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==Materiale==
 
==Materiale==
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Il materiale utilizzato è l'[[alpacca]]. Una lega di Rame-Zinco e Nichel, conosciuta anche come "''[[Argento tedesco]]''". La presenza del Nichel aumenta la proprietà di resistenza alla corrosione. Per i nostri scopi avremo bisogno di un pezzo laminato, in quanto il materiale risulterà naturalmente incrudito e quindi più elastico. Al contrario, lo stato di ricotto per i materiali, conferisce loro una certa plasticità a scapito della elasticità. Teoricamente si potrebbe usare anche del bronzo fosforoso che contrariamente al suo nome '''non''' contiene fosforo (in quanto lo renderebbe più fragile). Il vantaggio dell'alpacca è proprio la presenza del nichel che ci permetterà di avere una lamina che si manterrà priva di ossidazione nel tempo, al contrario del bronzo che diverrebbe più scuro.
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Il materiale utilizzato è l'[[alpacca]], una lega di rame-zinco e nichel, conosciuta anche come "''[[argento tedesco]]''". La presenza del nichel aumenta la proprietà di resistenza alla corrosione. Per i nostri scopi avremo bisogno di un pezzo laminato, in quanto il materiale risulterà naturalmente incrudito e quindi più elastico. Al contrario, lo stato di ricotto per i materiali, conferisce loro una certa plasticità a scapito della elasticità. Teoricamente si potrebbe usare anche del bronzo fosforoso che contrariamente al suo nome '''non''' contiene fosforo (in quanto lo renderebbe più fragile). Il vantaggio dell'alpacca è proprio la presenza del nichel che ci permetterà di avere una lamina che si manterrà priva di ossidazione nel tempo, al contrario del bronzo che diverrebbe più scuro.
    
==Smontaggio della lamina rotta e rilevamento dimensioni==
 
==Smontaggio della lamina rotta e rilevamento dimensioni==
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Prima di procedere, è consigliabile fare una prova per verificare che la nuova lamina alloggi senza impuntamenti dentro all'elemento di pressione (o [[barra di pressione]]) come in fig. 10. Per provare la condizione, potete fare quanto segue: inserite la lamina nell'elemento di pressione e stringete entrambi tra le dita dove sono state sollevate le alette (in centro). In questa condizione, le due estremità della lamina devono potersi flettere liberamente. Se così non è, provvedete a rimuovere un poco di materiale con la carta vetro.
 
Prima di procedere, è consigliabile fare una prova per verificare che la nuova lamina alloggi senza impuntamenti dentro all'elemento di pressione (o [[barra di pressione]]) come in fig. 10. Per provare la condizione, potete fare quanto segue: inserite la lamina nell'elemento di pressione e stringete entrambi tra le dita dove sono state sollevate le alette (in centro). In questa condizione, le due estremità della lamina devono potersi flettere liberamente. Se così non è, provvedete a rimuovere un poco di materiale con la carta vetro.
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[[File:ricostruzione I_bar_prova_lamina.jpg|400px|center|thumb|Fig. 10 - Prova della nuova lamina]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Raddrizzatura-Prova-Lamina.jpg|400px|center|thumb|Fig. 10 - Prova della nuova lamina]]
    
==Principio di funzionamento barra ad I==
 
==Principio di funzionamento barra ad I==
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Prima di proseguire con la piegatura della lamina,ed al fine di capire come farlo correttamente, vediamo come la funziona la barra di pressione. Nella fig. 11 possiamo vedere la ''[[I-bar]]'' montata nel corpo di una penna.
 
Prima di proseguire con la piegatura della lamina,ed al fine di capire come farlo correttamente, vediamo come la funziona la barra di pressione. Nella fig. 11 possiamo vedere la ''[[I-bar]]'' montata nel corpo di una penna.
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[[File:ricostruzione I_bar_funzionamento.jpg|500px|center|thumb|Fig. 11 - Principio di funzionamento ''[[I-bar]]'']]
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[[File:Schema-Funzionamento-I-bar.jpg|500px|center|thumb|Fig. 11 - Principio di funzionamento della ''[[I-bar]]'']]
    
Nella condizione di riposo, la lamina presenta una lieve flessione dell'estremità in prossimità della sezione.
 
