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Nel dopoguerra la qualità della produzione iniziò a diminuire, e seguendo al solito lo stile in voga in quel periodo, adottato da tutti i produttori, vennero introdotti modelli affusolati di forma ogivale, ed oltre ai tradizionali [[caricamento a levetta]] e a [[pulsante di fondo]] venne utilizzato anche il nuovo [[caricamento a stantuffo]]. Vennero inoltre prodotte penne economiche con pennini in acciaio dorato.  
 
Nel dopoguerra la qualità della produzione iniziò a diminuire, e seguendo al solito lo stile in voga in quel periodo, adottato da tutti i produttori, vennero introdotti modelli affusolati di forma ogivale, ed oltre ai tradizionali [[caricamento a levetta]] e a [[pulsante di fondo]] venne utilizzato anche il nuovo [[caricamento a stantuffo]]. Vennero inoltre prodotte penne economiche con pennini in acciaio dorato.  
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L'azienda rimase in attività fino al [[1954]],<ref>l'azienda venne messa in liquidazione in data 1954-07-14, come risulta da [[:File:1954-08-CronacheEconomiche-n140-p93.jpg|questo estratto]] di ''Cronache Economiche"''. periodico della Camera di Commercio di Torino.</ref> quando per gli effetti della crisi della stilografica fu costretta a chiudere la produzione. Il marchio venne ceduto nel [[1955]] alla [[Pagliero]], azienda del distretto di [[Settimo Torinese]] che proseguì la produzione almeno fino agli inizi degli anni '60.<ref>uno di questi modelli, datato 1962, è mostrato in [https://web.archive.org/web/20060514223432/http://www.tryphon.it/pens/photo.htm questa pagina].</ref>
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L'azienda rimase in attività fino al [[1954]],<ref>l'azienda venne messa in liquidazione in data 1954-07-14, come risulta da [[:File:1954-08-CronacheEconomiche-n140-p93.jpg|questo estratto]] di ''"Cronache Economiche"'', periodico della Camera di Commercio di Torino.</ref> quando per gli effetti della crisi della stilografica fu costretta a chiudere la produzione. Il marchio venne ceduto nel [[1955]] alla [[Pagliero]], azienda del distretto di [[Settimo Torinese]] che proseguì la produzione almeno fino agli inizi degli anni '60.<ref>uno di questi modelli, datato 1962, è mostrato in [https://web.archive.org/web/20060514223432/http://www.tryphon.it/pens/photo.htm questa pagina].</ref> L'azienda originale, la ''"FRATELLI PECCO s.n.c."'', cessò definitivamente le attività il 17 luglio del [[1955]] come risulta da [[:File:1955-10-CronacheEconomiche-n154-p109.jpg|questo estratto]] da ''"Cronache Economiche"'', periodico della Camera di Commercio di Torino.
    
Nonostante sia uno dei produttori fra i più antichi in Italia, ed abbia realizzato dei prodotti di ottima qualità, la [[Stilus]] non gode di grande fama in ambito collezionistico, e viene spesso ignorata e sottovalutata rispetto ad altri marchi che risultano più famosi pur non avendo una storia altrettanto antica ed una produzione altrettanto valida.
 
Nonostante sia uno dei produttori fra i più antichi in Italia, ed abbia realizzato dei prodotti di ottima qualità, la [[Stilus]] non gode di grande fama in ambito collezionistico, e viene spesso ignorata e sottovalutata rispetto ad altri marchi che risultano più famosi pur non avendo una storia altrettanto antica ed una produzione altrettanto valida.
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