Differenze tra le versioni di "Numerazione Aurora"

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Una caratteristica poco nota, ma interessante, della produzione [[Aurora]], è la presenza, introdotta secondo Luca De Ponti a partire dalla fine degli anni '20, di un codice numerico inciso sulla giunzione delle penne. In alcuni casi un numero è presente anche sul fondello in ebanite delle stesse, in questo caso in riferimento alle produzioni più antiche.  
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Sono riassunte in questa pagina le informazioni note relativamente alle numerazioni utilizzate dall'[[Aurora]] in varie fasi della sua storia e per scopi completamente diversi fra loro, che sono state rilevate in stampigliature presenti sulle penne.
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Una prima numerazione, poco nota ma interessante, si trova nella produzione iniziale dell'azienda caratterizzata dalla presenza, introdotta secondo Luca De Ponti a partire dalla fine degli anni '20, di un codice numerico inciso sulla giunzione delle penne. In alcuni casi un numero è presente anche sul fondello in ebanite delle stesse, in questo caso in riferimento alle produzioni più antiche.  
  
 
Si tratta di un codice di un massimo di due cifre, in genere molto piccole e difficili da notare senza l'ausilio di una lente di ingrandimento, di cui non è noto un preciso significato, ma che molto probabilmente è da ricondurre ad un qualche sistema di classificazione delle parti o della penna in fase di fabbricazione. Il codice comunque non è univoco riguardo ai modelli e sono noti diversi valori per lo stesso modello (forse dovuti a fasi di produzione avvenute in tempi diversi).  
 
Si tratta di un codice di un massimo di due cifre, in genere molto piccole e difficili da notare senza l'ausilio di una lente di ingrandimento, di cui non è noto un preciso significato, ma che molto probabilmente è da ricondurre ad un qualche sistema di classificazione delle parti o della penna in fase di fabbricazione. Il codice comunque non è univoco riguardo ai modelli e sono noti diversi valori per lo stesso modello (forse dovuti a fasi di produzione avvenute in tempi diversi).  
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Una seconda numerazione molto più notà è quella delle [[Aurora 88]] su cui l'azienda iniziò a stampigliare un numero di matricola progressivo. Nonostante alcuni tentativi purtroppo non esiste una corrispondenza accertata che consenta di correlarlo al periodo di produzione, ma viene riportato che ad inizio del 1952 erano state vendute 750000 penne, passando il milione alla fine dell'anno. Al momento l'unica datazione certa è quella relativa alla penna numero 26921, che riporta sul bollettino di garanzia la data del 27 settembre 1948, mostrata in [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=42&t=23439 questa discussione] sul forum. Una seconda datazione, meno sicura, è quella del 27 giugno 1949, ritrovata scritta a mano sulla scatola di matricola 89105.
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Queste due indicazioni contrastano con le tabelle annuali che si possono trovare in un [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/321040-aurora-88-serial-number-and-year-estimation/ altro articolo], la cui compilazione è basata comunque su assunzioni totalmente arbitrarie e non verificate riguardo l'andamento della produzione, pertanto l'utilizzo di queste tabelle rischia solo di aumentare la confusione, considerato inoltre che le stesse sono, almeno per la parte fino al 1948, completamente incoerenti con l'unica datazione certa al momento disponibile. E' nota altresì la presenza di una numerazione nella forma E-''nnnnn'' che viene supposta essere stata usata per la produzione esportata in Spagna.
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La stampa di un numero di matricola è presente anche, con numeri diversi (che non è chiaro se proseguano o meno in maniera diretta la numerazione precedente), anche sulle varie discendenti della [[Aurora 88|88]], come la [[Aurora 88K|88K]] e la  [[Aurora 88P|88P]]; questa numerazione venne comunque abbandonata nelle ultime versioni della [[Aurora 88P|88P]] (e presumibilmente anche nel resto della produzione [[Aurora]]). Si trovano numerazioni, in questo caso sicuramente indipendenti e consistenti in un codice con anche delle lettere, anche sulle [[Duo-Cart]].
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Una terza numerazione adottata dall'azienda è quella per la identificazione del pennino, dopo l'abbandono del codice di colori utilizzato con la [[Aurora 88|88]], adottata senz'altro a partire dalla produzione della [[Aurora 88K|88K]] (non è chiaro se fosse presente anche in precedenza) ed usato anche per le [[Aurora 888|888]] (almeno in [[:File:Aurora-888-GF-Nera-21-SectionFeed.jpg|questo esemplare]]) che prevede l'uso di un codice numerico di due cifre in cui le decine indicano la flessibilità, e le unità la dimensione della punta del pennino, secondo la tabella riportata a fianco.
  
