La Osmia è stata fondata nel 1919, mentre le attività delle Faber-Castell risalgono addirittura al XVIII secolo. La Osmia nacque come produttore di stilografiche, mentre Faber-Castell è ancor oggi nota principalmente per la sua attività di produttore di matite, svolta ininterrottamente dalle sue origini. Dal 1935 la Osmia diventò sostanzialmente una divisione della Faber-Castell, anche se il marchio sopravvisse a lungo anche alla acquisizione definitiva del 1951. Nel 1975, in conseguenza della crisi che aveva colpito l'intero mercato con l'introduzione della penna a sfera, la Faber-Castell chiuse la produzione delle stilografiche nel corso di una ristrutturazione per concentrarsi sul suo mercato principale che è sempre stato quello delle matite. Oggi, come molti altri marchi storici, la produzione è ripresa


Storia

Le origini della Faber-Castell sono fatte risalire al 1761 secolo quando Kaspar Faber iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm, che dette vita alla A. W. Faber, e passò poi al figlio di questi. Il vero artefiche del successo fu però il nipote Lothar von Faber che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, restata invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio A. W. Faber'.

Alla metà del 1800 la Faber-Castell era già una grande azienda internazionale, diretta da Lothar von Faber con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigire la filiale americana della ditta, sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel 1878 fondò una sua società personale, che nel 1885 diventò una società in accomandita familiare, la Johan Faber A. G..

Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento safety e a pulsante di fondo, vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome Johan Faber, riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con caricamento a stantuffo con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio.

Il ramo principale dell'azienda restò in mano a Lothar Faber fino alla sua morte, in seguito gli subentrò la moglie e nel 1898 il conte Alexander zu Castell, cha aveva sposato sua nipote. Questi ribattezzò la società con il nome con cui è tutt'ora nota, trasformandola nella A. W. Faber-Castell. La produzione però restò concentrata sulle matite, e la prima penna, una safety in ebanite, viene fatta risalire al 1908. La penna reca la dicitura A. W. Faber-Castell e viste le similiarità tecniche del meccanismo, è molto probabile che fosse stata prodotta dalla Kaweco su commissione.

Alla morte di Alexander Castell nel 1929 l'azienda divenne una società in accomandita familiare. Il figlio Roland realizzò fra il 1931 ed il 1932 la riunificazione fra la A. W. Faber-Castell e la Johan Faber A. G. dando vita alla Faber-Castell di oggi. Nel 1935 iniziò ad acquistare le azioni della Osmia A. G., assumendone il controllo, per poter avere un forte punto di appoggio nell'industria della produzione di stilografiche.

La Osmia venne fondata da Hermann Böhler nel 1919, con il nome di Böhler und Cie, a Dossenheim, nei dintorni di Heidelberg. Böhler, come molti suoi altri colleghi che fecero una scelta simile, uscì dalla Kaweco per creare una azienda propria insieme al fratello Georg, sfruttando le competenze acquisite alla Kaweco per realizzare in proprio una produzione di pennini in oro.

La produzione iniziale della Osmia era costituita principalmente da matite meccaniche e stilografiche in ebanite con caricamento safety. Il marchio della Osmia è costituito da un rombo collocato all'interno di un cerchio. E' stato riportato[1] che la prima versione del marchio era costituita da una croce greca convessa; data la somiglianza con il proprio marchio la Montblanc intentò causa richiedendo un risarcimento elevatissimo e la distruzione completa di tutta la produzione, la cosa avrebbe distrutto l'azienda, ma si risolse con un accordo e Böhler dovette modificare il simbolo trasformando la croce in un rombo.

Il nome Osmia deriva invece dalla particolare lega metallica, denominata Osmiumalloy per la quale avevano ottenuto l'uso di un brevetto dalla ditta Heraeus di Hanau,[2] che veniva usata al posto dell'iridio per le punte dei pennino, che pur essendo molto più costoso, era di una qualità nettamente superiore all'iridio naturale allora disponibile, e consentì all'azienda di fornire una garanzia a vita.

L'azienda ebbe un grosso successo iniziale, diventando il secondo produttore del paese, tanto che venne creata una fabbirca di pennini, ma verso la fine degli anni '20 le vendite avevano subito un rallentamento, ed i margini erano scarsi, per cui l'azienda si ritrovò in difficoltà finanziarie. E' in questo periodo che la Parker, che stava cercando di espandersi in Europa, iniziò ad interessarsi alla Osmia che acquisì (o con la quale assunse una compartecipazione) nel 1928. In questo periodo l'azienda produsse le Duofold per il mercato europeo, riconoscibile per la dicitura Parker - Osmia A. G. Heidelberg.

