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Il tempo di ammollo è il più importante delle tre variabili e dipende dalla situazione. Se la penna è rimasta ferma e si deve rimediare ad una incrostazione o ad un intasamento è solitamente molto lungo, infatti l'inchiostro, soprattutto quando si secca e resta in quello stato per molto tempo, non è facilmente solubile. In questo caso però più che di manutenzione si tratta di ripristino, e come detto per queste problematiche si rimanda alla pagina sulla [[pulizia del sistema di alimentazione]].  
 
Il tempo di ammollo è il più importante delle tre variabili e dipende dalla situazione. Se la penna è rimasta ferma e si deve rimediare ad una incrostazione o ad un intasamento è solitamente molto lungo, infatti l'inchiostro, soprattutto quando si secca e resta in quello stato per molto tempo, non è facilmente solubile. In questo caso però più che di manutenzione si tratta di ripristino, e come detto per queste problematiche si rimanda alla pagina sulla [[pulizia del sistema di alimentazione]].  
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Se invece si vuole semplicemente fare un lavaggio un po' più approfondito può bastare un ammollo fino a che la penna non disperde più inchiostro nell'acqua. In generale non è necessario immergere l'intera penna, basta la punta, o, nel caso sia facilmente smontabile, come per una penna con [[caricamento a cartuccia]], l'intera sezione; immergere l'intera penna, oltre che essere inutile nella gran parte dei casi, può risultare fatale se la penna è in [[galalite]], con risultati disastrosi come [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=384540#p384540 questo].  
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Se invece si vuole semplicemente fare un lavaggio un po' più approfondito può bastare un ammollo fino a che la penna non disperde più inchiostro nell'acqua. In generale non è necessario immergere l'intera penna, basta la punta, o, nel caso sia facilmente smontabile, come per una penna con [[caricamento a cartuccia]], l'intera sezione; immergere l'intera penna, oltre che essere inutile nella gran parte dei casi, può risultare fatale se la penna è una vecchia penna in [[galalite]], con risultati disastrosi come [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=384540#p384540 questo].  
    
Una volta immersa la parte da lavare è opportuno cambiare periodicamente l'acqua, diciamo un paio di volte al giorno. Di nuovo non conviene farsi prendere dalla frenesia e prosciugare l'acquedotto cambiando l'acqua non appena si nota un po' di diffusione d'inchiostro. La presenza di inchiostro già sciolto non varia significativamente la velocità di scioglimento di quello mancante, di certo non in maniera sufficiente a recuperare il tempo perso nel togliere e rimettere l'acqua.  
 
Una volta immersa la parte da lavare è opportuno cambiare periodicamente l'acqua, diciamo un paio di volte al giorno. Di nuovo non conviene farsi prendere dalla frenesia e prosciugare l'acquedotto cambiando l'acqua non appena si nota un po' di diffusione d'inchiostro. La presenza di inchiostro già sciolto non varia significativamente la velocità di scioglimento di quello mancante, di certo non in maniera sufficiente a recuperare il tempo perso nel togliere e rimettere l'acqua.  
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Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua quella consigliata è quella ambiente, ma anche se si usa acqua tiepida (fino a 30-40 °C) non si dovrebbero presentare problemi di deformazioni con i vari materiali. Resta comunque da considerare il fatto che, a meno di non avere una vasca termica termostata, anche se inizialmente tiepida l'acqua tenderà inevitabilmente a portarsi alla temperatura ambiente in tempi relativamente brevi. Per questo motivo si consiglia l'uso di acqua a temperatura ambiente in tutti quei casi in cui si debba tenere la penna a bagno per periodi di tempo superiori alla decina di minuti.
 
Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua quella consigliata è quella ambiente, ma anche se si usa acqua tiepida (fino a 30-40 °C) non si dovrebbero presentare problemi di deformazioni con i vari materiali. Resta comunque da considerare il fatto che, a meno di non avere una vasca termica termostata, anche se inizialmente tiepida l'acqua tenderà inevitabilmente a portarsi alla temperatura ambiente in tempi relativamente brevi. Per questo motivo si consiglia l'uso di acqua a temperatura ambiente in tutti quei casi in cui si debba tenere la penna a bagno per periodi di tempo superiori alla decina di minuti.
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Il punto più controverso resta quello sugli eventuali detersivi da utilizzare. A qualcuno sembra impossibile ottenere una vera pulizia se non aggiunge un qualche tipo di detergente al lavaggio. Si deve però tenere conto che i tensioattivi in genere servono a rimuovere i grassi, e l'inchiostro stilografico non è fatto di grassi. Infatti gli inchiostri stilografici sono normalmente delle soluzioni, il che significa che i relativi pigmenti sono "solubili" in acqua. Non è affatto detto che lo siano altrettanto, o di più, in sapone, alcool, varechina o ammoniaca, tutte sostanze che potrebbero invece essere aggressive sul materiale della penna.
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Il punto più controverso resta quello sugli eventuali detersivi da utilizzare. A qualcuno sembra impossibile ottenere una vera pulizia se non aggiunge un qualche tipo di detergente al lavaggio. Si deve però tenere conto che i tensioattivi in genere servono a rimuovere i grassi, e l'inchiostro stilografico non è fatto di grassi. Infatti gli inchiostri stilografici sono normalmente delle soluzioni, il che significa che i relativi pigmenti sono "solubili" in acqua. Non è affatto detto che lo siano altrettanto, o di più, in sapone, alcool (che invece rischia di sciogliere la penna), varechina o ammoniaca, tutte sostanze che potrebbero invece essere aggressive sul materiale della penna (l'alcol lo è sempre).
    
Conoscendo il tipo di resina plastica della vostra stilografica potete cercare (per esempio in rete) una tabella di compatibilità del materiale rispetto alle altre sostanze, e provare ad utilizzarle. Ma per la manutenzione ordinaria non ci risultano evidenze significative di una maggiore pulizia con l'uso di detersivi di varia natura, per cui l'uso della sola acqua resta comunque l'opzione più sicura e potrà al massimo (nel caso davvero un detergente possa essere più efficace) richiedere un po' più di tempo.
 
Conoscendo il tipo di resina plastica della vostra stilografica potete cercare (per esempio in rete) una tabella di compatibilità del materiale rispetto alle altre sostanze, e provare ad utilizzarle. Ma per la manutenzione ordinaria non ci risultano evidenze significative di una maggiore pulizia con l'uso di detersivi di varia natura, per cui l'uso della sola acqua resta comunque l'opzione più sicura e potrà al massimo (nel caso davvero un detergente possa essere più efficace) richiedere un po' più di tempo.