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La '''Waterman''' è tutt'oggi uno dei maggiori produttori di penne stilografiche.  La ditta venne fondata nel 1883 a New York City da ''Lewis Edson Waterman'',  ed è uno dei pochi produttori storici che è sopravvissuto,
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anche se in maniera indiretta, fino ai nostri giorni.  Attualmente la compagnia opera con il nome di '''Waterman S.A.''' ed è di proprietà della [http://en.wikipedia.org/wiki/Sanford_%28writing_products%29 Sanford], una divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid] che possiede anche la [[Parker]].
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[[Image:Waterman pen.jpg|thumb|Fabbrica della [[Waterman]] a Manhattan]]
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La ''Waterman'' è tutt'oggi uno dei maggiori produttori di penne stilografiche.  La ditta venne fondata nel [[1883]] a New York City da ''Lewis Edson Waterman'', ed è uno dei pochi produttori storici che è sopravvissuto, anche se in maniera indiretta, fino ai nostri giorni.  Attualmente la compagnia opera con il nome di ''Waterman S.A.'' ed è di proprietà della [http://en.wikipedia.org/wiki/Sanford_%28writing_products%29 Sanford], una divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid] che possiede anche la [[Parker]].
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Se si escludono i primi anni di vita, la [[Waterman]] ha sempre mantenuto un approccio molto conservativo, che la ha vista privilegiare la tradizione nei confronti dell'innovazione sia per quanto riguarda lo stile che la
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Se si escludono i primi anni di vita, la ''Waterman'' ha sempre mantenuto un approccio molto conservativo, che la ha vista privilegiare la tradizione nei confronti dell'innovazione sia per quanto riguarda lo stile che la tecnologia, pur mantenendo sempre una qualità di altissimo livello. Però, anche a causa di questo approccio tradizionalista, dopo il periodo d'oro durato fino agli anni '20, la ''Waterman'' è stata incapace di adeguarsi alle tendenze del mercato, sul quale ha iniziato a perdere progressivamente terreno, restando sempre più indietro rispetto alle più dinamiche concorrenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]], insieme alle quali rientra a pieno titolo nelle [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Waterman}}{{BrandData|Founder=Lewis E. Waterman|Date=1883|Place=New York|Country=US}}
tecnologia, pur mantenendo sempre una qualità di altissimo livello. Però, anche a causa di questo approccio tradizionalista, dopo il periodo d'oro durato fino agli anni '20, la [[Waterman]] è stata incapace di adeguarsi alle tendenze del mercato, sul quale ha iniziato a perdere progressivamente terreno, restando sempre più indietro rispetto alle più dinamiche concorrenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]], insieme alle quali rientra a pieno titolo nelle [[Big Four]].
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== Storia ==
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[[Image:Waterman pen.jpg|thumb|Fabbrica della ''Waterman'' a Manhattan]]
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La storia della penna stilografica è profondamente legata alla storia della ''Waterman'', tanto che in molti considerano il suo fondatore ''Lewis Edson Waterman'', l'inventore di questo oggetto di scrittura. In realtà questa è una pretesa eccessiva, ma bisogna senz'altro riconoscere che agli albori della penna stilografica la ''Waterman'' è stata all'avanguardia nella produzione industriale, nella promozione e nella diffusione di questo oggetto sul mercato internazionale.
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La compagnia venne fondata nel [[1883]] a New York. Si narra che tutto abbia avuto origine dal malfunzionamento di una penna stilografica appena acquistata che fece perdere a ''Lewis Waterman'', che allora lavorava come assicuratore, un lucroso contatto, macchiandolo di inchiostro per via di una perdita. Invece di arrabbiarsi il fondatore si sarebbe interessato al funzionamento di quell'oggetto, individuando la soluzione al principale problema dello stesso, quello di un regolare afflusso di inchiostro al pennino: così sarebbe stato inventato il primo alimentatore multicanale moderno.
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[[Image:1897-02-Waterman-Ideal.jpg|thumb|left|Pubblicità della ''Waterman'' del 1897]]
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== Storia ==
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In realtà questa storia della ''macchia di inchiostro'' (cui spesso si fa rifermento con il nome di ''[[ink blot]]''), per quanto riportata acriticamente da molti libri sulle stilografiche, risulta essere totalmente falsa. Infatti è ormai certo<ref>la storia sembra apparire per la prima volta nel [[1921]], ma venne ripresa in pompa magna nel [[1934]] in occasione della celebrazione, con un anno di ritardo, del cinquantesimo anniversario della nascita dell'azienda, ma non ve ne è traccia in una storia originale sull'azienda, costruita con fonti di prima mano, pubblicata nel [[1904]]. Per una analisi dettagliata si può fare riferimento a [http://www.vintagepens.com/ink_blot.htm questo articolo] di David Nishimura.</ref> che non si tratta altro che di una di una storiella successiva, diffusa ad arte dal reparto marketing dell'azienda. Ma anche se in realtà la macchia di inchiostro non c'è mai stata, resta il fatto che un alimentatore ispirato agli stessi principi di quello brevettato da ''Lewis Edson Waterman'' resta tutt'oggi, inalterato nei suoi principi costitutivi, il cuore di ogni penna stilografica.