Nella condizione di riposo, la lamina presenta una lieve flessione dell'estremità in prossimità della sezione.
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==Geometria della lamina==
 
==Geometria della lamina==
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Vediamo ora quali sono le geometrie da preferire per le pieghe della lamina. Dobbiamo precisare che la piega all'estremità (verso il pulsante) è geometricamente necessaria al fine di permettere alla ''[[I-bar]]'' di:
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Vediamo ora quali sono le geometrie da preferire per le pieghe della lamina. Dobbiamo precisare che la piega all'estremità (verso il pulsante) è geometricamente necessaria al fine di permettere alla ''[[I-bar]]'' di  
alloggiare contro il fusto interno della penna e di riuscire comunque ad inserirsi all'interno del pulsante (vedi fig. 11). Quindi l'unico modo per soddisfare entrambe le condizioni, è che all'estremità venga eseguita una doppia piega che riporta il punto di azionamento al centro del pulsante.  
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alloggiare contro il fusto interno della penna e di riuscire comunque ad inserirsi all'interno del pulsante (vedi fig. 11). Quindi l'unico modo per soddisfare entrambe le condizioni è che all'estremità venga eseguita una doppia piega che riporta il punto di azionamento al centro del pulsante.  
    
Senza entrare nel discorso della scomposizione vettoriale delle forze, ma affidandoci al buonsenso, possiamo affermare che quanto più ci avviciniamo ad una piega ad angolo retto (vedi fig. 12, condizione B), tanto più la lamina sotto carico (cioè alla pressione del pulsante) tenderà a deformarsi permanentemente. Mentre, tanto meno la piega sarà pronunciata (ovvero con minore angolo), tanto meno la lamina si avvicinerà al suo limite di snervamento garantendo un funzionamento migliore (fig. 12, condizione A).
 
Senza entrare nel discorso della scomposizione vettoriale delle forze, ma affidandoci al buonsenso, possiamo affermare che quanto più ci avviciniamo ad una piega ad angolo retto (vedi fig. 12, condizione B), tanto più la lamina sotto carico (cioè alla pressione del pulsante) tenderà a deformarsi permanentemente. Mentre, tanto meno la piega sarà pronunciata (ovvero con minore angolo), tanto meno la lamina si avvicinerà al suo limite di snervamento garantendo un funzionamento migliore (fig. 12, condizione A).
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[[File:ricostruzione I_bar_piegature.jpg|500px|center|thumb|Fig. 12 - Piegature consigliate per ''[[I-bar]]'']]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Piegature.jpg|500px|center|thumb|Fig. 12 - Piegature consigliate per ''[[I-bar]]'']]
    
Inoltre bisogna ricordarsi di centinare la lamina nella zona di contatto con la sezione (fig. 12, condizione C).
 
Inoltre bisogna ricordarsi di centinare la lamina nella zona di contatto con la sezione (fig. 12, condizione C).
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Una possibile soluzione è quella rappresentata in fig. 13. Appoggiare la lamina su un pezzo di legno (o comunque un materiale "morbido"), porre in centro ad essa la lama di un cacciavite e di dargli un colpetto con il martello.  
 
Una possibile soluzione è quella rappresentata in fig. 13. Appoggiare la lamina su un pezzo di legno (o comunque un materiale "morbido"), porre in centro ad essa la lama di un cacciavite e di dargli un colpetto con il martello.  
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[[File:ricostruzione I_bar_piega ed impronta semplice.jpg|400px|center|thumb|Fig. 13 - Piegatura ed improntatura della lamina]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Piega-Impronta-Semplice.jpg|400px|center|thumb|Fig. 13 - Piegatura ed improntatura della lamina]]
    
Questo, oltre ad irrobustire la zona di pressione, ridurrà la larghezza consentendo un più agevole alloggiamento nella sede del pulsante.
 
Questo, oltre ad irrobustire la zona di pressione, ridurrà la larghezza consentendo un più agevole alloggiamento nella sede del pulsante.
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Per terminare la ricostruzione della lamina, dovremo montare l'elemento di pressione (sul sacchetto).
 
Per terminare la ricostruzione della lamina, dovremo montare l'elemento di pressione (sul sacchetto).
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[[File:ricostruzione I_bar_chiusura alette.jpg|400px|center|thumb|Fig. 14 - Rimontaggio barra di pressione]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Chiusura-Alette.jpg|400px|center|thumb|Fig. 14 - Rimontaggio barra di pressione]]
    
Come si può vedere nella fig. 14, dovremo alloggiare la lamina all'interno dell'elemento di pressione. Attenzione al verso! Le alette vanno verso il corpo della penna (ovvero verso l'esterno), mentre la parte uniforme va verso la parte interna (ovvero verso il sacchetto). Bisogna ripiegare le alette e stringerle in modo che la lamina non possa scorrere assialmente.
 
