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{{DISPLAYTITLE:Williamson Pen Co. - Williamson Torino}}
 
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The ''Williamson'' brand has a very interesting story, and is considered among the most important Italian manufacturer between the wars. But the original company was not Italian but American and active from the end of 1800s. The Italian company seems instead to be born initially as import activities of the pens produced in the United States, achieving a success that survived the closure of the original company.
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Il marchio ''Williamson'' ha una storia molto interessante, e viene considerato fra i più interessanti nella produzione italiana fra le due guerre. Ma l'azienda originale non era italiana, ma americana, ed attiva fin dalla fine del 1800. L'azienda italiana pare invece nascere inizialmente come attività di importazione delle penne prodotte negli Stati Uniti, ottenendo un successo che sopravvisse alla chiusura dell'azienda originale.
    
The ''Williamson-Torino'' fountain pens stands out for an high quality production (especially for their ringed celluloid) and are among the most interesting pens produced by Italian second tier companies. The production seems to be continued until the 50's.{{Infobox_Brand|Williamson}}{{BrandData|Founder=George H. Williamson|Date=1899|Place=Janesville|Country=US|Closing=1951}}
 
The ''Williamson-Torino'' fountain pens stands out for an high quality production (especially for their ringed celluloid) and are among the most interesting pens produced by Italian second tier companies. The production seems to be continued until the 50's.{{Infobox_Brand|Williamson}}{{BrandData|Founder=George H. Williamson|Date=1899|Place=Janesville|Country=US|Closing=1951}}
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[[Image:1939-08-Williamson.jpg|thumb|left|A [[Williamson]] 1939 advertising]]
 
[[Image:1939-08-Williamson.jpg|thumb|left|A [[Williamson]] 1939 advertising]]
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La storia della ''Williamson-Torino'' origina invece intorno al [[1906]], quando ''Riccardo Amisani'' iniziò ad importare le penna dell'azienda americana e a distribuirle in Italia. In quel periodo infatti non esistevano ancora produttori italiani in grado di rivaleggiare ad armi pari con i produttori americani o inglesi. Le penne erano comunque di buona qualità ed ottennero un discreto successo, che spinse Amisani ad iniziare una produzione locale di parti di ricambio. Di questa prima fase in Italia erano commercializzate sia penne a levetta che [[rientranti]] simili ai corrispondenti modelli americani, che in una fase successiva, delle [[flat top]] in celluloide chiaramente ispirate alla [[Duofold]]. Su queste penne viene riportato la stampigliatura del brevetto n. 4497, recante anche la data (su una rientrante) del 1912-01-27.
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The story of the ''Williason-Torino'' starts instead around [[1906]], indicative date, when ''Riccardo Amisani'' began importing [[Williamson]] pens from the U.S. and distribute them in Italy. At that time it did not still exist an Italian producers that could compete on equal terms with American and British producers. The  [[Williamson]] pens were good quality and enjoyed quite a good success, which prompted Amisani to start a local production of spare parts. From this first period in Italy were distributed [[lever filler]] and [[safety]] pens very similar to the corresponding American models; in a second time there was a production of [[flat top]] in celluloid, clearly inspired by [[Duofold]]. These pens have the imprint for a N. 4497 patent, with the date (found on a [[safety]]) of 1912-01-27.
    
Sfortunatamente l'azienda americana, che all'inizio del secolo aveva ottenuto dei buoni risultati anche negli Stati Uniti, non seppe reggere la pressione della concorrenza dei suoi vicini, ed iniziò un progressivo declino che la portò verso la chiusura, avvenuta all'inizio degli anni '30. Nel frattempo però l'industria italiana della penna si era sviluppata ed in particolare proprio nel distretto di [[Settimo Torinese]], cosa che portò Amisani, che fin dal 1921 aveva registrato il marchio ({{Marchio|20926}}) a suo nome, a dar vita ad una produzione indipendente sotto il nome di ''"Società Anonima Penne a Serbatoio Williamson"'', società fondata nei primi anni '30 con sede in Via Pr. Amedeo, 12 a Torino. Nella registrazione del marchio esiste un riferimento al trasferimento dello stesso ad una ''"Soc. An. Penne a Serbatoio"'' avvenuto nell'agosto del 1934, che pone un limite superiore alla nascita della nuova azienda.  
 
Sfortunatamente l'azienda americana, che all'inizio del secolo aveva ottenuto dei buoni risultati anche negli Stati Uniti, non seppe reggere la pressione della concorrenza dei suoi vicini, ed iniziò un progressivo declino che la portò verso la chiusura, avvenuta all'inizio degli anni '30. Nel frattempo però l'industria italiana della penna si era sviluppata ed in particolare proprio nel distretto di [[Settimo Torinese]], cosa che portò Amisani, che fin dal 1921 aveva registrato il marchio ({{Marchio|20926}}) a suo nome, a dar vita ad una produzione indipendente sotto il nome di ''"Società Anonima Penne a Serbatoio Williamson"'', società fondata nei primi anni '30 con sede in Via Pr. Amedeo, 12 a Torino. Nella registrazione del marchio esiste un riferimento al trasferimento dello stesso ad una ''"Soc. An. Penne a Serbatoio"'' avvenuto nell'agosto del 1934, che pone un limite superiore alla nascita della nuova azienda.  

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