotto un modello con [[caricamento a stantuffo]], la [[Mallat 310|310]]. Negli anni '50 l'azienda centrò la sua pubblicità sui personaggi di Malatin e del cane Whisky (cercando di emulare il successo di Tintin) ed introdusse nuovi modelli, come [[Leda]], [[Ambassador]] o [[Commodore]], con cappucci ad incastro, in genere in metallo cromato o placcato oro, realizzati inizialmente con caricamento a [[pulsante di fondo]] ed in seguito convertiti al [[caricamento a fisarmonica]].
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Alla fine degli anni '40, con l'affermarsi della moda della tendenza a mostrare la quantità di inchiostro rimasta venne prodotto un modello con [[caricamento a stantuffo]], la [[Mallat 310|310]]. Negli anni '50 l'azienda centrò la sua pubblicità sui personaggi di Malatin e del cane Whisky (cercando di emulare il successo di Tintin) ed introdusse nuovi modelli, come [[Leda]], [[Ambassador]] o [[Commodore]], con cappucci ad incastro, in genere in metallo cromato o placcato oro, realizzati inizialmente con caricamento a [[pulsante di fondo]] ed in seguito convertiti al [[caricamento a fisarmonica]].
    
La produzione specializzata di penne stilografiche venne chiusa definitivamente negli anni '60, poco dopo l'acquisizione della [[Edacoto]]. L'azienda restò però presente in maniera significativa sul mercato degli articoli da scrittura, per il quale vennero anche prodotte delle insignificanti stilografiche a cartuccia di fascia economica. A metà degli anni '90 venne acquistita da una multinazionale operante nel campo della cancelleria ed il marchio è ormai scomparso.
 
La produzione specializzata di penne stilografiche venne chiusa definitivamente negli anni '60, poco dopo l'acquisizione della [[Edacoto]]. L'azienda restò però presente in maniera significativa sul mercato degli articoli da scrittura, per il quale vennero anche prodotte delle insignificanti stilografiche a cartuccia di fascia economica. A metà degli anni '90 venne acquistita da una multinazionale operante nel campo della cancelleria ed il marchio è ormai scomparso.
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| 1943 || introdotto il modello [[Plexigraf]]
 
| 1943 || introdotto il modello [[Plexigraf]]
 
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| 1916 || inizia la produzione di stilografiche
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| 1946 || introdotto il modello [[Plexicolor]]
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