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La [[OMAS]] è stata fondata nel 1925 ed è una delle marche storiche della stilografica italiana, da allora, sia pure con alterne fortune e vari passaggi di proprietà avvenuti dopo la morte del fondatore è sempre rimasta attiva sul mercato. Passata nel 2000 alla francese [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton], è stata ceduta nell'Ottobre 2007 alla cinese [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli].
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La [[OMAS]] è stata fondata nel 1925 ed è una delle marche storiche della stilografica italiana, da allora, sia pure con alterne fortune e vari passaggi di proprietà avvenuti dopo la morte del fondatore è sempre rimasta attiva sul mercato. Passata nel 2000 alla francese [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton], è stata ceduta nell'ottobre 2007 alla cinese [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli] ed è stata definitivamente chiusa nel marzo 2016.
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Nella sua vita la [[OMAS]] si è contraddistinta per una notevole capacità di innovazione tecnica e qualità produttiva, risultando probabilmente in questo superiore a qualunque altra azienda italiana. Non si può dire però che abbia particolarmente brillato per capacità di innovazione stilistica, perché tutte le sue penne più famose, per quanto spesso più belle e qualitativamente superiori agli originali, mostrano sempre in maniera evidente un forte tasso di imitazione delle caratteristiche stilistiche di penne di altre marche. Nonostante questo la qualità assoluta dei prodotti [[OMAS]], la capacità di creare imitazioni migliori degli originali, ed in particolare la raffinatezza dei modelli in celluloide, rende le penne di questa marca fra le più ricercate dai collezionisti.{{Infobox_Marca|Omas}}{{BrandData|Founder=Armando Simoni|Place=Bologna|Date=1925|Country=IT|Fullname=Officine Meccaniche Armando Simoni}}
Nella sua vita la [[OMAS]] si è contraddistinta per una notevole capacità di innovazione tecnica e qualità produttiva, risultando probabilmente in questo superiore a qualunque altra azienda italiana. Non si può dire però che abbia particolarmente brillato per capacità di innovazione stilistica, perché tutte le sue penne più famose, per quanto spesso più belle e qualitativamente superiori agli originali, mostrano sempre in maniera evidente un forte tasso di imitazione delle caratteristiche stilistiche di penne di altre marche. Nonostante questo la qualità assoluta dei prodotti [[OMAS]], la capacità di creare imitazioni migliori degli originali, ed in particolare la raffinatezza dei modelli in celluloide, rende le penne di questa marca fra le più ricercate dai collezionisti.
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La [[OMAS]] è stata fondata nel 1925 a Bologna da ''Armando Simoni''. Questi nel 1919, appena sposatosi, aveva aperto una officina in Via S. Vitale dove produceva bobine per cinepresa e meccanismi per le [[safety]].<ref>è del 1922 la registrazione delle ''Officine Meccaniche di Precisione Simoni Armando''.</ref> In breve l'officina iniziò a produrre pezzi di ricambio per le stilografiche delle principali aziende. Riscontrando un notevole successo, le richieste dei clienti crebbero, facendo espandere l'azienda, ed iniziarono anche ad essere prodotte penne intere. I modelli di questi primi anni sono penne in ebanite con [[caricamento a levetta]] o [[safety]], chiara imitazione dei modelli della [[Waterman]].
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La [[OMAS]] è stata fondata nel [[1925]] a Bologna da ''Armando Simoni''. Questi nel [[1919]], appena sposatosi, aveva aperto una officina in Via S. Vitale dove produceva bobine per cinepresa e meccanismi per le [[safety]].<ref>è del [[1922]] la registrazione delle ''Officine Meccaniche di Precisione Simoni Armando''.</ref> In breve l'officina iniziò a produrre pezzi di ricambio per le stilografiche delle principali aziende. Riscontrando un notevole successo, le richieste dei clienti crebbero, facendo espandere l'azienda, ed iniziarono anche ad essere prodotte penne intere. I modelli di questi primi anni sono penne in ebanite con [[caricamento a levetta]] o [[safety]], chiara imitazione dei modelli della [[Waterman]].
    
