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Nel 1947 la produzione venne ripresa con l'introduzione di una nuova versione della [[100N]] di forma sostanzialmente identica alla precedente, ma dotata di una sola vera sul cappuccio e di un fermaglio rigato, e dotata anche di pennini in oro, ora nuovamente disponibili. La penna era ormai prodotta completamente in celluloide o materiale plastico con una eccezione, la produzione italiana dello stabilimento di Milano che per un breve tempo continuò ad usare, prima di essere interrotta, vecchi materiali, che rende tali penne molto rare. Nel 1948 venne ripresa anche la produzione della [[Ibis|Ibis 130]].  
 
Nel 1947 la produzione venne ripresa con l'introduzione di una nuova versione della [[100N]] di forma sostanzialmente identica alla precedente, ma dotata di una sola vera sul cappuccio e di un fermaglio rigato, e dotata anche di pennini in oro, ora nuovamente disponibili. La penna era ormai prodotta completamente in celluloide o materiale plastico con una eccezione, la produzione italiana dello stabilimento di Milano che per un breve tempo continuò ad usare, prima di essere interrotta, vecchi materiali, che rende tali penne molto rare. Nel 1948 venne ripresa anche la produzione della [[Ibis|Ibis 130]].  
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[[Image:Pelikan-400-1952.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Pelikan]] del 1952.]]
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[[Image:1952-Pelikan-400.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Pelikan]] del 1952.]]
    
Nel 1950 la [[Pelikan]] effettuò una completa revisione di tutti i modelli, introducendo un altro capolavoro, la [[400]]. Benché il modello fosse completamente nuovo sul piano stilistico,<ref>pare però che esistano negli archivi della [[Pelikan]] delle foto di disegni preliminari di un modello sostanzialmente identico alla [[400]] antecedenti il periodo bellico.</ref>  la parte tecnica riprendeva il progetto classico delle precedenti penne, con il [[caricamento a stantuffo]], un serbatoio trasparente coperto da una fascia decorativa (stavolta in celluloide striata) e la ''[[washer clip|clip a rondella]]'' bloccata da una testina realizzata  in metallo dorato, ma con un inserto in celluloide con inciso il logo dell'azienda. La penna, con la nuova clip a forma di becco di pellicano e le striature verticali del corpo divenne uno dei simboli dello stile modernista del dopoguerra, ottenendo un enorme successo.  
 
Nel 1950 la [[Pelikan]] effettuò una completa revisione di tutti i modelli, introducendo un altro capolavoro, la [[400]]. Benché il modello fosse completamente nuovo sul piano stilistico,<ref>pare però che esistano negli archivi della [[Pelikan]] delle foto di disegni preliminari di un modello sostanzialmente identico alla [[400]] antecedenti il periodo bellico.</ref>  la parte tecnica riprendeva il progetto classico delle precedenti penne, con il [[caricamento a stantuffo]], un serbatoio trasparente coperto da una fascia decorativa (stavolta in celluloide striata) e la ''[[washer clip|clip a rondella]]'' bloccata da una testina realizzata  in metallo dorato, ma con un inserto in celluloide con inciso il logo dell'azienda. La penna, con la nuova clip a forma di becco di pellicano e le striature verticali del corpo divenne uno dei simboli dello stile modernista del dopoguerra, ottenendo un enorme successo.