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Nel [[1936]]<ref>Letizia Jacopini nel suo libro riporta il 1937, ma [[:Categoria:Pagliero-Brochure-1936|questa brochure]], chiaramente databile al 1936, mostra come la nuova denominazione fosse già in uso in quell'anno.</ref> la ditta venne ristrutturata cambiando nome in ''Luigi Pagliero e F.'', e nel [[1939]] venne registrato come marchio di fabbrica la sigla ''LPF'' iscritta in un rombo ({{Marchio|58632}}). Il marchio più noto di questo periodo era [[Stilnova]], che venne usato dalla seconda metà degli anni '30 fino al dopoguerra. La produzione iniziale [[Stilnova]] era costituita da penne in celluloide variegata o anellata, e clip a rotellina o a punta di lancia svasata, con pennini in oro a 14 carati marchiati ''Stilnova''. Le penne erano di buona fattura, ma piuttosto spartane con decorazioni con semplici anellini sul cappuccio e caricamento a [[pulsante di fondo]].
 
Nel [[1936]]<ref>Letizia Jacopini nel suo libro riporta il 1937, ma [[:Categoria:Pagliero-Brochure-1936|questa brochure]], chiaramente databile al 1936, mostra come la nuova denominazione fosse già in uso in quell'anno.</ref> la ditta venne ristrutturata cambiando nome in ''Luigi Pagliero e F.'', e nel [[1939]] venne registrato come marchio di fabbrica la sigla ''LPF'' iscritta in un rombo ({{Marchio|58632}}). Il marchio più noto di questo periodo era [[Stilnova]], che venne usato dalla seconda metà degli anni '30 fino al dopoguerra. La produzione iniziale [[Stilnova]] era costituita da penne in celluloide variegata o anellata, e clip a rotellina o a punta di lancia svasata, con pennini in oro a 14 carati marchiati ''Stilnova''. Le penne erano di buona fattura, ma piuttosto spartane con decorazioni con semplici anellini sul cappuccio e caricamento a [[pulsante di fondo]].
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[[File:1936-09-Pagliero-Brochure-ExternMid.jpg|thumb|Una brochure del 1936]]
 
[[File:1936-09-Pagliero-Brochure-ExternMid.jpg|thumb|Una brochure del 1936]]
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Era ignoto invece, fino al ritrovamento di [[:Categoria:Pagliero-Brochure-1936|questa brochure]], l'uso del marchio [[FERT]], presente nella produzione di alcune stilografiche contraddistinte dalla dicitura ''"F.E.R.T. Automatica Brevettata"'' e dal riferimento ad un brevetto ({{Cite patent|IT|330806}}) probabilmente associato al loro particolare sistema di caricamento, costituito da due barrette laterali unite ad U da una lamina elastica, che possono essere premute per comprimere il gommino, cui si accede svitando un fondello che per questo risulta molto più lungo del normale.
 
Era ignoto invece, fino al ritrovamento di [[:Categoria:Pagliero-Brochure-1936|questa brochure]], l'uso del marchio [[FERT]], presente nella produzione di alcune stilografiche contraddistinte dalla dicitura ''"F.E.R.T. Automatica Brevettata"'' e dal riferimento ad un brevetto ({{Cite patent|IT|330806}}) probabilmente associato al loro particolare sistema di caricamento, costituito da due barrette laterali unite ad U da una lamina elastica, che possono essere premute per comprimere il gommino, cui si accede svitando un fondello che per questo risulta molto più lungo del normale.
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La produzione delle [[FERT]] veniva attribuita alla [[Aurora]], probabilmente per l'utilizzo di questa sigla, acronimo del motto Savoia ''"Fortitudo Eius Rhodum Tenuit"'', su una [[R.A.]] prodotta per le campagne del ''Touring Club Italiano''.<ref>Letizia Jacopini nel suo testo parla di "probabile" produzione [[Aurora]], senza ulteriori riferimenti, e pur esistendo diverse registrazioni del marchio ''"F.E.R.T."'', nessuna è riconducibile a delle penne stilografiche e l'unica con una remota attinenza è quella della ''"Fabbrica Emilio Roggieri Torino"'' per "pennelli, smalti, vernici e colori, articoli affini"</ref> La brochure citata permette di datare con maggior precisione l'utilizzo di questo marchio da parte della ''Pagliero'' a partire dal 1936, e ne da una attribuzione precisa, pur restando incerto il significato della sigla ''"FERT"''.
 
La produzione delle [[FERT]] veniva attribuita alla [[Aurora]], probabilmente per l'utilizzo di questa sigla, acronimo del motto Savoia ''"Fortitudo Eius Rhodum Tenuit"'', su una [[R.A.]] prodotta per le campagne del ''Touring Club Italiano''.<ref>Letizia Jacopini nel suo testo parla di "probabile" produzione [[Aurora]], senza ulteriori riferimenti, e pur esistendo diverse registrazioni del marchio ''"F.E.R.T."'', nessuna è riconducibile a delle penne stilografiche e l'unica con una remota attinenza è quella della ''"Fabbrica Emilio Roggieri Torino"'' per "pennelli, smalti, vernici e colori, articoli affini"</ref> La brochure citata permette di datare con maggior precisione l'utilizzo di questo marchio da parte della ''Pagliero'' a partire dal 1936, e ne da una attribuzione precisa, pur restando incerto il significato della sigla ''"FERT"''.
  

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