 
[[Category:Aurora]]
 
[[Category:Aurora]]
 
[[Category:Sistemi di numerazione]]
 
[[Category:Sistemi di numerazione]]

Versione delle 16:05, 28 ago 2021

Sono riassunte in questa pagina le informazioni note relativamente alle numerazioni utilizzate dall'Aurora in varie fasi della sua storia e per scopi completamente diversi fra loro, che sono state rilevate in stampigliature presenti sulle penne.

Una prima numerazione, poco nota ma interessante, si trova nella produzione iniziale dell'azienda caratterizzata dalla presenza, introdotta secondo Luca De Ponti a partire dalla fine degli anni '20, di un codice numerico inciso sulla giunzione delle penne. In alcuni casi un numero è presente anche sul fondello in ebanite delle stesse, in questo caso in riferimento alle produzioni più antiche.

Si tratta di un codice di un massimo di due cifre, in genere molto piccole e difficili da notare senza l'ausilio di una lente di ingrandimento, di cui non è noto un preciso significato, ma che molto probabilmente è da ricondurre ad un qualche sistema di classificazione delle parti o della penna in fase di fabbricazione. Il codice comunque non è univoco riguardo ai modelli e sono noti diversi valori per lo stesso modello (forse dovuti a fasi di produzione avvenute in tempi diversi).

La tabella seguente illustra alcuni di questi numeri, così come sono stati riportati, ritrovati o segnalati.

No. Modello Note
40 RA 2 Versione laminata di lusso N°16512 D8
73? Duplex Versione Deluxe verde, in set, sul fondello (scarsamente leggibile)
57 Novum I serie, liscia, grande (pennino n. 6), nera
28 Novum II serie, faccettata, grande (pennino n. 5), blu striato
30 Novum III serie, tonda, grande (pennino n. 5 platiridio), blu a strisce con riflessi verde dorato
14 Superna versione piccola, pennino n. 2½
59 Iridia versione grande, pennino n. 2½
69 Iridia versione grande, pennino n. 2½
65 Iridia versione grande, pennino n. 2½
64 Iridia versione piccola, pennino n. 1
23 Optima versione senior, pennino n. 5, nera

Una seconda numerazione molto più notà è quella delle Aurora 88 su cui l'azienda iniziò a stampigliare un numero di matricola progressivo. Nonostante alcuni tentativi purtroppo non esiste una corrispondenza accertata che consenta di correlarlo al periodo di produzione, ma viene riportato che ad inizio del 1952 erano state vendute 750000 penne, passando il milione alla fine dell'anno. Al momento l'unica datazione certa è quella relativa alla penna numero 26921, che riporta sul bollettino di garanzia la data del 27 settembre 1948, mostrata in questa discussione sul forum. Una seconda datazione, meno sicura, è quella del 27 giugno 1949, ritrovata scritta a mano sulla scatola di matricola 89105.

Queste due indicazioni contrastano con le tabelle annuali che si possono trovare in un altro articolo, la cui compilazione è basata comunque su assunzioni totalmente arbitrarie e non verificate riguardo l'andamento della produzione, pertanto l'utilizzo di queste tabelle rischia solo di aumentare la confusione, considerato inoltre che le stesse sono, almeno per la parte fino al 1948, completamente incoerenti con l'unica datazione certa al momento disponibile. E' nota altresì la presenza di una numerazione nella forma E-nnnnn che viene supposta essere stata usata per la produzione esportata in Spagna.

La stampa di un numero di matricola è presente anche, con numeri diversi (che non è chiaro se proseguano o meno in maniera diretta la numerazione precedente), anche sulle varie discendenti della 88, come la 88K e la 88P; questa numerazione venne comunque abbandonata nelle ultime versioni della 88P (e presumibilmente anche nel resto della produzione Aurora). Si trovano numerazioni, in questo caso sicuramente indipendenti e consistenti in un codice con anche delle lettere, anche sulle Duo-Cart.

flessibile media dura
fine 11 21 31
media 12 22 32
grossa 13 23 33
quadrata 14 24 34
a goccia 15 25 35

Una terza numerazione adottata dall'azienda è quella per la identificazione del pennino, dopo l'abbandono del codice di colori utilizzato con la 88, adottata senz'altro a partire dalla produzione della 88K (non è chiaro se fosse presente anche in precedenza) ed usato anche per le 888 (almeno in questo esemplare) che prevede l'uso di un codice numerico di due cifre in cui le decine indicano la flessibilità, e le unità la dimensione della punta del pennino, secondo la tabella riportata a fianco.