Storia

Nonostante non esista una documentazione precisa, si ritiene che la Radius Superior sia stata la serie di punta della produzione iniziale della Radius, avvenuta a partire dalla prima metà degli anni '30. I primi modelli erano realizzati sia in versione liscia, che, più rara, sfaccettata. Si trattava di penne di ottima qualità realizzate in bellissime colorazioni di celluloide e con una vera traforata molto elaborata a decorare il cappuccio.

Con l'avvento delle penne a corpo trasparente che che consentivano la visualizzazione del livello di inchiostro lanciato dalla Vacumatic della Parker all'inizio degli anni '40 anche la Radius realizzò una nuova versione della Superior denominata Radius Superior Trasparente dotata di caricamento a levetta con una lunga sezione trasparente.

Nel dopoguerra la linea venne ristilizzata con linee ogivali, e con l'adozione progressiva del sistema di caricamento a stantuffo che andò ad affiancare quello a pulsante di fondo. La produzione di questa linea, rimasta sempre il prodotto di maggior pregio della Radius, proseguì presumibilmente per tutti gli anni '50, con il passaggio, per i modelli più tardi, alle resine plastiche.

Caratteristiche tecniche

La costruzione, a parte il sistema di caricamento adottato per la versione Trasparente non presenta peculiarità tecniche degne di nota. Le penne sono comunque di ottima qualità costruttiva. Il cappuccio era con chiusura a vite.

Materiali

Le penne erano prodotte inizialmente in celluloide tornita dal pieno. La clip e le finiture erano realizzate in metallo laminato oro ed il pennino in oro a 14 carati. Sono presenti anche versioni con finiture in metallo cromato. Solo nelle produzione più tarde degli anni '50 sono stati introdotte le resine plastiche.

Sistema di riempimento

Le prime versioni di questa serie erano equipaggiate con un ordinario caricamento a pulsante di fondo. A questo seguì in un secondo tempo l'adozione, per la Radius Superior Trasparente, di un sistema di caricamento a levetta con la parte superiore della sezione pennino in materiale trasparente, simile a quello adottato nei modelli Balance della Sheaffer, ma di maggiore estensione. Nei modelli del dopoguerra venne adottato invece il caricamento a stantuffo.

Versioni

File:Radius-Superior-Faceted-Black-Section.jpg
Sezione di una Radius Superior

Le versioni iniziali sono penne di forma affusolata con estremità leggermente conica, di forma simile a quella adottata dai principali modelli dello stesso periodo, come la Omas Extra, ma leggermente più tozze nelle proporzioni. Le penne vennero realizzate sia in versione liscia che faccettata, e decorate con una vera traforata sul cappuccio con un disegno a linee spezzate e rombi molto simile a quella adottata sulla prima serie della Doric. La clip è realizzata con una originale linea triangolare ed una terminazione sfaccettata a trapezoide che ricorda le forme di un cristallo, anche se sono presenti varianti con una terminazione romboidale più semplice. Il corpo riporta su due righe il marchio Radius Superior inciso longitudinalmente su due righe in caratteri maiuscoli, sopra la ulteriore dicitura Reg. n. 3246.

La versione trasparente presenta finiture del tutto analoghe a quelle della versione ordinaria, ma è realizzata con caricamento a levetta ed una sezione in celluloide trasparente con sfumature verdi. Oltre a questo alla iscrizione longitudinale sul corpo della penna venne aggiunta una terza riga con la dicitura Trasparente in caratteri maiuscoli, mantenendo in fondo la menzione della registrazione del marchio. Non è chiaro se questa versione venne realizzata anche con la variante di caricamento a sfiatatoio usata sulla Radius Extra Trasparente.

Le versioni del dopoguerra assunsero una linea ogivale, simile a quella degli altri modelli della stessa epoca ed una clip stondata affusolata verso l'estremità inferiore. La banda sul cappuccio divenne intera estendendosi fino al bordo dello stesso. Con questo modello iniziò l'adozione del caricamento a stantuffo anche se il caricamento a pulsante di fondo restò in produzione per un certo tempo. Una variante presenta invece una clip piatta di forme diritte ed appuntita, montata sulla sommità del cappuccio con un inserto, e recante la dicitura Radius incisa in verticale. Le versioni più tarde, di minor pregio, mantennero lo stesso stile e finiture, ma vennero realizzate in resina plastica a tinta unita.

Colori

Non è nota una precisa lista di colori. Le versioni in celluloide sono presenti in colori marmorizzati nero e perla, rosso, verde, marrone oltre che in nero a tinta unita o con motivi di linee incrociate a losanga.

Pennini

I pennini sono in oro a 14 carati e con foro di areazione a forma di cuore. Recano la dicitura Radius Superior incisa in caratteri maiuscoli su due righe sopra la caratura. Riportano inoltre alla base un numero che ne identifica la misura, che varia da 2 a 10.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
? XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio

Template:CronoModelli |- | 1932~ | (data indicativa[1]) Introdotti i primi modelli denominati Radius Superior |- | 1941~ | (data indicativa[2]) Introdotti i primi modelli Radius Superior Trasparente |- |}

Materiale disponibile

Note

  1. si fa riferimento alla prima metà degli anni '30
  2. si fa riferimento ai primi anni '40

Riferimenti esterni