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Nel 1934 la [[Pelikan]] iniziò ad abbinare alle sue penne una matita meccanica, la ''Auch Pelikan'', contraddistinta dai numeri ''200'' per la versione normale e ''210'' per la più rara versione corta.  A questo stesso anno<ref>anche se [http://www.penexchange.de/english/klassiker/toledo. altrove] si riporta il 1931.</ref>viene fatto risalire quello che viene considerato uno dei capolavori della azienda, il modello [[Pelikan 100|111T]], noto come ''Toledo'', caratterizzato da una banda in acciaio<ref>e non argento, come riporta qualcuno, ingannato forse dal materiale usato dai modelli recenti.</ref> inciso a mano con il logo ed altri motivi moreschi, e placcato in oro secondo lo stile delle incisioni praticate a Toledo, da cui deriva il nome della penna.  
 
Nel 1934 la [[Pelikan]] iniziò ad abbinare alle sue penne una matita meccanica, la ''Auch Pelikan'', contraddistinta dai numeri ''200'' per la versione normale e ''210'' per la più rara versione corta.  A questo stesso anno<ref>anche se [http://www.penexchange.de/english/klassiker/toledo. altrove] si riporta il 1931.</ref>viene fatto risalire quello che viene considerato uno dei capolavori della azienda, il modello [[Pelikan 100|111T]], noto come ''Toledo'', caratterizzato da una banda in acciaio<ref>e non argento, come riporta qualcuno, ingannato forse dal materiale usato dai modelli recenti.</ref> inciso a mano con il logo ed altri motivi moreschi, e placcato in oro secondo lo stile delle incisioni praticate a Toledo, da cui deriva il nome della penna.  
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In questi anni i materiali subirono diversi cambiamenti, con una progressiva conversione dall'ebanite alla celluloide, prima per i cappucci, poi per il corpo ed infine anche per parti del meccanismo, ed in particolare per il fondello, che nel 1936 divenne liscio, dando origine a quella che alcuno chiamano la [[100|100C]]. Lo stesso anno il modello [[Rappen]] venne sostituito dalla [[Ibis 130]]
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In questi anni i materiali subirono diversi cambiamenti, con una progressiva conversione dall'ebanite alla celluloide, prima per i cappucci, poi per il corpo ed infine anche per parti del meccanismo, ed in particolare per il fondello, che nel 1936 divenne liscio, dando origine a quella che alcuni chiamano la [[100|100C]]. Lo stesso anno il modello [[Rappen]] venne sostituito dalla [[Ibis 130]].
    
Il 1937 vide la nascita della [[Pelikan 100N]],<ref>c'è chi riporta il 1938, in cui pare la penna sia stata lanciata sul mercato tedesco, ma la data corretta per l'introduzione sul mercato internazionale dovrebbe essere, secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman nel libro ''Pelikan Schreibgeräte 1929-2004'', vedi [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c211becf70d7be67c8b792ecb6d8a459&showtopic=59368].</ref> una completa ristilizzazione della [[100]]. La nuova penna aveva un fondello affusolato e corpo e cappuccio di maggiori dimensioni. La testa del cappuccio portava un nuovo marchio più stilizzato, e la penna era realizzata quasi totalmente in celluloide, anche se i primi modelli possono essere trovati con parti in ebanite e con il vecchio logo. La vecchia [[100]] comunque restò in produzione fino alla interruzione totale della produzione a causa della guerra avvenuta nel 1944.
 
Il 1937 vide la nascita della [[Pelikan 100N]],<ref>c'è chi riporta il 1938, in cui pare la penna sia stata lanciata sul mercato tedesco, ma la data corretta per l'introduzione sul mercato internazionale dovrebbe essere, secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman nel libro ''Pelikan Schreibgeräte 1929-2004'', vedi [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c211becf70d7be67c8b792ecb6d8a459&showtopic=59368].</ref> una completa ristilizzazione della [[100]]. La nuova penna aveva un fondello affusolato e corpo e cappuccio di maggiori dimensioni. La testa del cappuccio portava un nuovo marchio più stilizzato, e la penna era realizzata quasi totalmente in celluloide, anche se i primi modelli possono essere trovati con parti in ebanite e con il vecchio logo. La vecchia [[100]] comunque restò in produzione fino alla interruzione totale della produzione a causa della guerra avvenuta nel 1944.
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[[Image:Pelikan-400-1952.jpg|thumb|Pubblicità della [[Pelikan]] del 1952.]]
 