Nello stesso periodo continuò la produzione a marchio Osmia, con penne safety in ebanite rosso/nera, penne a levevetta e matite meccaniche, per le quali restava anche il logo originale sul cappuccio. Intorno al 1930 la Parker si ritir, dato che le vendite della Duofold non ebbero un grande successo, a causa del prezzo elevato per il mercato tedesco, e del pennino troppo rigido. L'attività proseguì (o venne ceduta) alla Osmia Gmbh, di nuovo sotto la direzione dei fratelli Böhler. Venne lanciata una nuova linea, la Osmia Supra, simile alle Duofold, con un caricamento a pulsante di fondo perfezionato, ed il logo in ottone smaltato sulla cima del cappuccio.

 
Foglietto di istruzioni di una Osmia

Nel 1932, dovendo affrontare le difficoltà finanziarie per la restituzione degli investimenti alla Parker la fabbrica di pennini venne venduta alla Degussa. Nel 1933 venne modificata la forma delle penne per seguire lo stile streamlined assunto anche dalle Duofold di quell'epoca. Vennero lanciati anche altri modelli: la linea Luxus, con forma a siluro e caricamento a stantuffo, la Osmia Progress, con un caricamento a membrana simile a quello della Vacumatic.

Dal 1935 l'azienda venne progressivamente acquisita dalla Faber-Castell, anche se la vendita definitiva venne effettuata solo nel 1951. Le stilografiche assunsero l'iscrizione A. W. Faber-Castell Dossenheim ma continuarono comunque a portare il marchio Osmia, che era ben conosciuto, fino agli anni '60. Nel 1938 Hermann Böhler si dimise dalla Osmia per fondare a Dossenheim un'altra società che produceva stilografiche e matite automatiche.

Nonostante l'acquisizione della Osmia la Faber-Castell produsse direttamente anche qualche modello, nel 1936 produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di caricamento a stantuffo e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale.

La gran parte della produzione delle stilografiche commercializzate dalla Faber-Castell avvenne però a marchio Osmia: nel 1935 venne introdotti vari modelli con diversi sistemi di caricamento. Con caricamento a stantuffo vennero prodotte la Supra Luxus in celluloide nera cesellata e nelle misure 42, 44 e 46, la Supra nei colori nero o blu o argento o oro, con una sezione trasparente a strisce incrociate nere e nelle misure 72, 74, 76, 78a, la Osmia simile alla Supra ma soltanto nera e nelle misure 62, 64, 66 e la Osmia Brilliant, nera, nelle misure 54, 55, 56.

Con caricamento a membrana vennero realizzate la Supra Progress con colori a tinta unita (nero, verde, rosso, grigio, blu, argento e oro) e nelle misure 192, 193, 194, 196, e la Progress nelle musure 92, 93, 94, 96. Infine con caricamento a pulsante di fondo venne prodotta la Brilliant nei coloro nero, oro, rosso e verde e nelle misure 232, 126, 127 e 128.

Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonstante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restà attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal 1946, riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo caricamento a stantuffo.

Dal 1949 la Faber-Castell iniziò anche la produzione di penne a sfera, e nel 1950 venne


Template:CronoMarche |- | 1761 || Nascita della Faber-Castell |- | 1878 || Nascita della Johan Faber A. G. |- | 1898 || Alexander Castell trasforma la A. W. Faber nella A. W. Faber-Castell |- | 1919 || Nascita della Osmia come Böhler und Cie |- | 1928 || La Parker acquisisce la Osmia per la produzione in europa |- | 1930 || La Parker rivende la Osmia che diventa la Osmia Gmbh. |- | 1931/32 || Riunificate la A. W. Faber-Castell e la Johan Faber A. G. |- | 1935 || La Faber-Castell acquisisce la Osmia |- | 1935 || La Osmia introduce i modelli Supra Luxus, Supra, Osmia, Osmia Brilliant a stantuffo |- | 1935 || La Osmia introduce i modelli Supra Progress e Progress a membrana e Brilliant a pulsante di fondo |- | 1951 || La Faber-Castell incorpora ufficialmente la Osmia |- | 1975 || La Faber-Castell cessa la produzione di stilografiche |- |}

Modelli

Modello Anni Dimensioni/Versioni
Supra 19XX

Riferimenti esterni

Note

  1. Un messaggio di FPN con il riassunto di una intervista a Gregor Miltner, impiegato nell'azienda dalla nascita, ed anche presidente negli ultimi anni.
  2. Un messaggio di FPN con maggiori dettagli riguardo l'argomento dei pennini Osmia.