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=== ''stantuffo tuffante'' ===
 
=== ''stantuffo tuffante'' ===
 
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{{:stantuffo tuffante}}
Si indica con questo nome il sistema di caricamento inventato e brevettato dalla [[OMAS]] nel 1936 con l'introduzione del modello [[Lucens]]; in realtà un sistema di caricamento sostanzialmente identico a questo ed altrettanto funzionale si trova sulle penne realizzate della [[Dunn]] risalenti a ben quindici anni prima. Per questo motivo, pur non potendo stabilire o meno l'originalità dell'invenzione della [[OMAS]] non è comunque corretto assegnare ad essa la paternità di questo caricamento, anche se oggi, più che altro in Italia, si fa riferimento a esso con il nome di ''[[stantuffo tuffante]]'' per la maggiore notorietà raggiunta dalla [[Lucens]] rispetto alle penne della [[Dunn]].
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Il principio di funzionamento resta quello di tutti i sistemi di caricamento a sfiatatoio, solo che in questo caso la pressione interna al corpo della penna viene esercitata attraverso un pistone cavo cui si accede dal fondello, che presente una parte finale allargata, ma forata al centro in modo da poter scorrere abbondantemente intorno allo sfiatatoio, che in questo caso è molto lungo ed arriva vicino alla fine della penna.
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Svitando il fondello è possibile estrarre il pistone cilindrico, che scorre a tenuta rispetto al corpo della penna ed effettuare tramite esso l'azione di pompaggio. Il meccanismo è molto funzionale e nettamente più evoluto del [[Caricamento#vacumatic|vacumatic]] e degli altri sistemi analoghi perché a differenza di questo non necessita di membrane o altri elementi in gomma, e presenta una notevole semplicità meccanica.
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Nonostante sia fra i più evoluti, efficaci ed interessanti fra i sistemi di caricamento, che presenta tutti i pregi degli altri sistemi a sfiatatoio e nessuno dei problemi legati alla presenza di parti in gomma, lo [[stantuffo tuffante]] ha purtroppo avuto una scarsa diffusione, che lo vede limitato nel suo utilizzo alle penne della [[Dunn]] ed al citato modello [[Lucens]] della [[OMAS]].
      
=== ''visofil'' ===
 
=== ''visofil'' ===
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Il caricamento avviene spingendo fino in fondo l'albero una volta accedutovi dal retro della penna, e poi risucchiando l'inchiostro, esattamente come si fa con una siringa, tirandolo indietro. Il grosso svantaggio di questo sistema di riempimento è dovuto al fatto che esso richiede di ospitare nel corpo della penna l'albero della siringa, che in posizione di utilizzo è completamente estratto ed in posizione sporgente; questo significa che circa metà dello spazio utile viene occupato da esso e non può essere utilizzato.
 
Il caricamento avviene spingendo fino in fondo l'albero una volta accedutovi dal retro della penna, e poi risucchiando l'inchiostro, esattamente come si fa con una siringa, tirandolo indietro. Il grosso svantaggio di questo sistema di riempimento è dovuto al fatto che esso richiede di ospitare nel corpo della penna l'albero della siringa, che in posizione di utilizzo è completamente estratto ed in posizione sporgente; questo significa che circa metà dello spazio utile viene occupato da esso e non può essere utilizzato.
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=== siringa rovesciata===
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=== ''siringa rovesciata'' ===
 