[[Image:Pelikan-400-1952.jpg|thumb|Pubblicità della [[Pelikan]] del 1952.]]
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Nel 1950 la [[Pelikan]] effettuò una completa revisione di tutti i modelli, introducendo un altro capolavoro, la [[400]]. Benché il modello fosse completamente nuovo sul piano stilistico, la parte tecnica riprendeva il progetto classico delle precedenti penne, con il [[caricamento a stantuffo]], un serbatoio trasparente coperto da una fascia decorativa (stavolta in celluloide striata) e la ''[[washer clip|clip a rondella]]'' bloccata da una testa realizzata stavolta in metallo dorato, ma con un inserto in celluloide con inciso il logo dell'azienda. La penna, con la nuova clip a forma di becco di pellicano ed le striature verticali del corpo divenne uno dei simboli dello stile modernista del dopoguerra, ottenendo un enorme successo.  
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Nel 1950 la [[Pelikan]] effettuò una completa revisione di tutti i modelli, introducendo un altro capolavoro, la [[400]]. Benché il modello fosse completamente nuovo sul piano stilistico, la parte tecnica riprendeva il progetto classico delle precedenti penne, con il [[caricamento a stantuffo]], un serbatoio trasparente coperto da una fascia decorativa (stavolta in celluloide striata) e la ''[[washer clip|clip a rondella]]'' bloccata da una testina realizzata in metallo dorato, ma con un inserto in celluloide con inciso il logo dell'azienda. La penna, con la nuova clip a forma di becco di pellicano e le striature verticali del corpo divenne uno dei simboli dello stile modernista del dopoguerra, ottenendo un enorme successo.  
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La [[400]] venne realizzata in diversi colori, i principali dei quali sono lo striato verde e lo striato nero e lo striato grigio (con cappuccio, fondello e sezione neri) e lo striato tartaruga (con cappuccio, fondello e sezione marroni). A questi si aggiunge un più raro striato verde con cappuccio, sezione e fondello verde scuro. Di questi di gran lunga il più comune è il verde e nero, che riprende la tradizionale combinazione di colori che contraddistingue la [[Pelikan]] almeno quanto il suo logo. Sono noti poi altri colori, per lo più per cappuccio e fondello, ma anche per la sommità del cappuccio che reca il logo.
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La [[400]] venne realizzata in diversi colori, i principali dei quali sono lo striato verde, lo striato nero e lo striato grigio con cappuccio, fondello e sezione neri e lo striato tartaruga con cappuccio, fondello e sezione marroni. A questi si aggiunge anche un più raro striato verde con cappuccio, sezione e fondello color verde scuro. Di questi colori di gran lunga il più comune è il verde e nero, che riprende la tradizionale combinazione di colori che contraddistingue la [[Pelikan]] almeno quanto il suo logo. Sono noti poi altri colori, per lo più per cappuccio e fondello, ma anche per la sommità del cappuccio che reca il logo.
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Insieme alla [[400]] vennero inoltre introdotte delle versioni di lusso, come la [[400|500]] con il cappuccio in metallo placcato oro, la [[400|520]] con cappuccio e corpo placcato oro, la [[400|600]] con il cappuccio in oro e la [[400|700]] completamente in oro.  
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Insieme alla [[400]] vennero introdotte anche delle versioni di lusso della stessa penna, come la [[400|500]] con il cappuccio in metallo placcato oro, la [[400|520]] con cappuccio e corpo placcato oro, la [[400|600]] con il cappuccio in oro e la [[400|700]] completamente in oro.  
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Nel 1953 la [[Ibis]] venne sostituita da un nuovo modello economico denominato [[Pelikan 140|140]], di forme più affusolata e dimensioni leggermente inferiori, con la stessa clip della [[400]]. La penna venne prodotta sia nel tradizionale verde striato e nero in celluloide, che in una serie di versioni in resina plastica a tinta unita, le più comuni delle quali sono il nero ed il verde scuro. A queste si aggiungono il rosso bordeaux, il grigio scuro e il blu scuro ed altre versioni molto rare con cappuccio tartaruga o madreperla.
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Nel 1953 la [[Ibis]] venne sostituita da un nuovo modello economico denominato [[Pelikan 140|140]], di forma più affusolata e dimensioni leggermente inferiori, con la stessa clip della [[400]]. La penna venne prodotta sia in celluloide nel tradizionale striato verde e nero, che in una serie di versioni in resina plastica a tinta unita, le più comuni delle quali sono il nero ed il verde scuro. A queste si aggiungono il rosso bordeaux, il grigio scuro e il blu scuro ed altre versioni molto rare con cappuccio tartaruga o madreperla.
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Alla fine del 1955 la [[400]] subì una leggera ristilizzazione, la penna venne leggermente allungata ed il fondello reso più affusolato, dando vita al modello [[400|400N]], o colori e le varianti di lusso ([[400|500N]], [[400|520N]], [[400|600N]] e [[400|700N]]) restarono comunque gli stessi.<ref>di nuovo per questa data e per quella dell'introduzione della [[400|400NN]]si fa riferimento a quanto riportato da Dittmer e Lehman nel libro ''Pelikan Schreibgeräte 1929-2004'', vedi anche [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c211becf70d7be67c8b792ecb6d8a459&showtopic=59368].</ref> Lo stesso anno venne introdotto anche il modello per studenti [[120]], una versione meno rifinita della [[140]] con pennino in acciaio nelle sole misure F, B e M e prodotta esclusivamente in plastica verde con cappuccio e fondello neri.  
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Alla fine del 1955 la [[400]] subì una leggera ristilizzazione, la penna venne leggermente allungata ed il fondello reso più affusolato, dando vita al modello [[400|400N]], i colori e le varianti di lusso ([[400|500N]], [[400|520N]], [[400|600N]] e [[400|700N]]) restarono comunque gli stessi.<ref>di nuovo per questa data e per quella dell'introduzione della [[400|400NN]]si fa riferimento a quanto riportato da Dittmer e Lehman nel libro ''Pelikan Schreibgeräte 1929-2004'', vedi anche [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c211becf70d7be67c8b792ecb6d8a459&showtopic=59368].</ref> Lo stesso anno venne introdotto anche il modello per studenti [[120]], una versione meno rifinita della [[140]] con pennino in acciaio nelle sole misure F, B e M e prodotta esclusivamente in plastica verde con cappuccio e fondello neri.  
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Nel 1956, dopo poco neanche un anno, la [[400|400N]] subì un ulteriore aggiornamento e la [[Pelikan]] introdusse la nuova [[400|400NN]], il corpo era sempre lo stesso la penna diventò più lunga e più snella, con una forma affusolata simile a quella della [[140]] per cappuccio e fondello (il fondello è sostanzialmente identico). La clip inoltre diventò un blocco unico con la testa del cappuccio. Anche in questo caso oltre al modello base vennero aggiornate anche le versioni di lusso ([[400|500NN]], [[400|520NN]], [[400|600NN]] e [[400|700NN]]).
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Nel 1956, dopo poco neanche un anno, la [[400|400N]] subì un ulteriore aggiornamento e la [[Pelikan]] introdusse la nuova [[400|400NN]], il corpo era sempre lo stesso ma la penna diventò più lunga e più snella, con una forma affusolata simile a quella della [[140]] per cappuccio e fondello (il fondello è sostanzialmente identico). La clip inoltre diventò un blocco unico con la testa del cappuccio. Anche in questo caso oltre al modello base vennero aggiornate anche le versioni di lusso ([[400|500NN]], [[400|520NN]], [[400|600NN]] e [[400|700NN]]).
    