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Fu però solo nel 1925 che, completata la realizzazione di una propria fabbrica in Via degli Orbi, vennero create le ''Officine Meccaniche Armando Simoni'' la cui sigla, [[OMAS]], diventerà il marchio con cui saranno commercializzate le stilografiche. Il primo modello di rilievo prodotto dalla [[OMAS]] fu la ''[[Modelli iniziali OMAS|Penna del dottore]]'', brevettato nel 1927 si trattava di un modello in [[ebanite]] con [[caricamento a levetta]] che in uno scompartimento posto all'interno del fusto della penna conteneva, oltre al sacchetto ed al meccanismo di caricamento, un termometro per la misura della febbre, tenuto separato dal resto tramite un divisorio metallico. Dello stesso anno è anche il brevetto per lo snodo metallico usato per la realizzazione degli stilofori, di cui [[OMAS]] fu uno dei principali produttori italiani.
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Fu però solo nel [[1925]] che, completata la realizzazione di una propria fabbrica in Via degli Orbi, vennero create le ''Officine Meccaniche Armando Simoni'' la cui sigla, [[OMAS]], diventerà il marchio con cui saranno commercializzate le stilografiche. Il primo modello di rilievo prodotto dalla [[OMAS]] fu la ''[[Penna del dottore]]'', brevettato nel [[1927]] si trattava di un modello in [[ebanite]] con [[caricamento a levetta]] che in uno scompartimento posto all'interno del fusto della penna conteneva, oltre al sacchetto ed al meccanismo di caricamento, un termometro per la misura della febbre, tenuto separato dal resto tramite un divisorio metallico. Dello stesso anno è anche il brevetto per lo snodo metallico usato per la realizzazione degli stilofori, di cui [[OMAS]] fu uno dei principali produttori italiani.
    
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La produzione iniziale della [[OMAS]] è caratterizzata da vari [[Modelli iniziali OMAS|modelli]] in stile [[Flat top]] con caricamento a [[pulsante di fondo]], imitazioni evidenti della [[Duofold]], alcuni di questi però sono contraddistinti da soluzioni tecniche molto originali, come per la seconda versione della ''[[Modelli iniziali OMAS|penna del dottore]]'' in cui di nuovo il termometro veniva ospitato dal corpo della penna, o la ''[[Modelli iniziali OMAS|penna del calligrafo]]'', che era dotata di una peculiare sezione svitabile, che consentiva di cambiare pennino con facilità, ad uso appunto dei calligrafi.
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La produzione iniziale della [[OMAS]] è caratterizzata da vari [[Modelli iniziali OMAS|modelli]] in stile [[Flat top]] con caricamento a [[pulsante di fondo]], imitazioni evidenti della [[Duofold]], alcuni di questi però sono contraddistinti da soluzioni tecniche molto originali, come per la seconda versione della ''[[penna del dottore]]'' in cui di nuovo il termometro veniva ospitato dal corpo della penna, o la ''[[penna del calligrafo]]'', che era dotata di una peculiare sezione svitabile, che consentiva di cambiare pennino con facilità, ad uso appunto dei calligrafi.
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[[File:Omas-FlatTop-Serie-Capped.jpg|thumb|Serie di ''[[flat top]]'' in stile [[Duofold]] ]]
    
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E' di questo stesso periodo la presenza in Italia di alcune [[Parker]] (nei modelli [[Duofold]] e [[Thrift Time]]) marcate ''Geo. S. Parker - fabbricato in Italia'' la cui produzione si fa risalire ad [[Omas]]. Su queste penne esiste un ampio dibattito se si tratti di una vera produzione su commissione della [[Parker]] fatta per aggirare le restrizioni poste dalle politiche autarchiche del regime fascista, se si tratti di una produzione semiufficiale commissionata dall'agente [[Parker]] per l'Italia, Webber, che si trovava ad affrontare difficoltà di approvvigionamento, o se si tratti davvero di una produzione clandestina (ed illegale). Non essendovi documenti, ne altre risultanze se non quelle dei successivi rapporti di Webber con Simoni per la produzione delle penne marcate [[Saratoga]], non è possibile arrivare a nessuna conclusione certa.
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E' di questo stesso periodo la presenza in Italia di alcune [[Parker]] (nei modelli [[Duofold]] e [[Thrift Time]]) marcate ''Geo. S. Parker - fabbricato in Italia'' la cui produzione viene attribuita alla [[OMAS]]. Su queste penne esiste un ampio dibattito se si tratti di una vera produzione su commissione della [[Parker]] fatta per aggirare le restrizioni poste dalle politiche autarchiche del regime fascista, se si tratti di una produzione semiufficiale commissionata dall'agente [[Parker]] per l'Italia, Edoardo Russo Webber, che si trovava ad affrontare difficoltà di approvvigionamento, o se si tratti davvero di una produzione clandestina (ed illegale). Non essendovi documenti, ne altre risultanze se non quelle dei successivi rapporti di Webber con Simoni per la produzione delle penne marcate [[Saratoga]], non è possibile arrivare a nessuna conclusione certa.
    
