Differenze tra le versioni di "Stiassi e Tantini"

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Oltre ai precedenti modelli marcati [[Tabo]], che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come ''StyBy'', ''Stibi'', ''EsseTibi'', ''STB''.
 
Oltre ai precedenti modelli marcati [[Tabo]], che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come ''StyBy'', ''Stibi'', ''EsseTibi'', ''STB''.
  
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Nel dopoguerra l'azienda dovette affrontare la crescita della concorrenza e l'impatto dell'introduzione delle resine plastiche nella produzione di stilografiche, la cui diffusione andava rapidamente aumentando anche in Europa. Le linee vennero riviste passando al [[caricamento a stantuffo]], venne introdotta la linea [[Vertex]] a pennino coperto (sostituita poi dalla [[Tabo V]]) e le due linee [[Tabo S|S]] e [[Tabo CO|CO]] ad indicare rispettivamente i modelli con pennino scoperto e con cappuccio metallico (''Cappuccio Oro'').  
 
Nel dopoguerra l'azienda dovette affrontare la crescita della concorrenza e l'impatto dell'introduzione delle resine plastiche nella produzione di stilografiche, la cui diffusione andava rapidamente aumentando anche in Europa. Le linee vennero riviste passando al [[caricamento a stantuffo]], venne introdotta la linea [[Vertex]] a pennino coperto (sostituita poi dalla [[Tabo V]]) e le due linee [[Tabo S|S]] e [[Tabo CO|CO]] ad indicare rispettivamente i modelli con pennino scoperto e con cappuccio metallico (''Cappuccio Oro'').  

Versione delle 23:23, 27 nov 2010

Benché la sua produzione sia piuttosto tardiva rispetto a quella degli altri principali marchi italiani, la Tabo è considerata, per la qualità delle sue penne, uno dei più interessanti produttori storici italiani. La storia del marchio, adottato a partire dalla fine degli anni '30, si incrocia però con la grande attività di produzione, effettuata con marchi diversi, avvenuta nel bolognese.

L'azienda produsse penne stilografiche di buona qualità negli anni '40, ma nel dopoguerra subì pesantemente gli effetti del successo della penna a sfera, e la produzione cessò negli anni '50.

Storia

File:1943-Tabo-Trasparente.jpg
Una pubblicità della Tabo

Nonostante sia considerato una marca storica, la produzione di delle stilografiche a marchio Tabo è piuttosto tardiva e viene fatta risalire alla fine degli anni '30. Le origini dell'azienda sono però molto più antiche e presso la Camera di Commercio di Bologna la ditta la ditta Stiassi e Tantini risulta essere stata fondata nel 1919 (17/12/1919) da Giuseppe Tantini e Giorgio Stiassi con scopo sociale il Commercio di articoli di cancelleria e carta da scrivere e sede in via Combusti 5 e via Nazario Sauro 1 a Bologna.[1] Nel 1920 i due soci fondarono anche la A.S.C.A. (Azienda Specializzata in Cancelleria ed Affini) e registrarono pure il marchio The Scotland Pen Italiana.

Le attività della Stiassi e Tantini restarono comunque prevalentemente nel settore della cancelleria e la ditta restò fino al 1924 rappresentante esclusivo delle macchine da scrivere Woodstok per l'Italia, e la produzione di stilografiche venne presumibilmente realizzata con il marchio Scotland, anche se si ritiene che questo sia stato usato prevalentemente per la marchiatura di penne prodotte da altri (presumibilmente la Omas e la Montegrappa).

Le attività della Stiassi e Tantini risultano cessare nel 1939, ma è dell'anno precedente la fondazione, da parte dei due soci, della S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini), successivamente (nel 1940?) rinominata F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) che è la ditta da cui ha origine la produzione delle penne marchiate Tabo, sigla usata come abbreviazione della dicitura Tantini - Bologna. Negli anni successivi la ragione sociale venne nuovamente cambiata in Stiassi e Tantini S. A., dicitura che appare nelle prime pubblicità delle penne Tabo risalenti agli inizi degli anni '40.

Le serie della fine degli anni '30 erano prodotte in versioni diverse a seconda dei sistemi di caricamento, esistevano infatti modelli a pulsante di fondo, denominati Mentis, e modelli con caricamento a depressione simile a quello della Vacumatic denominati Trasparente oltre che modelli sfaccettati con il più ordinario caricamento a levetta, simili alla Omas Extra, identificati con la cifra 1931. Infine sono presenti anche modelli rientranti in ebanite o rivestiti, molto simili a quelli presenti nella produzione Montegrappa, denominati con un codice numero a quattro cifre.

Oltre ai precedenti modelli marcati Tabo, che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come StyBy, Stibi, EsseTibi, STB.

Nel dopoguerra l'azienda dovette affrontare la crescita della concorrenza e l'impatto dell'introduzione delle resine plastiche nella produzione di stilografiche, la cui diffusione andava rapidamente aumentando anche in Europa. Le linee vennero riviste passando al caricamento a stantuffo, venne introdotta la linea Vertex a pennino coperto (sostituita poi dalla Tabo V) e le due linee S e CO ad indicare rispettivamente i modelli con pennino scoperto e con cappuccio metallico (Cappuccio Oro).

Nel 1948 la Stiassi e Tantini si sciolse definitivamente, ma la famiglia Tantini proseguì per un certo periodo le attività con la P. Tantini & C Srl; venne aperta a Bologna una attività commerciale sotto questo nome, ma la produzione delle stilografiche non si estende oltre gli anni '50. Con la crisi derivante dal successo della penna a sfera usa e getta le attività dell'azienda si diversificarono nel commercio di inchiostri, materiale da cancelleria e chincaglierie, fino al fallimento avvenuto nel 1972.

Template:CronoMarche |- | 1919 || Fondata a Bologna la Stiassi e Tantini, futuro produttore del machio Tabo |- | 1920 || Stiassi e Tantini registrano il marchio The Scotland Pen Italiana |- | 1939 || La Stiassi e Tantini chiude, sostituta dalla S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini) |- | 1940?[2] || La S.I.S.A. diventa la F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) |- | 1941?[3] || La F.I.S.A. diventa la Stiassi e Tantini S. A. |- | 1948 || Stiassi e Tantini S. A. chiude le attività |- |}

Template:LegendaModelli |- | XX || 19XX || XX, ? |- |}

Note

  1. le informazioni relative a questo marchio sono state reperite principalmente dal testo La storia della stilografica in Italia, II volume di Letizia Iacopini, e dalle fonti ivi citate.
  2. data incerta, si suppone l'anno seguente la fondazione della S.I.S.A.
  3. data indicativa, si intendono i primi anni '40

Riferimenti esterni

  • nessuno, per ora