Come si può vedere nella fig. 14, dovremo alloggiare la lamina all'interno dell'elemento di pressione. Attenzione al verso! Le alette vanno verso il corpo della penna (ovvero verso l'esterno), mentre la parte uniforme va verso la parte interna (ovvero verso il sacchetto). Bisogna ripiegare le alette e stringerle in modo che la lamina non possa scorrere assialmente.
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metallico dal diametro di 0,8 - 1 mm (vedi fig. 15).
 
metallico dal diametro di 0,8 - 1 mm (vedi fig. 15).
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[[File:ricostruzione I_bar_filo per impronta.jpg|400px|center|thumb|Fig. 15 - Filo per impronta su lamina]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Filo-Impronta.jpg|400px|center|thumb|Fig. 15 - Filo per impronta su lamina]]
    
Si consiglia, data la facile reperibilità, un filo in rame che può essere del normale filo da cablaggio per elettronica, od anche il reoforo di un componente elettronico. Lo spezzone di filo, che sarà il nostro punzone, dovrà essere posizionato al centro della lamina (o barra elastica) come indicato in fig. 16.
 
Si consiglia, data la facile reperibilità, un filo in rame che può essere del normale filo da cablaggio per elettronica, od anche il reoforo di un componente elettronico. Lo spezzone di filo, che sarà il nostro punzone, dovrà essere posizionato al centro della lamina (o barra elastica) come indicato in fig. 16.
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[[File:ricostruzione I_bar_filo per impronta incollato.jpg|400px|center|thumb|Fig. 16 - Posizionamento del filo]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Filo-Impronta-Incollato.jpg|400px|center|thumb|Fig. 16 - Posizionamento del filo]]
    
Dal momento che dovremo maneggiare la lamina e che il filo dovrà rimanere certamente nella posizione centrale, conviene fissarlo con una goccia di adesivo istantaneo. In tal modo avremo la possibilità di movimentare il pezzo senza che il filo cada o si sposti.
 
Dal momento che dovremo maneggiare la lamina e che il filo dovrà rimanere certamente nella posizione centrale, conviene fissarlo con una goccia di adesivo istantaneo. In tal modo avremo la possibilità di movimentare il pezzo senza che il filo cada o si sposti.
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Per improntare la barra elastica avremo bisogno di un pezzo di legno e di una morsa nella quale inserire il pezzo di legno e la lamina con il filo come in fig. 18.
 
Per improntare la barra elastica avremo bisogno di un pezzo di legno e di una morsa nella quale inserire il pezzo di legno e la lamina con il filo come in fig. 18.
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[[File:ricostruzione I_bar_compressione filo.jpg|400px|center|thumb|Fig. 18 - Improntatura barra elastica]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Compressione-Filo.jpg|400px|center|thumb|Fig. 18 - Improntatura barra elastica]]
    
Il "principio del panino" è il seguente: la ganascia della morsa è in acciaio, e quindi più dura del filo in rame e della lamina in [[alpacca]]; il filo di rame e la lamina in alpacca sono più duri del legno. Chiudendo la morsa, comprimeremo il tutto ed avremo che il filo di rame, schiacciato dall'acciaio della ganascia, entrerà in parte nella lamina di alpacca e la stessa entrerà nel legno. Lo scopo del legno è proprio di avere una parte "ricevente" più morbida, in modo tale che consenta la deformazione plastica del materiale della lamina.
 
Il "principio del panino" è il seguente: la ganascia della morsa è in acciaio, e quindi più dura del filo in rame e della lamina in [[alpacca]]; il filo di rame e la lamina in alpacca sono più duri del legno. Chiudendo la morsa, comprimeremo il tutto ed avremo che il filo di rame, schiacciato dall'acciaio della ganascia, entrerà in parte nella lamina di alpacca e la stessa entrerà nel legno. Lo scopo del legno è proprio di avere una parte "ricevente" più morbida, in modo tale che consenta la deformazione plastica del materiale della lamina.
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Ovviamente, dalla parte del filo di rame/lamina conviene non avere copriganasce in alluminio od altro materiale tenero che assorba la deformazione. Il risultato finale, visibile nella fig. 19, ci mostra la lamina appena estratta e la stessa dopo che avremo rimosso il punzone utilizzato, ovvero lo spezzone di filo.
 
Ovviamente, dalla parte del filo di rame/lamina conviene non avere copriganasce in alluminio od altro materiale tenero che assorba la deformazione. Il risultato finale, visibile nella fig. 19, ci mostra la lamina appena estratta e la stessa dopo che avremo rimosso il punzone utilizzato, ovvero lo spezzone di filo.
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[[File:ricostruzione I_bar_lamina con impronta.jpg|400px|center|thumb|Fig. 19 - Barra elastica improntata]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Lamina-Impronta.jpg|400px|center|thumb|Fig. 19 - Barra elastica improntata]]
    
===Piegatura della barra elastica===
 
===Piegatura della barra elastica===
 
Ora che la barra elastica presenta una nervatura centrale, appare abbastanza chiaro che per non deformarla,non potremo più piegare la lamina con una normale pinza. Dovremo costruirci un attrezzo che ci permetta la piegatura preservando comunque la nervatura centrale. Tale attrezzo si può realizzare abbastanza facilmente con un pezzetto di legno sagomato come in fig. 20.
 