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[[Immagine:Omas-Extra-Arco.jpg|right|thumb|Una [[Omas Extra]] in cellulloide [[arco]] ]]
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[[File:Omas-Extra-Band-ArcoGrey-OS-Capped.jpg|right|thumb|Una [[Omas Extra]] in celluloide [[arco]] ]]
    
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Il vero punto di svolta nella produzione della [[OMAS]] avvenne infatti nel 1932, quando venne introdotto quello che resterà per vari decenni uno dei modelli di punta dell'azienda, la [[Omas Extra]], realizzata in celluloide sfaccettata, con [[caricamento a levetta]] e dotata di una vera molto ampia sul cappuccio, decorata con un motivo a forma di greca. Prodotta in quattro diverse dimensioni e lanciata con lo slogan ''creazione di artista e di scienziato'', venne accompagnata da una campagna pubblicitaria molto estesa.  
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Il vero punto di svolta nella produzione della [[OMAS]] avvenne infatti nel [[1932]], quando venne introdotto quello che resterà per vari decenni uno dei modelli di punta dell'azienda, la [[Omas Extra]], realizzata in celluloide sfaccettata, con [[caricamento a levetta]] e dotata di una vera molto ampia sul cappuccio, decorata con un motivo a forma di greca. Prodotta in quattro diverse dimensioni e lanciata con lo slogan ''creazione di artista e di scienziato'', venne accompagnata da una campagna pubblicitaria molto estesa.  
    
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Benché la [[Omas Extra]] sia molto simile alla [[Doric]], introdotta pochi mesi prima, la questione se si tratti di una imitazione di quest'ultima è comunque controversa, dato che il tempo intercorso è piuttosto breve. Gli estimatori della [[Omas]] sostengono che, dato il breve tempo intercorso fra l'uscita delle due penne, non sarebbe stato possibile creare gli impianti produttivi se la [[Omas Extra]] fosse stata una imitazione della [[Doric]], ma non esistono informazioni di supporto a tale affermazione mentre ci sono ampie conferme sulla tendenza dell'azienda a imitare i modelli americani. Indipendentemente dal fatto che possa essere considerata una imitazione o meno, la [[Extra]], per qualità di materiali e di lavorazione, si può senza dubbio ritenere assolutamente al pari, se non spesso superiore, rispetto ai modelli cui può essersi ispirata. La penna inoltre riscosse un successo enorme e rimase in produzione fino al 1946, sia pure con variazioni stilistiche minori, come la creazione di una versione liscia e il passaggio ad una decorazione a tre anelli al posto della vera grecata.
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Benché la [[Omas Extra]] sia molto simile alla [[Doric]], introdotta pochi mesi prima, la questione se si tratti di una imitazione di quest'ultima è comunque controversa, dato che il tempo intercorso è piuttosto breve. Gli estimatori della [[Omas]] sostengono che, dato il breve tempo intercorso fra l'uscita delle due penne, non sarebbe stato possibile creare gli impianti produttivi se la [[Omas Extra]] fosse stata una imitazione della [[Doric]], ma non esistono informazioni di supporto a tale affermazione mentre ci sono ampie conferme sulla tendenza dell'azienda a imitare i modelli americani. Indipendentemente dal fatto che possa essere considerata una imitazione o meno, la [[Extra]], per qualità di materiali e di lavorazione, si può senza dubbio ritenere assolutamente al pari, se non spesso superiore, rispetto ai modelli cui può essersi ispirata. La penna inoltre riscosse un successo enorme e rimase in produzione fino al [[1946]], sia pure con variazioni stilistiche minori, come la creazione di una versione liscia e il passaggio ad una decorazione a tre anelli al posto della vera grecata.
    
