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[[File:Summit-Autovac-V76-Black-Closed.jpg|thumb|Una [[Autovac V76]] ]]

[[File:Summit-Autovac-V76-Black-Closed.jpg|thumb|Una [[Autovac V76]] ]]

==Storia==

=Storia=

Una data esatta per l'introduzione sul mercato di questo modello da parte della [[Produced by::Summit]] non è nota, ma assumeremo il [[Production started::1933]], data della richiesta del brevetto del sistema di caricamento ({{Cite patent|GB|414929}}) che la contraddistingue. Non è nota la cessazione della produzione, che assumeremo arbitrariamente, senza nessun riscontro al riguardo, ed al solo scopo di gestione della cronologia essere coincidente con l'inizio della seconda guerra mondiale nel [[Production ended::1939]].

Una data esatta per l'introduzione sul mercato di questo modello da parte della [[Produced by::Summit]] non è nota, ma assumeremo il [[Production started::1933]], data della richiesta del brevetto del sistema di caricamento ({{Cite patent|GB|414929}}) che la contraddistingue. Non è nota la cessazione della produzione, che assumeremo arbitrariamente, senza nessun riscontro al riguardo, ed al solo scopo di gestione della cronologia, essere coincidente con l'inizio della seconda guerra mondiale nel [[Production ended::1939]].

==Caratteristiche tecniche==

=Caratteristiche tecniche=

[[File:Summit-Autovac-V76-Black-Capped.jpg|thumb|Una [[Autovac V76]] ]]

[[File:Summit-Autovac-V76-Black-Capped.jpg|thumb|Una [[Autovac V76]] ]]

Le penne di questa serie, si contaddistiguono principalmente per il sistema di caricamento. Corpo e cappuccio inoltre presentano decorazioni con incisioni a [[guilloché]] o più precisamente, secondo la definizione inglese, [[barleycorn]], cioè a chicco d'orzo, un tipo di decoro rimasto in voga fino ai giorni nostri e molto apprezzato nel Regno Unito per tutti gli anni Trenta e Quaranta.  

Le penne di questa serie, si contaddistinguono principalmente per il sistema di caricamento. Corpo e cappuccio inoltre presentano decorazioni con incisioni a [[guilloché]] o più precisamente, secondo la definizione inglese, [[barleycorn]], cioè a chicco d'orzo, un tipo di decoro rimasto in voga fino ai giorni nostri e molto apprezzato nel Regno Unito per tutti gli anni Trenta e Quaranta.  

Il fermaglio di queste stilografiche è normalmente dorato o cromato, con montaggio ad anello soprattutto negli anni Trenta, ed il cappuccio è usualmente con chiusura a vite.

Il fermaglio di queste stilografiche è normalmente dorato o cromato, con montaggio ad anello soprattutto negli anni Trenta, ed il cappuccio è usualmente con chiusura a vite.

===Materiali===

==Materiali==

   

   

Le penne di questa serie erano realizzate in [[celluloide]] per la gran parte in colore nero. Le finiture ed il fermaglio erano in metallo cromato o laminato in oro. I pennini erano in oro a 14 carati.  

Le penne di questa serie erano realizzate in [[celluloide]] per la gran parte in colore nero. Le finiture ed il fermaglio erano in metallo cromato o laminato in oro. I pennini erano in oro a 14 carati.  

===Sistema di riempimento===

==Sistema di riempimento==

Le ''Autovac'' sono caratterizzate dal loro particolare sistema di caricamento, una variante di [[caricamento a pompetta]], cui si accede svitando il fondello, coperto da uno specifico brevetto ({{Cite patent|GB|414929}}) di ''Eric Ernest Samuel Wade'', figlio di  ''Ernest M. Wade'', uno degli 8 fondatori della ''[[Lang]] Co Ltd''.

Le ''Autovac'' sono caratterizzate dal loro particolare sistema di caricamento, una variante di [[caricamento a pompetta]], cui si accede svitando il fondello, coperto da uno specifico brevetto ({{Cite patent|GB|414929}}) di ''Eric Ernest Samuel Wade'', figlio di  ''Ernest M. Wade'', uno degli 8 fondatori della ''[[Lang]] Co Ltd''.

==Versioni==

=Versioni=

La ''[[Autovac]]'' venne prodotta in due versioni: la V76 e la V106, il cui numero corrisponde al prezzo, che era rispettivamente di 7 scellini e 6 pence e di 10 scellini e 6 pence. La versione più costosa era rifinita con particolari dorati. Per la carica della penna era consigliato di comprimere per cinque volte la parte posteriore del sacchetto. Entrambi i modelli erano garantiti per un quarto di secolo. Curiosamente, al contrario di quanto normalmente accadde per i prodotti Summit, la sigla del modello non è riportata sulla penna.

La ''[[Autovac]]'' venne prodotta in due versioni: la V76 e la V106, il cui numero corrisponde al prezzo, che era rispettivamente di 7 scellini e 6 pence e di 10 scellini e 6 pence. La versione più costosa era rifinita con particolari dorati. Per la carica della penna era consigliato di comprimere per cinque volte la parte posteriore del sacchetto. Entrambi i modelli erano garantiti per un quarto di secolo. Curiosamente, al contrario di quanto normalmente accadde per i prodotti Summit, la sigla del modello non è riportata sulla penna.

===Colori===

==Colori==

La penna era prodotta in celluloide nera cesellata.

La penna era prodotta in celluloide nera cesellata.

===Pennini===

==Pennini==

I pennini erano d'oro, prodotti direttamente da [[Lang]] partendo dalla materia prima, per questo modello, almeno nella sua versione più costosa, venne usato di un pennino personalizzato, che riportava la scritta, su tre livelli, ''"Summit"'',  ''"14ct"'' (inserito in una losanga orizzontale), ''"Autovac"''.  

I pennini erano d'oro, prodotti direttamente da [[Lang]] partendo dalla materia prima, per questo modello, almeno nella sua versione più costosa, venne usato di un pennino personalizzato, che riportava la scritta, su tre livelli, ''"Summit"'',  ''"14ct"'' (inserito in una losanga orizzontale), ''"Autovac"''.  

{{DimModelli}}

{{DimModelli}}

|-

| V76

|Versione = V76

| 126 mm chiusa

|Lunghezza = 12.6

| Diametri: corpo 12.2 mm; cappuccio 13.5 mm; sezione 8.5 mm

|-

|}

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{{CronoModello|Summit Autovac}}

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== Note ==

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<references/>

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== Materiale disponibile ==

== Materiale disponibile ==

{{GenerateMaterialGallery|Summit|Summit Autovac}}

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