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Lo svantaggio principale delle resine plastiche, almeno al momento della loro introduzione, era invece quello di non poter essere realizzate che in colorazione a tinta unita. Questo però risultò essere un problema minore, perché proprio in quello stesso periodo le tendenze stilistiche, anche sotto la spinta della nascita di questi nuovi materiali, si orientarono su uno stile modernista e minimalista, ed i coloratissimi modelli in celluloide iniziarono ad essere visti come un po' antiquati.
 
Lo svantaggio principale delle resine plastiche, almeno al momento della loro introduzione, era invece quello di non poter essere realizzate che in colorazione a tinta unita. Questo però risultò essere un problema minore, perché proprio in quello stesso periodo le tendenze stilistiche, anche sotto la spinta della nascita di questi nuovi materiali, si orientarono su uno stile modernista e minimalista, ed i coloratissimi modelli in celluloide iniziarono ad essere visti come un po' antiquati.
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Inoltre alcune resine plastiche si prestano alla realizzazione di materiali misti di notevole interesse, fra questi probabilmente il più interessante è il ''[[Makrolon]]'', introdotto nel 1966 dalla [[Lamy]] per la sua famosissima [[Lamy 2000]], un policarbonato misto a fibra di vetro di elevatissima resistenza meccanica e dotato di una particolare colorazione nero/grigia data dalla tessitura delle fibre di vetro.
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Inoltre alcune resine plastiche si prestano alla realizzazione di materiali misti di notevole interesse, fra questi probabilmente il più interessante è la versione di ''[[Makrolon]]'' (nome usato dalla Bayer), introdotto nel [[1966]] dalla [[Lamy]] per la sua famosissima [[Lamy 2000]], un policarbonato misto a fibra di vetro di elevatissima resistenza meccanica e dotato di una particolare colorazione nero/grigia data dalla tessitura delle fibre di vetro.
    
Al giorno d'oggi la gran parte delle penne viene realizzata in una qualche resina plastica, più o meno lucida o resistente a seconda della realizzazione. L'evoluzione della tecnica consente anche di creare plastiche colorate la cui brillantezza e varietà di colori ha ben poco da invidiare alla celluloide. Tutte queste però restano realizzazioni industriali il cui valore effettivo resta discutibile, per quanto una azienda possa sostenerne la ''preziosità''. La celluloide infatti, per i tempi lunghi di lavorazione e l'impossibilità di lavorazione a stampo, resta un materiale molto più prezioso di qualunque resina plastica, ed è anche per questo che ha visto un ritorno al successo negli anni recenti, come caratteristica distintiva di alcune produzioni (in particolare quelle della Visconti) di penne di lusso.
 
Al giorno d'oggi la gran parte delle penne viene realizzata in una qualche resina plastica, più o meno lucida o resistente a seconda della realizzazione. L'evoluzione della tecnica consente anche di creare plastiche colorate la cui brillantezza e varietà di colori ha ben poco da invidiare alla celluloide. Tutte queste però restano realizzazioni industriali il cui valore effettivo resta discutibile, per quanto una azienda possa sostenerne la ''preziosità''. La celluloide infatti, per i tempi lunghi di lavorazione e l'impossibilità di lavorazione a stampo, resta un materiale molto più prezioso di qualunque resina plastica, ed è anche per questo che ha visto un ritorno al successo negli anni recenti, come caratteristica distintiva di alcune produzioni (in particolare quelle della Visconti) di penne di lusso.