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I primi anni di attività della ''Waterman'' in realtà restano piuttosto oscuri: la novità essenziale fu appunto quella di aver introdotto, nel [[1883]], il primo alimentatore multicanale, dotato di incisioni per favorire il flusso dell'inchiostro grazie alla capillarità, per il quale ''Lewis Waterman'' aveva ottenuto anche, nel [[1884]], il primo brevetto ({{Cite patent|US|293545}}) dell'azienda. E' stato grazie alla funzionalità di questa innovazione che le prime stilografiche, prodotte prima ancora della fondazione ufficiale della compagnia nel [[1888]], riscossero un grande successo, su cui si è basata la fortuna iniziale dell'azienda. A questo si aggiunse da subito una grande capacità nel saper industrializzare la produzione ed investire fortemente in innovazione promozione.
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Dopo la morte nel [[1901]] del fondatore, la guida dell'azienda passò al nipote, ''Frank D. Waterman'', che si può considerare il vero autore del successo internazionale dell'azienda. Egli infatti dette avvio ad una politica di espansione a livello mondiale, creando filiali in tutto il mondo, che rese la ''Waterman'' il più grande produttore mondiale di penne stilografiche ed il leader incontrastato del mercato per tutto l'inizio del secolo.
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[[File:Waterman-42-Overlay-TestaFaraone-Aperta.jpg|thumb|Una ''Waterman'' rivestita]]
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La [[Modelli iniziali Waterman|produzione iniziale]] era costituita principalmente da penne di [[ebanite]] nera (liscia o con qualche incisione meccanica) dotate di pennino d'oro, e come la gran parte delle penne dell'epoca erano dotate di [[caricamento a contagocce]], in cui, svitando il gruppo pennino, si accedeva al corpo della penna che fungeva da serbatoio. In questo primo periodo, in cui le forme ed i meccanismi di caricamento erano sostanzialmente sempre gli stessi, i diversi modelli venivano identificati esclusivamente in base al numero indicante la misura del pennino.
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La storia della penna stilografica è profondamente legata alla storia della [[Waterman]], tanto che in molti considerano il suo fondatore ''Lewis Edson Waterman'', l'inventore di questo oggetto di scrittura. In realtà questa è una pretesa eccessiva, ma agli albori della penna stilografica la [[Waterman]] è stata all'avanguardia nella produzione industriale e nella diffusione di questo oggetto sul mercato internazionale.
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[[Image:Waterman-42-Overlay-Continentale-Capped.jpg|thumb|Una [[Waterman 42|42]] [[safety]] con rivestimento ''continentale'']]
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La compagnia venne fondata nel 1883 a New York. Si narra, ma è certo<ref>la storia sembra apparire per la prima volta nel 1921, ma venne ripresa in pompa magna nel 1934 in occasione della celebrazione, con un anno di ritardo, del cinquantesimo anniversario della nascita dell'azienda, ma non ve ne è traccia in una storia originale sull'azienda, costruita con fonti di prima mano, pubblicata nel 1904; per una analisi dettagliata si può fare riferimento a [http://www.vintagepens.com/ink_blot.htm questo articolo] di David Nishimura</ref> che si tratti di una storia successiva diffusa ad arte dal reparto marketing dell'azienda, che tutto abbia avuto origine dal malfunzionamento di una penna stilografica che fece perdere un lucroso contatto a ''Lewis Waterman'', che allora lavorava come assicuratore. Invece di arrabbiarsi il fondatore si sarebbe interessato al funzionamento di quell'oggetto, individuando la soluzione al principale problema dello stesso, quello di un regolare afflusso di inchiostro al pennino: così sarebbe stato inventato il primo alimentatore multicanale moderno. Ma anche se in realtà tutto questo non è che una leggenda, resta il fatto un alimentatore simile a quello creato da ''Lewis Edson Waterman'' resta tutt'oggi, sostanzialmente inalterato, il cuore di ogni penna stilografica.
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All'inizio del secolo, fino a tutti gli anni '10, la ''Waterman''si contraddistinse per un grande sforzo nella ricerca di innovazioni tecniche: viene introdotta la clip sul cappuccio (la ''[[Clip-cap]]''), e vennero sperimentati diversi meccanismi di caricamento alternativi al contagocce. In questo periodo la ''Waterman'' si distinse per aver industrializzato uno dei più classici sistemi di caricamento, il ''[[Safety]]'' in cui con un meccanismo a vite si fa rientrare il pennino all'interno della corpo della penna che funge da serbatoio. La ''Waterman'' fu forse la prima azienda ad esportare [[Waterman 4x|una linea]] di penne ''[[rientranti]]'', presto imitata da molte altre aziende (specialmente in Europa, dove queste conobbero una grande diffusione).
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I primi anni di attività della [[Waterman]] restano piuttosto oscuri: la novità essenziale fu appunto quella di aver introdotto, nel 1883, il primo alimentatore multicanale, dotato di incisioni per favorire il flusso dell'inchiostro grazie alla capillarità, per il quale ''Lewis Waterman'' aveva ottenuto anche, nel 1884, il primo brevetto dell'azienda. E' stato grazie alla funzionalità di questa innovazione che le prime stilografiche, prodotte prima ancora della fondazione ufficiale della compagnia nel 1888, riscossero un grande successo, su cui si è basata la fortuna iniziale dell'azienda. A questo si aggiunse da subito una grande capacità nel saper industrializzare la produzione ed investire fortemente in innovazione.
