Una Superba

Storia

 
Una pubblicità del dicembre 1930

La Superba, da non confondere con il successivo modello Superna, rappresentò la prima risposta della Aurora all'emergere sul mercato del nuovo stile streamlined inaugurato dalla Balance della Sheaffer. La penna venne introdotta all'incirca nel 1930 (è presente sul mercato, almeno a quanto risulta dalla pubblicità a fianco, almeno dal dicembre di quell'anno) e rimase in produzione per un periodo molto breve, sostituita dopo pochissimo tempo dalla Novum.

La penna mostra in maniera evidente le sue origini nella precedente Duplex, dalla quale eredita i materiali, mantiene una certa similitudine nella clip e lo stesso sistema di caricamento, tanto che potrebbe sembrare una versione di quest'ultima a cui siano state semplicemente affusolate le estremità con una diversa tornitura. In realtà ci sono differenze notevoli nelle proporzioni, e la clip è diversa sia per forma che per montaggio.

Inoltre, a differenza di quanto avvenuto con altre ristilizzazioni eseguite in questo modo, come quella operata sulla Duofold della Parker, in questo caso il cappuccio ed il fondo della penna risultava completamente diverso, con una testina molto allungata, così che la penna finisce per assumere una forma assolutamente originale e moderna.

Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1931, come indicativa di un periodo di produzione di un solo anno, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.

Caratteristiche tecniche

Sul piano tecnico la Superba non presenta nessuna differenza significata con la Duplex da cui deriva, a parte il montaggio della clip che è ad incastro e non ad anello. Come tutta la produzione Aurora è comunque caratterizzata da una eccellente qualità costruttiva dimostrandosi una penna perfettamente funzionale. Il cappuccio è con chiusura a vite.

Materiali

Le penne di questa serie vennero realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato in oro; il pennino era in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

La Superba era dotata dello stesso caricamento a levetta della Duplex di cui mantiene le caratteristiche, con la levetta riportante la dicitura brevettato stampigliata lungo il braccio, ed una estremità di sollevamento realizzata con una sezione piatta di forma rotonda su cui è riportata l'incisione del logo dell'Aurora.

Versioni

 
Iscrizione sul corpo

La Superba può essere considerata fra le penne più rare della produzione Aurora a causa del brevissimo intervallo di tempo in cui è rimasta sul mercato. La penna venne prodotta in una sola versione, ed almeno sui testi classici sono citati solo tre colori. A ciascuno di questi era possibile abbinare una matita meccanica corrispondente dalla caratteristica forma a goccia.

La penna era realizzata in celluloide tornita dal pieno, e come la Duplex presentava delle incisioni decorative circolari: due poste sul cappuccio, una al di sotto della veretta ed una in corrispondenza dell'aggancio della clip, e due sul corpo, una in corrispondenza del cappuccio ed una sul fondo.

Il cappuccio era decorato con una semplice veretta laminata in oro ed il fermaglio era del tipo a pallina, e di forma triangolare. Sul corpo veniva riportata una incisione "Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio" disposta su due righe e frammezzata dal logo ovoidale, analoga a quella presente sulla Duplex. Lo stesso logo è presente sulla sezione, di colore nero, con l'iscrizione "AURORA SUPERBA".

Della iscrizione sul corpo esiste una seconda versione, illustrata nella foto precedente, che riporta la scritta SUPERBA sopra il logo ovoidale, e le scritte "AURORA" e "FOUNTAIN PEN" ai lati. Vista la differenza nella lingua si può avanzare l'ipotesi si tratti di una versione da esportazione destinata al mercato straniero.

 
Serie di Superba nei diversi colori

Colori

Le penne di questa serie vennero realizzate in almeno quattro colori: in celluloide nero e perla, ed celluloide maculata blu (lapislazzulo), maculata rossa (corallo) e verde giada. Luca De Ponti e Letizia Jacopini nei rispettivi testi riportano solo i primi tre, ma come si può evincere dalla foto pubblicata esiste anche una versione verde giada.

Pennini

Le penne di questa serie montavano esclusivamente pennini della misura 6 (la più grande).

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
? 1x.x cm 1x mm il cappuccio, 11 mm il corpo

Cronologia

Anno Avvenimento
1930 l'azienda introduce le Superba

Riferimenti esterni

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Note

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.