Waterman 45x

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Storia

 
Pubblicità del 1929

Nel 1917 la Waterman riorganizzò tutta la sua produzione introducendo un nuovo sistema di numerazione per identificare tutti i suoi modelli. Con questo nuovo sistema tutte le penne prodotte dall'azienda venivano contraddistinte tramite un numero,[1] usualmente di tre cifre. Dopo quelle realizzate semplicemente in ebanite i modelli più diffusi e significativi sono probabilmente quelli rivestiti in argento massiccio identificati dalla cifra 4 nella colonna delle centinaia, e con caricamento a levetta, identificato dalla cifra 5 nella colonna delle decine, a cui perciò erano assegnati numeri nella forma 45x. Dato che la misura più venduta per i pennini era la numero 2, fra le penne di questa serie il modello più comune era la Waterman 452, a cui si affiancano poi le misure maggiori.

Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.

Caratteristiche tecniche

Le penne di questa serie non hanno caratteristiche tecniche particolari, ma come per tutta la produzione della Waterman di questo periodo sono della migliore qualità, in particolare per la scorrevolezza dei pennini e l'ottima regolazione del flusso di inchiostro. Il fermaglio è il classico Clip-cap con montaggio a rivettatura, il cappuccio è con chiusura a vite.

Materiali

Le penne di questa serie erano realizzate in ebanite con rivestimenti in argento massiccio, in diverse lavorazioni. Il fermaglio era realizzato nello stesso materiale del corpo. I pennini erano prevalentemente in oro a 14 carati (con pennini in oro a 18 carati nella produzione francese).

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie erano caratterizzate dal caricamento a levetta, realizzato nella particolare versione della Waterman che prevede che tutto il meccanismo della levetta sia mantenuto all'interno di una intelaiatura metallica che viene bloccato sulla fessura laterale tramite delle linguette (brevetto nº US-1180946). Uno dei vantaggi vantati da questa variante è la possibilità, tramite piccole sporgenze dell'intelaiatura che fanno da incastri, di mantenere la levetta in posizione di riposo con maggiore sicurezza.

Versioni

A parte le diverse dimensioni corrispondenti alle diverse misure del pennino (dalla 2 alla 8) la penna venne prodotta anche in delle versioni più sottili contraddistinte dall'ulteriore suffisso "½" (note al momento solo per la misura due del pennino, quindi con numerazione 452½) o anche in delle versioni corte, contraddistinte dall'uso dell'ulteriore suffisso "V". Esistono poi delle varianti di rivestimento, caratterizzate dalla completa copertura del fondo del fusto della penna, denominate Long End Covered, caratterizzate dall'ulteriore sigla "LEC".

La produzione americana era contraddistinta da un numero ridotto di tipologie del rivestimento, realizzato sia con incisioni che con lavorazioni a galleria, comune anche alle versioni con rivestimento in o laminate della serie 55x ed anche, molto più rare, ad alcune rientranti della serie 44x. Queste varianti non comportano una variazione della numerazione stampigliata sul fondello, ma sono indicate con alcuni codici nelle pubblicità ed in qualche catalogo, secondo quanto indicato nella tabella seguente.

Nome Codice Esempio Descrizione
Gothic ?? serie di incisioni a quadrettatura regolare frammezzate da strisce vuote
Smooth ?? versione liscia senza incisioni
Moderne TX[2] lavorazione a galleria con finestrelle longitudinali (detto anche Night and day?)
Sheraton ?? a raggruppamenti di strisce longitudinali
Hand engraved vine ?? incisione a sbalzo di motivi floreali
Pansy panel ?? incisione di linee longitudinali inframmezzate da motivi floreali
Bamboo ?? lavorazione a galleria con finestre romboidali ed incisioni (detta anche Wastebasket)
Floral ? ?? lavorazione a galleria con finestre a foglia e incisioni
Oriental ? ?? incisioni a motivi floreali dentro riquadri svasati di grande dimensione
Scroll ? ?? liscia con cartiglio delimitato da un motivo inciso a sbalzo