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[[Image:1923-04-Waterman-Ideal.jpg|thumb|left|Pubblicità della ''Waterman'' degli anni '20]]
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Dopo la morte nel 1901 del fondatore, la guida dell'azienda passò al nipote, ''Frank D. Waterman'', che si può considerare il vero autore del successo internazionale dell'azienda. Egli infatti dette avvio ad una politica di
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Nel [[1903]] venne introdotto un particolare meccanismo a pompa denominato ''[[pump filler]]'', questo venne sostituito nel [[1910]] dallo ''[[sleeve filler]]'', mentre per un anno, dal [[1913]] al [[1914]] venne realizzato un originale ''[[coin filler]]''.  A tutti questi sistemi subentrò comunque, alla fine del [[1914]],<ref>benché venga comunemente indicato il [[1915]], anno in cui venne lanciato a livello nazionale, in [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=25&t=28452 questo articolo] di {{Author|Musicus}} vengono illustrate delle pubblicità ottenute dalle scansioni di giornali americani, che mostrano come già dal dicembre del [[1914]] venisse proposto, presumibilmente con alcune vendite preliminari, un nuovo modello con [[caricamento a levetta]].</ref> il [[caricamento a levetta]], introdotto per primo dalla [[Sheaffer]], ma che la ''Waterman'' riuscì a copiare, eludendo il brevetto della concorrente grazie ad un precedente brevetto ({{Cite patent|US|726495}}) per una realizzazione diversa.
espansione a livello mondiale, creando filiali in tutto il mondo, che rese la [[Waterman]] il più grande produttore mondiale di penne stilografiche ed il leader incontrastato del mercato per tutto l'inizio del secolo.
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La produzione iniziale era costituita principalmente da penne di ebanite nera (liscia o con qualche incisione meccanica) dotate di pennino d'oro, e come la gran parte delle penne dell'epoca erano dotate di [[caricamento a contagocce]], in cui, svitando il gruppo pennino, si accedeva al corpo della penna che fungeva da serbatoio. In questo primo periodo, in cui le forme ed i meccanismi di caricamento erano sostanzialmente sempre gli stessi, i diversi modelli venivano identificati esclusivamente in base al numero indicante la misura del pennino.
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Sempre nei primi anni 1900 vennero introdotti nuovi modelli contraddistinti da diverse forme del cappuccio e della penna, per identificare i quali la ''Waterman'' creò un apposito [[Waterman Standard Numbering System|sistema di numerazione standard]] composto per lo più da tre cifre, in cui le centinaia indicavano il tipo di finitura (ed era assente per le penne normali) le decine il tipo di cappuccio, mentre le unità continuavano ad indicare la dimensione del pennino. In questo modo si aveva un numero che veniva impresso sul fondo della penna per identificarne immediatamente le caratteristiche.
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All'inizio del secolo, fino a tutti gli anni '10, la [[Waterman]] si contraddistinse per un grande sforzo nella ricerca di innovazioni tecniche: viene introdotta la clip sul cappuccio (la ''Clip Cap''), e vennero sperimentati diversi meccanismi di caricamento alternativi al contagocce. In questo periodo la [[Waterman]] si distinse per aver industrializzato uno dei più classici sistemi di caricamento, il ''[[Safety]]'' in cui con un meccanismo a vite si fa rientrare il pennino all'interno della corpo della penna che funge da serbatoio. La [[Waterman]] fu la prima a produrre e ad esportare le penne ''[[rientranti]]'', presto imitata da molte altre aziende (specialmente in Europa, dove queste conobbero una grande diffusione).
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In breve tempo però, a causa dell'introduzione di nuovi sistemi di caricamento e alla realizzazione di nuovi cappucci a vite anziché ad incastro, l'uso della stessa cifra delle decine per indicare penne anche molto diverse iniziò mostrare i suoi limiti, potendo confidare per l'identificazione dei vari modelli solo sull'uso di una folta schiera di suffissi, che venivano aggiunti alla normale numerazione. Il sistema divenne rapidamente confuso, tanto che nel [[1917]] la ''Waterman'' riformulò completamente il suo [[Numerazione Waterman|sistema di numerazione]], ampliando il significato della cifra delle centinaia, ed usando la cifra delle decine per indicare il sistema di riempimento mantenendo nelle unità, come sempre, la misura del pennino. Questo sistema restò in voga sostanzialmente inalterato per tutti i modelli prodotti dalla ''Waterman'' fino al [[1927]], quando venne introdotta la [[Waterman Ripple|Ripple]].
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[[Image:Waterman-Service1923-04.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Waterman]] degli anni '20]]
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[[Image:Waterman-52-BCHR-Open.jpg|thumb|right|Una [[Waterman 52]] ]]
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Nel 1903 venne introdotto un particolare meccanismo a pompa, questo venne sostituito nel 1910 dallo ''[[sleeve filler]]'', mentre per un anno, dal 1913 al 1914 venne realizzato un originale ''[[coin filler]]''.  A tutti questi sistemi subentrò comunque, nel 1915, il [[caricamento a levetta]], introdotto per primo dalla [[Sheaffer]], ma che la [[Waterman]] riuscì a copiare, eludendo il brevetto della concorrente.
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L'inizio del '900 fu il periodo d'oro della ''Waterman'', in cui l'azienda dominava il mercato restando costantemente ai vertici delle vendite, diventando il punto di riferimento per tutti gli altri produttori di penne stilografiche, che cercavano di farsi spazio sul mercato introducendo soluzioni innovative. Serie come le [[Waterman 5x|52]] in ebanite nera, rossa o fiammata, o le [[Waterman 452|452]] rivestite in argento, sono dei classici e rappresentano il vertice del mondo della stilografica di quegli anni.
