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La [[Parker]] nacque a Janesville in Wisconsin nel 1888 ad opera di ''George Safford Parker'', che in precedenza aveva operato come rivenditore della [[Holland|John Holland Pen Company]]. ''George Safford Parker'', che lavorava come insegnante di telegrafia, arrotondava con il commercio delle penne. Trovandosi a riparare le penne che vendeva, iniziò a migliorarne il funzionamento, e visto che le sue penne modificate funzionavano meglio delle originali ed avevano successo, decise di fondare una sua azienda.  
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La [[Parker]] nacque a Janesville in Wisconsin nel [[1888]] ad opera di ''George Safford Parker'', che in precedenza aveva operato come rivenditore della [[Holland|John Holland Pen Company]]. ''George Safford Parker'', che lavorava come insegnante di telegrafia, arrotondava con il commercio delle penne. Trovandosi a riparare le penne che vendeva, iniziò a migliorarne il funzionamento, e visto che le sue penne modificate funzionavano meglio delle originali ed avevano successo, decise di fondare una sua azienda.  
    
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Ottenne il primo brevetto ({{Cite patent|US|416944}}) nel 1889, ed un successivo brevetto ({{Cite patent|US|512319}}) nel 1894 per il suo particolare alimentatore detto ''"[[Lucky Curve]]"'' la cui parte posteriore proseguiva all'interno della penna, con una particolare forma curva che si affermava esser capace di richiamare indietro l'eccesso di inchiostro quando la penna non era in uso. Nel 1891 George Parker si mise in società con ''William F. Palmer'', un assicuratore e nel 1892 ''The Parker Pen Company'' venne stabilita come società di capitali con sede a Janesville.
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Ottenne il primo brevetto ({{Cite patent|US|416944}}) nel [[1889]], ed un successivo brevetto ({{Cite patent|US|512319}}) nel [[1894]] per il suo particolare alimentatore detto ''"[[Lucky Curve]]"'' la cui parte posteriore proseguiva all'interno della penna, con una particolare forma curva che si affermava esser capace di richiamare indietro l'eccesso di inchiostro quando la penna non era in uso. Nel [[1891]] George Parker si mise in società con ''William F. Palmer'', un assicuratore e nel [[1892]] ''The Parker Pen Company'' venne stabilita come società di capitali con sede a Janesville.
    
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In realtà il ''"[[Lucky Curve]]"'' era semplicemente un buon alimentatore, che rimase in produzione fino al 1928, e venne usato come marchio di fabbrica per numerose penne; ma ci sono dubbi che la forma curva abbia davvero un qualche effetto particolare nell'evitare gli accumuli di inchiostro, tanto che numerosi riparatori la tagliavano, in quanto rendeva difficoltoso il reinserimento del pennino e dell'alimentatore nella sezione.
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In realtà il ''"[[Lucky Curve]]"'' era semplicemente un buon alimentatore, che rimase in produzione fino al [[1928]], e venne usato come marchio di fabbrica per numerose penne; ma ci sono dubbi che la forma curva abbia davvero un qualche effetto particolare nell'evitare gli accumuli di inchiostro, tanto che numerosi riparatori la tagliavano, in quanto rendeva difficoltoso il reinserimento del pennino e dell'alimentatore nella sezione.
    
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Nei primi anni di vita la [[Parker]] iniziò a produrre [[Modelli iniziali Parker|penne]] in ebanite di buona qualità. In questo periodo sono famose le sue penne rivestite in argento, ed in particolare la [[Parker Snake|Snake]], con il [[overlay|rivestimento]] a forma di serpente, ricercatissima fra i collezionisti, e la [[Black Giant]] caratterizzata da grandi dimensioni. Altra caratteristica della [[Parker]] è stato la creazione del caricamento a [[pulsante di fondo]], introdotto nel 1916 in concomitanza alla creazione del [[caricamento a levetta]], che nonostante venisse usato da tutti i concorrenti dell'epoca, non è mai stato utilizzato nei modelli di punta dell'azienda.
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Nei primi anni di vita la [[Parker]] iniziò a produrre [[Modelli iniziali Parker|penne]] in ebanite di buona qualità. In questo periodo sono famose le sue penne rivestite in argento, ed in particolare la [[Parker Snake|Snake]], con il [[overlay|rivestimento]] a forma di serpente, ricercatissima fra i collezionisti, e la [[Black Giant]] caratterizzata da grandi dimensioni. Altra caratteristica della [[Parker]] è stato la creazione del caricamento a [[pulsante di fondo]], introdotto nel [[1916]] in concomitanza alla creazione del [[caricamento a levetta]], che nonostante venisse usato da tutti i concorrenti dell'epoca, non è mai stato utilizzato nei modelli di punta dell'azienda.
    