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[[Image:Lucens-VestPocket-Extended.jpg|left|thumb|Una coppia di [[Lucens]] ]]
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[[File:Omas-Lucens-Rings-MarbledTansp-VestPocket-Extended.jpg|left|thumb|Una coppia di [[Lucens]] ]]
    
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Nel 1936 venne brevettato ed introdotto un nuovo modello, la [[Lucens]] dotato di un originale, per l'Italia, sistema di caricamento, denominato ''[[stantuffo tuffante]]''. In realtà il meccanismo è sostanzialmente identico a quello usato dalla [[Dunn]], precedente di ben 15 anni, anche se non è possibile stabilire se si tratti di una copia o di una realizzazione indipendente. La [[Lucens]] costituisce comunque una delle più belle penne stilografiche mai realizzate, in particolare per la bellezza della celluloide utilizzata, dotata di sezioni trasparenti per la visualizzazione dell'inchiostro.
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Nel [[1936]] venne brevettato ed introdotto un nuovo modello, la [[Lucens]] dotato di un originale, per l'Italia, sistema di caricamento, denominato ''[[stantuffo tuffante]]''. In realtà il meccanismo è sostanzialmente identico a quello usato dalla [[Dunn]], precedente di ben 15 anni, anche se non è possibile stabilire se si tratti di una copia o di una realizzazione indipendente. La [[Lucens]] costituisce comunque una delle più belle penne stilografiche mai realizzate, in particolare per la bellezza della celluloide utilizzata, dotata di sezioni trasparenti per la visualizzazione dell'inchiostro.
    
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Realizzata inizialmente in versione liscia, alla [[Lucens]] si unì subito anche la [[Extra Lucens]], dotata di un corpo sfaccettato come la [[Omas Extra|Extra]], ma con caricamento a ''[[stantuffo tuffante]]''. Nel 1938 la precedente clip a rotellina (molto simile a quella della [[Doric]] della [[Eversharp]]) venne sostituita da una clip a forma di freccia, chiara imitazione di quella introdotta dalla [[Parker]] con la [[Vacumatic]], imitazione ancor più evidente dalla presenza di un disegno di freccia sostanzialmente identico inciso sul pennino. Inoltre la decorazione a vera grecata venne sostituita da tre sottili vere sul cappuccio. Nonostante le imitazioni la [[Extra Lucens]] resta una penna senza ombra di dubbio superiore in tutti gli aspetti (tecnico, estetico e di qualità realizzativa) a qualunque [[Vacumatic]] e probabilmente il più bel modello prodotto dalla [[OMAS]].  
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Realizzata inizialmente in versione liscia, alla [[Lucens]] si unì subito anche la [[Extra Lucens]], dotata di un corpo sfaccettato come la [[Omas Extra|Extra]], ma con caricamento a ''[[stantuffo tuffante]]''. Nel [[1938]] la precedente clip a rotellina (molto simile a quella della [[Doric]] della [[Eversharp]]) venne sostituita da una clip a forma di freccia, chiara imitazione di quella introdotta dalla [[Parker]] con la [[Vacumatic]], imitazione ancor più evidente dalla presenza di un disegno di freccia sostanzialmente identico inciso sul pennino. Inoltre la decorazione a vera grecata venne sostituita da tre sottili vere sul cappuccio. Nonostante le imitazioni la [[Extra Lucens]] resta una penna senza ombra di dubbio superiore in tutti gli aspetti (tecnico, estetico e di qualità realizzativa) a qualunque [[Vacumatic]] e probabilmente il più bel modello prodotto dalla [[OMAS]].  
    
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[[Image:ExtraLucens-VestPocket-BlackVeined-Set-Box.jpg|thumb|Una [[Extra Lucens]] ]]
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[[File:Omas-ExtraLucens-BlackVeined-VestPocket-Set-Box.jpg|thumb|Una [[Extra Lucens]] ]]
    