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Sempre nei primi anni 1900 vennero introdotti nuovi modelli contraddistinti da diverse forme del cappuccio e della penna, per identificare i quali la [[Waterman]] creò un apposito [[Waterman Standard Numbering System|sistema di numerazione standard]] inizialmente composto da due cifre, la prima delle delle quali indicava la forma della penna, mentre la seconda continuava ad indicare la dimensione del pennino. In questo modo si aveva un numero che veniva impresso sul fondo della penna per identificarne immediatamente le caratteristiche.
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Ma dopo questo periodo d'oro iniziale la ''Waterman'' non si è più distinta (con una eccezione) per aver contribuito negli con grandi innovazioni alla storia della stilografica. Il successo della ditta infatti è sempre stato dettato dalle caratteristiche di qualità ed affidabilità delle sue penne. Per questo approccio molto conservativo, che la portava a privilegiare la tradizione piuttosto che l'innovazione, dopo gli anni '20 la ''Waterman'' vide progressivamente erodersi le sue quote di mercato, iniziando a restare indietro rispetto alle emergenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]].
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In breve tempo però, a causa dell'introduzione di nuovi sistemi di caricamento e alla realizzazione di nuovi modelli rivestiti in argento ed oro o realizzati con diverse finiture, il sistema di numerazione a due cifre iniziò a mostrare i suoi limiti, potendo confidare per l'identificazione dei vari modelli solo sull'uso di una folta schiera di suffissi, che venivano aggiunti alla normale numerazione. Il sistema divenne rapidamente confuso, tanto che nel 1917 la [[Waterman]] riformulò completamente il suo [[Waterman Standard Numbering System|sistema di numerazione]], adottando una terza cifra, utilizzata per lo più per indicare il tipo di finiture, mentre la seconda cifra serviva ad indicare il sistema di riempimento e la terza, come sempre, la misura del pennino. Questo sistema restò in voga sostanzialmente inalterato per tutti i modelli prodotti dalla [[Waterman]] fino al 1927, quando venne introdotta la [[Ripple]].
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Questo atteggiamento iniziò a causare i suoi effetti negativi a partire dal [[1922]], con l'introduzione della [[Duofold]] da parte della [[Parker]], che lanciò la moda delle penne di grandi dimensioni. La ''Waterman'' continuò a centrare la sua produzione sui vecchi modelli a contagocce, pur possedendo un ottimo sistema di caricamento a levetta, e le sue quote di mercato iniziarono a declinare inesorabilmente facendole perdere il primo posto nelle vendite.
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[[Image:Waterman-52-BCHR-Open.jpg|thumb|right|Una [[Waterman Standard Numbering System|Waterman 52]] ]]
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[[Image:192x-Waterman-94-HR.jpg|thumb|left|Pubblicità della ''Waterman'' degli anni '20]]
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L'inizio del '900 è il periodo d'oro della [[Waterman]], in cui l'azienda dominava il mercato restando costantemente ai vertici delle vendite, diventando il punto di riferimento per tutti gli altri produttori di penne stilografiche, che cercavano di farsi spazio sul mercato introducendo soluzioni innovative. Serie come le [[Waterman Standard Numbering System|5x]] in ebanite nera, rossa o fiammata, o le [[Waterman Standard Numbering System|45x]] rivestite in argento, sono dei classici e rappresentano il vertice del mondo della stilografica di quegli anni.
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La situazione peggiorò ulteriormente negli anni seguenti, con l'entrata in scena della [[Sheaffer]] con le sue penne in [[celluloide]], presto seguita dalla [[Parker]] che adottò lo stesso materiale per le [[Duofold]]. La ''Waterman'' si limitò ad introdurre una nuova lavorazione dell'ebanite (detta ''[[Rippled]]'') come variante della tradizionale versione ''[[mottled|fiammata]]'' colore rosso/nero, ma in breve scivolò al terzo posto nella classifica delle vendite.
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Ma dopo questo periodo d'oro iniziale la [[Waterman]] non si è più distinta (con una eccezione) per aver contribuito negli con grandi innovazioni alla storia della stilografica. Il successo della ditta infatti è sempre stato dettato dalle caratteristiche di qualità ed affidabilità delle sue penne. Per questo approccio molto conservativo, che la ha vista privilegiare la tradizione piuttosto che l'innovazione, dopo gli anni '20 la [[Waterman]] ha visto progressivamente erodersi le sue quote di mercato, iniziando a restare indietro rispetto alle emergenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]].
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Nel [[1925]] ''Frank Waterman'' si presentò alle elezioni a sindaco di New York, ma perse in un
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acceso scontro<ref>la storia è riportata con maggiori dettagli in [https://web.archive.org/web/20100609185834/http://www.kamakurapens.com/Archive/WatermanScandals.html questo articolo].</ref> con il democratico [http://en.wikipedia.org/wiki/Jimmy_Walker James J. Walker], questo però non fu senza conseguenze per la ''Waterman'' che per la prima volta dalla fondazione si trovò ad avere un bilancio in perdita a causa delle ingenti risorse utilizzate per la campagna elettorale.