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La [[Parker]] continuò a produrre penne in ebanite con buoni risultati, puntando sulla funzionalità delle sue penne e sui vantaggi del [[pulsante di fondo]], ma il vero salto di qualità avvenne nel 1921, con il lancio sul mercato della [[Duofold]], che riscosse un enorme successo, facendo arrivare l'azienda ai vertici delle vendite. La creazione di una penna di grandi dimensioni, realizzata in ebanite di un colore rosso vivo, fu una rivoluzione nel mondo fino allora dominato dal colore nero, ed anticipò di vari anni l'introduzione dei colori della celluloide.  
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La [[Parker]] continuò a produrre penne in ebanite con buoni risultati, puntando sulla funzionalità delle sue penne e sui vantaggi del [[pulsante di fondo]], ma il vero salto di qualità avvenne nel [[1921]], con il lancio sul mercato della [[Duofold]], che riscosse un enorme successo, facendo arrivare l'azienda ai vertici delle vendite. La creazione di una penna di grandi dimensioni, realizzata in ebanite di un colore rosso vivo, fu una rivoluzione nel mondo fino allora dominato dal colore nero, ed anticipò di vari anni l'introduzione dei colori della celluloide.  
    
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Il successo della [[Duofold]], nonostante il suo prezzo (10 dollari) fosse elevato per l'epoca, proseguì per oltre un decennio, in cui i modelli vennero rivisti più volte, adeguandoli alla introduzione di nuovi materiali come la celluloide o alla moda delle forme affusolate con i modelli ''[[Streamlined]]''. Nel 1923 venne aperto un impianto in Canada, e venne introdotto il modello da donna [[Duofold|Lady Duofold]]. Nel 1926 anche la [[Parker]] iniziò a passare la produzione dall'ebanite alla celluloide.
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Il successo della [[Duofold]], nonostante il suo prezzo (10 dollari) fosse elevato per l'epoca, proseguì per oltre un decennio, in cui i modelli vennero rivisti più volte, adeguandoli alla introduzione di nuovi materiali come la celluloide o alla moda delle forme affusolate con i modelli ''[[Streamlined]]''. Nel [[1923]] venne aperto un impianto in Canada, e venne introdotto il modello da donna [[Duofold|Lady Duofold]]. Nel [[1926]] anche la [[Parker]] iniziò a passare la produzione dall'ebanite alla celluloide.
    
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Nel 1926 venne anche introdotto un modello economico, la [[Duofold|Parker DQ]], da ''Duofold Quality'' e alla fine dello stesso anno l'azienda introdusse i modelli [[Pastels]] in colori pastello come alternativa al modello [[Duofold]] da signora venduto ad un prezzo minore, ma con l'arrivo della grande depressione l'azienda si trovò ad affrontare un periodo critico.  
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Nel [[1926]] venne anche introdotto un modello economico, la [[Duofold|Parker DQ]], da ''Duofold Quality'' e alla fine dello stesso anno l'azienda introdusse i modelli [[Pastels]] in colori pastello come alternativa al modello [[Duofold]] da signora venduto ad un prezzo minore, ma con l'arrivo della grande depressione l'azienda si trovò ad affrontare un periodo critico.  
    
