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Colori analoghi vennero usati anche per il modello [[100|101]], caratterizzato per avere il cappuccio realizzato nello  stesso materiale della banda, prodotto, oltre ai precedenti anche nei colori verde giada, arancio e blu marmorizzato. Infine vennero introdotti altri modelli di lusso, la [[100|110]], con corpo e cappuccio in metallo placcato oro, e la [[100|112]] con corpo e cappuccio in oro 14k.  
 
Colori analoghi vennero usati anche per il modello [[100|101]], caratterizzato per avere il cappuccio realizzato nello  stesso materiale della banda, prodotto, oltre ai precedenti anche nei colori verde giada, arancio e blu marmorizzato. Infine vennero introdotti altri modelli di lusso, la [[100|110]], con corpo e cappuccio in metallo placcato oro, e la [[100|112]] con corpo e cappuccio in oro 14k.  
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Per coprire le fasce più basse del mercato a partire dal 1932 (o 1931?) venne anche introdotto il modello [[Rappen]], con forma più affusolata ed una sola vera sul cappuccio, realizzato inizialmente con la parte inferiore del corpo in materiale  trasparente di colore blu a cui era fissato direttametne un serbatoio di gomma coperto da un fondello in ebanite, rimosso il quale si poteva riempire direttamente la penna. Una seconda versione, con la sezione trasparente di colore verde, venne equipaggiata con il classico [[caricamento a stantuffo]].
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Per coprire le fasce più basse del mercato a partire dal 1932 (o 1931?) venne anche introdotto il modello [[Rappen]], con forma più affusolata ed una sola vera sul cappuccio, realizzato inizialmente con la parte inferiore del corpo in materiale  trasparente di colore blu a cui era fissato direttamente un serbatoio di gomma coperto da un fondello in ebanite, rimosso il quale si poteva riempire direttamente la penna. Una seconda versione, con la sezione trasparente di colore verde, venne equipaggiata con il classico [[caricamento a stantuffo]].
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Nel 1934 la [[Pelikan]] iniziò ad abbinare alle sue penne una matita meccanica, la ''Auch Pelikan'', contraddistinta dai numeri ''200'' per la versione normale e ''210'' per la più rara versione corta.  Nello stesso anno venne prodotto quello che viene considerato uno dei capolavori della azienda, il modello [[Pelikan 100|111T]], noto come ''Toledo'', caratterizzato da una banda in acciaio (c'è chi riporta argento) inciso a mano con il logo ed altri motivi moreschi, e placcato in oro secondo lo stile delle incisioni praticate a Toledo, da cui deriva il nome della penna.  
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Nel 1934 la [[Pelikan]] iniziò ad abbinare alle sue penne una matita meccanica, la ''Auch Pelikan'', contraddistinta dai numeri ''200'' per la versione normale e ''210'' per la più rara versione corta.  A questo stesso anno<ref>anche se [http://www.penexchange.de/english/klassiker/toledo. altrove] si riporta il 1931.</ref>viene fatto risalire quello che viene considerato uno dei capolavori della azienda, il modello [[Pelikan 100|111T]], noto come ''Toledo'', caratterizzato da una banda in acciaio<ref>e non argento, come riporta qualcuno, ingannato forse dal materiale usato dai modelli recenti.</ref> inciso a mano con il logo ed altri motivi moreschi, e placcato in oro secondo lo stile delle incisioni praticate a Toledo, da cui deriva il nome della penna.  
    
In questi anni i materiali subirono diversi cambiamenti, con una progressiva conversione dall'ebanite alla celluloide, prima per i cappucci, poi per il corpo ed infine anche per parti del meccanismo, ed in particolare per il fondello, che nel 1936 divenne liscio, dando origine a quella che alcuno chimano la [[100|100C]]. Lo stesso anno il modello [[Rappen]] venne sostituito dalla [[Ibis 130]]
 