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Nel dopoguerra la produzione riprese con nuove penne di forma ogivale, ed il passaggio al [[caricamento a stantuffo]]. Nel 1946 la linea [[Omas Extra|Extra]] venne completamente ristilizzata, venne mantenuta la clip a rotellina ma vennero usate tre verette sul cappuccio, inoltre venne adottato il [[caricamento a stantuffo]] e venne introdotta una sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero mantenute tre misure, piccola, media e grande, identificate rispettivamente coi numeri [[Omas 55x|555]], [[Omas 55x|556]] e [[Omas 55x|557]].  
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Nel dopoguerra la produzione riprese con nuove penne di forma ogivale, ed il passaggio al [[caricamento a stantuffo]]. Nel [[1946]] la linea [[Omas Extra|Extra]] venne completamente ristilizzata, venne mantenuta la clip a rotellina ma vennero usate tre verette sul cappuccio, inoltre venne adottato il [[caricamento a stantuffo]] e venne introdotta una sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero mantenute tre misure, piccola, media e grande, identificate rispettivamente coi numeri [[Omas 55x|555]], [[Omas 55x|556]] e [[Omas 55x|557]].  
    
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Nel 1948 venne realizzata quella che è forse la più significativa invenzione nel mondo della stilografica italiana, il modello [[Omas 361|361]]. Nata in risposta al successo della [[Parker 51]], l'originalità della penna sta nella posizione centrale del pennino, montato sull'asse della penna, intorno al quale ruota un controcappuccio aperto su un lato. A seconda della posizione di quest'ultimo, ed in particolare del lato aperto, il pennino può venire quasi completamente coperto, ottenendo una scrittura rigida, o lasciato scoperto, consentendo una scrittura flessibile. Un sistema di gradazione del tratto molto funzionale, tanto che si narra che la stessa [[Parker]] tentò più volte di acquisire il brevetto ({{FPO Patent|2565667}}) dalla [[OMAS]].
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Nel [[1948]] venne realizzata quella che è forse la più significativa invenzione nel mondo della stilografica italiana, il modello [[Omas 361|361]]. Nata in risposta al successo della [[Parker 51]], l'originalità della penna sta nella posizione centrale del pennino, montato sull'asse della penna, schermato da un guscio di copertura curvo conico aperto su un lato dal quale emerge il pennino. In questo modo a seconda del lato da cui si usa della penna il pennino può essere completamente coperto, e bloccato dal guscio, ottenendo una scrittura rigida, o completamente aperto e libero di piegarsi, consentendo una scrittura flessibile. Un sistema di gradazione del tratto molto funzionale, tanto che si narra che la stessa [[Parker]] tentò più volte di acquisire il brevetto ({{Cite patent|US|2565667}}) dalla [[OMAS]].
    
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[[Image:Omas-Grigie-Capped.jpg|thumb|Un gruppo di diverse penne di colore grigio]]
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[[File:Omas-Models-GraySerie-Capped.jpg|thumb|Un gruppo di diverse penne di colore grigio]]
    
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Sono inoltre da segnalare, introdotti all'incirca nel 1950 e mantenuti in produzione per brevissimo tempo, i modelli [[Omas 35x|351]] e [[Omas 35x|352]], penne rarissime ed introvabili, di forma faccettata, ma con [[caricamento a stantuffo]], il cui corpo era realizzato incollando alternativamente sezioni di celluloide trasparente e colorata, così da ottenere uno straordinario risultato di serbatoio trasparente a sezioni alternate.  
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Sono inoltre da segnalare, introdotti all'incirca nel [[1950]] e mantenuti in produzione per brevissimo tempo, i modelli [[Omas 35x|351]] e [[Omas 35x|352]], penne rarissime ed introvabili, di forma faccettata, ma con [[caricamento a stantuffo]], il cui corpo era realizzato incollando alternativamente sezioni di celluloide trasparente e colorata, così da ottenere uno straordinario risultato di serbatoio trasparente a sezioni alternate.  
    