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{{:plunger filler}}
Il caricamento a [[siringa rovesciata]], detto anche ''[[plunger filler]]'' dai collezionisti, è, quando ben funzionante, uno dei più semplici ed efficaci sistemi di riempimento, ed è probabilmente anche quello che consente di caricare la maggior quantità di inchiostro a parità di volume della penna. Inoltre è anche uno dei più antichi, essendo stato introdotto per la prima volta sul mercato nel 1905, con il lancio della [[Onoto]].
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[[Image:PlungerFillerSchema.svg|center|500px|Schema di una penna con caricamento a [[siringa rovesciata]] (''plunger filler'')]]
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La creazione di questo caricamento, almeno nella prima versione utilizzabile, si può attribuire a ''George Sweeter'', che ne cedette il brevetto a ''Evelyn [[De La Rue]]'' per la realizzazione della [[Onoto]]. Molto più tardi, in risposta alla moda delle penne trasparenti che consentissero di visualizzare il livello di inchiostro, esso venne adottato anche della [[Sheaffer]] a partire dal 1934 con il nome di ''[[Vacuum-Fil]]''<ref>ma solo sui modelli economici, sia per la linea [[Wasp]] che per quella chiamata con questo nome, verrà utilizzato sui modelli dell'azienda marcati [[Sheaffer]] (le [[Balance]]) solo a partire dall'anno successivo, il brevetto originale della ditta, ({{Cite patent|US|1926405}}), è del 1933.</ref> e dalla [[Eversharp]] nel 1937. Nelle penne giapponesi un [[contagocce di sicurezza|meccanismo molto simile]] veniva usato solo come sistema di sicurezza per penne con [[caricamento a contagocce|riempimento a contagocce]].
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Il principio di funzionamento, come espresso dal nome, si basa sull'inversione del meccanismo della siringa (anche se forse l'analogia sarebbe maggiore con la pompa di una bicicletta), in cui si usa il pistone della siringa, invece che per risucchiare l'inchiostro, per espellere l'aria dal corpo della penna e creare una depressione che poi è quella che consente di effettuarne il riempimento.
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Dal punto di vista meccanico il sistema è simile al precedente [[caricamento a siringa]], l'aria viene espulsa spingendo tramite il fondello della penna un pistone costituito da un alberino sulla cui testa è montata una guarnizione in gomma che scorre a tenuta rispetto al corpo cavo della penna, esattamente come il pistone di una siringa. L'alberino fuoriesce, tramite una guarnizione a tenuta, dal fondo della penna per agganciarsi al fondello della stessa che viene utilizzato come maniglia per operare il caricamento. La parte finale del corpo della penna, in corrispondenza alla posizione di riposo del pistone, presenta però un allargamento, così che esso non sia più a tenuta.
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Ciò rende possibile, a differenza della siringa classica, effettuare il caricamento reinserendo il pistone all'interno del corpo della penna: con l'espulsione dell'aria così ottenuta si crea una depressione dietro la testa del pistone, che quando questo raggiunge la posizione finale della sua corsa, in cui non vi è più tenuta rispetto al corpo della penna, causa il risucchio dell'inchiostro all'interno della stessa.
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Il meccanismo presenta molti vantaggi in quanto lo spazio da esso occupato è molto ridotto, per cui, fintanto che le guarnizioni sono a posto, si ottiene una enorme capacità di caricamento. Il suo problema principale è però proprio quello della perfetta tenuta delle guarnizioni, queste infatti devono sopportare una depressione piuttosto forte, e capita piuttosto spesso che esse, pur garantendo dalle perdite, non consentano un caricamento efficace.
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Inoltre una buona tenuta, essenziale per il funzionamento, comporta anche la presenza, a penna scarica, di un grosso volume di aria ben isolato presente all'interno del corpo della stessa, cosa che rende le penne dotate di questo sistema di caricamento molto sensibili alle variazioni di pressione (con il rischio di conseguenti fuoriuscite di inchiostro).
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Inoltre, soprattutto con i modelli americani della [[Sheaffer]] e dalla [[Eversharp]], la guarnizione sul fondo, che è essenziale per il funzionamento del sistema, tende a deteriorarsi abbastanza rapidamente. Per le due aziende citate la sua sostituzione però comporta la completa sostituzione del fondo stesso della penna, che doveva avvenire con dei ricambi che oggi non esistono più. Pertanto le penne con caricamento a [[siringa rovesciata]] hanno una fama di essere difficili da riparare e di funzionamento incerto, anche se in realtà tutto ciò non si applica affatto alle [[Onoto]], che sono piuttosto semplici da riparare e ben funzionanti anche dopo diversi decenni.
      
=== ''piston filler'' ===
 
=== ''piston filler'' ===

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