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Questo atteggiamento iniziò a causare i suoi effetti negativi a partire dal 1922, con l'introduzione della [[Duofold]] da parte della [[Parker]], che lanciò la moda delle penne di grandi dimensioni. La [[Waterman]] continuò a centrare la sua produzione sui vecchi modelli a contagocce, pur possedendo un ottimo sistema di caricamento a levetta, e le sue quote di mercato iniziarono a declinare inesorabilmente facendole perdere il primo posto nelle vendite.
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[[Image:Waterman-56-Ripple-Capped.jpg|thumb|Mod. [[Waterman 56|56]] in [[ebanite]] [[rippled]] ]]
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[[Image:Waterman-HR-Color.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Waterman]] degli anni '20]]
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L'atteggiamento conservatore della ''Waterman'' proseguì nonostante la perdita di quote di mercato; solo nel [[1927]], con la creazione della [[Waterman Ripple|Ripple]] realizzata solo con la [[rippled|omonima]] ebanite, la ditta produsse un nuovo modello di penna pensato per cercare di competere con la [[Duofold]], adottando anche per la prima volta un nuovo [[Waterman Nib Color Code|codice di colori]] per l'identificazione dei pennini, che fino ad allora, pur essendo presenti in oltre un centinaio di versioni diverse, venivano identificati unicamente per il numero che ne indicava le dimensioni.
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La situazione peggiorò ulteriormente negli anni seguenti, con l'entrata in scena della [[Sheaffer]] con le sue penne in celluloide, presto seguita dalla [[Parker]] che adottò lo stesso materiale per le [[Duofold]]. La [[Waterman]] si limitò ad introdurre una nuova lavorazione dell'ebanite (detta ''Rippled'') come variante della tradizionale versione ''fiammata'' colore rosso/nero, ma in breve scivolò al terzo posto nella classifica delle vendite.
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[[Image:1927-09-Waterman-Ripple.jpg|thumb|Pubblicità delle [[Waterman Ripple|Ripple]] del 1927]]
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Nel 1925 ''Frank Waterman'' si presentò alle elezioni a sindaco di New York, ma perse in un
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Nonostante la [[Waterman Ripple|Ripple]] sia qualitativamente un'ottima penna, non poteva reggere la concorrenza delle stilografiche in [[celluloide]] (che era stata adottata da tutti gli altri grandi produttori), per i grandi vantaggi in termini di robustezza e di possibilità di colorazione che il nuovo materiale offriva. La ''Waterman'' restò invece ostinatamente legata all'uso dell'[[ebanite]], forse anche per i forti legami con la Day Rubber Company di Seymour, arrivando a sviluppare dei modelli in una particolare [[ebanite|ebanite colorata]], che però non riscossero un grande successo (non potendo avere quel materiale una lucentezza paragonabile alla [[celluloide]]).
acceso scontro<ref>la storia è riportata con maggiori dettagli in [http://www.kamakurapens.com/Archive/WatermanScandals.html questo articolo]</ref> con il democratico [http://en.wikipedia.org/wiki/Jimmy_Walker James J. Walker], questo però non fu senza conseguenze per la [[Waterman]] che per la prima volta dalla fondazione si trovò ad avere un bilancio in perdita a causa delle ingenti risorse utilizzate per la campagna elettorale.
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L'atteggiamento conservatore della [[Waterman]] proseguì nonostante la perdita di quote di mercato; solo nel 1927, con la creazione della [[Ripple]] in ebanite fiammata la ditte produsse una penna di grandi dimensioni in grado di competere con la [[Duofold]], adottando anche per la prima volta un nuovo [[Waterman Nib Color Code|codice di colori]] per l'identificazione dei pennini, che fino ad allora, pur essendo presenti in oltre un centinaio di versioni diverse, venivano identificati unicamente per il numero che ne indicava le dimensioni.
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Solo nel [[1929]], con l'introduzione della [[Patrician]], la ''Waterman'' si decise a produrre una penna in [[celluloide]], ottenendo uno dei modelli più rari e ricercati dai collezionisti, in particolare per la presenza di colori di grande impatto come l'''Onyx'' o il ''Moss Agathe''. La penna però, nonostante fosse di altissima qualità (probabilmente la più bella penna prodotta dalla ''Waterman'') non ebbe un grande successo di vendite (causa della relativa rarità della stessa), per via del costo piuttosto elevato e dell'uscita in coincidenza con il periodo della grande depressione.
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[[Image:Ripple-Color-1927-10.jpg|thumb|Pubblicità delle [[Ripple]] del 1927]]
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Negli anni successivi la produzione di penne proseguì sempre seguendo l'approccio tradizionalista dell'azienda, che vide la nascita di nuovi modelli in [[celluloide]] come la serie [[Waterman 94]] o la [[Lady Patricia]], versione per signore della [[Patrician]] non dotati di particolari innovazioni. Nel [[1933]] anche i modelli [[Waterman No. 7|No. 7]] e [[Waterman No. 5|No. 5]] vennero prodotti in celluloide (in questo caso nera) e ad essi venne affiancata anche una nuova serie economica [[Waterman 32|32]] in celluloide colorata.
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Nonostante la [[Ripple]] sia qualitativamente un'ottima penna, non poteva reggere la concorrenza delle stilografiche in celluloide, per i grandi vantaggi in termini di robustezza e di possibilità di colorazione che il nuovo materiale offriva. La [[Waterman]] però restò ostinatamente legata all'uso dell'ebanite, forse anche per i forti legami con la Day Rubber Company di Seymour, arrivando a sviluppare dei modelli in una particolare ebanite colorata, che però non riscossero un grande successo (non potendo avere quel materiale una lucentezza paragonabile alla celluloide).