Ora che la barra elastica presenta una nervatura centrale, appare abbastanza chiaro che per non deformarla,non potremo più piegare la lamina con una normale pinza. Dovremo costruirci un attrezzo che ci permetta la piegatura preservando comunque la nervatura centrale. Tale attrezzo si può realizzare abbastanza facilmente con un pezzetto di legno sagomato come in fig. 20.
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[[File:ricostruzione I_bar_blocchetto di piegatura.jpg|400px|center|thumb|Fig. 20 - Blocchetto di piegatura]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Blocchetto-Piegatura.jpg|400px|center|thumb|Fig. 20 - Blocchetto di piegatura]]
 
   
 
   
 
Partendo da un piccolo parallelepipedo e tagliandolo a metà, come il profilo della lamina piegata, otterremo due pezzetti complementari che potremmo usare come un vero e proprio stampo di piegatura.
 
Partendo da un piccolo parallelepipedo e tagliandolo a metà, come il profilo della lamina piegata, otterremo due pezzetti complementari che potremmo usare come un vero e proprio stampo di piegatura.
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(Naturalmente, se qualcuno può disporre di una fresa, riuscirà sicuramente ad ottenere dei risultati migliori)
 
(Naturalmente, se qualcuno può disporre di una fresa, riuscirà sicuramente ad ottenere dei risultati migliori)
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[[File:ricostruzione I_bar_lamina nel blocchetto.jpg|400px|center|thumb|Fig. 21 - Barra elastica nel blocchetto di piegatura]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Lamina-Blocchetto.jpg|400px|center|thumb|Fig. 21 - Barra elastica nel blocchetto di piegatura]]
    
Come si può vedere nella fig. 21, dobbiamo posizionare la barra elastica in modo tale la nervatura centrale si sviluppi lungo tutta la parte piegata (Lo scopo della nervatura è proprio quello di irrobustire le pieghe).
 
Come si può vedere nella fig. 21, dobbiamo posizionare la barra elastica in modo tale la nervatura centrale si sviluppi lungo tutta la parte piegata (Lo scopo della nervatura è proprio quello di irrobustire le pieghe).
 
A questo punto non ci resta che prendere il secondo blocchetto (vedi fig. 22), posizionarlo centrato rispetto a quello che già contiene la lamina e premerlo.
 
A questo punto non ci resta che prendere il secondo blocchetto (vedi fig. 22), posizionarlo centrato rispetto a quello che già contiene la lamina e premerlo.
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[[File:ricostruzione I_bar_blocchetto_piegatura lamina.jpg|400px|center|thumb|Fig. 22 - Piegatura barra elastica]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Blocchetto-Piegatura-Lamina.jpg|400px|center|thumb|Fig. 22 - Piegatura barra elastica]]
    
La lamina  (o barra elastica) ottenuta si presenterà, circa, come in fig. 23. Come potete notare, la nervatura ora corre attraverso le due pieghe e da alla struttura una maggiore rigidità. Questo fà sì che durante l'azionamento del pulsante, quasi tutta la deformazione si scarichi sull'altra estremità (quella che termina sulla sezione), facendola flettere.  
 
La lamina  (o barra elastica) ottenuta si presenterà, circa, come in fig. 23. Come potete notare, la nervatura ora corre attraverso le due pieghe e da alla struttura una maggiore rigidità. Questo fà sì che durante l'azionamento del pulsante, quasi tutta la deformazione si scarichi sull'altra estremità (quella che termina sulla sezione), facendola flettere.  
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[[File:ricostruzione I_bar_lamina con nervatura.jpg|400px|center|thumb|Fig. 23 - Barra elastica con nervatura centrale]]
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[[File:Ricostruzione-I-bar-Lamina-Nervatura.jpg|400px|center|thumb|Fig. 23 - Barra elastica con nervatura centrale]]
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Possiamo ora accorciare la lamina alla dimensione necessaria; arrotondare gli spigoli e con una pinzetta,adattare l'estremità affinché alloggi nel nostro pulsante. E riprendendo dal punto 9 (rimontaggio dell'elemento di pressione), possiamo terminare la ricostruzione della nostra [[barra ad I]].
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Possiamo ora accorciare la lamina alla dimensione necessaria; arrotondare gli spigoli e con una pinzetta, adattare l'estremità affinché alloggi nel nostro pulsante. E riprendendo dal punto 9 (rimontaggio dell'elemento di pressione), possiamo terminare la ricostruzione della nostra [[barra a I]].
    
[[Categoria:Riparazioni]]
 
[[Categoria:Riparazioni]]