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[[Image:Sigillante-Sheaffer-Ottorino.jpg|thumb|Un sigillante per penne]]
 
[[Image:Sigillante-Sheaffer-Ottorino.jpg|thumb|Un sigillante per penne]]
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La vostra penna preferita vi macchia le dita? Forse non avete usato il materiale adatto per sigillarla. Provate questa ricetta: per le mie [[Sheaffer]]'s 1250 con [[pennino conico]] ha funzionato, là dove [[gommalacca]] e cera solida hanno fallito.
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Benché in vari libri e nella pratica di molti riparatori si consigli l'uso della [[gommalacca]] per sigillare meglio le filettature su cui si avvitano le varie parti di una penna, questa in realtà non garantisce una buona tenuta in caso di giunzioni in contatto con i liquidi, ed ha una tendenza a ricristallizzare che rende l'eventuale riparazione poco reversibile.  
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Questa ricetta non è totalmente farina del mio sacco (Ottorino), gli ingredienti infatti sono citati in un manuale di riparazione della [[Sheaffer]], ma ho messo a punto le proporzioni. Non fate caso alla meticolosità della ricetta, il mio "io chimico/farmacista" ha preso il sopravvento.
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La ricetta di sigillante illustrata in questa pagina ha funzionato sulle [[Sheaffer]]'s 1250 con [[pennino conico]] dell'autore ([[User:ottorino]]), laddove [[gommalacca]] e cera solida avevano fallito. La ricetta deriva dalle informazioni trovate in un manuale di riparazione della [[Sheaffer]], dove erano citati gli ingredienti, sono state poi messe a punto le proporzioni.  
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Il materiale necessario è un panetto di [http://it.wikipedia.org/wiki/Colofonia pece] da violino e [http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_di_ricino olio di ricino]. Nel mio caso 17.39 g di pece mescolati con 6.26 g di olio di ricino. rapporto olio/pece 36 % in peso circa. Il panetto era 4.5 X 1.5 X 3 cm circa e l'olio di ricino 7-9 ml.
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Il materiale necessario è un panetto di [http://it.wikipedia.org/wiki/Colofonia pece] da violino e dell'[http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_di_ricino olio di ricino]. Nella prima realizzazione della stessa 17.39 g di pece mescolati con 6.26 g di olio di ricino. rapporto olio/pece 36 % in peso circa. Il panetto era 4.5x1.5x3 cm circa e l'olio di ricino 7-9 ml. Il tutto deve essere tenuto a 60-80 °C fino a che non si ottiene un materiale che fluisce come il miele (a 60-80 °C).  
Si tiene il tutto a 60-80 °C fino a che non si ottiene un materiale che fluisce come il miele (a 60-80 °C).
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Meglio essere parsimoniosi con l'olio di ricino, è più agevole aggiungerlo dopo se il materiale dovesse risultare troppo solido. L'eterogeneità dei materiali naturali e il loro stato di conservazione è un elemento da tenere in considerazione.
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Quando raffredda ha la consistenza dello zucchero caramellato, tipo quello dei croccanti, non vetroso, ma molto, molto appiccicoso e viscoso. Sembra quasi quella roba che usano le donne per depilarsi. E' bene mettere gli ingredienti direttamente nel barattolo/flacone in cui poi lo conserverete, perché la viscosità impedisce un facile trasferimento.
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Meglio essere parsimoniosi con l'olio di ricino in fase di partenza, è più agevole aggiungerlo dopo se il materiale dovesse risultare troppo solido. L'eterogeneità dei materiali naturali e il loro stato di conservazione è un elemento da tenere in considerazione.
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Forse con queste dosi è un pelo troppo "sodo". Però funziona egregiamente. Va applicato a caldo. Si preleva una piccola quantità con uno stuzzicadenti e la si scalda anche col fornello a gas. In questo caso non è necessario porre troppa attenzione come nell'[[uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|uso del calore per smontare una stilografica]]. Invece è importante porre attenzione a non farla cadere su superfici "sensibili". La sua rimozione non è agevolissima se non con solventi aggressivi che potrebbero danneggiare le superfici.
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Quando il sigillante raffredda ha la consistenza dello zucchero caramellato, tipo quello dei croccanti, non vetroso, ma molto, molto appiccicoso e viscoso. Sembra quasi quella roba che usano le donne per depilarsi. E' bene mettere gli ingredienti direttamente nel barattolo/flacone in cui poi lo conserverete, perché la viscosità impedisce un facile trasferimento.
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Forse con queste dosi è un pelo troppo "sodo" ma funziona egregiamente. Va applicato a caldo. Si preleva una piccola quantità con uno stuzzicadenti e la si scalda anche col fornello a gas. In questo caso non è necessario porre troppa attenzione come nell'[[uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|uso del calore per smontare una stilografica]]. Invece è importante porre attenzione a non farla cadere su superfici "sensibili". La sua rimozione non è agevolissima se non con solventi aggressivi che potrebbero danneggiare le superfici.
    
==Note==
 
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Un'alternativa è usare un comune pentolino per mescolare i due componenti. Attenzione alle fiamme libere. La colofonia è infiammabile.  
 
Un'alternativa è usare un comune pentolino per mescolare i due componenti. Attenzione alle fiamme libere. La colofonia è infiammabile.  
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== Riferimenti==
 
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