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L'azienda restò sempre molto legata al sistema di [[caricamento a levetta]], e rispose di nuovo in ritardo alle nuove tendenze del mercato. Al successo dei nuovi sistemi di caricamento che consentivano di realizzare delle penne trasparenti, avviato dalla [[Vacumatic]] della [[Parker]], rispose solo nel [[1935]] introducendo il modello [[Ink-Vue]], che resta praticamente l'unico modello storico di rilievo ad adottare un caricamento diverso dalla classica levetta. Di questo stesso periodo è la produzione dei modelli economici [[Junior]] (molto simili alla [[Waterman 32|32]]).
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Solo nel 1929, con l'introduzione della [[Patrician]], la [[Waterman]] si decise a produrre una penna in celluloide, ottenendo uno dei modelli più rari e ricercati dai collezionisti, in particolare per la presenza di colori di grande impatto come l'Onyx o il Moss Agathe. La penna però, nonostante fosse di altissima qualità (probabilmente la più bella penna prodotta dalla [[Waterman]]) non ebbe un grande successo di vendite (causa della relativa rarità della stessa), per via del costo piuttosto elevato e dell'uscita in coincidenza con il periodo della grande depressione.
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Una delle poche innovazioni dell'azienda fu l'introduzione, nel [[1939]] della [[Hundred Year]], caratterizzata dall'uso della [[lucite]] come nuovo materiale e da linee molto più moderne realizzate dal disegnatore industriale [http://en.wikipedia.org/wiki/John_Vassos John Vassos] (design {{Cite patent|US|D118872}}), ma la penna rimase ancorata al [[caricamento a levetta]]. Per quanto interessante la penna arrivò forse in anticipo sui tempi e venne completamente oscurata dall'enorme successo della [[Parker 51]] di due anni dopo. Di nuovo l'azienda seguì in ritardo la nuova tendenza del [[pennino coperto]], cui ripose solo nel [[1945]] con la [[Taperite]].
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Negli anni successivi la produzione di penne proseguì sempre seguendo l'approccio tradizionalista dell'azienda, che vide la nascita di nuovi modelli in celluloide come la serie [[94]] o la [[Patrician|Lady Patricia]], versione per signore della [[Patrician]] non dotati di particolari innovazioni. L'azienda restò sempre legata al sistema di caricamento a levetta, e rispose di nuovo in ritardo alle nuove tendenze del mercato. Al successo delle penne trasparenti, avviato dalla [[Vacumetic]] della [[Parker]], rispose solo nel 1936 introducendo il modello [[Ink View]]. Allo stile ''[[Streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]] della [[Sheaffer]] rispose nel 1939 con la [[Hundred Year]]. Al pennino coperto della [[Parker]] [[51]] ripose nel 1943 con la [[Taperite]].
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Il passaggio alla produzione in plastica proseguì con una serie di varianti della serie [[Taperite]] realizzate negli anni successivi, ma senza raggiungere nessun risultato significativo; il declino dell'azienda proseguì inesorabile negli anni successivi, ed essa subì, come tutti gli altri principali produttori dell'epoca, la grande crisi degli anni '50. La compagnia originale americana venne liquidata nel [[1954]], e gli impianti produttivi vennero ceduti alla BIC nel [[1959]] per produrre penne a sfera.  
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A causa della sua incapacità di rinnovarsi il declino dell'azienda proseguì inesorabile negli anni successivi fino alla seconda guerra mondiale, ed essa subì, come tutti gli altri principali produttori dell'epoca, la grande crisi degli anni '50. La compagnia originale americana venne liquidata nel 1954, e gli impianti produttivi vennero ceduti alla BIC nel 1959 per produrre penne a sfera.
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Con la chiusura degli impianti produttivi americani, restarono comunque in piedi le filiali inglesi e francesi, e la ''Waterman'' sarebbe così del tutto scomparsa se non fosse stata per le capacità imprenditoriali di ''Jules Fagard'', che fin dal [[1926]] aveva creato una filiale francese sostanzialmente autonoma. Fagard, titolare della produzione delle matite meccaniche marchiate ''[[JiF]]'' non solo aveva commercializzato con successo le penne della ''Waterman'' abbinandole alle proprie matite, ma aveva creato stabilimenti di produzione in Francia e realizzato versioni specifiche per il mercato europeo (sono di particolare interesse collezionistico le ''[[Safety]]'' realizzate con [[overlay|rivestimenti]] ornamentali in metalli preziosi). Per questo motivo in Francia la produzione ''Waterman'' era diffusa principalmente con il marchio ''[[JiF]]-Waterman''.
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La [[Waterman]] sarebbe così del tutto scomparsa se non fosse stata per le grandi capacità imprenditoriali di ''Jules Fagard'', che fin dal 1926 aveva creato una filiale francese sostanzialmente autonoma, la ''Jif-Waterman'', che non solo aveva commercializzato con successo i prodotti dell'azienda, ma aveva creato stabilimenti di produzione in Francia e realizzato versioni specifiche per il mercato europeo (sono di particolare interesse collezionistico le ''[[Safety]]'' realizzate con [[overlay|rivestimenti]] ornamentali in metalli preziosi).