Di queste penne esistono anche delle varianti di produzione francese, in cui vennero usati tipologie di rivestimento diverse, indicate (nelle pubblicità e nei cataloghi) da una lettera (o dalla combinazione di due lettere) come illustrato nella tabella successiva. La numerazione principale resta la stessa per il significato di centinaia, decine e unità, e per l'uso dei suffissi "½" e "V" (quest'ultimo da non confondere con le lettere usate per identificare i rivestimenti) ma con una eccezione: le penne completamente rivestite anche sul fondo (equivalenti delle Long End Covered americane) non hanno la stampigliatura "LEC" e sono indicate invece (vedi ad esempio questa pubblicità) con il raddoppio della cifra (nel caso 4) delle centinaia, sono noti pertanto modelli indicati con numerazioni come 4454, 4452½, ecc.

Nome Codice Esempio Descrizione
Fileté et uni FA[3] alternanza fra liste lisce longitudinali e liste rigate longitudinalmente
Ajouré J[4] lavorazione a galleria con finestrelle longitudinali, detto anche Night and day
Fileté et grain d'orge FC[5] alternanza fra liste lisce longitudinali e liste a chicco d'orzo
Côtes droites B[6] a raggruppamenti di coste bombate longitudinali
X X[7] fondo a righe longitudinali con strisce oblique incrociate a X
D? D[8] pannelli longitudinali a righe sottili inframezzati da cinque quadratini lisci posti a X
CA CA[9] alternanza fra liste rigate longitudinalmente e liste a chicco d'orzo
Losange ? L[10] lavorazione a galleria con strisce oblique incrociate a losanga
F ? F[11] rivestimento a liste lisce longitudinali
M ? M[12] rivestimento con un motivo ad anelli di catena squadrati
Coquille d'œuf ? O[13] rivestimento laccato con un motivo Art Déco a piccoli frammenti chiari

Colori

La versione più comune è quella realizzata in ebanite nera, ma esistono, anche se molto più rare, versioni in ebanite rossa. Non è chiaro se esistono versioni in ebanite mottled.

Pennini

I pennini vennero prodotti nelle misure corrispondenti ai vari modelli, ed in particolare i più comuni sono il #2, #4, #5, #6 e #8. Sono noti ma molto rari i #0, #1, e #3, praticamente introvabile il #7 (non è chiaro se ci siano esemplari esistenti). I pennini erano realizzati in oro a 14 carati e con foro di areazione a forma di cuore. Le versioni più antiche riportano la stampigliatura "WATERMAN'S", "IDEAL", "NEW YORK" su tre righe con "WATERMAN'S" e "NEW YORK" arcuati, a sovrastare il numero della dimensione. Nel 1923[14] le stampigliature "IDEAL" e "NEW YORK" vennero progressivamente sostituite rispettivamente da "REG. US" e "PAT. OFF." (come abbreviazione di Registered with the United States Patent Office).

Oltre alle versioni ordinarie, di cui purtroppo non è nota una elencazione precisa di dimensione della punta e caratteristiche specifiche, venivano prodotte alcune versioni speciali, disponibili con un sovrapprezzo. In due diversi cataloghi presenti nell'archivio della PCA (Pen Collector of America) del 1919 e del 1925 vengono riportati gli stessi, identificati da una dicitura che veniva stampigliata in alto, sopra le precedenti.

Nel catalogo del 1919 vengono indicati, con un sovrapprezzo di 1$ per gli ultimi due e di 0.5$ per Accounting, Manifold e Ball point:

  • "STENOGRAPHERS" (disponibile per tutte le misure)
  • "BOOKEEPERS" (disponibile per tutte le misure)
  • "FALCON" (disponibile solo per il #4)
  • "ACCOUNTING" (disponibile per le misure da #2 a #6)
  • "MANIFOLD" (disponibile per le misure da #2 a #6)
  • "TURNED-UP POINT" (disponibile per le misure da #2 a #6)
  • "MUSIC" (disponibile per le misure da #2 a #6)
  • "RULING" (disponibile solo per il #4),