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Negli anni successivi la produzione della [[OMAS]] proseguì, con la realizzazione di penne stilografiche in celluloide con [[caricamento a stantuffo]]. L'azienda produsse nuovi modelli coma la [[Omas VS|VS]] e la [[OMAS CS|CS]]. Con la morte di Armando Simoni nel 1958 però non vennero prodotte significative innovazioni, anche se negli ultimi decenni sono stati introdotti diversi modelli, cercando di inseguire la fascia alta del mercato e degli oggetti di lusso, riportando anche in produzione alcuni modelli in celluloide simili a quelli degli anni '30. L'azienda è ancora oggi presente sul mercato, pur essendo passata di mano dagli eredi di Simoni per essere prima ceduta prima alla [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton] e poi alla cinese [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli].
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Negli anni successivi la produzione della [[OMAS]] proseguì, con la realizzazione di penne stilografiche in celluloide con [[caricamento a stantuffo]]. L'azienda produsse nuovi modelli come la [[Omas VS|VS]] e la [[OMAS CS|CS]]. Con la morte di Armando Simoni nel [[1958]] però non vennero più prodotte innovazioni significative, anche se nei decenni successivi sono stati introdotti [[Produzione Omas dagli anni '60|diversi modelli]], cercando prima di inseguire le fasce economiche e poi la fascia alta del mercato e degli oggetti di lusso. L'azienda pur essendo passata di mano dagli eredi di Simoni per essere prima ceduta prima alla [http://en.wikipedia.org/wiki/LVMH Luis Vuitton] e poi alla cinese [http://www.xinyuhengdeli.com/ Xinyu Hengdeli], è rimasta presente sul mercato fino al marzo 2016 quando è stata definitivamente chiusa.
    
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{{CronoMarche}}
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{{CronoMarca|Omas}}  
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| 1925 || Nascita della [[OMAS]]
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| 1927 || Viene brevettata la ''Penna del dottore''
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| 1932 || Introdotto il modello [[Omas Extra|Extra]]
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| 1934 || Introdotto il modello [[Minerva Classica]]
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| 1936 || Introdotti i modelli [[Lucens]] ed  [[Lucens|Extra Lucens]] con caricamento a [[stantuffo tuffante]]
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| 1936 || Sostituita la vera con tre anelli sul cappuccio sulla [[Omas Extra|Extra]] tonda
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| 1938 || Introdotta la clip a freccia sul modello [[Extra Lucens]]
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|-
  −
| 1940 || Introdotti i pennini in ''[[Permanio]]''
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|-
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| 1940 || Sostituita la vera con tre anelli sul cappuccio sulla [[Extra]] faccettata
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|-
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| 1946 || Ristilizzato il modello [[Omas Extra|Extra]], sostituito dalla [[Omas 55x|nuova versione]] a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]]
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|-
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| 1948 || Introdotto il modello [[Omas 361|361]], ristilizzati i modelli [[Omas 55x|Extra]]
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|-
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| 1950 || Introdotti i modelli [[Omas 35x|351]] e [[Omas 35x|352]]
  −
|-
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|}
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{{LegendaModelli}}
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| [[Omas Extra|Extra]] || 1932 || XX, ?
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| [[Lucens]] || 1936 || XX, ?
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| [[Omas 361|361]] || 1948 || XX, ?
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|-
  −
|}
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==Note== <!--T:30-->
+
==Riferimenti esterni== <!--T:30-->
 
+
* [https://web.archive.org/web/20071012005104/http://www.omas.net/defaultMenuSingolo2.asp?tree=3&usr=-1&codlingua=1&grc=4&grl=13] Sezione storica dal vecchio sito dell'azienda, sostanzialmente irrilevante
<!--T:31-->
+
* [https://web.archive.org/web/20010124080700/http://www.omas.net:80/pagina6.htm] Presentazione di alcune vecchie collezioni con alcune informazioni storiche
 +
* [https://web.archive.org/web/20060323180316/http://www.pennamagazine.com/articolo.php?id=226] Articolo sui modelli tipo [[Duofold]] (relazione [[Parker]]-[[Omas]] solo affermata)
 +
* [https://web.archive.org/web/20160708102016/http://rickconner.net/penoply/misc.19.html] Articolo con qualche informazione storica
 +
* [https://web.archive.org/web/20160527142137/http://www.rickconner.net:80/penspotters/omas.html] Articolo con qualche informazione storica
 +
==Note==
 
<references/>
 
<references/>
   −
==Riferimenti esterni== <!--T:32-->
+
<!--T:34-->
 
+
{{CategorizeBrand|Italia}}
<!--T:33-->
  −
* http://www.omas.net/ Sito ufficiale dell'azienda, irrilevante per le informazioni storiche
  −
* http://www.rickconner.net/penoply/misc.19.html Articolo con qualche informazione storica
  −
* http://www.rickconner.net/penspotters/omas.html  Articolo con qualche informazione storica
  −
* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=5&nt=stilo Interessante articolo sui modelli tipo [[Duofold]]
  −
* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=4&nt=stilo Altro articolo sui modelli tipo [[Duofold]]
   
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