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[[Image:1938-10-Waterman-Cartridge.jpg|thumb|left|Pubblicità del caricamento a cartuccia]]
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La ''Jif-Waterman'' (oggi divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid]) continuò a prosperare sul mercato europeo, prima sotto la guida di Jules Fagard, ed ancor di più, dopo la sua morte, sotto la direzione della sua vedova Elsa. L'azienda passò sostanzialmente indenne il periodo della seconda guerra mondiale, e continuò la produzione anche dopo il fallimento della ditta madre essa. Nel 1971 ''Jif-Waterman'' acquisì dal barone Bich il marchio [[Waterman]], e continua ad operare ancora oggi come '''Waterman S.A.''', producendo penne di buona qualità in tutte le fasce di prezzo, che si distinguono in particolare per le lavorazioni in metallo e lacca.
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E' proprio dalla filiale francese che viene l'ultima innovazione legata al marchio ''Waterman''. Nel [[1937]] venne sviluppata una prima versione pratica del riempimento a cartuccia, inizialmente realizzata in vetro, e commercializzata in Europa con [[Waterman Cartridge|versioni modificate]] delle penne originali. Da questa innovazione, ulteriormente sviluppata, nacque nel [[1954]] l'ultimo modello storico di grande successo della ''Waterman'', la [[Waterman CF|CF]] (sigla che sta appunto per  ''Cartridge Filler'') che di nuovo venne prodotta in Francia.  Gli stabilimenti americani infatti erano ormai allo sfascio e vennero chiusi quello stesso anno.
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E' proprio dalla filiale francese che viene l'ultima grande innovazione legata al marchio [[Waterman]]. Nel 1926 venne sviluppata la prima versione realmente pratica del riempimento a cartuccia, inizialmente realizzata in vetro, e commercializzata in Europa con versioni modificate delle penne originali. Da questa innovazione, ulteriormente sviluppata, nacque nel 1953 l'ultimo modello storico di grande successo della [[Waterman]], la [[CF]] (sigla che sta appunto per  ''Cartridge Filler''). Con la creazione della prima stilografica a cartucce di plastica usa e getta venne introdotto sul mercato quello che è ormai il più comune meccanismo di caricamento delle stilografiche moderne, così la ''Jif-Waterman'', dopo oltre 30 anni, riportò il marchio [[Waterman]] all'apice dell'innovazione.
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Con il lancio sul mercato internazionale della prima stilografica a cartucce di plastica usa e getta (in realtà a livello di brevetti il primato della creazione spetterebbe alla [[Duo-Cart]]) ma questo ruolo lo prese la [[Waterman CF|CF]]) venne introdotto sul mercato quello che è ormai il più comune meccanismo di caricamento delle stilografiche moderne, la ''[[JiF]]-Waterman'', dopo oltre 30 anni, riportò il marchio all'apice dell'innovazione, ma questo non bastò a risollevare un'azienda ormai morente.  
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{{CronoMarche}}
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La produzione proseguì negli anni successivi fuori dagli Stati Uniti: negli stabilimenti inglesi, dove nel [[1955]] venne lanciata la linea ''"[[Waterman Serie W|W]]"'', ed in quelli francesi della ''[[JiF]]-Waterman''. Sempre in quegli anni venne lanciata la [[X-pen]], una imitazione (ma più semplice e destinata alla produzione economica) della [[Parker 61]]. Ma nonostante tutti gli sforzo ed il successo della [[Waterman CF|CF]], l'azienda non riuscì a rialzarsi e fallì nel [[1957]].<ref>le notizie relative agli anni finali della ''Waterman'' sono tratte da [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=630 questo articolo].</ref> Nel [[1959]] la BIC rilevò tutti gli assetti dell'azienda. La produzione negli stabilimenti inglesi proseguì fino ai primi anni '70.
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| 1883 || ''Lewis Edson Waterman'' entra nel mercato della stilografica, nasce la [[Waterman]]
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| 1884 || Viene rilasciato a ''Lewis Edson Waterman'' il primo brevetto per un alimentatore multicanale
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| 1886 || Viene introdotto il primo corpo penna lavorato meccanicamente.