Alla fine degli anni '50 la diffusione delle penne a sfera iniziò a pesare sul mercato, insieme alle nuove tendenze stilistiche lanciate dalla [[Parker]] con la [[51]], la risposta della [[Pelikan]] fu la [[P1]] introdotta nel 1957, un modello realizzato in plastica a stampo molto simile nelle forme alla [[61]] ma con [[caricamento a stantuffo]] ed oblò trasparenti sul corpo per la visualizzazione dell'inchiostro. La penna però non ebbe in gran successo e venne ritirata dopo pochi anni. Nel 1960 (o 1959) venne introdotto il modello [[Pelikano]], una penna per studenti con cappuccio in metallo leggero (chiamato ''Silvexa'') e con pennino coperto o semicoperto in acciaio e corpo blu o rosso.
 
Alla fine degli anni '50 la diffusione delle penne a sfera iniziò a pesare sul mercato, insieme alle nuove tendenze stilistiche lanciate dalla [[Parker]] con la [[51]], la risposta della [[Pelikan]] fu la [[P1]] introdotta nel 1957, un modello realizzato in plastica a stampo molto simile nelle forme alla [[61]] ma con [[caricamento a stantuffo]] ed oblò trasparenti sul corpo per la visualizzazione dell'inchiostro. La penna però non ebbe in gran successo e venne ritirata dopo pochi anni. Nel 1960 (o 1959) venne introdotto il modello [[Pelikano]], una penna per studenti con cappuccio in metallo leggero (chiamato ''Silvexa'') e con pennino coperto o semicoperto in acciaio e corpo blu o rosso.

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