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Nel 1929 i profitti che fino allora erano stati enormi subirono un ripido crollo, molti produttori fallirono ed altri si ritrovarono a svendere le proprie penne. La [[Parker]] che aveva impiegato anni a stabilire il suo marchio decise di non svalutare le sue penne e mantenne i prezzi elevati per la [[Duofold]], per rispondere alla concorrenza però nel 1932 introdusse sul mercato anche una serie di modelli economici, di tipo scolastico, per i quali non fece nessuna pubblicità. Questi modelli non ebbero assegnato un nome e vengono usualmente indicati dai collezionisti come [[Thrift Time]], o ''[[Parker depression pen|depression pen]]''.
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Nel [[1929]] i profitti che fino allora erano stati enormi subirono un ripido crollo, molti produttori fallirono ed altri si ritrovarono a svendere le proprie penne. La [[Parker]] che aveva impiegato anni a stabilire il suo marchio decise di non svalutare le sue penne e mantenne i prezzi elevati per la [[Duofold]], per rispondere alla concorrenza però nel [[1932]] introdusse sul mercato anche una serie di modelli economici, di tipo scolastico, per i quali non fece nessuna pubblicità. Questi modelli non ebbero assegnato un nome e vengono usualmente indicati dai collezionisti come [[Thrift Time]], o ''[[Parker depression pen|depression pen]]''.
    
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Nel 1939 (o nel 1940), seguendo una tendenza inaugurata dalla [[Sheaffer]] con il suo ''[[White dot]]'' e seguita poi da altre marche, anche la [[Parker]] adottò un simbolo per indicare la garanzia a vita, ponendo in testa alla clip delle proprie penne il ''[[Blue diamond]]'', un piccolo rombo smaltato in blu. A differenza di quanto accaduto per le altre marche il simbolo fu introdotto in ritardo ed ebbe vita relativamente breve, andando a sparire dopo alcuni anni.
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Nel [[1939]] (o nel [[1940]]), seguendo una tendenza inaugurata dalla [[Sheaffer]] con il suo ''[[White dot]]'' e seguita poi da altre marche, anche la [[Parker]] adottò un simbolo per indicare la garanzia a vita, ponendo in testa alla clip delle proprie penne il ''[[Blue diamond]]'', un piccolo rombo smaltato in blu. A differenza di quanto accaduto per le altre marche il simbolo fu introdotto in ritardo ed ebbe vita relativamente breve, andando a sparire dopo alcuni anni.
    
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Nonostante i grandi successi ottenuti e la buona qualità tecnica delle sue penne, la [[Parker]] continuò ad investire molto in ricerca ed innovazione, e nel 1941 introdusse un modello rivoluzionario, la [[51]], una delle prime stilografiche realizzata in resina plastica (la ''[[Lucite]]''), con il caratteristico [[pennino coperto]], necessario per l'uso di un nuovo inchiostro ad essiccamento rapido che tendeva a degradare la celluloide. La penna, benché a posteriori non possa essere considerata particolarmente bella, e nonostante fosse costruita in ordinario materiale plastico, ebbe un successo straordinario, e costituisce il modello di stilografica più venduto di tutti i tempi.
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Nonostante i grandi successi ottenuti e la buona qualità tecnica delle sue penne, la [[Parker]] continuò ad investire molto in ricerca ed innovazione, e nel [[1941]] introdusse un modello rivoluzionario, la [[51]], una delle prime stilografiche realizzata in resina plastica (la ''[[Lucite]]''), con il caratteristico [[pennino coperto]], necessario per l'uso di un nuovo inchiostro ad essiccamento rapido che tendeva a degradare la celluloide. La penna, benché a posteriori non possa essere considerata particolarmente bella, e nonostante fosse costruita in ordinario materiale plastico, ebbe un successo straordinario, e costituisce il modello di stilografica più venduto di tutti i tempi.
    
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La [[51]] conobbe negli anni successivi una serie di modifiche, come il passaggio nel 1948 al sistema di caricamento denominato ''[[aerometric]]'', alla realizzazione di diverse versioni, comprese alcune di lusso in metalli preziosi, o con particolari lavorazioni del cappuccio metallico. Alcune di queste sono estremamente rare e molto ricercate dai collezionisti.
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La [[51]] conobbe negli anni successivi una serie di modifiche, come il passaggio nel [[1948]] al sistema di caricamento denominato ''[[aerometric]]'', alla realizzazione di diverse versioni, comprese alcune di lusso in metalli preziosi, o con particolari lavorazioni del cappuccio metallico. Alcune di queste sono estremamente rare e molto ricercate dai collezionisti.
    
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