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| 1888 || Viene fondata ufficialmente la ''[[Waterman|L. E. Waterman Company]]''
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| 1890 || Viene introdotto il primo modello da scrivania con il corpo penna conico
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| 1892 || Viene introdotto il cappuccio conico (''tapered cap'')
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| 1899 || Viene introdotto il pennino n. 10
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| 1899 || Viene introdotto lo ''Spoon feed'', un alimentatore allargato dotato di tasche di raccolta
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| 1904 || Vengono introdotti i rivestimenti in oro ed argento
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| 1905 || Viene introdotto sul cappuccio il fermaglio rivettato denominato ''Clip Cap''
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| 1907 || Viene creata la prima penna ''rientrante'' (denominata ''Safety filler'')
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| 1910 || Viene introdotto lo ''[[Sleeve filler]]''
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| 1912 || Viene introdotto il ''[[Coin filler]]'' su licenza [[Conklin]], dismesso dopo un anno
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| 1915 || Viene introdotto il [[caricamento a levetta]] e dismesso lo ''[[Sleeve filler]]''
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| 1917 || Viene adottato il nuovo [[Waterman Standard Numbering System|sistema di numerazione]]
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| 1923 || Viene introdotta l'ebanite screziata rosso-nera con colorazione ''woodgrain'' (a grani)
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| 1926 || Viene introdotta l'ebanite rosso-nera con colorazione ''rippled'' (ondulata)
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| 1927 || Viene lanciato il modello [[Ripple]], in ebanite ''rippled'', nella misura 7
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| 1928 || Vengono introdotti i modelli [[94]] in ebanite colorata ''Rose Ripple'', ''Blue-Green Ripple'' e ''Olive Ripple'' (1927)
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| 1928 || Viene lanciato il modello [[Ripple]] nella misura 5
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| 1929 || Viene introdotta la prima serie del modello [[Patrician]] e le [[94]] in celluloide
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| 1930 || Viene introdotta la [[Patrician|Lady Patricia]]  
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| 1933 || Introdotti i modelli [[Seven&Five|n.7 e n.5]]
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| 1936 || Viene introdotto il modello [[InkVue]]
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| 1936 || Il modello [[Patrician]] viene dismesso
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| 1936 || Viene sviluppato dalla filiale francese un [[caricamento a cartuccia]] (in vetro) usa e getta
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| 1939 || Viene introdotto il modello [[Hundred Year]]
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| 1939 || I modelli [[94]] e [[3]] vengono dismessi
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| 1942 || La [[Emblem]] sostituisce la [[Hundred Year]] dopo il divieto di garanzie eccessive
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| 1943 || Viene introdotto il modello [[Commando]]
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| 1943 || Viene introdotto il modello [[1003]]
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| 1945 || Viene introdotto il modello [[Taperite]]
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| 1950 || Viene introdotto il modello [[Skywriter]]
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| 1953 || Viene introdotto il modello [[CF]], la prima penna a cartuccia di plastica usa e getta
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| 1954 || La [[Waterman]] americana viene liquidata, la ''Jif-Waterman'' prosegue le attività
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| 1957 || Viene introdotto il modello [[X-pen]]
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| 1959 || Gli impianti americani sono venduti alla BIC
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| 1971 || La ''Jif-Waterman'' acquisisce il marchio [[Waterman]] e diventa la '''Waterman S.A.'''
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{{LegendaModelli}}
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In questi stessi anni però la ''[[JiF]]-Waterman'' (oggi divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid]) continuò a prosperare sul mercato europeo, prima sotto la guida di ''Jules Fagard'', ed ancor di più, dopo la sua morte, sotto la direzione della sua vedova Elsa. L'azienda passò sostanzialmente indenne il periodo della seconda guerra mondiale, e sopravvisse anche alla crisi della penna a sfera degli anni '50 e '60 continuando la produzione anche dopo il fallimento della ditta madre. Nel [[1971]] la ''[[JiF]]-Waterman'' acquisì definitivamente dal barone Bich il marchio ''Waterman'' e tutti i resti dell'azienda originale, e continua ad operare ancora oggi come ''Waterman S.A.'', producendo penne in tutte le fasce di prezzo.
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| [[Patrician]] || 1936 ||
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==Note==
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{{CronoMarca|Waterman}}
<references/>
      
==Riferimenti esterni==
 
==Riferimenti esterni==
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* [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=630] Una storia dell'azienda sul sito Ravens March di Dirck de Lint
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* [http://www.vintagepens.com/Waterman_self-fillers.shtml] Articolo sui sistemi di caricamento delle prime ''Waterman''.
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* [http://web.archive.org/web/20101004142750/http://www.stylophilesonline.com/11-05/11vint.htm] Articolo sulle ''[[overlay]]'' degli anni '30.
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* [http://captainchang.com/pens/waterman.html] Altro articolo sulle origini, con varie foto.
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* [http://en.wikipedia.org/wiki/Waterman_pens] Pagina sulla Waterman su Wikipedia.
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* [https://web.archive.org/web/20131103150937/http://www.vintagewatermanpens.co.uk/] Sito dedicato alla ''Waterman'', per lo più per la vendita ma con parecchie immagini interessanti.
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* [https://web.archive.org/web/20150428103938/http://www.rickconner.net/penspotters/waterman.html] Articolo sulla ''Waterman'' su ''Penspotters''.
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* [https://web.archive.org/web/20160416011001/http://www.rickconner.net/penoply/wa.0.html] Articolo sulla ''Waterman'' su ''Penoply''.
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* [http://www.waterman.com/en/content/9-the-heritage] Storia sul sito ufficiale dell'azienda, con la solita bufala dell'[[ink blot]].
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* [http://www.waterman.com/ Sito ufficiale]
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==Note==
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Waterman_pens La Waterman su Wikipedia]
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<references/>
* [http://www.internet-ink.co.uk/waterman-pens-history/waterman-pens-history.htm Un articolo] sulla storia dell'azienda
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{{CategorizeBrand|U.S.A.}}
* [http://penscollection.com/pens/waterman-pens.html Waterman pens at penscollection.com]
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* [http://www.rickconner.net/penspotters/waterman.html Waterman pens] Pagina sulla Waterman su ''Penspotters''
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* [http://www.rickconner.net/penoply/wa.0.html Watermans] Pagina sulla Waterman su ''Penoply''
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* [http://www.lionandpen.com/RAstyk/WatermanNumbers.html sul codice colore pennini]
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* http://www.vintagepens.com/Waterman_self-fillers.shtml
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* [http://www.stylophilesonline.com/11-05/11vint.htm Articolo] sulle ''[[overlay]]'' degli anni '30
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* http://inventors.about.com/library/inventors/blwaterman.htm
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* http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1614
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[[Category:Marche]]