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== Ancora ==
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=== Storia ===
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La [[Ancora]] venne fondata (secondo quanto riportato da A. Lambrou) da ''Giuseppe Zanini'', a Sesto Calende, sulle rive del Lago Maggiore, nel 1909. Questo la renderebbe la prima marca italiana  di stilografiche, ma la data è poco verosimile dato che all'epoca Zanini avrebbe avuto circa 12 anni, per cui l'origine è più probabilmente riportabile al 1920. Zanini iniziò le sue attività nel campo degli oggetti da scrittura a Bologna, dove pare fosse in contatto con ''Armando Simoni'' (fondatore della [[OMAS]]), per poi fondare una propria azienda con un socio, tale Clerici. La produzione di questi primi anni non era ancora chiaramente identificata dal marchio [[Ancora]].
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La collaborazione con Clerici continuò fino al 1924, quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel 1925 l'attività, fino allora riferita alla abitazione personale di Zanini, venne trasferita a Sesto Calende.
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Nel 1929 con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al 1975, quando l'azienda chiuse (anche se il marchio, come per altre ditte storiche, è stato risuscitato nel 1988 per la produzione di stilografiche moderne). Nel 1938 la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri.
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La produzione iniziale era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[Caricamento a contagocce|riempimento a contagocce]] oppure [[safety]], costruite sia in ebanite cesellata che, per i modelli di maggior pregio, con rivestimenti in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu.
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Negli anni '30 la produzione passò alla celluloide, il modello di punta era la [[Ancora Duplex|Duplex]], con [[caricamento a levetta]], prodotto in tre diverse dimensioni. La clip era a rotellina (analoga a quella usata nei primi modelli delle [[Doric]]), ed il cappuccio presentava tre verette, a queste si aggiungevano altre tre verette decorativa, la prima posta in testa al cappuccio, le altre due sul corpo. Tutte le finiture erano placcate oro, e le penne montavano un pennino marcato [[Ancora]] a 14 carati. Del modello esistono anche delle versioni alternative, con colorazioni particolari della celluloide e finiture e stile diversi dal modello base, tutte però riportano il logo dell'ancora e la dicitura [[Ancora Duplex|Duplex]] marchiata sul corpo della penna.
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Alla fine degli anni '30 venne introdotto un nuovo modello, denominato [[Dama]], realizzato in una bellissima celluloide laminata trasparente, simile a quella della [[Vacumatic]] e dotato di un innovativo sistema di caricamento a [[siringa rovesciata]]. La penna venne prodotta in due dimensioni ed in due versioni: liscia e faccettata. Lanciata da una vasta campagna pubblicitaria la [[Dama]] riscosse in grande successo, ma il sistema di caricamento, per quanto innovativo, risultò essere molto fragile dal punto di vista meccanico; molte penne dovettero tornare in fabbrica dove il sistema di caricamento venne modificato in un [[pulsante di fondo]], perdendo così la trasparenza del corpo penna.
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Nello stesso periodo vennero prodotte anche altri modelli in celluloide con il più semplice [[caricamento a levetta]], di prezzo più basso rispetto alla [[Dama]], ma sempre di alta qualità. Non è nota una denominazione specifica per questi modelli, che venivano prodotti con finiture dorate o cromate, queste ultime (in produzione dalla fine degli anni '30 ai primi degli anni '40) erano associate ai pennini in acciaio, realizzati in una lega denominata ''Zanio''.
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A metà degli anni '40 venne introdotto il modello [[Lusso]], nella particolare forma a siluro, ripresa anche dalla clip. Il modello venne prodotto in tre dimensioni, e realizzato in celluloide a tinta unita, marmorizzata, venata o laminata, in una gran varietà di colori. Alcuni modelli vennero realizzati con cappuccio in metallo laminato oro e corpo in celluloide laminata. I primi modelli erano con [[caricamento a levetta]] in seguito sostituito dal [[caricamento a stantuffo]].
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Alla fine degli anni '40 anche la [[Ancora]] introdusse un modello a pennino coperto, denominato [[Calamus]], realizzato con [[caricamento a stantuffo]], e prodotto i due dimensioni e diversi colori, e con pennino coperto o parzialmente coperto. I cappucci erano in metallo placcato oro con una incastonatura in celluloide sulla testa, mentre sul corpo era riportata l'incisione del nome del modello. I modelli iniziali riportano anche il logo ancora smaltato sulla clip.
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Della [[Ancora]] sono note due sottomarche, la prima è la ''Goliarda'' con cui l'azienda chiamava la produzione dedicata al mercato studentesco, si tratta in genere di penne poco costose, ma comunque eleganti e di buona costruzione, la seconda è la ''Rapid'' che venne usata solo per i modelli [[safety]] rivestiti in metalli preziosi.
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Negli anni successivi l'azienda subì la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, ma continuò a produrre modelli in plastica ad iniezione con caricamento a stantuffo, non raggiunse mai comunque il successo dei suoi anni d'oro e nel 1975 venne definitivamente chiusa.
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===Riferimenti esterni===
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* http://xoomer.alice.it/leiacopi/ancora.htm
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== Edacoto ==
 
== Edacoto ==