Nel catalogo del 1925 vengono indicati, con un sovrapprezzo di 1$ per gli ultimi quattro e di 0.5$ per Falcon, Accounting, Manifold, Ball point e Extra Broad Stub:

  • "STENOGRAPHERS" (disponibile per tutte le misure)
  • "BOOKEEPERS" (disponibile per tutte le misure)
  • "FALCON" (disponibile solo per il #4, con alimentatore speciale)
  • "ACCOUNTING" (disponibile per tutte le misure)
  • "MANIFOLD" (disponibile per tutte le misure)
  • "BALL POINT" (disponibile per tutte le misure)
  • "EXTRA BROAD STUB" (disponibile per tutte le misure)
  • "MUSIC" (disponibile solo per il #4)
  • "RULING" (disponibile solo per il #4)
  • "SPECIAL BROAD STUB"' (disponibile solo per #4, #5, #6, #8)
  • "DUO POINT" (disponibile solo per il #4)

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
452½V 9.6 cm Lunghezze: 13.0 cm fusto. Diametri: 10 mm fusto e 11 mm cappuccio.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1917 l'azienda introduce il nuovo sistema di numerazione
1923 l'azienda introduce l'ebanite screziata in color rosso/nero woodgrain
1926 l'azienda introduce l'ebanite rosso/nera rippled in colorazione ondulata
1927 l'azienda introduce la classificazione dei pennini con il codice a colori
1930 la Ditta Rag. D. Capra subentra a Carlo Drisaldi come agente italiano della Waterman[15]
1937 l'azienda immette sul mercato francese come concessionaria Waterman dei modelli con caricamento a cartuccia di vetro[16]
1938 l'azienda introduce con la filiale francese JiF l'inchiostro azzurro "Blue des Mers du Sud"

Riferimenti esterni

  • [1] Elenco dei motivi dei rivestimenti sul sito di David Nishimura
  • [2] Profilo delle Waterman 5x sul sito di Richard Binder

Note

  1. si tenga presente però che questa è la numerazione adottata negli Stati Uniti e stampigliata sui fondelli, negli altri paesi vennero usati, in cataloghi e pubblicità, anche numeri diversi, come si può riscontrare in alcune pubblicità francesi.
  2. vedi la numerazione usata in questa pubblicità.
  3. presente fin da un catalogo del 1915 (reperibile nell'archivio della PCA) ed illustrato in questa pubblicità nella prima penna a sinistra.
  4. presente fin da un catalogo del 1915 (reperibile nell'archivio della PCA) ed illustrato in questa pubblicità per la seconda penna da sinistra.
  5. presente fin da un catalogo del 1915 (reperibile nell'archivio della PCA) ed illustrato in questa pubblicità per la terza penna da sinistra.
  6. presente fin da un catalogo del 1915 (reperibile nell'archivio della PCA) ed illustrato in questa pubblicità per l'ultima penna a destra.
  7. vedi la seconda penna a sinistra in questa pubblicità.
  8. vedi la quarta penna piccola del gruppo al centro in questa pubblicità.
  9. vedi la penultima penna a destra in questa pubblicità.
  10. presente fin da un catalogo del 1915 (reperibile nell'archivio della PCA) ed illustrato nella seconda penna piccola del gruppo al centro in questa pubblicità.
  11. vedi la prima penna a sinistra in questa pubblicità.
  12. vedi l'ultima penna a destra in questa pubblicità.
  13. vedi l'ultima penna a destra in questa pubblicità.
  14. come riportato da Giorgio (utente forum Musicus) in questa dettagliatissima recensione dove viene riportata anche l'immagine tratta da Hati Trust, la prima occorrenza di questa numerazione era presente a pagina 17 del volume XCIII, No. 9 di The American Stationer, datata 1923-09-01.
  15. la data è desunta dal cambio di denominazione avvenuto sulle pubblicità mensili dell'Illustrazione Italiana a metà settembre 1930.
  16. in questa pagina David Nishimura indica il 1936, ma le pubblicità più antiche note sono del 1937, ed in questa compare fra le novità.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.