In questi anni i materiali subirono diversi cambiamenti, con una progressiva conversione dall'ebanite alla celluloide, prima per i cappucci, poi per il corpo ed infine anche per parti del meccanismo, ed in particolare per il fondello, che nel 1936 divenne liscio, dando origine a quella che alcuno chimano la [[100|100C]]. Lo stesso anno il modello [[Rappen]] venne sostituito dalla [[Ibis 130]]
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Il 1937 vide la nascita della [[Pelikan 100N]],<ref>c'è chi riporta il 1938, in cui pare la penna sia stata lanciata sul mercato tedesco, ma la data corretta per l'introduzione sul mercato internazionale dovrebbe essere, secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman nel libro ''Pelikan Schreibgeräte 1929-2004'', vedi [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c211becf70d7be67c8b792ecb6d8a459&showtopic=59368].</ref> una completa ristilizzazione della [[100]]. La nuova penna aveva un fondello affusolato e corpo e cappuccio di maggiori dimensioni. La testa del cappuccio protava un nuovo marchio più stilizzato, ed
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Il 1937 vide la nascita della [[Pelikan 100N]],<ref>c'è chi riporta il 1938, in cui pare la penna sia stata lanciata sul mercato tedesco, ma la data corretta per l'introduzione sul mercato internazionale dovrebbe essere, secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman nel libro ''Pelikan Schreibgeräte 1929-2004'', vedi [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c211becf70d7be67c8b792ecb6d8a459&showtopic=59368].</ref> una completa ristilizzazione della [[100]]. La nuova penna aveva un fondello affusolato e corpo e cappuccio di maggiori dimensioni. La testa del cappuccio portava un nuovo marchio più stilizzato, e la penna era realizzata quasi totalmente in celluloide, anche se i primi modelli possono essere trovati con parti in ebanite e con il vecchio logo. La vecchia [[100]] comunque restà in produzione fino alla interruzione totale della produzione a causa della guerra avvenuta nel 1944.
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Nella realizzazione del nuovo modello alcune delle colorazioni più inusuali presenti con la [[100]] (e con la [[100|101]]) non vennero più prodotte, mantenendo solo i colori nero, verde, grigio e tartaruga, questo almeno per quanto riguarda la produzione tedesca, che dal 1939 vide anche la scomparsa dei pennini in oro, a causa delle restrizioni imposte dalla guerra, sostituiti da pennini in cromo-nichel (marcati ''CN'') o in palladio (marcati ''Pd''). Nel periodo travagliato della guerra infatti vennero prodotti, dai vari stabilimenti posti al di fuori della Germania, diversi modelli fra cui spiccano quelli portoghesi, marcati ''Emegé'' dal nome del distributore locale che stanco di effettuare riparazioni su modelli non venduti da lui iniziò a incidere il suo nome sulle penne. Questi commercializzò anche alcuni modelli peculiari, come la ''Magnum'', una versione di grandi dimensioni della [[100N]].
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che vede una crescita delle dimensioni originali ed un passaggio quasi completo all'uso della celluloide, anche se i primi modelli possono essere trovati con parti in ebanite.
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Dal 1944 al 1947 la produzione venne completamente interrotta, alla ripresa della produzione nel 1947 la [[100N]] venne riproposta identica a prima
 
      
[[Image:Pelikan-400-1952.jpg|thumb|Pubblicità della [[Pelikan]] del 1952.]]
 
[[Image:Pelikan-400-1952.jpg|thumb|Pubblicità della [[Pelikan]] del 1952.]]
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| 1939 || Il modello [[Pelikan 100N|100N]] viene prodotto con pennino CN in acciaio al cromo/nikel
 
| 1939 || Il modello [[Pelikan 100N|100N]] viene prodotto con pennino CN in acciaio al cromo/nikel
 
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| 1944 || Dismesso il modello [[Pelikan 100|100]]
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| 1944 || Cessa tutta la produzione ed il modello [[Pelikan 100|100]] risulta così dismesso
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| 1947 || Riprende la produzione con una [[Pelikan 100|100N]] dotata di una sola vera sul cappuccio
 
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| 1949 || Riprende la produzione del modello [[Pelikan 100N|100N]] con pennino oro
 
| 1949 || Riprende la produzione del modello [[Pelikan 100N|100N]] con pennino oro
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[[Category:Marche]]
 
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